Salve a tutti, mi chiamo Massimiliano Contessotto e vi oggi scrivo per parlare del mazzo con cui ho fatto risultato al Torneo di Metagame.it presso la fiera “Play” a Modena. La premessa è che ho cominciato a giocare da quando mi sono trasferito a Modena per gli studi, circa 2 anni fa. Arrivato qui solo e con poche conoscenze, non avevo coinquilini e le giornate erano abbastanza noiose, ma grazie a questo gioco sono riuscito a conoscere molti amici con i quali ho legato molto. Non sono un gran giocatore e principalmente preferisco comprare e vendere carte in giro, tant’è che vedevo il Play come un’occasione per acquistare quello che cercavo e vendere il surplus piuttosto che come un torneo di Magic al quale partecipare. Tuttavia, alla fine ho deciso di preiscrivermi e provare a farmi due partite con un mazzo molto divertente che ho portato in negozio dove gioco solitamente e che mi ha dato qualche soddisfazione: il RedSkred.

Essenzialmente il mazzo è un control/meta-lock. Mi piace definirlo un mazzo che “imbruttisce” perché la gente solitamente non è felice quando si vede appoggiare una Blood Moon di secondo, oppure quando da tutto tappato “Skreddi” X danni su un Deceiver Exarch mal protetto o spari 13 danni di Boros Reckoner più Blasphemous Act in faccia all’avversario. . Il mazzo viene a costare sui 150€ circa per le quotazioni del giorno in cui sto scrivendo l’articolo, e con la side non si va a spendere molto ancora. La rogna è cercare le montagne innevate per rendere gli Skred delle letali rimozioni a un rosso, ma una volta trovate, il resto è pattume facilmente reperibile.

La lista che ho utilizzato è la seguente, modificata dopo qualche partita online e ai tornei dal buon Alle.

RedSkred by Massimiliano Contessotto
4 Koth of the Hammer 3 Anger of the Gods 1 Blasphemous Act 4 Blood Moon 4 Lightning Bolt 2 Pyrite Spellbomb 3 Relic of Progenitus 4 Skred 2 Volcanic Fallout 1 Batterskull	3 Stormbreath Dragon 4 Boros Reckoner 2 Simian Spirit Guide   21 Snow-Covered Mountain 2 Scrying Sheets	Sideboard: 1 Blasphemous Act 2 Chalice of the Void 2 Combust 2 Dismember 2 Dragon’s Claw 1 Molten Rain 2 Shatterstorm 1 Sowing Salt 2 Spellskite
[Modern Top8] Metagame.it Play Modena – 06/Apr/2014

Ho conosciuto questo mazzo qualche giorno prima dell’ultima ban list, in una serie di liste prese da MTGO e poi anche al GP Richmond se ne era parlato un pochino, ma li la lista non mi convinceva molto perché reputavo troppo deboli i Magus of the Moon in un meta così ricco di Lightning Bolt. Ho successivamente tagliato i Pyroclasm per le Anger Of The Gods perché volevo 3 danni sul tavolo e non solo 2, visto il ritorno di Zoo e per la possibilità di esiliare creature fastidiose come le Voice of Resurgence o i Kitchen Finks. Ho preferito gli Stormbreath Dragon ai Thundermaw Hellkite perché la protezione al bianco secondo me è qualcosa di molto forte in Modern, specie contro mazzi che usano come unica rimozione i Path to Exile. Ultimo cambiamento è stato giocare di main due Pyrite Spellbomb contro creature protette dal rosso ed eventualmente è una carta ciclabile in late game.

Passiamo ora all’analisi carta per carta del mazzo.

Creature (9)

• 3 Stormbreath Dragon: sono 4 danni volanti protetti da bianco che vengono a bussare turno per turno, possono diventare 7 e proteggono Koth of the Hammer. Lo preferisco al cugino più forzuto per la protezione dal bianco, secondo me troppo forte.
• 4 Boros Reckoner: in T2 ha trovato abbastanza gioco, in Modern no. Pazienza, a me permette di ridirigere Skred su avversari o Planeswalker, permette di togliere creature più grosse con le varie Anger of The Gods e Volcanic Fallout. First Strike è un’abilità che mi è sempre piaciuta, e tirare Blasphemous Act in faccia a qualcuno con lui in campo è molto appagante.
• 2 Simian Spirit Guide: permettono di giocare un turno prima Koth of the Hammer, Blood Moon e altre mestizie. La gag di fare uno Skred quando sei tutto tappato su qualche pezzo importante lascia la gente abbastanza contrariata.

Incantesimi (4)

• 4 Blood Moon: non penso ci sia molto da dire. Imbruttire col rosso, dal 1994.

Artefatti (6)

• 1 Batterskull: l’unico modo per recuperare vite e una buona creatura che dice la sua in molte partite. Molto versatile, per molti mazzi è un bel legno che non sparisce più. Mi è capitato di equipparlo a un Stormbreath Dragon per un bel +8 vite, che hanno fatto la differenza.
• 2 Pyrite Spellbomb: esistono creature protette dal rosso che non togliamo più via. Lei aiuta a rendere impossibili da rimuovere solo quelle con body superiore al 2. Se è li a far muffa la si cicla senza problemi.
• 3 Relic of Progenitus: sgonfiare i Tarmogoyf, evitare flashback molesti e cercare di avere chance contro Storm (il nostro peggior match-up).

Istantanei (10)

• 4 Lightning Bolt: 3 danni. Poi scegli tu dove.
• 4 Skred: la carta che da il nome al mazzo. Con questa di solito si spiega all’avversario del perché di tutte queste terre innevate. La domanda più frequente è “fa danno anche a giocatore?”, la risposta “forse”. Toglie creature fastidiose, fa i danni sul Boros Reckoner per ridirigerli verso l’oppo.
• 2 Volcanic Fallout: pulisce il board ad instant ed è sopra counter. Col Boros Reckoner fa dei bei trick.

Stregonerie (4)

• 3 Anger of the Gods: togliamo via tanti pezzi, e in modo definitivo. Basta token di Voice of Resurgence e Kitchen Finks molesti; via tutto, una volta per tutte.
• 1 Blasphemous Act: una simil-wratta, che con un Boros Reckoner in campo brasa anche l’avversario.

Planeswalker (4)

• 4 Koth of the Hammer: il planeswalker più snobbato di sempre secondo me. Il +1 stappa una landa, utile per una qualche rimozione, o fa un bel 4/4 che viene a bussare. Il -2 permette Blasphemous Act e Boros Reckoner dal nulla. Se sopravvive due turni, a -5 l’emblema ha scritto sopra “vinci”. Basta difenderlo, al resto ci pensa lui. Costa come un gelato al bar.

Terre (23)

• 21 Snow-Covered Mountain: sarà meglio che Skred faccia più danni di un Lightning Bolt, altrimenti è inutile.
• 2 Scrying Sheets: controlliamo le pescate, togliamo le terre, valutiamo se ciclare qualcosa.

Sideboard

• 1 Blasphemous Act: dentro quando ci sono troppe creature moleste in campo.
• 2 Chalice of the Void: forte a 0 contro Affinity se partiamo noi, altrimenti a 1 contro aure, infect e burn.
• 2 Combust: ovviamente contro Splinter Twin, ma anche contro creature bianche moleste che sopravvivono ai vari sweepers.
• 2 Dismember: non vorrei mai tirare uno Skred su un Phyrexian Obliterator.
• 2 Dragon’s Claw: contro burn vitale, una volta l’ho sidata dentro contro Scapeshift e contro Storm, ma, o la vedi subito, o è inutile, e non è che risolva più di tanto i problemi, specie nel secondo match-up.
• 1 Molten Rain: Tron è un nemico più ostico di quel che sembra. Inoltre certe volte può capitare di avere molte carte inutili contro un determinato mazzo, e uno slando può essere meglio di una Anger of the Gods, specie contro controllo, ad esempio.
• 2 Shatterstorm: “Affinity perde da carte non da mazzi” cit.
• 1 Sowing Salt: la morte di Tron.
• 2 Spellskite: forte contro Splinter Twin, aura, e infect. Aiuta contro un botto.

Dopo aver spiegato il mazzo vi racconterò le varie partite che ho dovuto affrontare nel corso del torneo. Non mi sono segnato le carte che ho buttato dentro e tolto tra un match e l’altro, però ho qualche ricordo di come la side ha aiutato o meno.

Turno 1 GW Hatebears
La prima partita risolvo una Blood Moon abbastanza presto. Lui non ha il mana per giocare il Qasali Pridemage che ha in mano e rapidamente chiudo tra Stormbreath Dragon e Boros Reckoner.
1-0
Qui parte decisamente più forte, con terra, Æther Vial e accelerino. Al terzo turno ha addobbato per bene, però la mia Anger of the Gods brasa Voice of Resurgence, Leonin Arbiter e altro, andando in pesante svantaggio. Da li è solo un mietere creatura per creatura che gioca, dopodiché Koth of the Hammer decide che è il caso di finirla.
2-0
Tot. 2-0/1-0

Turno 2 Affinity
Non è mai una bella partita la prima contro un Affinity, infatti i robottini e nella fattispecie un Etched Champion mi ammazzano velocemente.
0-1
Parto con Chalice of the Void a 0 e lui non sembra esserne molto felice. In mano ho anche una Shatterstorm che tirerò più in la, convinto di fare abbastanza vantaggio. Apparecchio con Koth of the Hammer e due Boros Reckoner e Blasphemous Act in mano. Nel suo turno tira un Thoughtseize convinto mi avrebbe fatto scartare Blasphemous Act, ma sceglie una Anger of the Gods, sbagliando. Il turno dopo gli arrivano 26 pizze addosso.
1-1
La terza la ricordo poco, se non che un Etched Champion implode sotto una Pyrite Spellbomb, e mi trovo a 20 punti vita con lui a 10, o giù di li. Riesce a venirmi a trovare con un Etched Champion equippato con doppia Cranial Plating per 16 danni in totale, ma non ha come finirmi in mano: per fortuna mia e sfortuna sua, sarebbe stata la sua prossima pescata, ma i miei Stormbreath Dragon e Koth of the Hammer finiscono prima il tutto.
2-1
Tot. 4-1/2-0

Turno 3 Ghostway Life
Non c’è molto da dire, la prima mi scomba addosso senza che io possa dire molto, con uno Spike Feeder e un Archangel of Thune. Sbaglio un ruling su una Acidic Slime esiliata da una Relic of Progenitus, ma si sa, chi è causa del suo mal pianga se stesso. Anche senza quella Acidic Slime a spaccarmi il Batterskull dubito che avessi potuto dire qualcosa.
0-1
Stessa minestra. I miei Stormbreath Dragon un pò resistono, poi perdo per un Magus of the Disk che mi apre a metà. Rimpiango di non aver visto Anger of the Gods in nessuna delle 2 partite, ma ci sta: non può girarmi sempre bene. Scomba di nuovo e via che si va in 2-1. Forse dei Torpor Orb avrebbero aiutato.
0-2
Tot. 4-3/2-1

Turno 4 Merfolk
I simpatici tonni vengono a trovarmi ma incontrano dei Boros Reckoner a minacciare dei pesanti 2×1. I Boros Reckoner fanno il loro sporco lavoro proteggendo un Koth of the Hammer che in due turni fa l’ultimate, facendo ogni pesce alla piastra.
1-0
Qui parte terra Æther Vial e comincia a sfornare pesci che si ingrossano sempre di più. Un paio di Skred li tengono buoni, poi però cominciano a essere molti. Il secondo Blasphemous Act aggiunto assieme a un Boros Reckoner brasano il board mandandolo a una carta in mano e 7 vite. Una simpatica coppia di Simian Spirit Guide e un Lightning Bolt chiudono la faccenda, dopo che un sacco di lande mi avevano fatto pensare a una clamorosa possibilità di sconfitta.
2-0
Tot. 6-3/3-1

Turno 5 UWR Control
Gioco con un amico del negozio dove vado di solito. Il suo mazzo lo conosco, ma anche il mio ormai ha pochi segreti per lui. La prima partita una Blood Moon lo rallenta mentre Koth of the Hammer e un Batterskull spaccano tutto.
1-0
La seconda mi vede un pò fortunato: gioco un paio di Boros Reckoner che si prendono in faccia Lightning Bolt e Lightning Helix. Poi provo a fare una Molten Rain per togliere il rosso, non viene counterata e vedo che non è molto felice. Fortuna vuole che lui non peschi più lande e rimanga a due mentre Koth of the Hammer stappa una birra sotto una calda luna rossa.
2-0
Tot. 8-3/4-1

Turno 6 UWR Twin
L’effetto sorpresa del mazzo si fa sentire, e la prima uno Skred brasa un Deceiver Exarch alla quale stava per arrivare sopra uno Splinter Twin. Il resto della partita vede lui in cerca di risposte, mentre una Blood Moon lo rallenta a tal punto da permettere a Koth of the Hammer di diventare un emblema, facendomi l’occhiolino.
1-0
La seconda parte come la prima, lui va in cerca di pezzi mentre io osservo i miei Stormbreath Dragon e i miei Koth of the Hammer mentre vengono rimandati (ndr. Remand). Prova una race di Deceiver Exarch + Restoration Angel che per un pò funziona, poi quando mi vede tutto tappato cerca lo Splinter Twin quasi certo della vittoria: rimuovo Simian Spirit Guide, prendo un mana rosso, Skred, e boom! La stanchezza si fa sentire e capisco che ormai è esausto quando prova a fare Splinter Twin su un altro Deceiver Exarch con un mio Spellskite in campo. Chiudo anche qui con l’ultimate di Koth of the Hammer, ma per il rotto della cuffia, prima che un Restoration Angel mi porti nel baratro.
2-0
Tot. 10-3/5-1

Turno 7 Birthing Pod
Tra i primi 4 splittiamo la somma dei buoni che andremo a vincere, concludendo così in 5-1-1 con un totale di 10-1-3. Non ho di che lamentarmi, considerando il mazzo che ho portato.

Voglio spendere ora qualche parola riguardo come si è comportato il mazzo durante l’evento, e come mi sono trovato io. La premessa è che di solito non vado a grandi eventi perché odio la calca e la gente ammassata, ma per una volta avendo un torneo così vicino e a portata di mano ho deciso di fare uno strappo alla regola. Il mazzo è sicuramente molto divertente e anche se magari non è un tier1, può dare soddisfazioni. Se avete voglia di “imbruttire” qualcuno, è il mazzo che fa per voi. Non è difficile da giocare e anzi, dopo qualche partita ormai si ha la piena coscienza di come poter affrontare o meno determinate situazioni. Soffre molto Storm e Tron se non si riesce a scurvare alla perfezione con una Blood Moon al terzo turno, un Koth of the Hammer e un Stormbreath Dragon. Il resto dei match sono più o meno giocabili a seconda di come parte l’altro, visto che noi per i primi due turni facciamo poco niente. Il mazzo si esprime bene contro mazzi multicolore a base verde, come possono essere Jund o Zoo, almeno secondo miei test. Il mazzo non è molto “esplorato” e sicuramente può essere modificato o “capito” meglio, quindi se avete un pò di tempo e soldi da spendere, partite alla ricerca delle terre innevate come ho fatto io. Sarà magari un pò noioso spulciare in mezzo a infinite altre terre base. Quando farete Blasphemous Act da 13 danni in faccia alla gente, un pò vi sentirete ripagati della fatica fatta.

Vi chiedo scusa se questo report non è scritto come vi aspettavate o se ho annoiato, ma è il mio primo report, quindi abbiate un po’ di pazienza. 🙂

Volevo ringraziare

• Saguas, per avermi aiutato a sviluppare il mazzo.
• Leos, per avermi fatto da supporter durante l’evento.
• GioCostis, per essere un buon discepolo e approvare tutti i mazzi brutti che porto in negozio.
• Montis, per avermi prestato un Batterskull.
• Davide A., per essere il giocatore più forte che Modena potrà mai avere.
• Eriks, per il passaggio e i tre punti al torneo.

Massimiliano “Machi” Contessotto