Articolo di Federico alias Ubik

Boros o RW aggro, che dir si voglia, affonda le sue radici nel blocco di Ravancia riferendosi in particolar modo ad una Gilda denominata perlappunto Boros le cui peculiarità erano l’ordine e la forza e la cui combinazione proprio fra il mana bianco ed il rosso dette vita a un mazzo veramente esplosivo e performante. La strategia principale si basava innanzitutto sul calare quante più piccole creature possibili dall’alto potenziale indotto (Boros Guildmage, Boros Recruit, Flame-Kin Zealot, War-Torch Goblin, Skyknight Legionnaire per citarne alcune), coadiuvate da una massiccia dose di spari, buoni per finire l’oppo o togliere di mezzo le creature avversarie al fine di far spazio ai propri attacchi. Principe di questa seconda categoria di magie era il Lightning Helix che con soli 2 mana (WR) permetteva di infliggere 3 danni e guadagnare altrettanti punti vita.

Una vera pacchia per chi aveva la necessità di uno sparo e al contempo recuperare energia. Shock, Volcanic Hammer, Boros Fury-Shield o per esempio Searing Meditation gli erano infinitamente inferiori anche se altrettanto giocati. Negli anni che seguirono tale archetipo riscosse parecchi consensi, trovando sempre o quasi un pretesto per buttare giu una decklist dalle caratteristiche simili con questi 2 colori, anche se non sempre dal buon esito. Ricordo le ultime volte che ripresi in mano tale archetipo, erano circa 2 anni fà nel periodo in cui lo standard era definito dai blocchi Alara e Zendikar, e carte come Path to Exile o Goblin Guide erano affiancate da Steppe Lynx e Pleated Geopedele cui forze risiedevano nella meccanica Landfall, una vera forza della natura se consideriamo il fatto che il blocco Zendikar era pieno di carte fetch da crackare al momento necessario. Veramente un bel mazzo, divertente e al tempo stesso molto competitivo.

Da allora e fino ad oggi nulla più o comunque sia poca poca roba. A ravvivare ultimamente l’interesse su questa accoppiata di colori ci ha pensato Avacyn Restored con tutta la sua pletora di creaturine bianco/rosse dall’alto potenziale aggressivo, proprio come fù il mazzo Boros anni addietro. Unica variante di questa decklist rispetto al suo predecessore di riferimento è il fatto che in questa versione la componente spari/removals è completamente assente, fatto salvo per l’abilità del Fiend Hunter. Ecco perchè molti giocatori hanno ribattezzato questo mazzo più come un WR Aggro che come un Boros, anche se a dirla tutta la differenza sul board non si fà notare. Ecco dunque come si presenta il mazzo che per la prima volta dopo l’uscita di AVR ha calcato i tavoli da gioco arrivando sesto allo SCG di Providence:

Come si può notare, la quantità di creature a disposizione è quantomai abbondante. 29 carete su 60 (contando anche i 2 Gather the Townsfolk) è una quantità esorbitante ma quantomai giustificata dalla necessità di dover-voler calare a ogni turno una di esse per aumentare di volta in volta, turno dopo turno, la pressione sull’ oppo. Proprio in questo frangente casca a pennello una delle nuove carte (considerata una delle migliori dell’ultimo set): Cavern of Souls. Essendo questo WR Aggro un mazzo caratterizzato da una componente umana quantomai preponderante, la Cavern of Souls svolge appieno il compito di riuscire a far calare le proprie creature noncuranti del fatto che l’oppo possa counterarle, anche se và detto che nell’attuale meta i mazzi control con soft/hard counters si contano sulle dita di una mano. E’ però altresì vero che se il fattore counter non è così incisivo da giustificare 4 Cavern of Souls avere 4 terre che fungono da fixer, sopratutto nei primi turni, è un vantaggio da non sottovalutare. Ad ogni modo andiamo adesso a vedere quali sono le varie strategie del mazzo e come portarle a compimento nel migliore dei modi.

E’ evidente sin dal nome che essendo questo un mazzo aggro la componente aggressiva del deck è uno dei fattori fondamentali per la strategia dello stesso. E’ dunque essenziale riuscire a prendere la giusta china sin dai primissimi turni. Ho sempre pensato che quei mazzi la cui possibilità di giocare magie già dal primo turno in linea con la strategia dello stesso abbiano un marcia in più rispetto magari a chi deve arrivare al 3-4 turno per iniziare a vedere la “luce”. Esempio lampante di questi ultimi il Solar Flare o l’Esper Control il cui gioco entra nel vivo solamente dopo quanche Thnink Twice o Mana Leak. A tal proposito non è un caso che si sia scelto di mettere 4 Champions of the Parish e 2 Doomed Traveler nel mazzo. I primi sono proprio la miglior carta che vi possa capitare per “aprire le danze”. Non è un mistero che la minicombo che si viene a formare con Champion of the Parish e Gathers the Townsfolk al secondo turno sia una delle migliori aperture dell’attuale Metagame. Ne sà qualcosa chi ha giocato finora i mazzi Humans, da cui questo WR Aggro mutua molte delle sue strategie. Per quanto riguarda il Doomed Traveler, non è così incisivo come il CotP ma di sicuro è la miglior carta che vi possiate augurare di avere in campo prima di una wrathata, vera spina nel fianco di questo mazzo dato che nessuna delle creature presenti (fatta eccezione del Doomed traveler in un certo senso) ha l’abilità Immortale.

Continuando sulla scia dell’analisi delle creature và notato che la maggior parte di esse (ben il 77%) è bianca. Personalmente avrei spashato il mazzo con delle percentuali meglio livellate tra i due colori includendo anche un paio di Vexing Devil e Fervant Cathar, ma questi sono gusti personali che andrò a spiegarvi dopo. Ad ogni modo una percentuale del genere in favore del bianco non è poi una scelta del tutto sbagliata se consideriamo il fatto che a disposizione ci sono ben 4 Honor of the Pure. In questo caso, come anche nel mazzo Humans, la presenza di questo incantesimo è un must. Avere la possibilità di rispondere a tono a quei mazzi (RG aggro in primis) che sfruttano il fattore aggro tanto quanto il WR Aggro aumentando la stazza delle creature è quantomai importante. Immaginate poi la situazione che si viene a creare qaundo creature come il Mirran Crusader o il Silverbalde Paladin (carta dall’eccezionale importanza) pompati a 3/3 ciascuno dovessero attaccare entrambi. 12 danni secchi secchi. Certo non è detto che vadano tutti quanti a segno, comnque bloccare tali creature è sempre un compito che và ponderato, visto che in molti casi ci si rimette la creatura bloccante. In più il Mirran Crusader avendo la protezione dal verde è una vera spina nel fianco per il GR Aggro. Fatto salvo per l’Hellrider è il Pyrexian Metamorph in alcuni casi, il cavaliere umano può andare sempre a segno oppure restare in difesa a guardia dei propi punti vita.

Oltre alle strategie menzionate fin ora, vale la pena ricordare che tale mazzo ha una sinergiaveramente esplosiva al quinto turno la cui riuscita garantisce una quantità di danni che è paragonabile in alcuni casi a un vero e proprio finischer. Tale combo si innesca quando al quarto turno si gioca Hero of Bladehold seguito poi al turno successivo dal Silverblade Paladin. Per fare un esempio concreto di una sequenza di turni giocati alla perfezione potremmo immaginare una situazione del genere: 1 turno, terra Champion of the Parish, 2 turno terra, Gather the Townsfolk e 3 danni, terzo turno terra e Honor of the Pure e 8 danni, 4 turno terra, Hero of Bladehold (altri 8 danni), 5 turno Silverblade Paladin in accoppiata con l’HoB, non so quanti danni finali si possano infliggere, ma non credo che l’oppo ne possa uscire vivo. Ad ogni modo, come già detto prima, il Silverblade Paladin è una carta eccezionale. Certo a volergli trovare il difetto si può dire che la resistenza non è il suo punto di forza. E’ sotto a praticamente ogni tipo di sparo e a qualsiasi istant kill, ma giocata con oculatezza ha un potenziale altissimo. Ora, in questo preciso mazzo il miglior utilizzo che se ne può fare è come appena detto accoppiarla con l’Hero of the Bladehold, ma pensate voi cosa può succedere a dare doppio attacco ad alcuni tipi di creature al di fuori di questo archetipo. Titani, Accorder Paladin, Mindshrieker, Phyrexian Obliterator, Hellrider, Stormkirk Noble, Predator Ooze, ma più in generale tutte le creature con infect, trample, Lifelink o quelle equipaggiate con le spade. E qui troviamo un altro punto di forza del mazzo. Avere una creatura equipaggiata con Sword of War and Peace che ha doppio attacco non solo ha la possibilità di ifliggere il doppio dei danno aumentati di +2+2 ma raddoppia anche i bonus della spada in caso l’attacco vada a segno. Purtroppo nel mazzo non ci sono molte creature volanti a cui affidare una spada, anzi, salvo i 2 Spirits post Doomed Traveler non ce n’è nessuna. Ad ogni modo anche fosse in semplice token soldier 1/1, con doppio attacco e spada ci si assicura quantomeno una creatura dalle potenzialità degne di nota.

Passando all’analisi delle terre và notato che essendo un mazzo bicolore con una prevalenza schiacciante a favolre bianco è facile immaginare che problemi di manabase non ce ne siano. Le 4 Clifftop Retreat più le 4 Cavern of Souls fungono da ammortizzatori tra i 2 colori riducendone sostanzialmente il problema. Unica terra al di fuori di questo contesto è la Slayers’ Stronghold. Avendo testato il mazzo per capirne le potenzialità fino in fondo, devo dire che poche volte mi è capitato di sfruttare questa nuova terra che AVR ci ha regalato. Quelle poche volte però è stata quantomai deflagrante. Il miglior utilizzo che se ne possa fare è attivarla solo dopo aver avuto la certezza che l’attacco è andato a segno o per esempio sulle cerature con doppio attacco come il Mirran Crusader, ma non è da escludersi anche l’utilizzo per aumentare la forza ad una creatura bloccante. Talia in questo caso è la migliore scelta vista la sia abilià di first Strike.

Infine per quello che riguarda la side devo dire che non mi entusiasma nemmeno un pò. Sembra una di quelle side buone quasi per tutti i matchup e adatta a nessuno. E’ vero anche però che essendo questo un archetipo nuovo al metagame attuale e sopratutto preparato ad affrontare carte di un nuovo set, la side non può essere certo mirata. Ad ogni modo non c’è nessuna sorpresa nel vedere 2 Ratchet Bomb che sempre più in questo periodo riesce a fare la differenza in game 2 o 3 spazzando via qualsiasi token in circolazione, non ultimi i temibilissimi angeli creati “miracolosamente”. Interessante anche la presenza di ben 3 Timely Reinforcements che oltre a fungere da cumpblockers sono insieme alla Sword of War and Peace l’unica risorsa per risalire la china quando la situazione si fà difficile. 3 Oblivion Ring 3 Celestial Purge e 1 Revoke Existence fanno parte del pacchetto base buono per tutte le occasioni. Dalla rimozione di Planeswalkers alla distruzione di incantesini o artefatti. Ottima invece la scelta della triplice copia di Zealous Conscripts che oltre ad essere sinergica con l’intero mazzo è una solida scelta contro tutti que ciccioni impossibili da abbattere in mancanza di istant kill o DoJ.

Per quanto riguarda le scelte personali, il mazzo in questione mi piace parecchio o meglio mi piace la sua spina dorsale e la sua manabase, ma fossi stato io a crearlo avrei sicuramente seguito una linea più vicina al vecchio Boros piuttosto che scegliere una versione completamente aggro. Qui di sotto trovate la Decklist con cui in questi giorni mi sto divertendo a giocare:

Come potete vedere il pacchetto creature è sceso per far posto a 4 sweepers, 2 spari e 2 protezioni. In questo modo ci si può concentrare maggiormente più sull’aspetto del board control che su quello aggro. Come nel vecchio Boros (o quasi) i nuovi innesti fanno si che gli attacchi siano portati a conclusione più facilmente o comunque con meno possibilità di essere bloccati. Ad ogni modo in caso di match mirror questa versione insieme ai Riders of Gavony post side fanno pendere l’ago della bilancia in favore di una vittoria netta degli umani.

Per quanto riguarda il posizionamento del mazzo all’interno di questo Metagame non è poi così scontato come può sembrare. A riprova di ciò basti guardare i metagame degli ultimi eventi SCG Open. Almeno un WR Aggro per ogni top 8 svolta, e non mi sembra che le percentuali di tale archetipo fossero minimamente paragonabili ai soliti Delver, Wolf Run, RG Aggro o Naya Pod. Il mazzo in questione è altamente performate e con grandi possibilità sia di gioco che di evoluzione nel breve tempo. Unico tallone d’achille (manco a dirlo) sono i Mass Removals. Mente mazzi aggro simili come l’ UB Zombie o il RG Aggro hanno una migliore difesa contro tali magie grazie alle abilità immortale o alla possibilità di giocare alcune creature dal cimitero, il mazzo WR Aggro ne soffre immensamente. Ad ogni modo credo che sentiremo parlare molto di questo mazzo in futuro come unica a evera alternativa allo Human classico. Fatemi sapere anche voi se l’avete provato e che sensazioni vi ha dato. Sono sicuro che in qualche lista di giocatore che ha osato un pò di più di quanto non abbia fatto io si è trovato posto anche per Mikaeus, The Lunarch.

Nota di Redazione: Al momento di pubblicare il pezzo il grande Luca Cortesi vince a Bologna un PTQ Seattle da 250+ giocatori, proprio con questo mazzo, doveroso quindi proporvi la sua lista di seguito, come ciliegina su questo articolo.