Report Standard – Top 2 DeckTutor Series con Esper Midrange
Mi piacerebbe dire di aver testato molto per questo torneo e di aver ponderato la scelta del mazzo in base ad una attenta analisi dei MU ma la verità è ben diversa.
Mi piacerebbe dire di aver testato molto per questo torneo e di aver ponderato la scelta del mazzo in base ad una attenta analisi dei MU ma la verità è ben diversa.
Un buongiorno a tutti lettori di Metagame.it, oggi vi proporrò il remix di un mazzo tanto odiato (quanto giocato) nel meta standard odierno, l’erede del vecchio White Weenies e cioè: Orzhov Aggro. Partiamo con una premessa, nella sua prima versione questo mazzo sfruttava lo splash rosso per carte come Boros Reckoner e Boros Charm. Il primo, è un’ottima carta da side, specialmente in mirror, la seconda una delle chiusure principali (oltre al savage da Supreme Verdict) sulle quali poi sideare carte come Skullcrack. Il principale vantaggio nel giocare bicolor, sono le scyrlands (Temple of Triumph) che ci consentivano una ricerca progressiva delle chiusure e/o delle soluzioni ai problemi a cui un aggro è costretto a rimediare (troppi bloccanti nemici, troppe rimozioni, vita ancora troppo alta ect. ect.)
Ciao a tutti, mi presento sono Sebastiano Incastrone e questa è la prima volta che scrivo per voi; sono un giocatore attivo della comunità catanese e ho avuto i primi approcci a Magic a circa 12 anni, ai tempi di Odissea. Dopo una lunga inattività circa 2 anni fa ho rispolverato le vecchie carte appassionandomi nuovamente al gioco con Innistrad. Ho già disputato qualche torneo come un PTQ o un GP ma purtroppo fino ad ora non ero mai riuscito ad ottenere un risultato utile; non potevo quindi lasciarmi scappare l’opportunità di rifarmi in questo PTQ.
Inizio con una premessa: Venerdì sera, ore 22 circa, finita la cena aziendale, parto da Prato con l’idea di raggiungere Reggio Calabria (mia città natale) per l’indomani mattina, giusto in tempo per festeggiare il compleanno di mio padre, beccare i pochi giocatori reggini in attività e organizzarci per la trasferta oltremare dell’indomani. Ovviamente, i piani ben riusciti esistono solo nei telefilm e, dopo essere arrivato a Reggio Calabria in tempo per il pranzo, scoprirò poche ore dopo che nessuno dei giocatori locali sarebbe venuto a Palermo…
“Il vostro volo è stato cancellato.”
Questo è il messaggio che inevitabilmente viene fuori ogni volta che prenoto e riprenoto un viaggio da Chicago a Dallas. Lo sforzo finale per partecipare al GP Dallas era un biglietto di 900$ di sola andata in partenza alle 7am di Sabato con arrivo alle 9.30am. Non avevo alcun idea su come raggiungere l’evento dall’aereoporto o su come ritornare a Chicago, ma avevo uno strepitoso mazzo per il weekend e mi sentivo sicuro di me, quindi ero disposto a pagare una piccola fortuna per immaginarmi come sarebbe andato il GP.
Caro lettore, non credevo che sarei mai tornato a scrivere un report a seguito di un PTQ. Tantomeno credevo che l’avrei scritto da vincitore di PTQ. I più di voi che leggete, forse hanno un lontano ricordo di me come giocatore assiduo che non perdeva un PTQ neanche per sbaglio (Ho giocato PTQ da Matera\Bari a Torino, in pieno ferragosto), per altri sono un nome totalmente nuovo, ma spero di non annoiarvi comunque.
Ciao a tutti, sono qui a scrivere questo report in quanto vincitore del PTQ Torino, svoltosi a Candiolo domenica 15/12 appena trascorsa. So che di consuetudine i ringraziamenti vengono fatti alla fine, ma nel mio caso è doveroso farne almeno una parte all’inizio: come molti giocatori avranno provato sulla propria pelle arriva un momento in cui la voglia viene meno e così il mio gioco real di magic era sparito due anni fa insieme alla mia collezione di carte…ma “la scimmia di magic non muore, smette solo di parlare per un po” (cit.) e così con l’avvento di Theros ho ricominciato a giocare. Non avendo però più neanche mezza carta di carta, devo ringraziare infinitamente Claudio Martino, Daniele Pettenuzzo, Ezio Valenti, Max Varrone senza i quali non avrei avuto il deck con il quale ho giocato, e si tratta di un insieme carte per nulla di poco conto! Ed ora veniamo all’analisi del deck, per prima cosa ecco la lista delle 75 carte:
Ciao a tutti, sono Stefano, gioco a Magic da quasi dieci anni, ma solo durante gli ultimi tre, quattro anni ho iniziato a partecipare a tornei, che non fossero eventi di rilevanza locale. Questo è il terzo PTQ a cui partecipo, e mi ritengo soddisfatto del risultato raggiunto, anche se, arrivare così vicino al traguardo, mancandolo di un soffio, lascia parecchio amaro in bocca. Questo risultato l’ho raggiunto, soprattutto grazie al tempo trascorso a testare con il gruppo di amici a cui, per emulare i veri pro, abbiamo affibbiato il nome di bettolamagic. L’efficacia del lavoro di gruppo, è confermata anche dal fatto che un secondo membro del nostro team, Matteo “Daddy” Emedoli, è riuscito durante questo evento ad entrare in top 4, mentre gli altri nostri due compagni di spedizione, Matteo “Breim” Bramata e Nicola “Method” Tibaldi, hanno concluso entrambi con un punteggio di 4-4. Fatta questa breve premessa ecco il report vero e proprio:
Salve a tutti sono Vincenzo Mangione e vi racconterò un pò la mia giornata al ptq udine conclusa amaramente al primo match della top8. Inizio con il presentarvi la lista che ho portato. La base è quella del conosciutissimo Mono Black Devotion a cui ho aggiunto lo splash di verde per Abrupt Decay e Golgari Charm.