Abbandoniamo ancora una volta Dominaria, e prima di parlare delle conseguenze che la Guerra dei Fratelli ha avuto sul piano al centro del Multiverso, spostiamoci su Rabiah. L’ultima volta che siamo stati su questo piano, nel primo articolo, vi avevo parlato di una guerra tra Djinn ed umani che si era conclusa con la vittoria di questi ultimi. A grandi linee, in effetti, le cose sono andate proprio così, ma vi ho promesso di approfondire, e ogni promessa è debito.
Millenni fa, Rabiah era un normale piano prevalentemente desertico, abitato da due sole razze umanoidi: i Djinn, divisi in sei tribù, e gli umani, meno numerosi e sparsi un po’ in tutto il piano in vari insediamenti di diverse dimensioni. Non sappiamo quando sia scoppiata la Guerra degli Spiriti, tuttavia ne conosciamo le cause.
In principio, infatti, i Djinn erano spiriti neutri, né benevoli né malevoli, fino al giorno in cui, una forza sconosciuta, fece nascere le prime rivalità che portarono dapprima alla divisione tribale, e in seguito alla guerra fatta scoppiare dai Djann (tribù di spiriti benevoli molto allineata al mana bianco) e dagli Efreet (tribù di spiriti malevoli allineati al mana nero, blu e verde), che costrinsero tutti i loro simili a prendere posizione o ad abbandonare il piano.
Portiamo un momento la nostra attenzione su queste creature e vediamo i tratti che le distinguevano. Cominciamo dai Veri Djinn, la più grande delle tribù Djinn. Durante la Guerra molti Veri Djinn si schierarono a favore di entrambe le due grandi fazioni in guerra, ma la maggior parte di loro rimase neutrale, anche se ancora selvaggi e pronti ad attaccare qualunque cosa in grado di muoversi. A causa del loro numero, i Veri Djinn erano la tribù più influente e controllavano gran parte di Rabiah. La maggior parte dei Veri Djinn erano allineati al mana blu, traevano il proprio potere dall’oro, erano vulnerabili al rame e all’agata e come tutti gli altri Djinn erano in grado di cambiare forma, anche se non con la stessa velocità con cui si trasformavano gli Efreet. Vivevano spesso nelle regioni ventose di Rabiah, e molti erano in grado di volare, magicamente o naturalmente.
Gli Efreet erano la seconda tribù più popolosa e pericolosa di Rabiah. Considerati come la rappresentazione più pura del Male fin dai tempi antichi, essi provavano un grande odio per le razze allineate alla luce (i Djann) e da sempre avevano cercato di distruggere i Djann, fino a causare una vera e propria guerra contro di loro. La maggior parte degli Efreet traevano potere dal fuoco e vivevano prevalentemente in luoghi abbandonati o desolati, come ad esempio la Città di Ottone (City of Brass). Mentre la maggior parte delle altre tribù di Djinn necessitavano di qualche minuto per cambiare il proprio aspetto, gli Efreet erano noti per trasformarsi istantaneamente in creature pericolose come leoni, scorpioni, cani, cobra, in esseri umani (di solito soldati o belle donne) e addirittura in tempeste di sabbia o trombe d’aria. A volte utilizzavano cammelli forgiati dalla magia e dalla sabbia come cavalcature. I punti debole degli Efreet erano il ferro, i rubini e le preghiere. Come molti altri Djinn di Rabiah, anche gli Efreet potevano volare, nonostante i loro discendenti abbiano poi perso questa capacità.
I benevoli Djann non erano esattamente amici degli esseri umani, piuttosto erano allineati alla luce più di ogni altro Djinn, e in quanto tali non si facevano scrupoli a distruggere gli umani servi dell’oscurità. I Djann erano perciò gli eterni nemici degli Efreet, dei Nekrataal, e dei Ghoul, e tradizionalmente difendevano solo quelle creature che ritenevano pure. Dal momento che spesso visitavano le oasi del deserto, i Djann furono i primi ad entrare in contatto con gli esseri umani. I carovanieri rispettavano questi spiriti potenti dato che, a seconda della purezza delle persone, potevano nascondere o rivelare le oasi. I Djann apparivano spesso come cammelli bianchi o come soldati umani, e scomparivano spesso in vortici di sabbia. Essi tendevano a rimanere fuori dalle città e vagavano per i deserti, comportamento che li metteva in conflitto con l’altra tribù di Djinn del deserto: i Ghoul.
Conosciuti anche come Ghul, i Ghoul erano Djinn di livello infimo. Vivevano nei deserti, nelle discariche e nelle zone oscure delle città di Rabian e traevano la propria forza divorando i morti. Pur essendo molto intelligenti, durante la caccia i Ghoul si abbandonavano facilmente all’istinto e i loro comportamenti erano spesso quelli degli animali selvatici. I Ghoul erano molto superstiziosi e consideravano l’ospitalità molto importante. Se venivano accolti nelle case o ricevevano offerte dagli umani, i Ghoul rifiutavano di danneggiare i donatori e la loro famiglia. I Ghoul si travestivano da pellegrini o viaggiatori, e attaccavano le persone a cui chiedevano asilo se non mostravano loro la giusta ospitalità. I Ghoul predavano singoli individui e piccoli gruppi, e spesso combattevano tra di loro per mangiare un cadavere o una persona poco accogliente. I Ghoul più potenti potevano cambiare forma e trasformarsi in avvoltoi, così da poter predare i cadaveri sui campi di battaglia e i viaggiatori che morivano nel deserto. Erano acerrimi nemici dei Djann e il loro punto debole era il ferro. I ghoul di Rabiah non avevano nulla a che fare con i ghoul degli altri piani del Multiverso. Su Innistrad, Shandalar, Dominaria etc, i ghoul sono solo cadaveri risvegliati.
I Marid erano la più antica tribù di Djinn di Rabiah, nonché la più rispettata. Anche se erano solitari e poco numerosi, questi spiriti erano i più potenti Djinn del piano. Secondo una leggenda, il primo Djinn di Rabiah fu proprio un Marid. Maestri di magia temporale, magia del vento e magia dell’acqua, i Marid tendevano a vivere vicino alla costa, provocando grandi trombe marine quando doveva spostarsi. Durante la Guerra, la maggior parte dei Marid scelse di astenersi dal prendere una posizione e abbandonarono il “piano mortale” (probabilmente attraversarono uno dei numerosi portali interplanari di Rabiah). I Marid traevano il proprio potere dall’acqua, apparivano spesso come vecchi umani, focene, o cavalli che portavano saggezza ai viaggiatori. Rame, ferro e giada erano i punti deboli dei Marid.
I Nekrataal erano la seconda tribù Djinn più antica di Rabiah, ed erano i più longevi di tutti i Djinn. Essi vivevano nelle regioni paludose e vulcaniche e vivevano per portare la peste e la disperazione in giro per Rabiah. I Nekrataal cavalcavano o si trasformavano in cammelli neri, anche se spesso apparivano come donne e uomini di bell’aspetto o addirittura come insetti. Dal momento che erano fisicamente più deboli rispetto alla maggior parte dei Djinn, i Nekrataal utilizzavano l’inganno e la manipolazione per raggiungere i loro obiettivi. Curiosità: nelle versioni della carta Nekrataal prima di Nona Edizione, il protagonista non è l’umano con la spada, bensì quelle specie di insetti trasparenti che sembrano attaccarlo. In Nona Edizione, tuttavia, Nekrataal fu catalogato come “Assassino Umano”, e dalla Decima Edizione anche l’art ha rispecchiato questo cambiamento. Durante la Guerra, i Nekrataal si schierarono al fianco degli Efreet.
La Guerra scoppiò quando i Djann decisero di migliorare la propria posizione attraverso la stipulazione di un’alleanza con gli umani, le altre tribù reagirono in modo violento. Iblis, il capo degli Efreet, si alleò quindi con i Ghoul e i Nekrataal e attaccò i Djann e i Veri Djinn, costringendo i saggi Marid ad intervenire per riportare la pace. Gli Efreet vennero indeboliti, e molti Marid, forse prevedendo le conseguenze terribili di quel conflitto, decisero di abbandonare gli altri a sé stessi. I restanti Marid rimasero neutrali.
Man mano che il conflitto proseguiva e i Djinn si massacravano tra di loro, gli umani intravidero un’opportunità per scalzare i Djinn e diventare i nuovi padroni del piano. In un anno imprecisato, quando ormai la Guerra degli Spiriti aveva già mietuto numerose vittime tra i Djinn, il Re Solimano (King Suleiman) riuscì a compiere un rituale che gli permise di ottenere il controllo di settanta Djinn di diverse tribù, tra i quali il potente Shamir, un Vero Djinn. Attraverso un anello, un bastone a forma di serpente e un calderone, Solimano diede inizio alla schiavitù degli spiriti, e aprì una nuova epoca d’oro per gli umani di Rabiah. Grazie ad un pentagramma, inoltre, Solimano riuscì a passare il potere per schiavizzare gli spiriti ai suoi eredi.
Nacquero così i Sahir, potenti stregoni in grado di incatenare l’essenza dei vari Djinn a specifici artefatti magici, tra i quali lampade, vasi, bottiglie, calderoni e altri contenitori simili. Strofinando uno di questi artefatti, qualunque persona avrebbe potuto evocare un Djinn e costringerlo ad esaudire tre desideri, stando però bene attento: non tutti i Djinn erano benevoli, molti cercavano vendetta nei confronti degli eredi di Solimano, e tutti avrebbero cercato in più occasioni di liberarsi dalla loro schiavitù uccidendo il proprio padrone o ingannandolo per liberarli.
Una volta concluso il servizio per il loro padrone, i Djinn tornavano nel loro artefatto, ma un Sahir poteva costringerli a rimanere al loro servizio anche per tutta la durata della sua vita, obbligandoli ad esaudire anche più di tre desideri. Anche dopo la fine della Guerra, comunque, la natura dei Djinn rimase la stessa di quando erano liberi, perciò, per esempio, evocare un Nekrataal provocava conseguenze più disastrose di quelle provocate dall’evocazione di un Vero Djinn, di un Marid o di un Djann, per quanto i poteri degli schiavi fossero nettamente inferiori di quelli che possedevano quando erano liberi.
Millenni dopo la Guerra degli Spiriti, e solo pochi anni dopo la fine della Guerra dei Fratelli su Dominaria (in un anno imprecisato degli anni 70 o 80 del I secolo A.R.), Rabiah venne sconvolta da un evento assurdo: per qualche motivo il mondo e i suoi abitanti vennero copiati mille volte. In ognuna delle mille copie di Rabiah inserite nella Rabiah originale, viveva una copia di ognuno degli abitanti della Rabiah originale, ad eccezione di un’unica persona: Taysir, un bambino che si trovò ad avere solo cinque copie, una per colore di mana. Il Taysir originale venne sostituito dalle sue copie. L’evento che scompose Rabiah venne chiamato Rifrazione.
Nel 100 A.R., trentasei anni dopo la fine della Guerra dei Fratelli e trent’anni dopo la nascita del Taysir originale, la strega Nailah organizzò un piano per riunire i cinque Taysir in uno solo, così da avverare la profezia che voleva il Taysir pentacolore come il planeswalker più potente del Multiverso. Attraverso il Taysir nero da lei sedotto, Nailah avrebbe riunito tutti i Taysir e infine avrebbe assorbito il potere del planeswalker, divenendo di fatto la più potente del Multiverso.
Dopo aver quindi sedotto il Taysir nero, Nailah gli consegnò l’anello di Ma’rûf (Ring of Ma’rûf) per rintracciare il Taysir verde e lo convinse ad assorbirlo dentro di sé. Il Taysir nero obbedì, e dopo aver ucciso il Taysir verde, un tranquillo pastore, lo assorbì dentro al suo corpo, divenendo quindi un Taysir Golgari. Tuttavia l’unione tra le sue controparti portò il Taysir Golgari a riflettere sulla sua situazione e a ribellarsi a Nailah, consegnando l’anello al Taysir rosso e mettendolo in guardia dalla strega. Mentre il nomade Taysir rosso partiva alla ricerca di Taysir bianco e Taysir blu, questi ultimi venivano raggiunti rispettivamente da due persone che avevano avuto a che fare con la strega Nailah: Raghib, il servitore ed ex amante di Nailah che aveva recuperato per lei l’anello di Ma’rûf e in cambio era stato maledetto con la lebbra, ed El-Hajjâj, padre della strega sopravvissuto al colpo di stato che la figlia aveva organizzato per rubargli il controllo del regno che governava.
Nel frattempo, al palazzo di Nailah, Taysir Golgari venne sconfitto e imprigionato in seguito ad un duello con la strega. Ignaro di questi fatti, il Taysir rosso utilizzò l’anello per raggiungere la sua copia bianca, un derviscio, e tentò di convincerlo ad unirsi a lui, ma prima che i due taysir potessero unirsi, apparve Nailah con un’offerta: il Taysir rosso avrebbe avuto salva la vita se si fosse sottomesso a lei. Naturalmente la copia rifiutò, e attaccò la strega, purtroppo venendo ferito gravemente. Il Taysir bianco decise quindi di unirsi al rosso, e una volta divenuto il Taysir Boros, riuscì ad allontanare Nailah e a rintracciare, sempre assieme al fedele Raghib, il Taysir blu nel castello di El-Hajjâj. Dopo aver superato una bestia guardiana (Guardian Beast), diverse illusioni e vari costrutti guardiani, il Taysir Boros e Raghib raggiunsero finalmente il luogo dove Hajjâj teneva nascosto il Taysir blu: una Città in Bottiglia (City in a Bottle).
Taysir Boros entrò quindi nella Città in Bottiglia, e scoprì che il Taysir blu era rimasto all’infanzia. Riluttante ad uccidere un bambino, il Taysir Boros tentennò per qualche minuto, ma sapendo che unificare tutti i Taysir era l’unico modo per sconfiggere Nailah, alla fine si convinse e assorbì il Taysir blu, divenendo quindi Taysir Jeskai. Dopo una breve rissa con Hajjâj e Raghib, Taysir e i suoi due alleati raggiunsero il Taysir Golgari, ma trovarono ad aspettarli anche Nailah, la quale uccise suo padre e Raghib, e ferì mortalmente il Taysir Golgari, costringendo Taysir Jeskai ad unirsi a lui, accedendo quindi la propria scintilla.
Una volta di fronte al Taysir pentacolor, il Taysir unito che avrebbe dovuto essere il mago più potente del Multiverso, Nailah provò a sedurre l’avversario, contando sulla facilità con cui aveva sedotto la parte nera di Taysir. Per evitare di tornare schiavo della strega e mettere il Multiverso in pericolo, Taysir abbandonò Rabiah, provocando la furia di Nailah, la quale lanciò un incantesimo che lo bandì per sempre da tutte le mille e una facce di Rabiah. Delle sue avventure nel Multiverso parleremo, come di consueto, in un’altra occasione.
Ancora oggi tra gli storici è in corso un dibattito su Nailah. C’è chi dice che Nailah fosse una planeswalker, e chi nega questo fatto, affermando che per viaggiare tra le varie copie di Rabiah utilizzasse l’anello che affidò a Taysir nero. Personalmente mi trovo d’accordo con la seconda “fazione”: se Nailah fosse stata davvero una planeswalker avrebbe potuto rintracciare Taysir al di fuori di Rabiah. Rimane comunque una strega estremamente potente, perché bandire un planeswalker pre-Riparazione da un piano è una cosa che solo pochi sono stati in grado di fare.
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Per riassumere:
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* -??? A.R.: inizia la Guerra degli Spiriti. I Djann si alleano con alcuni Veri Djinn e combattono contro gli Efreet, i Nekrataal e Ghoul, mentre i Marid si matengono neutrali.
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*- ??? A.R.: gli umani, guidati dal Re Solimano, riescono a sottomettere i Djinn. Comincia l’Era degli Uomini e la Schiavitù degli Spiriti.
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* 64 A.R.: finisce la Guerra dei Fratelli su Dominaria
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* 70 A.R.: su Rabiah nasce Taysir
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* I secolo A.R.: in un anno imprecisato tra gli anni settanta e ottanta di questo secolo, ha luogo la Rifrazione di Rabiah. Il piano e i suoi abitanti vengono copiati mille volte. Per qualche motivo il piccolo Taysir viene copiato solo quattro volte.
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* 100 A.R.: Taysir nero viene sedotto da Nailah. Nello stesso anno tutti e cinque i Taysir si riuniranno in uno solo, che diventerà un potente planeswalker e fuggirà da Rabiah prima che Nailah possa riuscire a sedurlo e convincerlo a cederle il suo potere. Nailah lo bandisce per sempre dal piano e dalle sue mille copie.
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[b]F A V O L O S O !!![/b]
Meglio di una serie prima fila di Sky 😀
Tanta roba. Complimenti.
Sono andato a leggere tutti gli episodi vecchi. Ben fatti ti appassionano.
Peccato solo che un paio di link non funzionino correttamente.