Articolo di Adrian “Legolax” Barbieri

“Ciao, sono Adrian Barbieri, sul forum conosciuto come Legolax, e una volta scrivevo per questo sito.”

Troppo scontato. E poi, a chi interessa?

“Bentornati su Metagame ragazzi, qui scrive Legolax, e oggi parleremo di un argomento molto gettonato, che vi farà discutere nei commenti!”

No. Goffo, superato e arrogante.

“Salve a tutti ragazzi, sono Adrian e oggi vorrei proporvi un articolo tranquillo e piacevole da leggere. Tutti noi abbiamo avuto quel momento ‘ora smetto di giocare’, ma inevitabilmente ricadiamo sempre nel baratro senza fondo che è Magic. Perché sappiamo che per ogni volta che abbiamo perso, imprecato, sbagliato, montato e smontato lo stesso mazzo, c’è sempre una storia di amicizia, divertimento, partite belle e giocate (sia che si perda che si vinca) e tanto altro che ci fa riconsiderare il ruolo di questo gioco di carte nella nostra vita. Che sia un hobby, uno “sport”, un modo per fare amicizie o solo uno strumento per alienarsi da una realtà che fatichiamo a vivere, Magic è importante per tutti noi. E oggi vorrei parlarvi della mia esperienza.”

Beh, abbiamo già una parvenza di introduzione decente, dai.

N.B.: come ho scritto, l’articolo sarà una lettura leggera (o almeno spero). Niente analisi eccessivamente approfondite, né consigli di gioco o altro. Non mancheranno liste qua e là, ma non aspettatevi che questo sia come uno dei miei articoli del passato.

Ricominciare a giocare: l’arte del divertirsi

Vorrei cominciare spendendo un paio di parole sulla rubrica “Unknown”: mi scuso con tutti voi lettori di quest’ultima per non aver tenuto fede alla continuazione degli articoli. Per motivi personali non me la son più sentita di continuare a scrivere, e sono sparito dalla circolazione senza dire nulla. Idem per le recensioni constructed dei set. Quindi vi chiedo scusa.

Detto questo, per gli stessi motivi smisi di giocare per un po’ (da Kaladesh circa). Seguivo saltuariamente il metagame Modern, i mazzi che giravano, i vari streaming dei GP e tutto il resto, ma proprio non trovavo la voglia di ricominciare. Per fortuna a una certa la vita ha cominciato a sorridermi, o io sorridere a lei, e pian piano ho tirato fuori dal raccoglitore i miei Tarmogoyf, Thoughtseize e Liliana of the Veil. Solo che giocare con le stesse carte di qualche mese prima proprio non mi andava giù, mi faceva “imbruttire”, come si dice nel gergo, e quindi perché non costruire qualcosa di nuovo?

In quel momento il metagame era saturo di Grixis Shadow e iniziavano a farsi vedere i primi Eldrazi Tron, quindi perché non affidarsi a un mazzo che potesse competere con questi due attuali titani del Modern? Ho deciso di rispolverare una vecchia gloria del passato: Twin. Sì, è bandito, lo so. Però Splinter Twin non era l’unica carta ad andare in Combo con Deceiver Exarch e Pestermite. Vi presento…

Grixis Goryo Kiki Exarch Bolt Twin Tempo Combo Midrange, altresì chiamato “Kiki-Grixis”:

Vi ricorda qualcosa, no? Il punto forte del mazzo è Goryo su Jace, o comunque è la giocata che più mi fa sentire bene: infatti se attiviamo l’effetto del nostro amico blu e riusciamo a trasformarlo, non dovremo più esiliare Jace, Telepath Unbound per l’effetto di Goryo. Quindi otteniamo una filtrata più un Planeswalker per soli due mana. Immaginate ora a fare questa giocata durante la dichiarazione delle creature attaccanti avversaria: animo Jace, dichiaro bloccante su quel Tarmogoyf 5/6, TAPpo, filtro, e trasformo. Tarmogoyf non fa danni, e io ho vinto un Planeswalker. Forte, no?

Gli altri bersagli per Goryo sono ovviamente Kiki-Jiki (per vincere sul colpo, anche a Turno 4 giocando Exarch di mano e STAPpando una terra) e Vendilion Clique (effetto scarto e 3 danni). Oltre a questa recursion compare anche Kolaghan’s Command, che fa la sua temibile figura qui dentro, grazie agli Snapcaster Mage e Jace, Vryn’s Prodigy che lo reiterano nullificando molte rimozioni avversarie sulle nostre Pestermite e affini. A finire il mazzo ci pensano un paio di scarti, Remand per pescare e rimozioni secche.

Questo è probabilmente uno dei mazzi più divertenti che abbia giocato nell’ultimo periodo, e che a livello locale mi ha dato qualche soddisfazione. Probabilmente non lo porterei ora come ora a un torneo da 100+ persone (più per l’odio massiccio al cimitero che per altro), ma ritengo che abbia molte potenzialità appena le acque si calmeranno (ovvero quando non vedremo più Relic of Progenitus in main). Insomma, quando si ricomincia conviene sempre ricordarsi del perché si gioca: nel mio caso, Magic è un hobby che mi deve far divertire e pensare, e se ci scappa anche qualche torneo serio, si punta a vincere.

Ricominciare a giocare: sete di competizione

Passato il mese di “riadattamento” e fatto il punto su cosa voglio che sia Magic per me, decido che è ora di cominciare a fare anche qualche torneo serio, vedi PPTQ, Ovino/Nebraska, e affini. Il metagame post-Amonkhet ha abbandonato un po’ Death’s Shadow in favore di più mazzi come UW Control, RG Titan, varie tonalità di Collected Company (da quelli con Vizier of Remedies e Walking Ballista, a Knight of the Reliquary e Retreat to Coralhelm, e per finire Tribal Humans) e molti altri finiti nel dimenticatoio nei mesi precedenti.

Insomma, pare che con le ultime espansioni il Modern si sia evoluto ancora di più e finalmente siam tornati a un metagame vario e aperto. Lo dimostrano i vari SCG Open e il GP Birmingham del mese scorso: Burn, Grixis Shadow, Lantern Control, Titanshift, persino BG/x sulla vetta del Modern, e a seguire un’infinità di Eldrazi Tron, UW Control, Amulet Titan, Storm, e chi più ne ha più ne metta. E come ben sappiamo, da che mondo è mondo, nei metagame aperti ci son sempre due strade da seguire, se si vuole vincere:

1. Prendi il mazzo che ha più auto-win contro il formato, e prega di non incontrare la tua nemesi;
2. Prendi il mazzo che ti sembra più equilibrato e modificalo in modo da stare intorno al 50/50 contro la maggior parte del metagame.

Vi lascio indovinare a quale strada aderisco (e a cui ho sempre aderito), con questa storia estratta dal famosissimo “Libro dei racconti prima di andare a nanna”, che peraltro leggo ogni pomeriggio e inspiegabilmente mi sveglio la mattina dopo:

“C’era una volta un giovane giocatore di Jund, che amava l’interazione e venerava la curva “Scarto Goyf Liliana” come se fosse la vera triade religiosa. Un giorno questo giovane ragazzo venne introdotto ad un’arte oscura, che divergeva dal suo credo fondamentale per una piccola inezia: gli fu mostrato Junk, una religione gretta, che adorava anch’essa la triade “Scarto Goyf Liliana”, ma a cui affiancava un amore più bestiale, mutando la triade in un quadrato perfetto, aggiungendo “Rhino” come suo quarto spigolo. Il giovane ragazzo fu dapprima rapito da questo nuovo credo. Altri elementi sacri come gli spiriti di Lingering Souls si mischiavano ad elementi molto più profani e materiali, come Stony Silence, seppur l’emblema mistico rimaneva in quello che era definito il “Sentiero dell’Esilio”.“

Si ringrazia “jtk88” (per gli amici Jimmy) del sito per il racconto. Se volete sapere come andrà a finire, comprate il suo “Libro dei racconti prima di andare a nanna”, solo nelle migliori edicole.

Insomma, deciso che giocare il rosso in BG/x oramai non ha più senso perché Lightning Bolt come rimozione è surclassata da Fatal Push e i vari drop a 4 si contendono il posto con Siege Rhino, tanto vale fare lo scambio e usare il bianco. E no, non mi sono dimenticato di Raging Ravine, la manland più forte del Modern, ma purtroppo trova davvero poca utilità nei primi turni di gioco (dove invece un Treetop Village o Shambling Vent bloccano/attaccano meglio fin da subito), e quindi son disposto a sacrificarla in favore di più “interazione”. Quindi, arriviamo alla lista:

Con Abzan ho sempre avuto un rapporto di amore/odio. Ogni volta che mi lasciavo convincere a giocare quello piuttosto che Jund o altro, il torneo iniziava così:

• Turno1: mulligan all’oblio, parte sbagliata del mazzo. 0-2 o 1-2.
• Turno2: mulligan all’oblio, parte quasi giusta del mazzo, ma il match-up è Tron. 0-2 o 1-2.
• Turno3 in poi: streak di vittorie fino a fine torneo.

Insomma, Abzan è il mazzo da “0-2 e poi perfect”, almeno per me. Come potete notare la lista è la stessa di jaberwocki, il grinder di MTGO che ogni giocatore di BG/x venera ed idolatra (e se non lo fate, non siete degni di giocare BG/x). C’è solo una leggera modifica nella manabase: -1 Windswept Heath +1 Twilight Mire, perché grazie alla Mire riesco a sfruttare meglio Scavenging Ooze (bugia, mi manca fisicamente la Heath e non ho voglia di prenderla).

Il mazzo costruito così si presenta estremamente solido: Tireless Tracker è una aggiunta intelligente in quanto Lightning Bolt è sparito dalla circolazione (ammazzateci un Reality Smasher o una Death Shadow, se ci riuscite), e Fatal Push spopola (che richiede Revolt per eliminarlo). Inoltre storicamente Abzan non ha mai potuto permettersi Dark Confidant come motore di vantaggio carte, a causa della curva di mana più alta rispetto a Jund, anche se c’era un tempo…

…in cui c’era una carta…che faceva letteralmente i miracoli, e permetteva di usare Dark Confidant in Junk…

…RIP Deathrite Shaman, pace all’anima tua.

Oltre all’adozione della carta che ruoterà fuori dallo Standard, compaiono i classici 7 scartini tra cui Collective Brutality, una delle carte migliori dell’espansione, a mio parere. Tra le rimozioni, ritengo che la combinazione di Fatal Push e Path to Exile sono ciò che tengono in piedi l’archetipo: pre-Push Jund era spesso favorito, dato che Lightning Bolt rimuoveva qualsiasi creatura nei primi turni di gioco, senza dare una terra all’avversario (Path to Exile), e di conseguenza faceva tenere molto meglio il campo di gioco nei primi turni. Abzan dall’altro lato faticava un pochino contro alcune strategie iperaggressive fino a turno4-5, e appena riusciva a stabilizzarsi, aveva un end-game più inevitabile del fratello rosso.

Poi sappiamo tutti com’è finita: è stampato Fatal Push, tanti saluti Lightning Bolt, si è pianta la dipartita di Olivia Voldaren, Raging Ravine e Huntmaster of the Fells, e benvenuti Siege Rhino, Lingering Souls e Path to Exile.

Insomma, se si punta a vincere, purtroppo bisogna lasciare da parte le questioni di cuore e seguire ciò che dice il buonsenso: quale mazzo mi dà più possibilità di vincere un dato torneo, con uno stile di gioco possibilmente a me affine?

Ricominciare a giocare: cosa riserva il futuro

Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad alcuni importanti cambiamenti nel mondo di Magic, che saranno in vigore con la nuova espansione Ixalan. I più importanti al momento sono:

• I Planeswalkers si comporteranno come tutti gli altri permanenti leggendari, quindi si potranno avere un Jace, the Mindsculptor e un Jace Beleren in campo sotto lo stesso giocatore, ma non si potranno avere due Jace Beleren contemporaneamente;
• Le terre che entrano in campo sotto Blood Moon o un effetto simile non innescheranno le loro “EtB”. Quindi le Bounceland (Gruul Turf) entreranno STAPpate, Dark Depths senza segnalini, Cavern of Souls senza poter nominare una creatura, eccetera.

Cosa significa questo?

• Per alcuni di voi, assolutamente nulla.
• Per altri, ora ci saranno da gestire molti più Planeswalker: che gioia.
• Per altri ancora, è tempo di spolverare 12 Gideon e giocare un mazzo tribale.
• Per i sognatori, giocare Dark Depths in Modern in MonoRed Magus Bolt finché non vi faranno deck check.

Dal lato competitivo, direi che è ora di giocare le due Liliane in BG/x già di Main e far tremare ogni mazzo a base creatura che si incontra. E sicuramente anche i Midrange non saranno molto contenti. Dal lato personale, avrei voglia anche di un eventuale Jund con Chandra, Pyromaster e Chandra, Torch of Defiance come chiusure di curva, per fare un vantaggio carte imbarazzante (insieme alle Liliane, qualcosa come 3/2/1/1) e vincere le partite con opulenza.
Ma, per ora, conviene continuare sulla strada di Abzan, che è probabilmente il Midrange messo meglio nel metagame.

E per finire esce Ixalan, che comprende qualche ristampa gustosa come Opt. Sorvolo sulle frasi come “Opt è meglio di Sleight of Hand” e “ahahaah finalmente non giochiamo più Thought Scour bleee”, perché non mi va di fare polemica inutile su frasi che non stanno né in cielo né in terra. Ma sapete cosa sta in cielo e in terra? Questo gioiellino:

Ta-dah! Ricordate, l’avete visto per la prima volta qui. E’ da una vita che cerco di far funzionare Miracles in Modern, e se cercate abbastanza a fondo nel forum trovate qualche discussione in cui ho partecipato nel 2013. L’ultima versione che ho provato è quella di Kenji Tsumura, non uno a caso, che potete trovare qui: https://mtgdecks.net/Modern/bant-miracles-decklist-by-kenji-tsumura-682033

Le cose che notai della lista sono state:

• Nissa, Steward of Elements è incredibile. Fare Scry2 è ipervantaggioso, soprattutto se a seguire arrivano delle Serum Visions e simili, e può capitare di settare la cima del mazzo per sfruttare la 0 (mi è capitato ad esempio di giocare gratis uno Snapcaster Mage che da flashback a Terminus di sesto turno), e la -6 vince praticamente le partite;
• Counterbalance è terribile, purtroppo dipende troppo da Telling Time e spesso bisogna “indovinare” cosa giocherà l’altro nei turni successivi per utilizzare lo Scry di Nissa e l’effetto dell’incantesimo blu.

Tutto il resto è il comparto classico di UW Control. Nella mia lista ho cercato di risolvere alcuni problemi:

• Il primo è che in Modern non ci sono modi per rimettere in cima al mazzo i miracoli: per fortuna il formato non è eccessivamente veloce da dire “non riuscirò mai a giocare Terminus di sesto turno”. Di conseguenza aggiungere Vendilion Clique può aiutare a rimetterli nel mazzo, mentre Jace, Vryn’s Prodigy (che non ho ancora avuto modo di provare) aiuta a lanciare i miracoli nel turno avversario e/o scartare quelli già in mano;
• Il mazzo fa fatica contro Combo e Ramp, di conseguenza abbiamo la già citata Vendilion Clique e dei Counter più validi di Spell Snare. Inoltre se notate c’è Steam Vents nella manabase ma nessuna carta rossa di Main: Blood Moon salterà fuori dalla Sideboard, per azzoppare ogni tipo di strategia (ideona dalla versione Legacy). Questo è il motivo per cui ho dovuto togliere Nissa dalla Main, e senza una Wincondition valida ho aggiunto Gideon Jura e un altro Entreat the Angels.

Perché vi ho parlato di Miracles a fine articolo? Perché credo che per continuare ad avere voglia di giocare a Magic bisognerebbe alternare momenti di ipercompetitività (a volte stressanti, a volte nocivi) con momenti di puro divertimento e sperimentazione, che magari si inventa qualcosa di nuovo e funzionante. Questo chiaramente se vi considerate dei “grinder” di tornei, cartacei o online. A volte invidio quelli che giocano solo ForFun, per il solo piacere di giocare e divertirsi con gli amici.

E con questo concludo il racconto della mia esperienza di questi ultimi mesi: e a voi è mai capitato di smettere e poi ricominciare? Come vi siete mossi nei primi tempi? E’ stato come iniziare qualcosa di nuovo, o riaprire una parentesi temporaneamente chiusa? C’era nostalgia del gioco durante il periodo di stop? Vi auguro buona fortuna per i vostri prossimi tornei, ci si vedrà all’Ovino fra qualche settimana, magari con Miracles in Modern. Oppure con Abzan/Jund, chi lo sa!

Adrian “Legolax” Barbieri