Questo, più di tanti altri, è il periodo più sentito e più desiderato dalla maggior parte dei giocatori di Magic, dato che la nuova stagione sta per iniziare e con essa un intero nuovo Blocco verrà poco a poco rivelato. La cosa che lo rende ancora più atteso è proprio la particolarità del blocco. Non è un mistero che Ravnica sia stato uno dei blocchi con maggiore appeal sui giocatori, e ripresentarne ora i fasti a ben 7 anni di distanza non fà altro che aumentare la brama di possedere quante più carte possibili, non ultime le tanto attese shocklands. Con esse non tarderanno dunque ad arrivare, nuove meccaniche, nuove creature, nuove magie e di conseguenza nuove aspettative per un set che si appresta ad essere un piacevole… ritorno. Un po come succedeva quando a Settembre l’anno scolastico stava per riprendere e ci si preparava ad un’ennesima stagione di dure “battaglie”.
Il fermento che aleggia nei siti specializzati lo si può quasi palpare persino dalla tastiera del proprio pc. Quasi tutti i forum hanno i loro deck builders che si stanno spremendo le meningi per tirare fuori il prossimo Tier 1 (o giù di lì), e le prime carte spoilerate non fanno altro che rendere maggiormente vivida la creatività di tali giocatori, innalzando sempre più l’asticella delle aspettative.
Aspetto da sottolineare per il nuovo set (quantomeno per le prime carte spoilerate) è la quantità non indifferente di magie a 2 mana. Non sò se è stato scelto come filo conduttore da cui partire per gli spoilers, ma ben 15 carte hanno tale costo di lancio. Basti guardare i 3 talismani per farsi un idea di cosa sto parlando. Sebbene quello Izzet sia di gran lunga il migliore anche quello Selesnya e quello Azorius troveranno spazio per essere giocati. Mettere insieme (a scelta) una creatura 2/2 , un removal e una magia per pompare le creature, non è una cosa da scartare a priori. E Golgari e Rakdos cosa saranno in grado di metter insieme? Spari, scartini removals e sinergie con il cimitero. Ne sono sicuro!
Ad ogni modo per qualunque nuova sinergia ci aspetti, per qualsiasi creatura che andremo a giocare da qui in avanti nei prossimi mesi, quello che ognuno di noi dovrà affrontare sarà la perdita di un intero blocco con cui fino all’altro ieri eravamo uso giocare. Solitamente ripartire con un intero nuovo set a disposizione prevede nella maggior parte delle volte una base solida già largamente testata a cui si possono aggiungere le carte della nuova espansione. Purtroppo questa volta questo lavoro sarà gravato dal fatto che alcune delle carte perno (o quasi) dei mazzi che vengono ancora oggi giocati devono per forza di cose essere lasciate a casa. Ecco dunque che mazzi come Delver o Esper Control (per fare due esempi) se vorranno continuare ad essere sulla creata dell’onda dovranno sapersi reinventare sostituendo molte delle loro carte fondamentali, mentre mazzi tipo Mono G Infect o le varie versioni del Pod (Naya in testa) saranno praticamente impossibili da riproporre nella nuova stagione che stà per partire.
Fino a poco tempo fà e per ben due anni carte come i Titani hanno dettato legge in lungo e in largo nel metagame Standard. Mazzi tipo Valakut o UB control hanno saputo imprimere il loro marchio nel metagame proprio grazie a questi bestioni. Pensare di poter giocare quei mazzi senza il Primeval Titan o il Grave Titan sarebbe stato pressochè impossibile. Certo, ora quello che domina la scena è ben diverso da allora, ma nel caso in cui fossero stati ristampati i Titani, non credo che si sarebbe fatto fatica a trovargli 2-3 slot per continuare a giocarli. E che dire del Blade Splicer. Ultimamente, e sopratutto in alcuni archetipi, questa carta è una vera e propria spina nel fianco. Grazie al Restoration Angel Blade Splicer ha trovato nuova vita nello Standard, sopratutto poi nei mazzi Pod, dove funge nella maggior parte delle versioni da anello centrale per la catena del Pod.
Volenti o nolenti ognuno di noi ha da preparare un proprio piccolo altare in memoria di una carta che più di altre ha saputo dare gioia e vittorie. Nel mio personale caso la carta a cui sono più legato e alla quale devo molto è il Green Sun’s Zenith. Sin dai tempi del Valakut mi ha dato tante di quelle soddisfazioni che non vi posso dire. A seguire mazzi come Kessig Wolf Run, Wolf Run Red, GW Wolf e non ultimo il RG Aggro erano impensabili se non includevano almeno il 3x di questa carta. Carta che comunque ha saputo ritagliarsi qualche posticino anche in Modern (seppur con minore impatto). Ad ogni modo tra tutti gli Zenith che sono stati giocati , di sicuro quello verde è quello che ha avuto il maggior successo, ed è quello che ha fatto breccia nel mio cuore.
Dunque, siete pronti ad abbandonare i vostri cavalli di battaglia per trovarne di nuovi? Ma quali sono stati questi cavalli da battaglia di cui dovremo fare a meno? Negli elenchi che seguiranno mi sono divertito a suddividere le carte del blocco Scars of Mirrodin ed M12 (quelle che andremo a perdere nello Standard) in 3 sezioni. La prima è quella delle top cards, ovvero carte il cui utilizzo ha saputo delineare di volta in volta il metagame ed il cui nome è stato sinonimo di Tier 1. La seconda sezione invece comprende quelle carte che sebbene non hanno avuto un impatto così incisivo nel metagame, sono state comunquesia carte con cui ci si è divertiti a creare esperimenti più o meno riusciti o che sono state per così dire un’importante meteora di passaggio in alcuni precisi momenti del metagame. Nella terza e ultima sezione invece ho voluto elencare quelle carte sulle quali sarebbe stato lecito aspettarsi un utilizzo differente e/o maggiore viste le elevate potenzialità, ma su cui nessuno (o quasi) ha voluto o saputo puntare.
Sezione I: Top Cards
TITANI. Probabilmente il fatto che fossero già al loro secondo anno sulla scena e quasi tutti sempre sulla cresta dell’onda, ha fatto riflettere molti sul fatto che serviva svecchiare tale reparto da creature così potenti. Così i Titani ci saluteranno facendoci rimpiangere i tempi passati dove la parola card advantage era sinonimo di tali creature. Tutti, e sottolineo tutti hanno avuto il loro momento di gloria, ma sicuramente il Primeval sarà quello che più mancherà nelle decklists. Inkmoth Nexus, Kessig Wolf Run, Valakut, the molten Pinnacle e Glimmerpost ringraziano il muccone verde per avergli fatto vivere momenti di gloria altrimenti in molti casi insperati. Attendo già con trepidazione la loro ristampa o perchè no nuovi titani.
BIRTHING POD. Come dicevo prima, sarà impossibile pensare ad un mazzo Pod senza il Birthing Pod. Purtroppo questo mazzo altamente atipico ci sta per salutare e con lui l’archetipo formato da creature concatenate l’un l’altra per arrivare solitamente al muccone di turno o più semplicemente per controllare il board grazie a creature con abilità ETB. Personalmente non mi è mai piaciuto questo mazzo, se non altro per il fatto che non mi piacciono quei mazzi che devono la propria riuscita a una carta in particolare. Và detto però che sebbene sia stato un mazzo che è esploso tardi rispetto all’uscita della carta a cui dà il nome, forse anche perchè le giuste creature con cui farlo funzionare sono in parte arrivate con il blocco Innistrad, una volta messo appunto ne ha fatte vedere di belle a tutti, sia in versione Bant, Naya che Zombie!
GREEN SUN’S ZENITH. Chi negli ultimi 2 anni ha giocato con mazzi verdi od anche splashati di verde, non ha potuto fare ameno di inserire questa carta. A partire da Valakut, questa carta ha timbrato il cartellino in diversi mazzi tra cui possiamo ricordare: Eldrazi Ramp, Mono G Eldrazi, GW Ramp, Elves, Wolf Run Ramp/Red/Green/Robot, Get ‘er Dungrove, RG Aggro, GW Aggro, Naya Pod e Mono G infect. Isomma chi più ne ha più ne metta. Un tutore tuttosommato buono per quasi tutti i mazzi del formato. Simic, Golgari, Selesnya e Gruul dovranno fare bene i loro conti dato che non potranno fare affidamento su questa carta.
INKMOTH NEXUS. Di sicuro una delle migliori terre degli ultimi 2 anni, e a ragion veduta vista l’enorme presenza in svariati Tier 1 del formato. L’esplosione la ebbe con il mazzo Tempered Steel che ne sfruttava il potenziale infettante grazie alla carta che dava il nome al mazzo stesso, anche se il battesimo del fuoco fu con l’amato/odiato Caw Blade. Ad ogni modo non furono solo questi due mazzi che ebbero il piacere di giocare con questa carta. Tutti i vari archetipi di Wolf Run hanno potuto servirsi di tale “creatura” che con l’aiuto dell’altra terra degna di nota per ovvi motivi in questa sezione, KESSIG WOLF RUN, ha fatto temere nuovamente per uno stallo del formato. Ricordo che come oggi ci sono malumori per il Delver, cui si accusa di appiattire il formato, tempo fa tale ruolo era occupato dal mazzo Wolf Run. Fortunatamente il metagame cambia, le carte nuove arrivano e quelle vecchie se ne vanno nei formati eternal. In questo caso Inkmoth Nexus ha trovato la sua degna collocazione nel mazzo Affinity e difficilmente ne uscirà fuori.
PHYREXIAN METAMORPH. Ovvero il jolly per eccellenza. Più che per il suo potenziale questa creatura artefatto ha rappresentato per i giocatori dello Standard un vero e proprio passpartout buono in mille occasioni. Il fatto di poter replicare qualsiasi creatura sul campo faceva si che lo si utilizzasse sia per killare le creature Legendarie (Geist of Saint Traft in primis), sia per poter sfuttare il potenziale avversario a proprio vantaggio, copiando titani o altri mucconi di tale portata. In entrambi i casi è stata una carta eccellente quasi più da Side che da Main. Và in oltre fatto notare che lo potevano giocare tutti visto il costo di mana Phyrexiano che possedeva. Ad ogni modo pure lui ha timbrato il cartellino in diversi Tier 1 come Caw Balde, Rug/Bant/Naya Pod (in minor misura), Wolf Run e ultimo fra i migliori BR Zombies. Sentiremo molto la sua mancanza.
PONDER/VAPOR SNAG/GITAXIAN PROBE. Questo trittico di carte l’ho voluto riunire insieme viso che nella quasi totalità delle volte è stato giocato sempre nello stesso mazzo. Si, avete capito di chi sto parlando, Delver. Sopravvivere al proprio archetipo sarà molto molto difficlile per tale mazzo senza queste tre carte. Sebbene il mazzo stesso prende il nome dalla creatura più incisiva tra quelle presenti, ad immaginarlo senza una di queste tra carte faccio veramente fatica. Figuriamoci tutte e tre. Farà sicuramente prima a reinventarsi una nuova collocazione a metà strada tra Izzet e Azorius. Vedremo se sopravvivrà.
DISMEMBER. Come per il Phyrexian Metamorph che è stato possibile giocarlo praticamente in tutti i mazzi, questo istant è stato la salvezza di molti giocatori che non usando il nero non potevano permettersi una rimozione efficace. Anche qui il mana Phyrexiano è venuto inconto a salvare archetipi come Delver, Naya Pod o mono green Infect, per citarne alcuni, dando la possibilità di togliere di mezzo creature piuttosto potenti, talvolta anche quando queste superavano la soglia del 5/5. Riusciranno carte come Murder, Tragic Slip, Victim of Night, Ultimate Price o Dreadbore a non far rimpiangere tale istant? Dal punto di vista dell’efficacia sicuramente si, ma dal punto di vista della flessibilità non credo proprio. L’ordine naturale dei colori e le relative abilità sta per risistemarsi dunque. Fortuna che il prossimo blocco avrà molte carte multicolore.
WURMCOIL ENGINE. Ovvero, il sesto Titano. Purtroppo la creatura (almeno dal mio punto di vista) più valida del ciclo Scars of Mirrodin ci stà per salutare. Pure lui, come tante altre creature, fece timidamente capolino come side di alcuni mazzi famosi (caw Blade e Valakut in primis) per poi passare a creatura da main in alcuni Tier 1. In UB Control quasi un anno e mezzo fà insieme al Grave Titan faceva faville, poi purtroppo solo qualche Solar Flare, Wolf Run, RUG/Naya Pod e Tezzeret Control. Da parer mio lo inserivo in molti mazzi che giocavo, ma ammetto che arrivare a giocarlo era parecchio dura. La cosa che mi è sempre piaciuta del Wurmcoil Engine è che a differenza dei Titani una volta che moriva era come se fosse ancora presente sul board. L’unico modo per toglierlo di mezzo era esiliarlo, cosa che non a tutti i colori era concessa. Ad ogni modo non credo che tra le tante creature che spariranno dal formato farà sentire la sua mancanza. Prevedo un cambio di Metagame talmente repentino e forte che vedere in gioco bestioni del genere sarà una rarità. Vedremo.
PHANTASMAL IMAGE. Mi piace ricordare che quando fu spoilerato più di un anno fà investii una certa somma sicuro del fatto che tale creatura avrebbe fatto faville in Standard. Ne riuscii a prendere ben 9 a una media di poco più di 3 euro l’uno. Avevo visto lungo! Sebbene la tribe illusion ebbe vita breve e travagliata, l’unica creatura che non ne uscì con le ossa rotte fu propio il Phantasmal. Si, ok, copiare una creatura alla quale bastava soffiarci sopra e spariva a prima vista non sembrò una genialata, ma come per il Phyrexian Metamorph il Phantasmal Image si rivelò carta straordinaria per far fuori tutte le creature leggendarie, e quando Il palo leggendario di turno si chimava Thrun era un bel problema toglierlo di mezzo. Poi comunque copiare i titani (Wurmcoil compreso) è sempre stato un bell’affare, Esper Control e Solar Flare ne sanno qualcosa vistà l’abilità del Sun Titan. E che dire di tutte quelle creature con abilità ETB? E quelle con Undying? Il tutto per 2 miseri mana. Troppo golosa per non approfittarne. Ultimamente non è stata molto presente in Standard. Le sue ultime apparizioni risalgono al periodo d’oro del Delver e agli esperimenti UB Zombies prima di capire che il BR Zombies era più competitivo.
ELESH NORN, GRAND CENOBITE. Sebbene giocata solo in pochi mazzi (reanimator alla Frites, Solar Flare o Naya Pod) questa creatura si distinse dagli altri pretori proprio per la sua abilità statica che riusciva a mettere KO l’avversario anche solamente con la sua presenza in campo. Wolf Run (sopratutto quello all’origine di questo archetipo) temeva questa creatura più di ogni altra dato che rendeva inutilizzabili gli Inkmoth Nexus, e grazie al Frites non era poi così scontato ritrovarselo in gioco già al quarto turno. Ricordo poi che quando Lingering Souls veniva accoppiata ad Elesh il 90% delle volte era partita. Naya Pod invece utilizzava il muccone bianco come anello conclusivo della catena di creature. Pure in quel caso una volta calata si poteva ammucchiare le carte e dichiarare sconfitta.
SWORD OF BODY AND MIND/FEAST AND FAMINE/WAR AND PEACE. Sono quasi tentato dal non scrivere nulla tanto sono state così importanti per questo gioco negli ultimi 2 anni queste carte. Mi immagino che nel momento in cui si è deciso di sviluppare questo blocco artefattocentrico hanno subito pensato: “Ok, è giunta l’ora di ritirare fuori… le spade!”. Purtroppo con la creazione di queste carte inevitabilmente tutti o quasi tutti i mazzi hanno fatto il possibile per includerle e in alcuni casi qualche mazzo ha mandato in stallo per un pò il metagame. Come non ricordare i tempi in cui il Caw Balde era il mazzo più odiato del formato, e allo stesso tempo il più giocato. Sword of Feast and Famine dava quel vantaggio in termini di mana open che era tutto ciò che si chiedeva per un mazzo control. Bannare la Stoneforge Mystic è stata la scelta più saggia che potevano prendere per arginare la sua potenza senza dover bannare le spade. Purtroppo tale stallo si è ripetuto anche con Delver seppur in forma minore, anche perchè dopo aver scoperto la potenza della Runechanter’s Pike molti giocatori hanno preferito montare una versione del mazzo con questa carta. Eestratti docet! Insomma le spade sono state la croce e delizia degli ultimi 2 anni. Impossibili da escludere a priori, troppo scontate da inserire in qualsiasi archetipo. La lista dei mazzi che ha giocato con le spade sarebbe lunghissima da fare. Meno laborioso sarebbe elencare i mazzi che non l’hanno incluse. Ad ogni modo, da parer mio sono contento di non vederle più in giro, quantomeno si tornerà ad usare artefatti più umani.
Sezione II: Carte rimarchevoli o comunque degne di nota
HERO OF BLADEHOLD. Sebbene questa carta non sia stata in molti mazzi dell’ormai vecchio Standard, laddove ha trovato spazio nei vari mazzi ha sempre fatto bene, sopratutto grazie alle sue abilità innescate. Purtroppo secondo me non è mai stata utilizzata in tutto il suo potenziale, ma va detto che in mazzi come Naya Pod, UW Delver e in minor misura Humans e BW Tokens ha sempre fatto una discreta differenza.
CONSECRATED SPHINX. Vederla in gioco quasi subito dopo la sua uscita mi sorprese un po. Non pensavo avrebbe avuto un discreto impatto nel gioco, eppure Gerry Thompson ne fece subito uno dei suoi cavalli di battaglia nel suo Caw Balde. Ricordo fu il primo ad inserirla in tale mazzo e come spesso succede il netdeckare fà proseliti. Infatti nei successivi SCG Open chi giocava con Caw Blade giocava con la Sfinge. Sebbene non avesse le caratteristiche di un titano alcuni giocatori ne esaltarono la potenza al pari di uno di essi. Effettivamente pescare 2 carte x ogni carta pescata dall’oppo era un bel vantaggio. Talmente buono che anche nell’altro mazzo degno di nota in cui la Sfinge prese parte fece buona mostra di se. Mi riferisco a Splinter Twin. Non appena la combo di quel mazzo venne scoperta, si allargò a macchia d’olio, tanto che per un breve periodo (fino al banning di Jace e Mystic) questo mazzo detronizzò in parte il Caw Blade. Successivamente tale creatura venne giocata sempre meno. Qualche UB control, Esper control, Solar Flare e poi più nulla.
SPELLSKITE. Questa particolare creatura visse i suoi momenti di gloria in due soli mazzi, ma il suo utilizzo fu talmente d’impatto che il suo prezzo crebbe nell’arco di poco tempo da pochi euro a 10/12€ al pezzo. Primo fra questi mazzi fu lo Splinter Twin che per proteggere la propria combo aveva assoluto bisogno di un parafulmine per gli istant kill, ed in un formato in cui Go for the Throat isieme a Doom Blade erano le migliori rimozioni è facile capire perchè tale creatura assunse un ruolo così decisivo. Successivamente Tempered Steel provò ad inserire tale creatura nel proprio mazzo. Pure in quel caso lo Spellskite fece faville dato che oltre ad attirare su di se le minacce avversarie aiutava la strategia Metalcraft dell’ Etched Champion. In seguito furono molti i mazzi che cercarono di utilizzare le sue doti di “agnello sacrificale” ma nessuno riuscì ad eguagliare i risultati ottenuti con i mazzi precedenti.
TIMELY REINFORCEMENTS. La carta da side per eccellenza per tutti coloro che utilizzavano il bianco, Solar Flare primo della lista. Sebbene sia stata una carta decisamente marginale per molti dei mazzi in cui ha giocato, la voglio ricordare se non altro per il fatto che in game 2 il 90% delle volte era presente. Simbiosi perfetta la ebbe con lo Snapcaster Mage nel Mage Blade, che credo essere stato l’unico mazzo che la promosse a main deck. Aiutava tale mazzo a raggiungere il late game, momento in cui era più favorevole per vincere.
MIRRAN CRUSADER. A cavallo tra il blocco Zendikar e quello Scars of Mirrodin questa creatura era perfetta per entrare a far parte del rinato mazzo Boros. Insieme a Goblin Guide, Plated Geopede, Steppe Lynx e Stoneforge Mystic erano una vera macchina da guerra. Più in generale era un ottima creatura vista la sua abilità nel proteggersi dal nero e dal verde, e in un periodo in cui il Bant aggro, Ub Control e il GW aggro erano degni avversari si può capire che tale creatura ricopriva un ruolo non del tutto marginale.
BLADE SPLICER. Di tutte le carte elencate elencate in questa sezione il Blade Splicer è l’unica che ancora oggi viene utilizzata con una certa presenza e di cui se ne sentirà la mancanza in maniera marcata. Di per se non è una carta che sposta gli equilibri in maniera così incisiva come lo può fare per esempio un titano, ma è abbastanza fastidiosa sopratutto se giocata nella prima parte della partita. Chi ha saputo sfruttare meglio le sue potenzialità sono stati 2 mazzi in particolare: Naya Pod e UW Delver. Il primo mazzo ne traeva vantaggio dal fatto che comunque anche dopo averla sacrificata con il Pod rimaneva sempre un golem 3/3 a fare legna, oltre a essere una delle creature centrali della catena. Il secondo mazzo invece tendeva a esaltare la sua abilità ETB in combo con il Restoration Angel. I suoi tre mana li valeva tutti.
KOTH OF THE HAMMER/SHRINE OF BURNING RAGE/CHANDRA’S PHOENIX/SIGNAL PEST/ LAVAMANCER. Prese singolarmente nessuna di queste carte può dire di essere stata così incisiva da fare reparto a se, ma se messe tutte insieme e aggiungendo spari, creature di contorno ed infine inserite nel giusto metagame, quello che ne può nascere è un ottimo RDW. In parole povere quello che è successo poco più di un anno fà quando questo mazzo si impose all’attenzione di tutti i giocatori per la sua semplicità, economicità e altissima giocabilità. Personalmente non ho mai amato i mazzi monorossi, ma questo devo dire che è stato proprio una bomba.
BATTERSKULL. Era facilmente prevedibile che il suo utilizzo sarebbe stato pari a quello delle 3 spade eppure Batterskull non ha avuto la stessa longevità degli altri tre artefatti. Probabile che il costo di lancio abbia scoraggiato l’utilizzo nel lungo periodo. Và detto però che c’è stato un periodo in cui questa carta ha fatto sognare. Da Caw Blade a Wolf Run passando per Esper Control e Solar Flare molti mazzi hanno montato questo artefatto, pochi però ne hanno saputo trarre un beneficio duraturo.
RATCHET BOMB. La carta da side buona per tutte le situazioni, peccato che il suo utilizzo sia sempre stato condizionato dall’eventuale metagame in cui si ritrovava a giocare. Ottima contro mazzi aggro sciame o tribali, pessima o comunquesia non del tutto appropriata contro control o combo. Ad ogni modo negli ultimi mesi c’è sempre stato un motivo per giocarla. Vuoi dei tokens da spazzare, vuoi dei BoP, Rancor o Gravecrawler (per citarne alcuni) da rendere inutilizzabli. Personalmente credo che il massimo sarebbe stato trovare una via a metà tra la Ratchet Bomb e Engineered Explosives. Una è troppo lenta in alcuni casi, l’altra ha delle oggettive limitazioni, anche se giocata in un formato diverso dallo Standard assume un ruolo completamente differente. Probabilmente il periodo migliore per vederla all’opera sarebbe stato nel prossimo blocco vista la nuova abilità Populate.
SURGICAL EXTRACTION. Di sicuro una delle mie carte preferite del blocco passato. Molti la utilizzavano come arma perfetta da side dopo aver capito contro quale mazzo si stesse giocando. Io invece spesso e volentieri amavo utilizzarla direttamente in main, spiazzando l’avversario il quale non si aspettava una mossa del genere. L’ideale poi era giocarla in combo con lo Snapcaster Mage rendendo sempre più “sterile” il mazzo dell’oppo ad ogni successivo utilizzo. Purtroppo questo spettacolare istant non ha mai ricevuto il giusto tribito che avrebbe meritato. Gli si è sempre preferito il classico scartino dalla mano piuttosto che il suo effetto.
TEZZERET, AGENT OF BOLAS. Sebbene sia stato scelto come Planeswalker centrale in un blocco che ruotava tutto attorno all’utilizzo degli artefatti, Tezzeret non è mai esploso in nessun archetipo realmente competitivo. Da UB Tezz a Tezz Poison, UB Infect, Tezzeret Control o Forgemaster Combo, nessuno di questi mazzi ha saputo imporsi nel metagame per un periodo sufficientemente lungo da poterlo considerare Tier 1. Và però ricordato anche che gli altri Planeswalkers non hanno fatto una fine migliore. Anzi in molti casi alcuni di loro erano persino più ininfluenti di Tezzeret. Tra Elspeth, Kot e Venser non so chi sia stato il più inutilizzato.
BLACK SUN’S ZENITH. C’è stato un periodo in cui questa carta valeva più di un qualsiasi altro Zenith, e se utilizzata nel giusto mazzo sapeva pare il suo lavoro più che egregiamente. UB Control ha subito capito il suo potenziale e giocando quasi esclusivamente con creature di una certa stazza era possibile il suo utilizzo anche in presenza di proprie creature sul campo di battaglia. Altro mazzo che ha saputo inserire questa carta fra le proprie 60 è stato l’UB Heartless Summoning, purtroppo però la lista finiscie qui dato che nessun mazzo degno di noata che io ricordi ha più utilizzato lo Zenith nero con un discreto successo. Peccato solo che nessuno abbia mai saputo sfruttare la sinergia che ne derivava tra questa carta e Melira, Sylvok Outcast.
Sezione III. Carte dalle quali ci si sarebbe aspettati di più
MIMIC VAT. Quanto tempo ho passato a cercare di tirare fuori un mazzo mediamente decente che comprendesse questo artefatto? Realmente non saprei dirvelo. C’è da dire però che ogni volta in cui mi ci trovavo a giocare contro riusciva sempre a mettermi in difficoltà. Avrei voluto vedere una migliore sorte per questo artefatto, le cui potenzialità và detto che non sono mai state esplorate a sufficenza.
GRAND ABOLISHER. Durante lo spoiler di questa carta c’è chi giurava che sarebbe stato il nuovo termine di paragone per giudicare la bontà di una creatura o persino di un mazzo. All’atto pratico ci si è dimenticati quasi subito di questa creatura. Pochissimi mazzi hanno saputo giocare il Grand Abolisher ed ancora meno hanno avuto un effettivo vantaggio. Solo Haunted Humans ha cercato di rendere giustizia a questo chierico umano posizionandosi anche per un discreto periodo come Tier 1 del Metagame. Purtroppo poi nessuno ha voluto sperimentare nuovi mazzi che includessero il suo utilizzo.
ANGELIC DESTINY. Come da titolo questa carta sembrava destinata ad un futuro spettacolare. Futuro che invece si è rivelato funesto e pieno di insidie. Pure qui, chi ha saputo sfruttare questo incantesimo con un discreto successo è stato Haunted Humans. Svanito questo mazzo, nessuno poi si è ricordato di questa carta, che ancora oggi reclama giustamente una sorte migliore.
GLISSA, THE TRAITOR. Non molto da dire su questa carta che non ha mai suscitato le simpatie dei giocatori. Nulla da dire sulle caratteristiche della creatura stessa, 3/3 first strike, deathtouch farebbero gola a tutti. Purtroppo però l’abilità secondaria non è mai andata a genio a nessuno. Una meteora buona solo per BUG Pod o BG Wolf Run, difficili da ricordare persino per chi ha una memoria di ferro.
PHYREXIAN OBLITERATOR. Ricordo distintamente che pensai appena la vidi: “deve essere mia in 4x”. Probabile l’abbiano pensato in molti, se non addirittura tutti. Ma poi? Cosa farci? Sembra essere stato questo il problema che nessuno ha saputo risolvere. Troppo specifico il costo di lancio per inserirrlo in un mazzo che non fosse un mononero? Forse si, dato che solo questo archetipo (se si esclude zombie e vampiri) ha potuto includere tale creatura con un discreto, e sottolineo discreto, successo. Un pò poco per una delle carte le cui aspettative erano altissime.
SUNDIAL OF THE INFINITE. Sinceramente sono abbastanza sorpreso di non aver mai visto, e sottolineo MAI, questa carta in alcun mazzo. Le premesse per creare qualcosa di divertente c’erano. Sfortunatamente nessuno le ha mai sapute trasformare in un mazzo mediamente accettabile. Creare tokens che durassero più di un turno oppure rubare creature all’oppo senza poi dovergliele restituire avrei immaginato che sarebbero state strategie all’ordine del giorno. Invece nulla di tutto ciò è mai accaduto. Troppo poco interessante come meccanica far finire prima il proprio turno? Chissà, magari in un altro Core Set verrà riproposta e magari avrà maggiore successo.
VISIONS OF BEYOND. Una sorta di mini Ancestral Recall che però forse dovuto al fatto che la meccanica mill non ha mai sfondato nell’ultimo anno, non ha avuto un grande successo. Già mi immaginavo un mazzo con Jace Memory Adept, Jace’s Phantasm, Mindshrieker, counters a volontà e appunto Visions of Beyond. La mia fervida immaginazione mi ha fatto viaggiare sulle ali dell’entusiasmo senza comunque portarmi da alcuna parte. Vorrà dire che dovremo aspettare la ristampa dell’Ancestral Recall. (lol)
QUICKSILVER AMULET. Arrivare a prendere il set di questa carta appena spoilerata fu quasi proibitivo. Ci fu un vero e proprio assalto a questo artefatto, e di conseguenza il prezzo schizzò alle stelle. Nessuno poi lo riusci a mettere in pratica. Questo fu un altro mistero che non mi sono mai saputo spiegare. Pagare 4 mana per mettere mucconi di qualsiasi genere in campo poteva voler dire vittoria assicurata, sopratutto se assocato a creature tipo i titani. Purtroppo o per fortuna così non è mai stato.
NECROTIC OOZE. In un set in cui il cimitero è stato un vero e proprio punto di riferimento per molte strategie (Innistrad) mi sarei aspettato di vedere qualche mazzo che comprendesse questa creatura. Solamente un Reanimator con Griselbrand in cimitero l’ha sfruttata, ma talmente di nicchia che già l’ho dimenticato.
In queste tre sezioni sono racchiuse le carte che chi più chi meno hanno saputo pilotare il metagame fino all’arrivo o per meglio dire al ritorno di Ravnica. Alcune si sono rivelate delle vere e proprie pietre miliari di Magic (o quantomeno si presentano come tali), altre invece sono state delle meteore di cui presto ci dimenticheremo pure il nome. Fatemi sapere quali carte vi mancheranno di più e quali invece siete contenti di non rivedere più. Fino ad allora, buon Metagame.
Alla prossima, Federico.
puresteel paladin non è mai stato apprezzato fino in fondo…
Uccelli del Paradiso 🙁
Mana Leak mi mancherai 🙁
Il caro è vecchio ponder non ha uno straccio di sostituto! Non so una ristampa di serum vision o qualcosa del genere….
Io credo che il mazzo UW Delver ropavviverà alla rotazione, cambierà completamente il reparto magie, ma le 12 creature portanti del mazzo restano in meta ancora per un bel pezzo: Delver, Snapcaster e Geist!
Perdiamo Vapor Snag che ha la marcia in più grazie al danno che rifila, ma abbiamo unsummon, i counter non mancano anche se bisogna interpretare come giocarli e la nuova meccanica di azorius non è niente male, un delver in campo e un geist, trattengo un paio di creature in difesa e sono 9 danni.
Bellissimo pezzo, che nostalgia però 😀
Ponder….ci eravamo tanto amati…
comunque si scrive ognuno, non ogniuno 😉
a me mancherà il wurm della strage 🙁
[Carta]eroina di rifugio delle lame[/Carta] era una carta spaziale, in bw token era troppo fenomenale… era in grado di ripartire da solo post wratta.
una carta che non ha visto eguali nemmeno lontanamente in questi nuovi set.
o[Carta]nore dei puri[/Carta] anche tu mi mancherai. hai sempre fatto il tuo dovere
visions of beyond l ho usata un bel po e posso dire che e una carta veramente sottovalutata…il suo uso non é poi cosi limitato e con il mazzo giusto é puro vantaggio carta…da provare in possibili reborn oppure dredge XD
E Karn? Non se lo fila nessuno? o.O
MANA LEAK: VAFFANCULO! SISISISIIS TE NE VAI **
dai su che ora con il mana fixato quasi alla perfezione (mancherebbero solo le fetch) un qualcosa verrà sicuramente fuori… poi bisognerà vedere le carte delle prossime espansioni di ravnica. Diciamo che già un qualcosa lo si può tirare fuori dal ”poco” materiale che si ha disposizione.. l’unica cosa che sono convinto è che ancora in ravnica non ci sono carte del livello di phirexia e neanche del livello di innstrad assolutamente.. ma staremo a vedere magari quelli della wizard si riservano per le bombe!”! intanto io personalmente mi rifugio ancora in innstrad: geist – snap – delver- e vediamo un pò di provare a montare un bel uwr.. che secondo me di sinergia ne può creare
[quote name=”MichaelBlueKnight”]E Karn? Non se lo fila nessuno? o.O[/quote]
E’ vero, Karn Liberated mi è passato proprio di mente. Personalmente lo avrei inserito nella seconda sezione dato che non è mai stato concretamente e per lungo tempo in un archetipo vincente. Spesso si è visto in UB control, Esper Control, Solar Flare, Wolf Run, ma il suo costo di lancio esoso faceva desistere dall’utilizzarlo. Non ho mai visto una lista che ne avesse il 4x.
ho iniziato a giocare seriamente a magic un mese e mezzo prima dell’uscita di avacyn. . . ho fatto tantissima esperienze, conosciuto ed odiato XD molte persone, apprezzate altre, ho avuto le mie batoste assurde ma anche soddisfazioni allucinanti! Pochi mesi ma intensi, sono riuscito a conoscere tutte le carte più forti/odiate/amate di questo formato!
Non vedevo l ora che cambiasse perchè sono un tipo a cui piace testare mazzi nuovi ogni settimana. . . ora leggo questo articolo e già mi mancano le bestemmie tirate addosso alla slugstorm, al titano primitivo o a karn; la faccia dell’avversario quando di titano solare casto 4 phantasmal image, i millemila punti vita fatti grazie al wurmcoil, la lista sarebbe infinita!
Sicuramente tra qualche tempo inizierò a giocare a modern e ritroverò tutte quelle belle figurine che mi hanno accompagnato nel mio percorso di iniziazione a questo fantastico gioco!
😉
Le spade che se ne vanno assieme a quel puzzone del crociato di mirrodin sono una liberazione!
Però… i Bop… ç_ç mi mancheranno.
la carta che più mi mancherà e il dungrove elder, proprio ora che aveva trovato il suo miglior amico rancore se ne va dal formate… sigh
Wurmcoil… *lacrimuccia*
snapcaster!! ah no aspetta.
penso tezzeret. sebbene non lo abbia mai giocato così tanto mi dispiace lasciarlo.
secondo me anche il simulacro solenne e lo sputafumo erano belle carte..
Avendo giocato a lungo Humans: Onore dei Puri e Eroina di Rifugio delle Lame i mancheranno.
Surgical Extraction era in quasi ogni Side dei miei mazzi.
Credo che sentirò molto la mancanza delle terre di Scars.