uTron report_kom

Articolo di Damiano Debiagi

Ciao a tutti, sono Damiano di Ferrara, alias donChi, e quest’oggi vi scrivo qualcosa sul mio uTron, mazzo col quale ho sfiorato la top8 (nono per rating) al King of Magic dello scorso 24 ottobre a Forlì. In questo report scriverò dei motivi che mi hanno portato a giocare questa lista e a scegliere determinate carte, farò un’analisi delle 60 carte che compongono il main, elencherò i MU nei quali solitamente inserisco le carte della side, e accennerò ad alcuni “tagli” che ho fatto rispetto alla lista che gioco di solito. Infine, un piccolo report della giornata e del torneo.

 

LA LISTA

Iniziamo quindi, prima di tutto, vedendo la lista nel suo insieme.

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uTron by Damiano “donChi” Debiagi
9° Posizione
Sideboard:

[Modern Top 16] King of Modern – 24/10/2015
ndr.
Details
Main Deck: 60
Sideboard: 15

Una lista abbastanza standard, nel complesso, ma che ho leggermente adattato secondo alcune aspettative di meta e preferenze di gioco personali. Perchè portare uTron? In effetti, una domanda che mi sono fatto spesso nelle due settimane precedenti il torneo era: con cosa gioco? Parlando con alcuni che seguono il meta più di me (alla fin fine, io gioco competitivo un po’ a tempo perso), mi era stato sconsigliato di portare uTron, perchè era considerato un mazzo fuori meta e poco performante, nel contesto attuale. E io stesso ero molto titubante, dal momento che avevo il terrore di incontrare in massa i mazzi con cui ho sempre avuto il maggior numero di problemi. Pertanto, ho passato diversi giorni a provare un paio di mazzi abbastanza alternativi, del tipo “o la va o la spacca”, come un GR Aggro che prendeva ispirazione da quello con cui Zan Syed aveva vinto l’SCG Open di Atlanta di inizio Ottobre (in versione un po’ più budget, non avendo i Tarmogoyf e le Guida Goblin), e un Restore Balance che già avevo da tempo (lo gioco, un po’ diverso, in 4fun con gli amici) e che aveva fatto un buon piazzamento allo stesso torneo. Provandoli, però, mi sono reso conto che erano mazzi troppo instabili per i miei gusti, e non mi trovavo a mio agio a pilotarli. Sono quindi tornato sui miei passi, ben convinto del fatto che la scelta migliore fosse, a prescindere, quella di portare un mazzo che sapevo come giocare e con cui avevo familiarità.

Ma di uTron ne esistono diverse versioni, a seconda della presenza o meno di diverse carte (Snapcaster Mage, Talismano del Dominio, Treasure Mage / Fabricate), che comportano scelte di deckubilding leggermente diverse. La “mia” versione è sempre stata quella senza Snapcaster Mage, senza Talismano del Dominio, con uno split 2/2 o 2/1 di tutori. L’arrivo nel pool disponibile di una carta come Anticipate, però, ha sconvolto un po’ le mie idee, pur con mesi di ritardo. Dopo mesi di consigli e insistenza dell’amico Stefano (mio riferimento personale per quanto riguarda questo mazzo), quando ho definitivamente deciso di portare uTron a Forlì ho provato a metterli dentro, in compagnia di due Snapcaster Mage (che non avevo in casa). Beh, mi sono trovato su un altro pianeta!! Rimaneva solo un piccolo problema, dunque: trovare gli Snappi… E qui viene in mio soccorso l’amico Adrian, che alla mia richiesta di SOS risponde, dopo 6 miseri minuti, con un “Te li porto io” che mi trasforma la serata.
E dopo questo lungo preambolo, analizziamo le carte, divise per gruppi.

L’ANALISI

Peschini & Tutori

  • 4 Anticipate. La new entry. A cc2 scavo di 3 per cercare una carta che mi serve. Non trovo la carta che mi serve? Pazienza, ho appena guadagnato 3 turni, ciclando (e non andando in svantaggio carte). Di fatto ha estromesso definitivamente i tutori, tolto una Mappa della Spedizione, e mi permette di giocare in modo decisamente tranquillo con 23 terre (che per un qualsiasi control sono un insulto). Se abbiamo questa più la Mappa della Spedizione e una sola terra del Trono, sempre meglio fare prima questa: se abbiamo la fortuna di trovare una delle Urza’s Lands, con la Mappa chiudiamo il trono di sicuro (facendo il contrario, incrociamo le dita).
  • 4 Thirst for Knowledge. Ne ho giocate meno di 4 solo nei tre mesi in cui era legale Treasure Cruise, nei quali l’Ancestral Recall del Modern era entrata instant nella mia lista in 4 copie, nonostante lo stupore di molti. Fu grazie a lei se potevo giocarmela con i mazzi più veloci che circolavano in quel periodo. Ora non c’è più, e le Seti sono tornate 4. Insieme ai 4 Anticipate permettono di cercare, cercare e cercare, aumentando enormemente prima di tutto la “qualità” della nostra mano, e in seconda battuta un po’ anche la “quantità”, dal momento che abbiamo diversi artefatti che possiamo scartare a cuor leggero, certi che poi torneranno a compiere il loro dovere al tempo opportuno.
  • 3 Expedition Map. In molti si sono stupiti di questa scelta, ma la risposta è qui sopra: Anticipate. Mi ha permesso di tagliare su una Mappa, diventata meno necessaria di prima. Anche perché c’è una cosa che va sempre ricordata, e che spesso chi gioca uTron dimentica: il nostro scopo non è assemblare il Trono prima possibile. Se giochiamo così, abbiamo perso in partenza. Prima di tutto siamo un control, e a tempo debito (o nei tempi morti, quando abbiamo mana libero e l’altro non gioca minacce vere e proprie) lo assembliamo. Molte volte succederà addirittura di cercare Isola/Oboro/Minamo o Ghost Quarter!
  • 1 Tolaria West. Il nostro tutore incounterabile per le terre. Ho iniziato a giocarlo da quando Jimmy, con molta diplomazia, mi scrisse “Ah, e se non metti in lista una Tolaria West non ti darò più alcun consiglio”. Bravo Jimmy, ogni tanto serve il bastone per farmele capire, le cose! Ora, onestamente: le volte in cui effettivamente mi è successo di usarlo come tale sono state poche, perché un doppio blu sorcery è impegnativo da utilizzare. Ma oltre a quello di tutore questa carta ha un altro lato positivo: aggira Choke. E su questo punto tornerò dopo, dal momento che ha condizionato una taglio per me molto difficile.

Counter & Rimozioni

  • 4 Condescend. Scry 2 è una cosa bella, tanto bella che può succedere di sprecare uno di questi counter anche solo per controllare la pescata.
  • 4 Remand. Gli altri 4 counter obbligatori del mazzo. Molti pensavo che sia una brutta carta, e in effetti mi capita di toglierli in G2 più di quanto mi piacerebbe. Se l’oppo gioca counter, fare Remand sulla propria spell è sempre bello: il suo counter se ne va (e se ha fatto counter+draw di Ordine Criptico è verybello, se ha fatto lui Remand c’è più gusto!), tu peschi una carta, e puoi rigiocare la spell di nuovo!
  • 1 Spell Burst. Uno dei miei innesti della prima ora. Dopo 2 giorni che giocavo uTron l’ho inserita, e non è più uscita. A volte si vede troppo presto (in fondo, avendo 9 counter, almeno 1 volta su 10 è il primo che vediamo), e nelle primissime fasi non è sempre il meglio che ci può capitare tra le mani, ma avere un counter che fa da controllo definitivo in middle/late è quanto di più gustoso questo mazzo può chiedere. Senza considerare che, insieme a Platinum Angel o Ugin, the Spirit Dragon, diventa una delle win-con del deck.
  • 2 Dismember. La rimozione del mazzo. 4 vite sono tante, soprattutto quando non giochi (più) niente che ti dia il nero. Ma Dismember serve solo nei casi disperati, che hanno nomi precisi: Guida Goblin di primo/secondo turno, Eidolon of the Great Revel, Deceiver Exarch / Pestermite, Inkmoth Nexus, Tasigur, the Golden Fang, o qualsiasi creatura che ti possa fare più di 4 danni prima di trovare una soluzione al problema. Insomma, tanti buoni motivi per giocarla!
  • 1 Oblivion Stone. Per un certo periodo erano diventate due, ma con l’avvento di Ugin (vedi sotto) sono tornato allo spilt 1+1 tra main e side. Resettone generale per i momenti disperati, o resettone asimmetrico quando vuoi salvarti qualche pezzo (e quando ti ricordi che esiste anche la prima abilità!). Contro aggro, unita ad Academy Ruins, diventa sempre un “Va beh, andiamo al G2 che è meglio”. Perché non giocarne due, quindi? Risposte: perché il meta adesso non è così “permanent-aggroso”, perché c’è Ugin che è migliore nel 90% dei casi, e perché (la solita scusa) abbiamo 4 Anticipate.
  • 2 Ugin, the Spirit Dragon. ugin alteredRicordo bene il mio primo commento a questa carta: “In uTron non ce la vedo per niente: non si tutora perché non è artefatto, e fa come Oblivion Stone ma costa 1 in più e non si ricicla”. Bravo Damiano, bella boiata! Da quando li ho provati, non li ho più tolti: la appoggi e su 20 avversari 15 concedono, 4 la rimuovono dopo che ha fatto almeno un 3×1 (se scende, rimuove quasi sempre almeno 2 permanenti con la -X, e serve uno sparo per gli ultimi danni), 1 invece riesce a proseguire la partita e a giocarsela. Ne ho provati 1, 2 e 3, e ho visto che il numero con cui mi trovo meglio è 2. Abbastanza per vederla spesso, ma non troppi per non intasare la mano.
  • 3 Repeal. Anche questi erano 4, fino a un po’ di tempo fa, e anche questi sono calati grazie ad Anticipare. Si ciclano, salvano Spellskite da rimozione, reiterano gli usi di Snapcaster Mage e Sundering Titan.. tante cose belle, insomma!
  • 1 Cyclonic Rift. Altra carta da “tempo” che inizialmente mi ha lasciato perplesso, ma che una volta provata mi ha soddisfatto a pieno. In late apre il campo, permettendo di counterare le minacce che eventualmente ci verranno ripresentate. Anche lanciata in early e senza overload, in caso di bisogno, può avere senso. Ad esempio, farla su un Tasigur, the Golden Fang sceso di terzo e che ha appena vuotato il cimitero, come mi è successo durante il torneo, ha un certo gusto!
  • 1 Sundering Titan. La miglior creatura da giocare contro PtE, oltre ad essere (in ordine di importanza) la nostra quarta chiusura. Normalmente fa pulizia di almeno due terre, tre in alcuni casi, e per l’oppo diventa fastidioso anche rimuoverla. La miglior giocata che c’ho fatto è stata calarla un turno, farci sopra un Repeal in EoT avversaria, e calarla di nuovo al turno successivo. Credo che il tipo mi abbia bloccato, su cocka..
  • 1 Ghost Quarter. Una volta giocavo Tectonic Edge, poi alla cinquantesima volta in cui Stefano mi ha spiegato il perché era meglio questa mi sono deciso a provarla (sì, sono molto testardo, oramai s’è capito). Mi ha convinto il fatto di poterla usare anche su di me per cercare Isola nei casi più disperati, quelli in cui l’oppo gioca tranquillo perché non vede colore dal mio lato, e sbianca quando si rende conto di non aver giocato in sicurezza.

Tuttofare

  • 2 Snapcaster Mage. Ho iniziato a giocare uTron quando Camilluzzi ed Estratti hanno fatto i risultati internazionali che tutti conoscono, e tra le due versioni ho scelto quella di Estratti sia per motivi di budget (non avevo intenzione di giocare Modern così tanto da voler spendere più di 60€ per finire il mazzo), sia perché comunque mi trovavo più a mio agio con qualche chiusura extra e meno controllo. Col tempo è cambiato il mio modo di giocare, e provando gli Anticipate ho trovato una build in cui sono così performanti che averne uno solo non mi basta. Riciclano qualsiasi cosa, e anche se l’oppo se li aspetta fanno sempre un vantaggio notevole.
  • 1 Academy Ruins. La più importante delle terre incolori, dopo il Trono. Permette di riciclare gli artefatti di cui abbiamo più bisogno, sinergizza con Oblivion Stone per bloccare i mazzi che vincono di creature, e insieme a Mindslaver fa ammucchiare l’avversario. Ottima anche per riprendere artefatti scartati di Sete di Conoscenza nelle prime fasi del game, quando preferiamo tenere in mano un maggior numero di terre (per non saltare land drop) e counter.
  • 1 Mindslaver. La prima delle chiusure, in combo con la terra di cui qui sopra. Anche tirarla “a vuoto”, però, ha i suoi lati positivi, soprattutto se abbiamo un’altra chiusura in mano (Titano su tutti), se la situazione è sul disperato andante, o se capiamo che possiamo scombinare allegramente la mano, il board e i piani dell’avversario. Una cosa importantissima (che io dimentico quasi sempre): ricordate di dare un’occhiata alla side avversaria. Potete farlo, e avere la possibilità di intuire le modifiche tra G1 e G2 è un vantaggio notevole!
  • 1 Wurmcoil Engine. Seconda chiusura, spesso difficile da gestire per l’avversario (senza Path to Exile fa sempre almeno un 2×1, visti i token). Capace di ribaltare partite già perse, esce in G2 solo in rarissimi casi.
  • 1 Platinum Angel. Terza chiusura del mazzo, che per diverso tempo si è spostata in panchina. Per il torneo è rientrata, perché volevo avere un out ulteriore a quei mazzi particolarmente fastidiosi che faticano a rimuoverla efficacemente. Una volta calata, basta proteggerla per stare tranquilli, tanto l’inevitabilità è dalla nostra parte.
  • 1 Spellskite. Hai bisogno di prendere tempo contro un aggro, cercando di parare i colpi nei primi turni? Spellskite! Hai bisogno di proteggere Wurmcoil Engine o Platinum Angel dal primo Path to Exile che passa? Spellskite!! Hai bisogno di tentare di sopravvivere contro Burn, Affinity e Splinter Twin? Spellskite!!! Ecco, l’ultimo è il motivo per cui da tanto tempo è passato titolare dopo mesi di panchina. Voglio potermela giocare già di main, perché partire dallo 0-1 a tavolino non è bello, quando di media un tuo game dura quanto un turno di metà dei mazzi della sala. Al limite, prende tempo sugli attacchi avversari, o si scarta agile di Sete di Conoscenza.
  • 1 Monastery Siege. La mia personal tech. Quando è uscita, l’ho subito voluta provare nel mazzo, perché ha due effetti che sono sempre buoni: con Khans permette di scavare il mazzo, aumentando la qualità delle nostre mani; con Dragons permette di proteggere noi stessi o i nostri permanenti in modo più efficace (gli avversari devono usare più mana), rendendo più forti i nostri counter e i Repeal. In particolare, proprio per questo motivo diventa una “risposta” già maindeck a Burn, anche perché sinergizza particolarmente bene con Platinum Angel. Inizialmente ne giocavo tre, poi le ho calate a due, e infine a una sola per questo torneo, perché è pur sempre vero che giocando così tanto a velocità instant tapparci di 3 per lei nei primi turni non è sempre bello.

Terre

  • 4 Urza’s Mine, 4 Urza’s Power Plant, 4 Urza’s Tower. C’è stato un periodo in cui avevo pensato, visti i grossi problemi che riscontravo col mana colorato, di portarle tutte in triplice copia, tanto poi con Mappa della Spedizione ce le si andava a cercare. Poi sono tornato sui miei passi, ma con l’avvento di Anticipate sono curioso di riprovare a calarle, per inserire qualche fonte blu extra (o qualche terra utility).
  • 1 Oboro, Palace in the Clouds. Seconda fonte blu non-Isola. Permette di avere accesso ad un blue extra nel proprio anche quando abbiamo solo lei in campo, grazie alla sua abilità che ci permette di filtrare un 1  di un’altra terra: attingiamo il mana incolore da una terra, riprendiamo in mano Oboro, e la rigiochiamo, pronta per darci un blue  di cui abbiamo bisogno. Ovviamente, per fare questo perdiamo un land-drop, ma può essere utile se abbiamo necessità di tenerci il colore per un counter e vogliamo comunque giocare qualcosa di colorato nel nostro turno.
  • 1 Minamo, School at Water’s Edge. Terza fonte blu non-isola, utile solo per questa caratteristica. Ora, vi starete chiedendo il perché la preferisca ad una semplice Isola, ed il motivo nasce dai miei ragionamenti su due delle carte che più di tutte ci fanno hate: Blood Moon e Choke. In genere si tende a temere di più la prima, ma io ho più paura della seconda, per un motivo molto semplice: con Blood Moon le nostre terre non base continuano a fornirci mana (meno del previsto, se sono le Urza’s, ma lo danno), e possiamo quindi continuare a giocare, anche se con più fatica; con Choke invece le nostre Isole non stappano proprio, rendendo inutilizzabili più della metà delle nostre carte. Per cui, preferisco avere la possibilità di aggirare meglio Choke, avendo una fonte extra che mi permetta di giocare Counter, in attesa di risolvere il problema rimbalzando Choke in OeT avversaria con un Repeal / [/carta]Cyclonic Rift[/carta], o spazzandolo via con un Oblivion Stone / Ugin, the Spirit Dragon, perché tanto Blood Moon so che prima o poi riuscirò a risolverlo ugualmente. Fino a prima del torneo giocavo con solo 8 fonti blu, che era talvolta una fatica, ma all’ultimo, per i ragionamenti di cui sopra, ho preferito tagliare una terra-utility per inserire questa.
  • 6 Island. Arriviamo con queste a 9 fonti blu, il minimo sindacale per vederne una da subito nella maggior parte dei nostri game.

Sideboard

I TAGLI

Urborg, Tomb of Yawgmoth. Questa carta l’ho sempre giocata nel mio uTron, fin dalla prima volta. Necessaria, a mio parere, per far rendere al meglio Titano Frantumatore e per non perdere vite importanti, in late, con i nostri Dismember. A malincuore, a pochi giorni dal torneo l’ho tolta, per due motivi: primo, mi sembrava di vedere un po’ più “nero” di fronte a me; secondo, avevo il terrore dei Choke avversari, che temevo tornassero in massa. Col senno di poi, la rimetterei dentro, ma non saprei davvero cosa togliere, perché il blu a inizio game serve sempre. Probabilmente, nei miei test futuri, la inserirò quando proverò a giocare con il Trono in 3x per vedere come gira.

Fabricate & Treasure Mage. Ne ho sempre giocati almeno 2, perché ritengo meglio cercare la propria chiusura che aspettare che arrivi. In questa build però i 4 Anticipate hanno aumentato di molto la possibilità di scavare il mazzo, per cui prima o poi una delle chiusure arriva. E considerando che tante volte la migliore è Ugin, the Spirit Dragon, che non si tutora con queste carte, è una perdita che ha un impatto non così negativo.

Batterskull (di main). Anche qui, ho sempre giocato con lo spilt 1+1 tra main e side. Dovendo togliere una chiusura dal main (per il solito motivo, sono ripetitivo), ho preferito eliminare questa, la meno impattante tra tutte. Resta comunque la copia di side, pronta a fare il suo ingresso dalla panchina quando il mister chiama il cambio.

IL TORNEO

Premetto che i miei ricordi sono molto scarsi, per cui il racconto non sarà troppo dettagliato, e sicuramente qualcosa lo ricorderò male..

Turno 1: Alessandro Troiano, Scapeshift
G1. Il primo game dura un sacco, entrambi siamo molto sulla difensiva, riesco a bluffare più counter di quanti ne abbia in mano per almeno 5-6 turni, e nel frattempo lascio che rampi tranquillamente perché preferisco tenermi pronto per intervenire quando scomberà. Finalmente arriva il momento in cui posso passare all’attacco, e gioco Mindslaver, ovviamente counterato da Ordine Criptico, a cui rispondo con Remand su Mindslaver e passo, forte di altri 2 counter in mano e sufficiente mana libero. Lui intuisce, passa, e si ripete la scena di prima. Di nuovo non fa niente, e al terzo tentativo Mindslaver entra. Sacrifico, e al suo mantenimento (visto che non aveva ammucchiato, evidentemente non la sapeva) gli spiego la combo, al che concede e andiamo al G2.

G2. Parto male, con un mulligan e una mano che non mi piace troppo. Primi turni di ramp suo e ricerca carte mia; quando arriva a 6 terre mi propone in EoT mio un Gifts Ungiven, e in quel momento vengono chiamati i turni. Ho 4 mana e 2 counter, e lui ha 3 turni utili, per cui devo pensare bene cosa fare (e non è facile, quando mi rendo conto che intorno a me ci sono altri 20 giocatori che stanno guardando), e decido di lasciarlo risolvere. Metterà sul tavolo Scapeshift, Noxious Revival, Boseiju, Who Shelters All e Snapcaster Mage, e dopo tanto pensare deciso di mandare al cimitero Snap e la terra. Scelta sbagliata, perché così facendo potrà fare Noxious Revival sulla terra, mossa che tento di counterare ma che è prontamente bloccata da un Dispel. Risolto quello, fa un errore enorme sacrificando il Sakura-Tribe Elder che aveva in campo, ma al suo turno mi propone comunque uno Scapeshift protetto dal secondo counter che aveva in mano, e gli stringo la mano. A posteriori, parlando con Vexac, mi farà notare che avrei dovuto scegliere di mandare al cimitero Scape e Noxious, per obbligarlo a usare quanto più mana possibile, ma probabilmente non sarei riuscito a evitare la sconfitta, dal momento che aveva doppio counter in mano.
Risultato: 1-1; Torneo: 0-0-1

Turno 2: Michele Canali, Grixis Delver
G1. Ammetto di avere pochi ricordi di questo match. Ricordo solo che lui si porta da solo a 8 vite a forza di fetch e shock, e quando finalmente scende Ugin, the Spirit Dragon costringe a concedere.

G2. Dopo un paio di turni di manipolazione mi presenta un Tasigur, the Golden Fang, che viene rimbalzato di Cyclonic Rift. Lui fa ulteriore manipolazione per riempire il cimitero e rigiocarlo, e quando finalmente scendono lui e uno Snapcaster che fa flashback su Serum Visions (e lui è tappato), arriva il primo Ugin, the Spirit Dragon a spazzare via tutto. Al suo turno fa Forked Bolt per eliminarmelo, e gioca Blood Moon. Purtroppo però era senza mana nero, e con una sola isola in gioco, per cui dopo qualche turno riuscirò a calare di nuovo Ugin, the Spirit Dragon, che ignorando la Luna presente sul campo comincia a fare pulizia prima di un Delver of Secrets flippato, poi intacca i suoi punti vita, finchè non concede capendo che non aveva modo di uscirne.
Risultato: 2-0; Torneo: 1-0-1

Turno 3: Federico Chiarelli, Allies
G1. Uno Spellskite di secondo mi permette di guadagnare un po’ di tempo, insieme a un paio di Repeal. Finalmente arriva Platinum Angel, che resiste a un tentativo di Path to Exile grazie a Spell Burst con Buyback, poi ad un altro, finchè non è costretto a concedere perché non ha altri modi di elimarlo.

G2. Parte col turbo: t1 Hada Freeblade, t2 Akoum Battlesinger, t3 Drana, Liberatrice di Malakir, riesco a rimbalzargliela una volta, ma di quinto mi ha già asfaltato.

G3. Rimetto dentro due Remand, dato che parto io e posso usarli con più efficienza, e grazie ad una mia mano migliore e a un suo mulligan con partenza a 1 terra riesco a prendere tempo abbastanza per fare Oblivion Stone al momento giusto. Lui prova a ripartire, ma arriva di nuovo un Platinum Angel ben protetto, che porta a casa anche il G3.
Risultato: 2-1; Torneo: 2-0-1

Turno 4: TarmoTwin (non so il nome del giocatore)
G1. Nel primo game mi sta addosso parecchio, grazie a Cricca Vendilion seguita il turno dopo da un Tarmogoyf. Dopo un attacco riesco a fare un Mindslaver per provare a scombinargli i piani. In gioco ha Tarmogoyf che è un 4/5, Cricca Vendilion, e in EoT mia mi fa un Fulmine + Electrolyze (counterato). Rivela la mano, e vedo uno Snapcaster Mage, altre cose, e un Fulmine pescato nel turno. Faccio due conti, e provo a prendere tempo con un Fulmine + Snapcaster Mage su Fulmine per uccidere il Tarmogoyf, e al mio turno riesco a fare Repeal su Cricca Vendilion che poi verrà counterata. Dopo 2 turni in cui mi picchia di Snapcaster Mage (portandomi a 3) pesco al momento giusto le Rovine dell’Accademia che mi fanno chiudere il game.

G2. Il secondo game non lo ricordo, se non il finale: a una certa arriva un Wurmcoil Engine che attacca, doppio blocco di Tarmogoyf da parte sua per eliminarmelo, ma i token riusciranno ad agire indisturbati per finire il game in 3 attacchi. È in questo game che riconosco il mazzo, quando tenta di fare un Pestermite (la prima volta Remandato, la seconda counterato definitivamente): in tutto il G1 non aveva visto alcuna carta della combo, tant’è che ho sidato pensando fosse un Temur control senza la combo di Splinter Twin. Fortunatamente per me, anche in G2 non ha visto praticamente nulla.
Risultato: 2-0; Torneo: 3-0-1

Turno 5: Andrea Buresti, RGu Tron
G1. Pochi ricordi, se non quello di troppe cose che fanno male: Karn Liberato e Occhio di Ugin che cerca Ulamog, la Fame Incessante, grazie ai quali finisco sulla luna.

G2. Di nuovo riesce ad assemblare il trono con velocità, e io ho in mano entrambi gli Hurkyl’s Recall che stanno a marcire (e mi rendo conto di aver totalmente sbagliato a metterli dentro). Cerco di limitarlo spaccandogli il trono col mio Ghost Quarter, e lui tenta un Seminare Sale su di me (che riesco a counterare). Poco dopo però arriveranno di nuovo Occhio di Ugin, Ulamog, la Fame Incessante (che riesco a counterare ma fa ugualmente danno esiliando 2 terre), e poco dopo Emrakul, the Aeons Torn. Stretta di mano, e controlliamo la classifica per vedere se ho speranza di andare a premio.
Risultato: 0-2; Torneo: 3-1-1

Turno 6: Alessio Da Riva
A questo punto sono undicesimo a 10 punti, e grazie a diverse patte e concessioni ai piani alti la classifica è in realtà molto stretta, tanto che se nei primi tavoli dovessero pattare tutti alcuni non avrebbero la sicurezza di entrare. E dovendosela giocare alcuni, a cascata sono costretti a farlo tutti quelli che sono ad almeno 12 punti, per non rischiare di essere superati da chi è a 11.
Inspiegabilmente, però, i tavoli 2, 3 e 4 decidono tutti di pattare (il che sicuramente lascerà fuori quelli del tavolo 4, che hanno un rating molto basso). Nel mentre sto aspettando il mio oppo, che non si presenta al tavolo (era a 9 punti matematicamente fuori dalla top8), e mi viene quindi dato il 2-0 a tavolino.
Risultato: 2-0; Torneo: 4-1-1

A questo punto devo solo sperare di non essere nono per rating, perché a memoria due posizioni riuscivo a guadagnarle, ma non sapevo se potevo guadagnarne altre. Sono però fiducioso, perché mi sembrava di avere buone possibilità di farcela.
Arriva la classifica, e mi crolla un po’ tutto: nono per rating, dietro all’amico Nicolò che entra in top come ottavo (se lui non avesse pattato e l’avesse vinta, saremmo entrati entrambi, mannaggia!). Ci resto male, perché stavolta ci speravo proprio, ma pazienza: cercherò di rifarmi al prossimo torneo!

RINGRAZIAMENTI
Al termine di questo fin troppo lungo report, sono doverosi alcuni ringraziamenti, non di circostanza ma davvero sentiti:
– ad Alex, che ho finalmente avuto il piacere di conoscere, e al resto della Redazione di Metagame, siete un gruppo di colleghi e amici davvero splendido;
– ad Adrian che mi ha prestato i 2 Snapcaster, e a Gioffre che mi presta sempre i 2 Ugin;
– a Stefano e a Jimmy, che mi hanno insegnato davvero tanto su questo mazzo, e se ho imparato un pochino a usarlo è soprattutto grazie ai loro insegnamenti;
– a Marco e Chicchi, che mi hanno aiutato la sera prima del torneo a provare un po’ dal vivo alcune cose;
– a Duba, Carlo, e tutti gli altri amici del “venerdì sera” che hanno fatto il tifo per me a distanza.

Grazie di aver letto tutto sto papiro, e per qualsiasi commento, domanda o suggerimento ci sono i commenti qui sotto!
Ci si vede sul forum!
Damiano

 

2 Comments

  1. Federico

    Bellissimo articolo e complimenti per il risultato!
    Volevo solo notare che imho tutti quegli artefatti in mono copia gridano: Tutori! xD
    Non è giustificante il fatto degli anticipate… digghi 3 ma se la risposta ad una particolare situazione è, per esempio, a metà mazzo, come fai?
    Soprattutto l’Angelo… che te ne fai in mono copia senza tutori?
    Forse sono troppo abituato ai tutori, e sono di parte, ma i 4 anticipate non so se ti aiutano sempre a trovare risposte…
    Per quanto riguarda le terre invece puoi giocarne anche 23 con gli anticipate, ma ripeto, le chiusure in mono copia hanno poco senso…

  2. Damiano

    [quote name=”Mumble”]Bellissimo articolo e complimenti per il risultato!
    Volevo solo notare che imho tutti quegli artefatti in mono copia gridano: Tutori! xD
    Non è giustificante il fatto degli anticipate… digghi 3 ma se la risposta ad una particolare situazione è, per esempio, a metà mazzo, come fai?
    Soprattutto l’Angelo… che te ne fai in mono copia senza tutori?
    Forse sono troppo abituato ai tutori, e sono di parte, ma i 4 anticipate non so se ti aiutano sempre a trovare risposte…
    Per quanto riguarda le terre invece puoi giocarne anche 23 con gli anticipate, ma ripeto, le chiusure in mono copia hanno poco senso…[/quote]
    Grazie! 🙂
    Guarda, alla fine le chiusure spesso sono interscambiabili, perchè pescarne una o un’altra ti porta comunque alla vittoria ugualmente. Poi, in certi casi alcune sono preferibili, in altri sono obbligate: giocarle ti lascia comunque una possibilità, seppur minima, di giocarti il mach e non partire da 0-1 fisso (parlo proprio per l’Angelo, che per un certo periodo ho messo fuori, ma l’ho rimesso perchè è l’unica possibilità di battere burn in G1).
    Poi ovvio che i tutori aiutano, ti cerchi quel che vuoi, e sei a posto. Però, come scrivevo, alla fine i tutori mi servirebbero solo per alcune chiusure, e non quella principale (Ugin), per cui farne a meno non mi è pesato davvero.

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