Hero-of-BladeholdArticolo di Federico alias Ubik

Non c’è motivo affinchè vi spieghi il perchè questa stagione dello Standard è considerata da tutti una delle migliori, per di più questo fine settimana a San Francisco, si svolgerà l’ultimo Campionato del Mondo con il formato che prevede sia una competizione individuale che una a squadre. Mentre i team nazionali saranno intenti a sfidarsi a colpi di Standard, Modern e Legacy, per il titolo individuale si dovrà dimostrare la propria abilità in Standard, Booster Draft e Modern. Esaminando appunto in questo articolo lo Standard, che nonostante l’esistenza di un “mazzo dominante”, questo formato ha assunto le sembianze di uno dei più profondi, più complessi e più interessanti da lungo tempo a questa parte.

E’ difficile dire se Innistrad sia solo frutto di un buon lavoro di sviluppo, ma sembra portare con se uno straordinario aroma di potenza, costruita tutta attorno alle carte che di volta in volta vengono utilizzate dai diversi giocatori, di ottime risposte alle strategie aggressive che vengono dal sideboard e molto altro ancora. Prendiamo per esempio quello che a detta di tutti sembra essere il “miglior mazzo”, Wolf Run Ramp. A ben guardare non è davvero così imbattibile. Il suo gioco non è poi così lineare e fludo come poteva essere quello del Valakut. Qualsiasi mazzo del formato ha le credenziali e le potenzialità per poterlo fronteggiare ad armi pari. Se in più ci mettiamo che Wolf Run non ha mana blu, essenziale per counterare, non diciamo un’eresia se affermiamo che ha grossi limiti. Una lacuna da non sottovalutare.

Ogni weekend il top 16 degli SCG Open e anche dei GP (quando si svolgono) è sempre più popolato dai maggiori e migliori giocatori del formato ed una ben distribuita percentuale di archetipi differenti fra loro rende le fasi finali molto più accattivanti. In parte si può attribuire questa varietà al fatto che Caw-Blade (quant’è che non scrivevo questa parola) non è più in Standard, in parte lo si può attribuire al lavoro di bilanciamento che la WotC ha saputo fare con il nuovo set. Ora come ora, c’è più possibilità di giocare secondo le proprie attitudini e secondo quello che realmente dovrebbe essere il gioco di Magic.

 Il weekend dello SCG Open di Las Vegas nella settimana che seguirà sarà un weekend completamente aperto a tutti i risultati. Ora però andiamo a dare un’occhiata ai risultati dello SCG di Kansas City per capire dove sta andando il formato.

SCG KC Top 16

Wolf Run Green 4 – Wolf Run G/W 2 – U/W Blade 2 – Solar Flare 2 – W/u Destiny 1 – G/W Destiny 1 – Mono-Black Infect 1 – Tempered Steel 1 – Mono Red 1 – U/W Tokens 1

Una rosa di mazzi piuttosto ampia, a dispetto di quello che viene considerato il top del momento Wolf Run Green. Prima però di analizzare e capire le varie decklist,vorrei porre la vostra attenzione su un particolare abbastanza curioso di questo metagame. Fino a non molto tempo fa la maggior parte delle strategie che si potevano incontrare, avevano un certo numero di combinazioni di colori. In alcuni vecchi formati, quando si parlava di U/W, bene o male si poteva intuire di cosa si stesse parlando. Se si parlava di Bitterblossom, era chiaro a quale colore ci si riferiva. Questa stagione è un tantino differente.

Sword of Feast and Famine, Kessig Wolf Run, Angelic Destiny, Shrine of Loyal Legions, etc etc

Questi sono i cardini che montano alcune delle strategie principali dello Standard attuale. Arrivare a capire quale colore stai giocando quando giochi queste carte è un compito molto arduo. Stiamo assistendo ad un elevato livello di personalizzazione che ci rimanda ai giorni di Ravancia o più recentemente Shards of Alara.

E per quanto riguarda il GP di Hiroshima?

GP Hiroshima Top 8

W/u Destiny 2 – G/W Tokens 1 – Solar Flare 1 – Mono Red 1 – U/W Blade 1 – Tempered Steel 1 – Bant Pod 1
 

Day 2 Metagame of GP Hiroshima

Wolf Run Green 22%
G/W Tokens 16%
W/u Destiny 15%
Mono Red 11%
Solar Flare 9%
U/x Control 9%
U/x Blade 8%
Mono-Black Infect 5%
Tempered Steel 2% 

Ora andiamo ad aggiungere questi dati ai dati delle scorse settimane. Le percentuali del “vecchio Meta” erano composte dalla media dei due giorni del GP di Brisbane, il top 8 metagame dei campionati regionali Americani, e il top 16 dello SCG Open di Baltimora. Una premessa è d’obbligo per capire come queste statistiche devono essere lette. Versioni con differenti colori della stessa strategia potrete trovarle riunite sotto un unico comune denominatore. Ciò significa che Wolf Run Green, Wolf Run Ramp e Wolf Run G/W sono riuniti tutti sotto la voce Wolf Run x, mentre Wolf Run Red è inglobato nel Mono Rosso. Tutti i mazzi “Blade” sono stati raggruppati insieme, a prescindere a quale archetipo sono votati. Lo stesso vale per i Control, tokens e Destiny. La % del “nuovo Meta” non è espressione di ciò che il Metagame sarà, ma piuttosto un indicatore di ciò che potrete assistere ai top8, e di ciò che in linea di massima si dovrebbe giocare per avere buone chances per arrivare alle fasi finali di un torneo. Queste nuove percentuali sono il frutto della vecchia media, dello SCG KC e del GP di Hiroshima.

Archetipi
Vecchio Meta%
SCG KC Top 16
GP Hiroshima
Nuovo Meta%
Wolf Run G/x
32.8%
37.5%
11.0%
27.1%
U/x Control
10.2%
0.0%
4.5%
7.4%
Solar Flare
10.0%
12.5%
10.8%
11.1%
Mono-Black Infect
10.0%
6.3%
2.5%
6.2%
U/x Blade
9.5%
12.5%
10.3%
10.8%
Mono Red
8.6%
6.3%
11.8%
8.9%
Tokens
8.5%
6.3%
14.2%
9.7%
Tempered Steel
3.7%
6.3%
7.3%
5.8%
W/x Destiny
2.7%
12.5%
20%
12.1%

Con nove strategie predominanti fin ora, è particolarmente interessante notare che molte di esse sono frutto di costruzioni che ruotano attorno al blu e/o al bianco.

Blue-White Control
Blue-White Blade
Blue-White Tokens
Blue-White Tempered Steel
Blue-White Destiny
Solar Flare

Di seguito invece quelle che ruotano attorno al verde

Wolf Run Green
Wolf Run Ramp
Wolf Run Green-White
Green-White Tokens
Green-White Destiny

Infine le costruzioni con predominanza a colore nero

Mono-Black Infect
Blue-Black Control
Blue-Black Blade
Solar Flare

Come già detto in precedenza, il fattore che subito salta all’occhio è la numerosa presenza di mazzi con splash di bianco e/o di blu. Aggro o control, questi due colori possono fare molto. Anche il verde è molto presente grazie al fatto che è il colore base per molti mazzi Wolf Run, ed anche come supporto al bianco nei mazzi aggro. Il nero semerebbe utilizzato come colore primario per le strategie infect o come supporto del blu nelle strategie control. Per quanto riguarda invece il rosso, se non giocato da solo , come per esempio nei RDW, è molto difficile trovarne in numero considerevole nei mazzi che contano. Se vogliamo, tra i 5 colori è attualmete il più debole.

E’ anche interessante notare che l’unico tra i maggiori archetipi a non esser presnente nel top 16 SCG Open in KC era il U/x control. Sia Solar Flare che U/W Blade hanno fatto diversi piazzamenti, ma nessun control “puro”. La scorsa settimana l’unico U/x del top 16 era un U/B Blade. La crescita del Dungrove Elder e del Mono-Black Infect ha cambiato il panorama. Il control Blu farà sicuramente ritorno, ma di certo richiederà una nuova veste. Il formato è cambiato.

Un altro aspetto molto interessante da notare nei risultati dell’ultima settimana in KC è che a dispetto della presenza di ben 6 Wolf Run su 16 (più di un terzo) nessuno di questi ha raggiunto la top 4 che è stata giocata solo da U/W Blade, W/u Destiny, Mono-Black Infect e Solar Flare. Nel GP di Hiroshima invece, Wolf Run è stata la strategia più giocata nel secondo giorno, ma completamente estromesso dal top 8. Wolf Run può forse essere il miglior mazzo, ma è chiaro che il meta si sta adattanto a prendere le contromisure.

Andiamo subito a vedere il top 4 dello SCG Open di KC.

Prima di tutti abbiamo il campione:

L’ultima volta di un mazzo blade che ha vinto un torneo quasi non lo ricordo più. Boyd è stato capace di riportarlo in auge facendo uso di un buon numero di elementi solitamente lontani dal meta Standard. Prima di tutto, questo mazzo è sicuramente un esempio di costruzione U/W Blade con creature “massicce”. Nessuna di esse è imprescindibile nel formato, ed è insolito vederle tutte insieme in un mazzo. Hero of Bladehold e Snapcaster Mage sono le più “standard”, se così si può dire. Ma mentre molti giocatori scelgono una tra Mirran Crusader o Blade Splicer, Boyd le massimizza entrambe. Per quanto riguarda Spellskite negli ultimi tempi è sceso parecchio in popolarità. Sicuramente molto è dovuto al fatto che  Splinter Twin non è più legale in T2, tuttavia è tornato in voga grazie al suo punto di forza contro Kessig Wolf Run (che non può essere utilizzato fintanto che Spellskite è in giro, e poi forma un’ottima coppia insieme a Hero of Bladehold, proteggendolo come si fa con le armi più importanti. E poi non dimentichiamoci che Geistflame, Gut Shot e Wiring Flesh sono presenti in molti mazzi.

Una giocata di cui non ho molto sentito parlare è lo Snapcaster al secondo turno. Non so dirvi quanta gente ho visto tenere in mano lo Snapcaster come fosse un Mystic Snake, pur non avendo stregonerie o istantanei in mano. Alle volte bisognerebbe osare, o quantonemo giocarlo alla fine del turno avversario se si è in minoranza di creature e cercare di attutuire l’attacco avversario. Certo non lo si vorrebbe mai sprecare in questo modo, ma talvola le condizioni di gioco fanno si che si debba osare un poco di più. Tale casistica è maggiormente vera contro i mazzi aggro che possono attaccarvi con creature a un drop (tutte tranne Stormkirk Noble, dato che non può essere bloccato da umani). Boyd ha sicuramente saputo far sua questa possibilità sapendo sfruttare in mancanza di altro Gitaxian Probe anche 2 volte a turno.

Moorland Haunt sembra proprio ritagliata per stare in questo mazzo molto più di tante altre decklists U/W Blade. L’utilizzo di così tante creature ne fa una scelta  obbligata a cui Boyd non si è potuto tirare indietro.
E’ da tenere anche conto che  Boyd non ha giocato alcun Ghost Quarter e tantomeno Inkmoth Nexus, ma più importante ancora, ha giocato con 26 terre, nonostante abbia inserito 4 Gitaxian Probes. Infine è curioso anche il fatto che nella decklist non ci siano Planeswolkers quali Gideon o Elspeth, ne tantomeno i ciccioni forza 6 (vale a dire titani e Wurmcoul).

Per quanto riguarda il side, l’utilizzo di un 4x Ratchet Bomb lo trovo giustissimo. In un meta con così tanti Tokens ne giustifica le 4 copie anche se allo stato attuale trovano diverse applicazioni, in particolare contro molti mazzi aggro.

Ciò che aqndremo ad analizzare di seguito è il mazzo di John Schwandt W/U Destiny:

L’ultima versione di W/U Destiny ha adottato una nuova scelta di carte non discostandosi comunque dalla lista originale. Doom Traveler rimpiazza Elite Vanguard egregiamente, ed anche se alcuni di voi potrebbero storcere il naso pensando subito ad un impoverimento del mazzo in termini di potenza bisogna vedere il bicchiere mezzo piendo dato che il rovescio della medaglia volge lo sguardo in favore della resistenza, sopratutto contro Liliana e contro i mass removals. L’uso di Accorder Paladin è interessante dato che va a compensare la mancanza di pressione iniziale che avrebbe il mazzo con Elite Vanguard. L’unica cosa che mi suona un poco strana è l’utilizzo di soli 2 Geist of Saint Traft, tanto quanto i soli 3 Angelic Destiny. Io questo mazzo lo intendo impermeato in un unca combinazioni di carte: Angelic Destiny su una qualsiasi creatura (meglio se Geist of Saint Traft o Mirran Crusader). Perchè limitare 2 delle carte migliori? Ad ogni modo una scelta che si è rivelata “vincente”.

Sono un grande fan di Moorland Hount, specialmente in questa decklist, ma anche in tutti quei mazzi che contengono Honor of the Pure. L’unico Phyrexian Metamorph più che altro mi sembra una scelta puramente stilistica. In alternativa preferirei vedere un terzo Geist of Saint Traft.

Infine i Dismembers sono stati sostituiti con più O-Rings. Una mossa che molti players (tra cui me) hanno adottato, anche se personalmente mi sento più sicuro se ho a disposizione 1 o 2 Dismember nel side. A proposito del side, Silverchase Fox è una grande new entry, che aiuta a vincere i mirror combattendo O-Rings, Honor of the Pure e Angelic Destiny.

W/U Destiny è stato sicuramente una delle migliori performace al GP mettendo diversi giocatori al top8. L’archetipo è ai suoi massimi livelli e nonostante questo è costantemete sottovalutato. Molti giocatori non l’hanno provato, ma ora ha finalmete preso piede. In effetti a ben guardare non è irresistibile, ma il fatto che molti giocatori si preoccupano di più di mazzi come Solar Flare, Wolf Run, Tokens e I vari Blade, fa si che riesca sempre a raggiungere ottimi livelli. Vale la pena notare che gli altri mazzi Destiny del top 16 sono espressione della costruzione G/W, anche se io sono per la vecchia scuola W/U.

W/U Destiny è stato sicuramente l’astro nascente al GP, riuscendo a posizionare diversi giocatori nel top8.

Di seguito andremoad analizzare il favorito dei fan, Mono Black Infect:

Lashwrite continua a mietere vittime facendo del mono-nero una vera strategia da prendere in considerazione. Con degli ottimi matchups conto il Wolf Run,  Mono Black Infect è stato in costante ascesa negli ultimi due Open. Infine lo scorso weekend, è esploso in popolarità andando a finire sulla bocca di molti giocatori. Ma con così tanti riflettori puntati sull’Infect, non si poteva sperare in un ulteriore passaggio sotto traccia. La strategia è abbastanza semplice, e può essere sconfitta con uno sforzo del side nemmeno poi così grande. Infatti, consci di ciò molti giocatori non si sono fatti trovare impreparati al GP di Hiroshima.

La costruzione di Petersen non ha molte novità rispetto alle stesse decklist di poche settimane prima, ma è utile osservare che la componente scartina è notevolmente decresciuta. Con il matchup contro Wolf Run ormai quasi scontato, molti players hanno tolto gli scartini per far spazio a Virulent Vound, Contagion Clasp e Liliana; in sostanza tutte carte che possono essere schiertate fra i removals. In Più Tezzeret’s Gambit, Virulent Vound e Contagion Clasp aggiungono un bel po di sostanza al mazzo, rendendo gli attacchi delle creature meno necessari.

Andiamo adesso a vedere il mazzo preferito di molti giocatori che fin qui ne hanno fatto il loro vessillo di battaglia, Solar Flare.

Finalmente un top 4 senza giocatori con Wolf Run a rovinare la festa del Solar Flare. Questo è sicuramente il momento in cui Solar Flare può dimostrare di che pasta è fatto, vero?

Niente affatto.

Solar Flare continua nella sua tradizione di posizionare diversi giocatori fra i migliori, per poi ritrovarsi con un niente di fatto. Eppure a ben guardare questo archetipo può annoverare fra le sue referenze il fatto di aver un numero di piazzamenti top8 sopra la media, rovinata però dal rapporto con le vittorie. Uno dei problemi ormai chiaro a tutti è quello della gestione del manabase. Troppe terre doppie in favore di terre base. Troppe terre base per giocare i colori che di volta in volta sono necessari. Come qualità di carte ne ha da vendere riuscendo a mettere anche un paio di top 8 ad Hiroshima, fallendo però miseramente come al solito.

La decklist di David non si discosta molto dalla norma, pur avendo un paio di chicche finora inedite in questo archetipo. Sicuro ormai di incontrare un certo numero di Wolf Run si è pensato ad inserire 3 Despise nel main. Conscio delle proprie possibilità e di un completo set di Mana Leak, Flashfreeze e Dissipate nel side , David dimostra di aver saputo fare bene i compiti andando a rafforzare le debolezze del proprio mazzo la dove era carente.

Mi piace anche il fatto di aver largamente diversificato il parco creature di questo mazzo. 3 Sun Titans, 2 Phantasmal Image, un Batterskull, un Wurmcoil ed Elsh Norn oltre a qualche Snapcaster, fà delle molteplici e diverse possibilità di attacco oltre alle diverse abilità intrinseche delle creature uno dei suoi fattori vincenti. Quello che invece mi lascia da pensare è il solo Day of Judgment nel main, anche se da qualche parte si deve tagliare per far spazio ai Despise. Ad ogni modo altri 2 sono pronti ad intervenire dal side.

Generalmente non sono un fan di Solar Flare. Il suo mana entra in gioco un pò troppe volte tappato (finendo spesso in manascrewed), in più la sua notorietà di fallimento lo precede ovunque. A parziale smentita di tutto ciò devo però ammettere che il mazzo di David Thomas sembra essere settato piuttosto bene, e in questo contesto Despise sembra avere avuto un bon effetto. A riguardo di quanto spesso arriva nelle fasi finali devo infine dire che laddove i tornei sono svolti in modalità svizzerà, Solar Flare è costantemente uno dei migliori mazzi.

Anche se Wolf Run è stato estromesso dal top 4 del weekend scorso, rimane comunque il “deck to beat”. A ben guardare è la strategia maggiormente usata e allo stesso tempo è quella com il maggior rapporto piazzamenti top8 \ vittorie. Ciò non vuol dire che per vincere avete bisogno di usare tale mazzo, anzi, se mi è permesso un consiglio, giocate il mazzo con cui maggiormente vi sentite a vostro agio. Proprio perchè il meta è così vario e Wolf Run non è imbattibile molto sta nellìaffidabilità delle carte che tenete in mano e dalla sicurezza che vi trasmettono. Se però qualcosa non funziona con il vostro mazzo ( e qui dovete essere onesti con voi stessi ) bisogna essere disposti a metterlo da parte, incuranti del fatto che è quello che maggiormente amate. In definitiva non c’è una strategia univoca per sconfiggere Wolf Run, ne tantomeno una carta che deve per forza di cose essere presente nel mazzo. Ciò che si deve sempre tenere in mente in fase di costruzione è ciò che è in grado di fare e quali sono le giuste contromisure da adottare.

Eccoci arrivati al completamento del top 8 con le ultime posizioni:


Non molte novità ad essere onesti, a parte l’utilizzo della ormai stranota Sword of Feast and Famine, e il ritorno di Garruk Relentless. Quest’ultimo è un escamotage eccellente conto i mazzi infect, specialmente quando è accompagnato con Ancient Grudge. In più negli “pseudo mirror” il giocatore con Garruk Relentless ha un margine maggiore (potendo killare Bird of Paradise e Llanowar Elf). Un ulteriore nota di stranezza di questo top 16 risiede nel fatto che rispetto alle versioni precedenti, nelle quattro costruzioni di Wolf Run nessuno ha incluso più di un Wurmcoil (anche se 3 su 4 hanno anche qualche Batterskull).
 
Più interessante ancora, questa settimana, è l’emersione di Wolf Run W/G o per meglio dire Wolf Run Naya data anche la  piccola presenza delle montagne (chiamarlo Naya solo per questo motivo ce ne vuole, ma Bianco Verde e Rosso in un unico mazzo a casa mia vuol dire Naya). Non sono tuttavia convinto della reale riuscita dei matchup, anche se devo ammettere che arrivare ai margini del top 8 è sinonimo di solidità, e mettere 2 mazzi molto simili tra 9° e 10° posto ne è una conferma. Iniziamo a vedere la declist di Kevin Dulin arrivato al nono posto:

La costruzione di Kevin è molto vicina a quello che è considerato l’archetipo base, con Day of Judgment al posto di Slagstorm (cosa che mi fà solamente che contento dato che come vado ripetendo da tempo, “se devi fare piazza pulita delle creature in gioco, tanto vale farlo bene”). Le uniche altre carte bianche del main sono: una coppia di Gideon, la copia unica di Elesh Norn come anche quella di White Sun’s Zenith. L’utilizzo di Gideon in questo archetipo è una novità che ne ridefinisce ulteriormente le potenzialità, portando maggiori e migliori soluzioni ad un mazzo che già ne ha di sue. Elesh Norn ha perfettamente senso in questa costruzione dato che è uno delle prime scelte dei ciccioni del formato che può aiutarci a divenire preponderanti rispetto all’avversario. Per quanto riguarda invece il White Sun’s Zenith, è l’ultima delle carte che avrei preso in considerazione per un Wolf Run, anche se è un potente istant che usato dopo un paio di turni di Primeval Titan ci dà la possibilità di sorprendere l’avversario sovraffacendolo numericamente.

Le scelte del side hanno letterlamente colpito la mia attenzione dato che Mirran Crusader, Celestial Purge, e Timely Reinforcements aumentano resistenza e flessibilità del mazzo facendomi sospettare che questa sia la migliore maniera per giocare con il Wolf Run Ramp piuttosto che con la più datata versione con Slagstorm. Se sia migliore della versione con Dungrove Elder deve essere ancora deciso, ma non credo di incorrere a smentite se dichiaro che questa è la migliore alternativa. Il bianco se paragonato con il rosso, dà oltre ad una ventata di novità una maggiore resistenza in un meta dove le creature sono abbondanti e fastidiose. Per quanto possiamo essere d’accordo sul fatto che le magie bianche funzionano alla grande con la strategia Primeval Titan  + Kessig Wolf Run, non sembra esserci un consenso su ciò che questo significa. Per prima cosa il decimo posto del Wolf Run G/W sembra essere molto differente da quello appena descritto, questo mazzo sembra essere un ibrido tra quello Dungrove stylee un Wolf Run G/W Tokens.

Molto più veloce ed flessibile rispetto alla precedente decklist. Mirran CrusaderHero of Bladehold sono entrambe armi fantastiche contro gli altri Wolf Run, facendo sembrare di avere maggior margine di vittoria contro quei mazzi che comprendono Dungrove Elder.

Ad ogni modo qualunque archetipo Wolf Run abbiate in mente di costruire, vi consiglio di testarlo e ritestarlo più e più volte in mirror. Il fatto è che con così tanti Wolf Run in giro, lo scoglio più ostico che troverete sarà sicuramente in un mirror match. Se avete già testato contro Solar Flare, U/W Blade, Mono-Black Infect e non contro gli altri archetipi di Wolf Run è come se steste ancora a metà dell’opera.

Infine, l’ultimo mazzo che voglio consigliarvi è quello vincitore dell’ultimo GP, ovvero quello di Martin Juza:

Bistrattato e sottovalutato G/W Tokens è tornato e lo ha fatto con prepotenza. Juza ha vinto quets’ultimo GP con una variante G/W che prende spunto da Overrun, Geist Hinored Monk e Mikaeus, oltre a tutto il pacchetto sciame creature che è stato capace di portarsi dietro, sapendosi disfare di Honor of the Pure come di Intangible Virtue, facendo dunque della qualità la punta di diamante a dispetto di una quantità di creature in attesa di un serio pump ( che spesso tarda ad arrivare per chiudere i giochi). Come potete vedere questo mazzo è studiato sostanzialmente sulla falsa riga di G/W Destiny e G/W Tokens. Ad ogni modo una cosa è chiara, Mirran CrusaderHero of Bladehold supportati da una strategia G/W aggressiva formano un ottimo mazzo, che senza ombra di dubbio verrà copiato e successivamente editato da molti altri giocatori. Se cercate un mazzo veloce da opporre a Wolf Run oppure un mazzo resistente abbastanza per durare contro archetipi control U/W o U/B, Juza vi ha fornito un’ottima alternativa alle vostre prime scelte.

Lo Standard ha continuato ad evolversi settimana dopo settimana, e ogni indizio mira a indicare che continuerà a farlo. Il formato è in salute e dinamico, dando prova che se esiste il “mazzo migliore” non significa certo che il formato è malsano o che servono dei banning. La debolezza del Wolf Run è stata rivelata agli occhi di tutti, e tutti quanti hanno appreso tale lezione spingendo il formato oltre. Certo, chi crede che Wolf Run è arrivato al capolinea dovrà ricredersi. Continuerà ad essere sicuramente una seria minaccia, ma non c’è dubbio che il metagame sta correggendo il suo tiro.

Molto è ancora da scoprire e da esplorare e se qualcuno mi dicesse che da qu a un mese, dopo il campionato del mondo, il meta sarà completamente cambiato di certo non sarei io a dargli del pazzo. Quale sarà il formato è difficile dirlo dato che i cambiamenti sono all’ordine del giorno. Proprio lo scorso weekend Birthing Pod ha fatto nuovamente la sua comparsa nel top 8 in versione Bant ed il bianco aggro sembra prendere sempre più piede.

Che dire di Innistrad. Si è dimostrato fantastico in qualsiasi formato sia stato giocato. Dal Draft allo Standard ha impattato in maniera incisiva senza però romperne gli equilibri. Le carte sono apprezzate sia per le specifiche che per le novità introdotte (giorno/notte) e al di là di quanto abiamo potuto vedere, ho la netta sensazione che molto ancora c’è da scoprire e molto ancora deve essere scritto in termini di metagame. Un pò come hanno fatto vedere Angelic Destiny, Delver of Secrets e Garruk Primal Hunter a cui è servito un pò di tempo prima di farsi notare. Mi domando quali carte ancora devono essere prese realmente in considerazione e che ancora non sono mai state giocate, forse anche perchè non supportate dai 2 set che dobbiamo ancora conoscere.

In tutto questo una cosa è sicura, Dark Ascension avrà un’aspettativa enorme visto il potenziale espresso da Innistrad. Non ci resta che aspettare qualce altro mese prima di metterci sopra le mani.

 

 

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