Articolo di Marco Fabrizi

Salve a tutti, mi presento, sono Marco Fabrizi, un giocatore di Roma, 18 anni, 1,80, celibe… a parte gli scherzi (sono veramente celibe!), oggi vi vorrei raccontare la mia esperienza al PTQ di Grosseto nel quale ho fatto Top 8. Il mazzo che ho portato è Junk, lo gioco da molto tempo in varie salse, principalmente era più simile ad uno Zoo che ad un BGx, poichè era molto più creaturoso (4 Voice of Resurgence e 4 Loxodon Smiter di main, senza Liliana of the Veil e con meno removal). Questa versione era molto performante contro midrange e control, ma soffriva i combo e gli aggro spinti, quindi ho deciso di farlo molto più simile ad un BGx, inserendo Liliana of the Veil e togliendo le Voice of Resurgence; il match-up contro combo era migliorato ma continuavo a soffrire i mazzi molto aggro come Affinity, quindi ho tolto i Loxodon Smiter ed ho inserito più removal. Il mazzo che ne è uscito fuori era molto simile al Junk che è poi diventato un tier 1, giocato nei tornei più importanti e che ha ottenuto molti risultati.

Articolo di Roberto Salvidio

Ciao a tutti i lettori, sono onorato di poter scrivere questo report del PTQ Khans of Tarkir di Bari. Mi chiamo Roberto Salvidio e vivo a Cosenza, in Calabria, luogo ameno dove esiste un solo negozio che organizza eventi non superiori al pre-release e nella regione intera non ce ne sono molti: altri (due) in città molto distanti. Questo per dire che la zona è davvero disagiata per i giocatori e ogni volta che si vuol fare un torneo “serio” si deve puntare la sveglia alle 4 o le 5 del mattino, prendere la macchina e macinare centinaia di chilometri. Gioco a magic dalle origini italiane, ma ultimamente avevo subito una serie di stop prolungati per vari motivi e negli ultimi tre anni ho giocato solo un paio di eventi, questo PTQ è stato il primo dopo oltre un anno di assenza. Il periodo di test è stato breve ma intenso e l’analisi dell’evoluzione del meta, a quanto pare, è stata azzeccata.

Articolo di Alberto Strade

Cercate un mazzo economico, facile da imparare a manovrare e divertente? Avete posato gli occhi sull’articolo giusto! Ciao a tutti ragazzi, mi chiamo Alberto Strade e vi do il benvenuto a questo (lungo) report che spero possa essere esaustivo sul “Mazzo che non esiste” che mi ha permesso di fare risultato questo weekend al PTQ Modern di Riccione. Per coloro che non mi conosco (quindi immagino tutti), sono un terrone trapiantato a Bologna, gioco a Magic da una decina di anni, ma solo quando sono arrivato a Bologna 3 anni fa ho iniziato ad impegnarmi un po’ più seriamente. Gioco soprattutto Limited (i miei unici risultati sono stati infatti una top 8 al PTQ Piacenza con Blocco RtR e il top 64 all’ultimo GP di Milano), ma ogni tanto mi affido a un mazzo da costruito e me lo porto appresso a prescindere dai risultati.

Articolo di Michele Ancona

Cari lettori di Metagame, mi chiamo Michele, gioco come presumibilmente tutti voi che leggete questo articolo a questa piccola-grande follia con le carte da qualche anno. Negli ultimi 2-3 anni ho accumulato una vasta gamma di tappetini, tornavo però ogni volta a casa con un numero variabile di bustine e con quella sensazione che l’aver ottenuto un “bel risultato” non mi bastava più. Finalmente sabato sera sono stato l’ultimo giocatore a lasciare il Palazzo del Turismo e senza nemmeno una bustina nella borsa, e spero di poter raccontare tutto quello che è successo nella giornata di sabato nel miglior modo possibile.

Articolo di Christopher Davenport

Ciao a tutti i lettori! Vorrei premettere che sono molto onorato di poter scrivere un report su un torneo così importante su un sito che per me è da sempre un punto di riferimento per articoli, news e pareri dal forum; spero che questo mio report possa aiutare chi come me gioca per passione e ha scoperto il bellissimo mondo di MtG da poco. Se notate errori o avete pareri discordanti dai miei, vi prego di scrivere nei commenti, amo confrontarmi con gli altri giocatori e vi risponderò sicuramente. Spero di non risultare troppo prolisso nello scrivere, ma quando “me ricapita” di scrivere un articolo su Metagame!?

Articolo di Marco Anceschi

Ciao a tutti, mi è stato chiesto di fare un’analisi del mazzo che mi ha portato a vincere il PTQ Padova, e un breve report del torneo. Il Modern è il mio formato preferito, nonché quello in cui sono piû preparato; nelle ultime due stagioni ho testato molto UR Twin, Jund e soprattutto UWR. Sono stato molto combattuto su che mazzo giocare tra UWR e un BGx, ma ha prevalso la voglia di fare la partenza più forte del formato: terra scartino, terra Tarmogoyf. Jund o Junk quindi? Aspettandosi tanti Rock e Robots, ci sta di giocare Junk, migliori anche match-up non ottimali come Tron e Scapeshift, peggiorando peró Pod e Merfolks, ma il vero problema è: sono disposto a tagliare i Lightning Bolt? Sono del parere che non ne valga la pena, and that’s why I play Jund. Questa è la lista che ho giocato:

Ciao a tutti mi chiamo Patrizio e sono un appassionato di mazzi aggro/midrange, in particolare del Big Zoo, mazzo che gioco da un paio di annetti ormai. Ho scelto questo mazzo da portare al PTQ, non solo perché è l’archetipo con cui ho più esperienza, ma anche perché lo ritengo abbastanza solido e versatile con buone risposte ai vari Tier del formato.

Ecco la lista:

Articolo di Paolo Bini

Salve a tutti, oggi proverò a descrivere la dinamicità del modern descrivendo come sono riuscito a fare Top 4 al PTQ Riccione con praticamente lo stesso mazzo con cui un anno prima l’avevo fatta al PTQ Bologna (cambiano 2 carte di main e metà side). Sinceramente non ci sono ragionamenti complessi o studi approfonditi tra le motivazioni che mi hanno portato a giocare Infect a Riccione. Semplicemente ho analizzato, tra i vari mazzi giocabili in modern con un senso, quale poteva essere un mazzo adatto al mio modo di giocare, cercando di evitare i vari midrange (BG, Jund e Junk) totalmente da evitare di giocare al momento secondo me. La scelta è stata molto semplice, avendo purtroppo come giocatore da costruito limitazioni molto forti come il non aver mai giocato in vita mia combo e l’allergia alle isole, il pool di mazzi si riduceva a burn, infect e gobbo. Quello che conosco meglio è Infect, quindi mettiamoci l’uniforme da untore e via.

Articolo di Jimmy Jtk88

Buon giorno e bentornati sulle pagine di Metagame. Bentornato soprattutto a me, visto che per motivi vari ed eventuali non sono più stato in grado di scrivere nulla per questo sito che mi ha dato dimora più di un anno fa ormai. Tralasciando i sentimentalismi, veniamo al succo del discorso, parlando della sesta tappa dalle DZ Series, una delle due nuove “leghe”, se cosi vogliamo definirle, che hanno fatto capolino in questo 2014 (assieme alle IMT di cui altri hanno parlato su queste pagine) e che tanto stanno facendo per far crescere la community di Magic nel livello di gioco e di “aggregazione”, il che è molto gradito.

Detto questo, partiamo con un recap veloce della due giorni di Vicenza.

Con grande piacere vi proponiamo dietro vostra richiesta questo articolo di Mathias De Momi, che torna a scrivere sulle nostre pagine a qualche settimana dalla sua vittoria al PTQ di Torino, dimostrando di essere uno dei giocatori emeregenti nel panorama italiano.

Ciao a tutti lettori di Metagame.it! Alcuni di voi erano curiosi di sentire altre avventure di fatine ed esarchi in giro per il mondo e quindi eccomi qui a cercare di non deludere le vostre aspettative (spoiler: le deluderò) raccontandovi del mazzo che ho giocato all’IMT di Milano questo weekend, chiudendo il torneo in terza posizione su 242 partecipanti. Comincio subito con un segreto che forse avrete già carpito dall’articolo del mio amico Claudio Blessent di ritorno dalla sua top8 al PTQ di Monza e cioè che… [momento suspense]