intro death_shadow
Articolo di Adrian “Legolax” Barbieri

Buongiorno a tutti! E’ passato un po’ di tempo dall’ultima volta che scrissi un articolo di strategia, in particolare sul mio formato preferito, il Modern, ma oggi vediamo di riprendere il ritmo con un argomento molto attuale: Death’s Shadow. Questa carta è un po’ sulla bocca di tutti ultimamente. Il Ban di Gitaxian Probe era mirato a fermare questa e altre strategie altamente non-interattive, ma sembra che per il momento abbia avuto l’effetto completamente inverso.

Cosa è successo?

Introduzione: un Ban “sano”

  • “Ma il Ban di Gitaxian Probe non ha senso, è una comune! Cosa toglieranno al prossimo giro? Lightning Bolt? Ah-Ah-Ah, stanno alla frutta!”
  • “Dredge doveva andarsene, il Golgari Grave-Troll era senza ombra di dubbio la carta che rendeva l’archetipo sbagliato, mica gli effetti “Ancestral” che danno alla strategia un’alta esplosività!”

Questo e altri commenti altamente intelligenti sono solo alcuni di quelli che più mi hanno fatto ridere mentre li leggevo sui vari gruppi Facebook e/o Forum. Per fortuna c’è anche chi non parte col presupposto che “la Wizards non sa fare i Ban/Unban” e quindi prova a pensare al perché queste carte ci hanno lasciato.

Golgari Grave-Troll era abbastanza obbligato: Dredge ha dimostrato di essere quasi infermabile, anche quando gli avversari impiegavano pesante odio per il cimitero. Dato che la Wizards comunque pare abbia intenzione di continuare a stampare carte “scarta X pesca X” in futuro per vari motivi (offrono sinergie interessanti, diversi tipi di deckbuilding sia in Limited che in Constructed, ecc), non aveva senso eliminare dall’equazione Cathartic Reunion e/o Faithless Looting. Togliendo il dragante più forte, il mazzo ha subito un rallentamento (Golgari Thug draga 2 carte in meno, e ciò fa la differenza) ma è ancora giocabile, visti i recenti risultati al Grand Prix Brisbane e ai vari StarCityGames Open e Classic.

Gitaxian Probe invece è già più interessante come Ban: questa carta spesso favoriva moltissimo i mazzi non-interattivi, dando consistenza (mazzo da 56 carte) e informazioni (si vede la mano avversaria) per solo 2 punti vita (ininfluenti, se l’avversario morirà di lì a poco). Raramente è stata impiegata in altre strategie più interattive come i mazzi a base Delver, ma questi erano appunto una minoranza.

In Modern già abbiamo una moltitudine di minacce che sovrastano immensamente le poche risposte generiche ad esse, se poi ci aggiungiamo i Combo e gli Aggro-Combo che sanno “gratis” a cosa dover giocare attorno (o a cosa non dover giocare attorno), si ha una disparità di power level imbarazzante, in termini di giocate strategiche: se so che giochi Ad Nauseam o Tron, perché devo aspettare di avere un Blossoming Defense quando posso ucciderti direttamente sul colpo? Se so che in mano hai Abrupt Decay, perché attaccarti con Glistener Elf quando posso ucciderti con Inkmoth Nexus?

Di conseguenza Gitaxian Probe e Golgari Grave-Troll ci hanno lasciati, e hanno portato una ventata di aria fresca nel formato:

  1. Molte persone scontente del formato son tornate a giocarlo, tirando fuori dal magico cappello dei mazzi giocabili quelli interattivi come Grixis, Jeskai, Jund e Abzan, oppure quelli con un Match-Up terribile contro Aggro-Combo, come RG Valakut, Tron, Ad Nauseam;
  2. Altre persone, curiose di provare i mazzi colpiti dai Ban, hanno realizzato che sono ancora giocabili Death’s Shadow, Infect, Storm e Dredge. Il primo in chiave più Midrange, Storm ha accesso a Gifts Ungiven (più consistenza, meno esplosività), mentre Infect e Dredge non hanno subito sostanziali modifiche;
  3. Al momento l’unico mazzo incapace di adattarsi al cambio è stato UR Kiln Fiend. Infatti, basandosi moltissimo sulla stregoneria blu phyrexiana per ciclare e attivare Prowess o rimuovere segnalini dal futuro 7/8, ha subito un rallentamento tale da non permettergli di effettuare un lieve cambio di strategia e/o una sostituzione da carta a carta (con un mana non è possibile fare Serum Visions più Sleight of Hand, ma era possibile fare Gitaxian Probe e Serum Visions).

Inoltre, la stampa di Fatal Push ha regalato al formato una rimozione probabilmente migliore di Lightning Bolt, in questo preciso momento storico: sia chiaro, non è versatile come la magia rossa, ma ha un target molto più ampio di creature da distruggere (soprattutto attivando Revolt).

Dopo questa breve ma doverosa introduzione, una domanda ci sorge spontanea su Death’s Shadow: come può un mazzo composto da 8 sole creature sopravvivere in Modern, non avendo nemmeno accesso al famoso “I-Win button” (Temur Battle Rage + Become Immense)?

Death’s Shadow: l’evoluzione della specieDeaths-Shadow-atered

L’ultima volta che parlai di Death’s Shadow fu nel mio Report del King of Magic. Se siete interessati, lì potrete trovare qualche commento strategico che non vi ripeterò qui, non essendo questo un Primer o un “How-To” del mazzo. Quello di cui abbiamo bisogno per l’analisi è la lista presente nel Link di cui sopra: pre-ban ogni giocatore usava le stesse 70/75 carte, i cambi erano per lo più in Sideboard e in due-tre slot nella Mainboard. Il mazzo in quella configurazione era in grado di chiudere le partite a turno tre (con Temur Battle Rage e Become Immense), più spesso a turno quattro-cinque se giocato con accortezza o in assenza delle due carte citate.

La maggior parte di queste chiusure avveniva attraverso due casi:

  • L’avversario era così stolto da TAPparsi Out al turno decisivo (vi ricorda qualcosa?);
  • Gitaxian Probe ci mostrava la mano avversaria, permettendoci di giocare attorno a quello che l’altro aveva, di andare all-in e vincere la partita, oppure di impostare i turni successivi in modo da lasciare meno spazio possibile di manovra all’avversario.

Chiaro, ci sono pure le partite in cui giochiamo come uno Zoo normale (sfruttando tante creature ed uccidendo eventuali bloccanti con le magie che danno +X/+X), ma ciò rientra comunque nel secondo caso, in cui grazie alla stregoneria blu capiamo come impostare il nostro gioco.
Il più delle volte, però, erano gli avversari a darci una mano giocando non ottimamente, per paura di soccombere alla “Combo” (vi ricorda qualcosa?).

La rimozione di Gitaxian Probe da queste 60 carte ha comportato una serie di svantaggi:

  1. Non si hanno più informazioni sulla mano avversaria, se non tramite Thoughtseize, di conseguenza è più difficile impostare le partite con Become Immense, Mutagenic Growth e Temur Battle Rage (tutte carte che gridano al 2×1 per l’avversario);
  2. Una carta in meno che cicla e toglie punti vita rende meno consistente il mazzo, non potendo più anelare a una costante Death’s Shadow 3/3 di secondo turno;
  3. Essendo stregoneria, aveva anche la funzione di ingrossare Monastery Swiftspear e permettere certe giocate temibili in combinazione a Temur Battle Rage e qualche altro istantaneo (non necessariamente Become Immense).

Di conseguenza, post-Ban abbiamo un mazzo azzoppato, inconsistente, e ancora più dipendente dalle prime sette carte. Per nostra immensa gioia, una serie di giocatori professionisti e non ha cominciato a pensare, qualche settimana prima dei Ban (si vociferava quello di Become Immense), a una versione più stabile e interattiva di Death’s Shadow: senza la chiusura di Temur Battle Rage+Become Immense infatti avremmo in mano una pila di carte decenti (Wild Nacatl, Monastery Swiftspear, Steppe Lynx) che però non sono in grado di sopravvivere oltre il terzo turno. D’altro canto, alcune creature come Death’s Shadow e Tarmogoyf con l’andare avanti della partita possono solo migliorare, ingrossandosi naturalmente.

Prima modifica quindi è stata rimuovere tutti quei Drop a 1 altamente esplosivi e situazionali, in favore di creature solide e forti, dando al mazzo eccellenti Topdeck sia a inizio che a partita avanzata:

Come possiamo notare, le nostre creature principali non stanno sotto a Lightning Bolt, e di conseguenza Mutagenic Growth perde molto valore (sostanzialmente usato come un Mental Misstep per l’istantaneo rosso). Con solo otto creature però non si va molto avanti. Le probabilità di averne più di una in campo sono alquanto basse, quindi occorre aggiungerne qualcuna in più, oppure aggiungere qualcosa che aumenti il numero “virtuale” di queste carte. Ci vuole consistenza.

Traverse the Ulvenwald si presenta come la miglior carta per questo lavoro: premesso che dobbiamo essere in grado di attivare con costanza Delirio, la stregoneria verde può tutorarci qualsiasi creatura del mazzo, e se facciamo qualche calcolo più pratico, per due mana avremo in campo Death’s Shadow, e per tre Tarmogoyf. Non male, no? L’altro pregio dei tutori è la possibilità di giocare qualche mono-copia situazionale (spesso in Sideboard) che vince da sola determinati Match-Up. Ci arriveremo più avanti.

Il prossimo interrogativo è: come poter attivare Delirio con consistenza? Questo è molto semplice, già nell’iterazione pre-ban il mazzo era in grado di adempiere a questo compito, grazie a Street Wraith, Mishra’s Bauble, Gitaxian Probe e Fetchlands. Il problema è che tutte queste carte al cimitero spesso venivano utilizzate per Become Immense. Quindi il primo passo è rimuovere l’istantaneo verde.

Poiché senza la stregoneria blu si pescherà di meno, il secondo passo sarà sfruttare una carta come Tarfire (che prende il posto di Lightning Bolt), poiché conta come due tipi di carta (istantaneo+tribale) e più o meno ha lo stesso ruolo dell’istantaneo rosso: possibilità di uccidere un avversario indebolito, lanciato su noi stessi permetterà di giocare Death’s Shadow un turno prima, e uccide un altissimo numero di creature del formato.

Un altro modo per attivare facilmente Delirio è interagire con l’avversario: lo scambio di risorse è da sempre il modo più semplice per riempire naturalmente il cimitero dei giocatori. Qual miglior modo di interagire con l’altro se non con gli scarti?

In questo caso, massimizzare il numero di Thoughtseize e Inquisition of Kozilek permette al mazzo di avere le tanto agognate informazioni sulla mano nemica (come faceva Gitaxian Probe), e di proteggere proattivamente le nostre poche creature dalle rimozioni, scartandole, oppure di sgretolare i piani di gioco dell’avversario. Un alto numero di scarti chiaramente al topdeck si sente molto di più, ma grazie a Street Wraith e Mishra’s Bauble che si ciclano, le probabilità di vederli al momento più opportuno aumentano drasticamente.

Dopo questo ragionamento, notiamo come Mutagenic Growth e Become Immense cozzino molto con la strategia oramai radicalmente trasformata: non si parla più di un Aggro-Combo, bensì di un Midrange altamente proattivo. Quindi salutiamo i potenziamenti verdi, e teniamo qualche copia di Temur Battle Rage (facilmente attivabile con Tarmogoyf e Death’s Shadow) per determinati Match-Up in cui chiudere la partita relativamente in fretta è d’obbligo, dopo aver rallentato abbastanza l’altro con gli scarti.

Gli slot vacanti verranno riempiti da varie “utilities”:

  • La neo-stampata Fatal Push: grazie all’altissimo numero di permanenti che vanno al cimitero a comando (Fetchlands, Mishra’s Bauble), spesso ci permetterà di rimuovere quasi ogni minaccia;
  • Liliana of the Veil oppure Liliana, the Last Hope: questi due Planeswalkers sono utilissimi per fare forte pressione sul campo di battaglia. La prima ha lo stesso ruolo in Jund, mentre la seconda ci permette di fare ricorsione di pezzi finiti al cimitero e di obliterare i mazzi Aggro;
  • Kolaghan’s Command, Abrupt Decay e Maelstrom Pulse: il Command fa vantaggio carte e come LtLH fa ricorsione di pezzi dal cimitero, mentre insieme a Decay e Pulse formano le risposte secche a determinati tipi di carte fastidiose (come Chalice of the Void, Planeswalkers, artefatti vari, Blood Moon).

Con le terre aumentate a 18 per motivi di consistenza aggiungendoci una Palude e una Foresta, il processo di trasformazione della Mainboard può definirsi ultimato. Possiamo definire questo come il “Thought-Process” che ha portato il mazzo a trasformarsi da un Aggro-Combo a un Midrange.

La Sideboard invece non cambia molto rispetto alla versione pre-ban, le aggiunte degne di nota sono le varie utilities in mono-copia da tutorare con Traverse the Ulvenwald, come Ethersworn Canonist, Kataki, War’s Wage e Shriekmaw.

Finalmente arriviamo alla lista di riferimento, vincitrice del Grand Prix Vancouver nelle mani di Josh Utter-Leyton!

Death’s Shadow by JOSH UTTER-LEYTON
Winner
[Modern Top8] Grand Prix Vancouver – 18-19/Feb/2017
ndr.
Details
Main Deck: 60
Sideboard: 15

Qualche Tech interessante:

  • Ghor-Clan Rampager: per dare un senso di “combo” con Temur Battle Rage, ma più spesso utilizzato solo come un Combat Trick per far passare i danni di Death’s Shadow e Tarmogoyf, con Trample (e far sopravvivere a qualche trade queste creature). Riutilizzabile grazie a Command;
  • Collective Brutality: multiuso, può far scartare carte, rimuovere creature, e contro Burn darci quel turno in più di vita per ucciderlo. In più grazie ad Escalate potremo attivare facilmente Delirio.

Death’s Shadow: “Deck to Beat” o “Flavor of the Month”?

Il campanello “d’allarme” della Community ha cominciato a vibrare dopo il Grand Prix Vancouver: ben tre copie dello stesso mazzo, pilotato da tre membri dello stesso Team, in Top8. Già nelle settimane antecedenti all’evento si vociferava la potenza di Death’s Shadow Midrange e i primi risultati già si vedevano con qualche Build sperimentale ai vari StarCityGames Classic ed Open.

Stiamo quindi assistendo alla nascita di un nuovo Tier1, o addirittura un Tier0.5? Siamo di fronte all’erede di U/W Eldrazi? Cosa si può fare per gestire la nuova minaccia? Tutte domande lecite, ma vediamo insieme se è il caso di allarmarsi così tanto.

1) E’ considerabile un Tier0.5?

No. Death’s Shadow Midrange ha accesso ad un mix di disruption e clock che ricorda molto quello di Jund (non a caso sfrutta gli stessi colori), solo che punta tutto sull’early-midgame invece che sul late-game. Vuole vincere la partita in pochi attacchi dopo che l’altro è stato azzoppato, non ottenere vantaggi progressivi e spuntarla in una guerra d’attrito che vedrà vincitore chi topdecka meglio. Sotto questo punto di vista può definirsi un “Tempo Deck”, sebbene utilizzi carte che di default non avrebbero nulla a che fare con la “Tempo” (gli scarti, sostanzialmente). Di conseguenza la sua debolezza è proprio arrivare al Late-Game con meno risorse dell’avversario.

2) Se il “Trend” di Death’s Shadow continuerà, arriveremo a una situazione similare all’ “Eldrazi Winter”?

Probabilmente no, la differenza tra Eldrazi e Death’s Shadow è che il primo “barava” molto sui costi di mana utilizzando le terre Eye of Ugin ed Eldrazi Temple per giocare bestioni giganteschi, mentre il secondo per ottenere lo stesso risultato deve ricorrere alla perdita dei propri punti vita e a riempire il cimitero con carte di tipi diversi. Ovviamente il mazzo è estremamente consistente nell’ottenere questo risultato, ma deve ricorrere a interazioni e combinazioni di carte più lente e “macchinose” rispetto al giocare le terre (Eldrazi). Se gli fosse negata la possibilità di sfruttare il cimitero o perdere i propri punti vita, avrebbe non poche difficoltà a vincere la partita.

3) Come si può gestire questa minaccia?

Mishra's Bauble alteredCome già accennato, il mazzo presenta qualche debolezza che può essere facilmente sfruttata per batterlo. I mazzi più interattivi come Grixis Control, Jund ed Abzan hanno un Late Game più forte di Death’s Shadow, motivo per il quale quest’ultimo è costretto ad usare in Sideboard carte come Lingering Souls, Ranger of Eos, Kolaghan’s Command e Liliana, the Last Hope in ingenti quantità, per poter giocare “alla pari” quelle partite in cui non è in grado di vincere nei primi turni di gioco azzoppando l’altro. Chiaramente Lightning Bolt è la carta peggiore contro Death’s Shadow, motivo per cui Abzan è l’opzione migliore al momento (come dimostrato dall’ultimo StarCityGames Open). Inoltre quest’ultimo gioca già dal primo Game le Lingering Souls, ed è naturalmente protetto da quelle avversarie nelle partite post-Sideboard, dove Grixis e Jund avranno più problemi a gestire le multiple minacce volanti.

L’altra debolezza da sfruttare è non fargli usare il cimitero: Rest in Peace e Nihil Spellbomb bloccano Tarmogoyf, Traverse the Ulvenwald, Liliana, the Last Hope e altre carte vitali per la sua strategia di gioco. E per finire, avere accesso a un “burst” di danni da infliggere tutti nello stesso turno può rivelarsi molto importante per chiudere le partite in cui c’è una Death’s Shadow in campo. Infatti la forza dell’Avatar nero sta nel crescere quando il suo proprietario prende danni: se questi non sono letali, potete aspettarvi tantissimi danni nei vostri confronti. Quindi l’intero mazzo Burn, Snapcaster Mage+Lightning Bolt, e altre combinazioni di carte sono perfette per rendere difficile la vita a Death’s Shadow, che non potrà perdere punti vita “a gratis”, ma dovrà centellinare ogni risorsa per non perire ingenuamente.

“Deck to Beat” o “Flavor of the Month” quindi? Secondo il mio parere è un Deck To Beat, ma lontano dall’essere “invincibile” come certe bestie nere del passato come Jund con Deathrite Shaman, U/W Eldrazi e U/R Twin con Dig Through Time, che di debolezze ne avevano pochissime e tutte gestibili con qualche accorgimento.

Conclusione: Death’s Shadow e la famiglia BG/x

Per concludere la panoramica su Death’s Shadow, voglio fare un paragone con i mazzi BG/x, avendo essi molte similarità e altrettante differenze.
Entrambe le tipologie sfruttano un alto numero di scarti per fare disruption sul piano di gioco avversario.

Nel caso di Abzan e Jund, questo viene effettuato per ottenere un micro-vantaggio che, sommato ad altri micro-vantaggi fatti più avanti nel corso della partita, ci darà una vittoria schiacciante sull’avversario. Esempio: Inquisition of Kozilek rimuove Sphynx’s Revelation dalla mano avversaria a turno 1-3. Nel breve termine questo è ininfluente, ma più avanti nella partita, quando entrambi i giocatori avranno poche risorse, quella Sphynx’s Revelation rimossa che avrebbe riempito la mano di UWR Control in quel momento si rivelerà importantissima per la vittoria di Jund.

Nel caso di Death’s Shadow invece il vantaggio è più immediato: infatti gli scarti avranno l’obiettivo di far sopravvivere le nostre creature prima che entrino in campo, e di conseguenza mettere immensa pressione sull’avversario, che non farà altro che contorcersi sempre di più nella tela del ragno.
Esempio: Inquisition of Kozilek rimuove l’unica rimozione nella mano avversaria, e il turno dopo giochiamo Tarmogoyf. Se non ha topdeckato in quel turno una seconda rimozione, nel tempo in cui lui la troverà, noi avremo già in campo più di una creatura ingestibile.

Ovviamente gli esempi si possono fare anche per parti invertite, ma è importante capire che in un caso il “payoff” dello scarto lo si avrà più avanti nella partita, nell’altro no. Mi è capitato qualche volta di attuare l’esempio di Death Shadow giocando Jund, ma solo quando avevo una mano piena di creature (situazione anomala, quindi) e non avevo un piano per il Late-Game (no Liliana, Command e simili in mano).

Un altro paragone fattibile è che entrambe le tipologie sfruttano determinate carte per gestire le partite più lunghe. Ad esempio Jund e Abzan ricorrono a Lingering Souls, Liliana of the Veil, Kolaghan’s Command, Scavenging Ooze e simili per ottenere sempre quei micro-vantaggi di cui sopra, mentre Death’s Shadow sfrutta le stesse carte in modo leggermente diverso: ricorsione di creature dal cimitero, mantenere alta la pressione sul campo di battaglia per non dare respiro all’avversario e vincere prima che quest’ultimo abbia tempo di invertire i ruoli (“Who’s the beatdown?”).

Insomma, Death’s Shadow nella sua configurazione attuale mi ricorda molto Jund all’epoca di Bloodbraid Elf e Deathrite Shaman: un mazzo molto aggressivo e proattivo, che eccelle nell’Early Game e al contempo è in grado di gestire bene un eventuale Late Game. Forse abbiamo l’erede di Jund prima che virasse su un tipo di gioco più “Control”, come fanno le versioni senza il bianco che vediamo oggigiorno.

Alcuni giocatori professionisti invece associano Death’s Shadow a Splinter Twin: la paura della “combo” è ancora viva, e il mazzo è così compatto e versatile da ricordare la sua “controparte” rosso-blu: giocare sempre con la paura che una Temur Battle Rage finisca la partita anzitempo. Io personalmente facevo la stessa associazione pre-ban, ma posso capire il senso delle loro affermazioni anche post-ban, soprattutto perché adesso Death’s Shadow un piano per arrivare al Late Game ce l’ha.

adrian barbieri

E voi? Cosa pensate di Death’s Shadow? Abbiamo di fronte davvero una reincarnazione di Splinter Twino di Jund dei vecchi tempi? Questo suo dominio iniziale è dovuto più all’aura di “Hype” che lo contorna oppure è davvero così forte come lo fanno sembrare?

Alla prossima,

Adrian “Legolax” Barbieri

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16 Comments

  1. Pietro Dell'Oca

    Le risposte a questo archetipo ci sono ([Carta]fatal push[/Carta] e hate da cimitero direi), eppure sembra non faccia una piega. Mi chiedo quanto prenderà piede, soprattutto qui in Italia dove Jund credo sia la combinazione di colori più amata.

  2. Tomaso

    Articolo eccellente (come sempre), e riguardo alla tua domanda, credo che sia una combo a conti fatti molto più difficile dello splinter.
    Death può solo fare scartini a velocità stregoneria per togliere le nostre risposte, ma non può rispondere efficacemente ad un topdeck fortunato o molto più semplicemente a noi che ci mettiamo a pescare assai.
    Inoltre lui attacca con “un paio di creature”, e per renderle incisive si espone a “morte improvvisa per botti”, tutto il contrario di un mazzo che faceva infinito copie stando ancora bello panzuto di PV.
    Insomma, molto forte, ma ha le sue debolezze che possono portare alla disfatta.

    P.S. se solo esistessero ancora carte decenti che fanno guadagnare PV sarebbe bellissimo fare ad un avversario a 9 PV e con le death a terra “toh, guadagna sti 4 punti vita” ^^

  3. massimiliano medorini

    oggettivamente death shadow è il mazzo più forte al momento . e non si può neanche dire che “bara” , quindi ce lo troveremo ancora per un bel pò

    un pò però dipende anche dalla costante sottovalutazione del cimitero dei giocatori di magic : io dico sempre che ogni mazzo che non usa il cimitero dovrebbe giocare di main qualche copia di [Carta]relic of progenitus[/Carta] . invece sembra che la gente consideri l’hate contro il cimitero utile solo contro dredge

  4. Francesco Checcucci

    Perfetta analisi e giusta comparazione più,con Jund che con twin , a mio modo di vedere ‘spaventa’ più’ la solidità che il terrore di una ‘combo’.
    2 domande;
    Come mai in pochi giocano in 1x Renegade Rallier che permette una recursion cosi’ notevole? Troppo lento?
    e.. il nostro amico Jund come se la vede vs questo mazzetto e che accorgimenti possiamo avere sia di main che di side?
    nihil spellbomb e’ figo ma sembra un po’ pochino.
    Ciao !

  5. Diego Bruzzese

    [quote name=”The King of Squid”]

    P.S. se solo esistessero ancora carte decenti che fanno guadagnare PV sarebbe bellissimo fare ad un avversario a 9 PV e con le death a terra “toh, guadagna sti 4 punti vita” ^^[/quote]

    [carta] Blessed alliance[/carta] ad esempio ? 😮 Altrimenti c’è anche [carta] rest for the weary[/carta]; sai che ridere quando lui bello contento gioca temur battle rage convinto di vincere, te attivi fetch e gli fai guadagnare 8 vite? 😆 .

  6. Marco Dallai

    [quote name=”Hinor”]In teoria http://magiccards.info/query?q=Devour+flesh&v=card&s=cname Devour Flesh è devastante. Se l’oppo ha 4 death shadow in gioco le uccide tutte.[/quote]
    Si ma guadagna anche 13 pv… :-*

    Io credo che questa sia una moda come ce ne sono state tante, il mazzo è forte ma non sbagliato come il vecchio Eldrazi, quindi non credo proprio diventerà un tier0,5…
    Utilizzare pv come risorsa invece che proteggerli permette di fare di più ma ti espone maggiormente one-shot-kill (com’è scritto anche nell’articolo) e ci sono molti archetipi capaci di ciò che adesso sono poco giocati. Come sempre, appena il meta si riempirà di Death’s Shadow appariranno mazzi che ci stanno bene (Burn, Valakut, Puresteel Paladin…) e allora tutti penseranno a contrastare questi nuovi mazzi. Direi che siamo in una normale fase di evoluzione del meta! 😆

  7. Nicolò Battilana

    Il mazzo è molto solido cala poche 😆 😆 che si ingrossano col passare dei turni e contemporaneamente riesce a fare un buon controllo board e mano avversaria grazie al reparto scartini, ma non possiede un’istant win con Twin, quindi da un certo punto di vista è meno minaccioso e ingestibile. 😆

    P.S. @Legolax: piccola curiosità: questo mazzo ha raggiunto la dignità di Jund da diventare All Foil o no? 🙂

  8. massimiliano medorini

    [quote name=”TheGreatBallofFire”]Il mazzo è molto solido cala poche 😆 😆 che si ingrossano col passare dei turni e contemporaneamente riesce a fare un buon controllo board e mano avversaria grazie al reparto scartini, ma non possiede un’istant win con Twin, quindi da un certo punto di vista è meno minaccioso e ingestibile. 😆

    P.S. @Legolax: piccola curiosità: questo mazzo ha raggiunto la dignità di Jund da diventare All Foil o no? :-)[/quote]

    per me è presto per dirlo . jund è performante da anni , questo è in giro da pochi mesi . senza contare che se hai i soldi per comprare 4 tarmo foil ti giro liban del mio conto così fai un pò di carità anche a noi poracci 😀

  9. Nicolò Battilana

    [quote name=”smax”]per me è presto per dirlo . jund è performante da anni , questo è in giro da pochi mesi . senza contare che se hai i soldi per comprare 4 tarmo foil ti giro liban del mio conto così fai un pò di carità anche a noi poracci :D[/quote]
    No, nemmeno io me lo posso permettere, io neanche delle Arid Mesa posso comprare 😥 , volevo solo sapere se lo riteneva degno di questa elevazione, visto che aveva paventato questa decisione in un’altro articolo… 🙂

  10. Jimmy

    [quote name=”TheGreatBallofFire”]No, nemmeno io me lo posso permettere, io neanche delle Arid Mesa posso comprare 😥 , volevo solo sapere se lo riteneva degno di questa elevazione, visto che aveva paventato questa decisione in un’altro articolo… :-)[/quote]
    Rispondo io per lui: ha già preso le Death’s Shadow foil…

  11. Legolax

    [quote name=”Jtk88″]Rispondo io per lui: ha già preso le Death’s Shadow foil…[/quote]

    Confermo, ma vi racconto una storia triste.

    Giovedì scorso guardavo i prezzi delle carte Foil e mi sembravano tutte affordabili, anche le Bolle di Mishra a 25-30 euro. Decido quindi di fare l’acquisto nel weekend.

    Venerdì sera mi metto lì per fare i vari ordini, e qualcosa è andato storto: buyout di Bolle di Mishra foil.

    Sigh.

    @checcu31: Rallier è molto mana intensive, e ti costringe ad avere la Godless già dal G1 (invece senza non hai questo problema).
    Jund deve vedere molti Removal sostanzialmente, e mettere il prima possibile un clock con Goyf o Flayer. Liliana of the Veil nostra è immensa, ma lui è più consistente nel giocare le creature, le rimozioni, e gli scarti. E’ giocato il Match-Up.
    Riguardo gli accorgimenti, qualcosa che sia in grado di finire la partita in fretta è ben accetto, o che possa vincere facilmente contro Lingering Souls (che sideranno dentro per demolirci). Quindi Thundermaw Hellkite e Olivia Voldaren vanno più che bene.
    Alla fine loro sono un Jund più veloce, bisogna rimuovere tutto quello che fa vantaggio con gli scartini e con le rimozioni tenere pulito il campo di battaglia.

  12. Andrea

    Domanda da ignorante del mazzo…e ormai anche del formato:
    Essendo il mazzo più focalizzato sul mid-game come la vedete Nihil Spellbomb?
    Più lenta: costa 1 per essere giocata e 1nero per pescare a da il vantaggio di rimuovere il cimitero solo all’oppo e quindi aiuta sia vs. Dredge che contro control che sfruttano Snapcaster e carte con Delve ma anche contro tutti quei mazzi che usano l’abilità Delirium…tipo mirror match o Abzan/Jund se usano Flayer…
    Che ne pensate?

  13. Francesco Checcucci

    [quote name=”Legolax”]Confermo, ma vi racconto una storia triste.

    Giovedì scorso guardavo i prezzi delle carte Foil e mi sembravano tutte affordabili, anche le Bolle di Mishra a 25-30 euro. Decido quindi di fare l’acquisto nel weekend.

    Venerdì sera mi metto lì per fare i vari ordini, e qualcosa è andato storto: buyout di Bolle di Mishra foil.

    Sigh.

    @checcu31: Rallier è molto mana intensive, e ti costringe ad avere la Godless già dal G1 (invece senza non hai questo problema).
    Jund deve vedere molti Removal sostanzialmente, e mettere il prima possibile un clock con Goyf o Flayer. Liliana of the Veil nostra è immensa, ma lui è più consistente nel giocare le creature, le rimozioni, e gli scarti. E’ giocato il Match-Up.
    Riguardo gli accorgimenti, qualcosa che sia in grado di finire la partita in fretta è ben accetto, o che possa vincere facilmente contro Lingering Souls (che sideranno dentro per demolirci). Quindi Thundermaw Hellkite e Olivia Voldaren vanno più che bene.
    Alla fine loro sono un Jund più veloce, bisogna rimuovere tutto quello che fa vantaggio con gli scartini e con le rimozioni tenere pulito il campo di battaglia.[/quote]
    Non avevo pensato al mana per renegade, vero, mentre per olivia e il mascalzone ho paura che arrivino ‘dopo i fochi”, visto l’ aggressività’ altrui,discostandomi sempre di più’ dal tema dell’articolo’ , mi sembra che sia un meta bello tosto per jund e ho ‘paura ” che shadow prenda proprio il posto di Jund,avendo struttura simile ma match up migliori , chiaramente e’ presto per dirlo pero’.. ai posteri la sentenza.

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