unburial ritesArticolo di Federico alias Ubik

Quando tutti pensavano che ormai non sarebbe più stato il deck to beat, quando tutti ormai davano Delver Spirit come mazzo vincente (sopratutto perchè a giocarlo era un certo Jon Finkel), quando ormai era parecchio che non si sentiva più il suo nome, ecco che Wolf Run con un balzo è tornato agli onori delle cronache. La storia è risaputa ormai, Brian Kibler ha vinto il Pro Tour Honolulu con la riproposizione del vecchio archetipo Wolf Run , ma con l’aggiunta di un paio di chicche, prima tra cui Huntmaster of the Fells. Chi ha seguito l’evento in diretta, ma anche chi ha potuto rivedere qui le fasi salienti del torneo, ha affermato che il match clou non si è svolto in finale, come era facile prevedere ed attendersi, ma bensì in una delle 2 semifinali.

Brian Kibler vs Jon Finkel resterà per lungo tempo come uno dei più bei match da ricordare e da rivedere non solo per le skill in campo, non solo per il phatos trasmesso via video ma anche e sopratutto per l’aver visto all’opera 2 mazzi all’apice delle loro potenzialità, giocati da 2 fior fiore di pro players in una cornice da favola. Cosa si potrebbe volere di più? Io un rammarico seppur piccolo ce l’ho: no, non è non aver potuto vedere Samuele Estratti gareggiare per le prime posizioni pure questa volta (anche se ci avevo sperato). Il neo che il PT di Honolulu dal mio punto di vista si poterà appresso è quello di non aver visto vincere un mazzo differente da quelli che fino ad allora si erano contesi i vari tornei in giro per il mondo. Sia Wolf Run con le sue innumerevoli varianti che Delver Spirit, anch’esso nelle varie proposizioni, sono stati i due mazzi che chi più chi meno si sono spartiti questa prima fase di stagione 2011-2012. Possibile che mazzi di tutto rispetto come il Naya Pod di Lukas Blohon non sia riuscito a vincere? Si certo, la quinta posizione è comunque un ottimo piazzamento, ma volete mettere la soddisfazione di poter vedere vincere un outsider? E che mi dite di Rob Dougherty o Daniel Frias con il WB Tokens arrivati rispettivamente 32° e 82°? Reid Duke 38° con UB control? E il mazzo Zombie tutto Innistrad di Toshiyuki Kadookaarrivato 36°? Alle volte basta poco per cambiare il metagame. Sarebbe bastata un vittoria di uno di questi mazzi che vi ho elencato per spostare l’attenzine globale su questi archetipi e ridisegnare poi i confini di questo metgame. Le premesse c’erano tutte. Nessuno dei mazzi sopraelencati era completamente impotente difronte ai mazzi tire1. Peccato, che occasione sprecata. E’ sopratutto quello che avranno pensato una manciata di giocatori che a mio giudizio, più di quelli appena elencati, meritano un approfondimento speciale a riguardo dei mazzi giocati.

Partiamo dal 47° posto di Raphael Levy ed il suo French Rites (Frites)

French Rites / Reanimator by Raphael Levy

4 Avacyn’s Pilgrim
4 Birds of Paradise
4 Elesh Norn, Grand Cenobite
2 Inferno Titan
1 Llanowar Elves
2 Wurmcoil Engine
// Creatures [17]
4 Faithless Looting
4 Lingering Souls
4 Mulch
4 Tracker’s Instincts
4 Unburial Rites
// Spells [20]

4 Blackcleave Cliffs
4 Copperline Gorge
2 Darkslick Shores
6 Forest
1 Mountain
1 Plains
4 Razorverge Thicket
1 Rootbound Crag
// Lands [23]

SIDEBOARD

4 Ancient Grudge
2 Jin-Gitaxias, Core Augur
2 Memory’s Journey
1 Purify the Grave
3 Ray of Revelation
1 Thrun, the Last Troll
2 Wurmcoil Engine

Voglio subito dire che sebbene non abbia vinto il PT Honolulu, sebbene non si sia nemmeno avvicinato al top 32 dello stesso evento, questo qui più di tutti i mazzi giocati in questo inizio di stagione, al pari solo di Solar Flare, è quello che mi ha divertito di più nel giocarlo. Puro spasso, credetemi. L’idea di base del mazzo è quella di “sfogliare” letteralmente lo stesso alla ricerca di un Elesh Norn, Grand Cenobite da rianimare, rianimare e rianimare; anche nelle primissime fasi della partita. Indubbiamente non è l’unica carta che può essere oggetto di questa stregoneria. Un bel gruppetto di ciccioni dal card advantage assicurato è pronto e fremente nel cimitero in attesa della riesumazione. Inferno Titan e Wurmcoil Engine, entrambi in duplice copia, sono le altre 2 creature a cui Raphael ha consegnato le chiavi del proprio cimitero. Motore di questo mazzo molto particolare sono una manciata di stregonerie dell’ultimo set Dark Ascension. Incredibile ma vero: Mulch, Tracker’s Instincts e Faithless Looting possono dare uno slancio alla strategia inaspettato. Mulch aiuta ad accantonare di volta in volta un buon numero di terre per non rimanere mai a secco. Ricordiamoci che quello che stiamo giocando è un mazzo 5 colori. Dunque fondamentale risulta essere la riserva di mana e la possibilità di poter scegliere sempre quale terra dover giocare, sopratutto dal momento in cui molte di esse provengono dal blocco precedente. Tracker’s Instincts ha fondamentalmente lo stesso ruolo anche se lo svolge per conto delle creature invece che per le terre. In più ha il pregio di essere rigiocabile con Flashback, raddoppiando di conseguenza la sua efficiacia. Non preoccupatevi poi se la vostra mano fosse piena di bisonti dall’alto costo di gioco. Quello che Faithless Looting è chiamato a fare è proprio alleggerire la vostra mano da tutte queste creature facendole finire nel cimitero. In questo modo il circolo vizioso che si viene a creare è proprio quello che fà al caso nostro. Dunque riepilogando, rampare nei primi turni per avere quanto più mana a disposizione il prima possibile, preparandosi allo stesso tempo il cimitero, è quello che questo mazzo deve cercare di fare. Bird of Paradise, Llanowar Elf e Avacyn’s Pilgrim sono le creature buone per avere sempre maggior mana a disposizione per arrivare a giocare quanto prima possibile una o più delle stregonerie citate. Il grande numero di carte con Flashback di questo mazzo è l’altro fattore vincente di questo archetipo. Proprio perchè sia Unburial Rite, sia Faithless Looting che Tracker’s Instincts hanno questa prerogativa, non c’è da preoccuparsi se finiscono nel cimitero; sarà sempre possibile rigiocarle da lì.

Mossa che a dispetto delle probabilità capita non di rado è quella che si presenta al quarto turno con un cimitero già gonfio di Elesh Norn e Unburial Rite. Certo, una creatura come quella già di quarto turno in gioco non vuol dire vittoria, ma di sicuro mette una discreta pressione sull’avversario che deve quanto prima sbarazzarsene se ambisce a non concedere subito il board control. Attualmente, per quello che è il metagame di questo fine Febbraio, con tutti i mazzi aggro/sciame che ci sono creature come Elesh Norn o anche Inferno Titan vogliono dire tantissimo. Poco importa se una volta giocate sono oggetto dei vari Vapor Snag o Doom Blade. Quello per cui vale la pena giocarle è l’effetto immediato sul board. Sicuramente ci sarà occasione per richiamarle in gioco una seconda, terza, quarta volta. Il motivo infine per cui immagino Raphael abbia voluto inserire il Wurmcoil Engine è quello di avere una sorta di protezione subito pronta all’uso a seguito di mass removals come Day of Judment o Black Sun’s Zenith. In quel caso poco importa se finisce nel cimitero, anzi meglio, saremo noi ad attaccare indisturbati al turno successivo. Ultima, ma non ultima carta del mazzo è Lingering Souls. Stregoneria questa che già si è meritata gli elogi di gran parte dei giocatori professionistici e non. L’utilizzo che ha in questo mazzo è quello più infimo da carne da macello. Piccioni 1/1 pronti a sacrificarsi per il bene comune: la nostra sopravvivenza nelle fasi iniziali. Dopo aver giocato diverse volte questo mazzo, sia online che da vivo posso dirvi che sebbene la prima partita potete aggiudicarvela con relativa facilità, post side il lavoro diventa più complicato. Basta una Graftdigger’s Carge o magari un Surgical Extraction per incatenarvi le carte nel cimitero o peggio ancora esiliarvele del tutto. Più di una volta mi sono trovato in situazioni in cui mi è stato difficile se non impossibile tirarmene fuori. Ma come si dice: Fatta la legge, trovato l’inganno. E’ bastato aggiungere di side 2 Elixir of Immortality ed il gioco è fatto, acnhe perchè 3x di Ancient Grudge dovrebbero essere più che sufficienti a garantirvi un gioco libero dalla gabbia; carta quest’ultima a cui è stato dato un valore maggiore della minaccia che può rappresentare. Il mazzo in se per se non credo possa avere ulteriori evoluzioni. Tutte o quali le carte presenti nella decklist sono indispensabili e sinergiche fra loro. Quello su cui eventualmente si può discutere è la scelta delle creature da giocare. Tolta Elesh Norn, sulla quale non si può prescindere, e le creature produci mana restano a disposizione dai 4 a 6 slot. Qui ci si può veramente sbizzarrire. Ho visto versioni con pressochè tutti i Titani possibili piuttosto che Sheoldred, the wispering One. Altri giocatori invece puntare su Geralf’s Messenger ed il fatto che richiamandolo ogni volta in campo l’avversario perdeva 2 punti vita, ed anche chi chiudere subito i giochi con Jin-Gitaxias, Core Augure. Insomma, ogniuno può customizzare il mazzo come meglio crede, ma unicamente in quel settore. Ad ogni modo veramente un peccato per questo mazzo che sicuramente verrà riproposto in futuro.

Altro mazzo di cui volevo parlare e che mi sarebbe piaciuto avesse avuto maggior gloria è quello di Eric Meng che si è piazzato al 26° posto con una decklist fortemente caratterizzata da Dark Ascension. Il nome del mazzo è BR Zombies:

BR Zombies by Eric Meng

4 Diregraf Ghoul
2 Falkenrath Aristocrat
2 Fume Spitter
4 Geralf’s Messenger
4 Gravecrawler
3 Porcelain Legionnaire
4 Stormblood Berserker
// Creatures [23]

2 Arc Trail
2 Brimstone Volley
3 Galvanic Blast
3 Gut Shot
4 Incinerate
1 Sword of War and Peace
Spells [15]
4 Blackcleave Cliffs
4 Dragonskull Summit
4 Mountain
10 Swamp
// Lands [22]

SIDEBOARD

1 Act of Aggression
2 Distress
1 Doom Blade
1 Go for the Throat
1 Liliana of the Veil
2 Manabarbs
1 Phyrexian Metamorph
3 Ratchet Bomb
1 Sword of Feast and Famine
2 Sword of War and Peace

Chiunque ha seguito lo spoiler di Dark Ascension, man mano che le carte venivano mostrate, ha avuto modo di fare almeno un pensierino sul mazzo zombie. Geralf’s Messenger e Gravecrawler sono 2 carte eccezzionali per vari motivi, ma sopratutto sono talmente buone che possono fungere da apripista per una possibile idea di mazzo tribale Zombie. Questo probabilmente è quanto avrà pensato Eric Meng portando questo archetipo, forse anche ipotizzando uno spiazzamento degli avversari nel vedersi contro un mazzo Zombie, in anticipo rispetto alle attese del metagame. A dire la verità chiamare questo mazzo “Zombie” è un’inesattezza visto che in mazzo c’è d tutto: Vampiri, Zombies, Umani Soldati e Horrors, ma la componente in putrefazione è quella più consistente. L’idea di gioco è abbastanza semplice quanto efficace: aggredire da subito l’avversario con creature dal basso costo di lancio e non lasciare mai che l’oppo prenda il board control quel tanto che basta per finirlo eventualmente con qualche sparo. A differenza dell’altro archetipo UB degli Zombie che ultimamente sta avendo parecchio gioco in molti tornei, questo mazzo prefereisce splashare il nero con il rosso proprio per dare una congrua componente sparo buona sopratutto in questo periodo contro tutto ciò che vola, spiriti in primis. Dunque Galvanic Blast, Incinerate, Brimstone Volley, Gut Shot e Arc Trail riempiono tutti gli slot mancanti dopo le terre e le crature. Solo Sword of War and Peace trova spazio tra le altre magie.

Analizzando più nel dettaglio il settore creature possiamo notare che fin dal primo turno il mazzo dà la possibilità di metterne in campo alcune tra le quali Gravercrawler, Fume Spitter e Diregraf Ghoul. Poco importa se quest’ultima entra in gioco tappata, tanto anche volendo non è in grado di attaccare ed anche se non è in grado di parare, quali minaccie pensiate possano essere calate nel primo turno? Queste carte dunque permettono un’apertura di gioco senza dover passare la mano inutilmente, fattore che anche se sembra scontato è di notevole rilevanza. Il board control parte proprio da qui, e chi meglio di Gravecrawler può dare il “la” a questa strategia? Ancora più apprezzabile è il Gravercrawler quando in seguito viene affiancato dalla Falkenrath Aristocrat, vera spina nel fianco dell’avversario. Queste due creaure insieme possono veramente fare la differenza in campo, aumentando la flessibilità di strategia, la resistenza ed il fattore control. Post Wrath poi l’aristorcratica fà sicuramente pesare la sua abilità, spesso e volentieri anche disincentivando l’oppo nell’effettuare pl pulizia del campo. Unico tallone di questa creatura sono i segnalini -1-1, ma visto che nel meta attuale i Black Sun’s zenith (o roba simile che dà -1-1) non sono poi così giocati, il suo utilizzo in questo mazzo è più che giustificato, anche poi per dar seguito alla meccanica Undying e/o Bloodthirst. La prima trova giustificazione in Geralf’s Messenger, provocando all’avversario anche 4 danni in un unico turno sacrificandolo dopo la sua entrata in campo, la seconda invece avvantaggia lo Stormblood Berserker che può entrare già pompato senza per forza dover aspettare la morte di un’altra creatura.

Il mazzo di per se funziona piuttosto bene. Generalmente, da come si legge in diversi forum specializzati, ha dei discrti matchup anche se non eccezzionali contro i tire1 quali Wolf Run o Delver Spirit. Forse proprio per questo motivo, per affrontare al meglio anche le situazioni più difficili sarebbe stato giusto apportare qualche modifica. Da mio punto di vista giocare con il nero e non comprendere tra le 60 carte del main alcun istant kill è un errore piuttosto grossolano. Non so quale motivo abbia portato Eric Meng a propendere per questa versione con solo spari, ma fosse stato per me almeno un paio di Tragic slip, vista anche l’abilità per sacrificare che hanno 2 creature, li avrei giocati. Affidarsi solamente ai 2 Go for the Throat del side può essere un tantino rischioso. In più avrei cercato spazio almeno per un lord. Cemetery Reaper in alternativa a Diregraf Captain non sarebbe stata una cattiva scelta, ma anche Adaptive Automaton sarebbe stata una valida alternativa. Infine, ma solo se lo si ritiene indispensabile 1 Phyrexian Metamorph potrebbe sempre far comodo vista la discreta presenza di creature legendarie che girano nel meta. Ad ogni modo non sono nemmeno 3 settimane che si prova ad inserire nel metagame qualche mazzo tribale zombie, dunque tempo per affinare e settare meglio la decklist in futuro ce ne sarà sicuramente.

L’ultimo mazzo di per il quale vorrei spendere due parole è l’U/B Control di Lukas Jaklovsky arrivato quattordicesimo.

UB Control by Lukas Jaklovsky

2 Consecrated Sphinx
3 Snapcaster Mage
// Creatures [5]

3 Black Sun’s Zenith
1 Blue Sun’s Zenith
2 Curse of Death’s Hold
2 Dissipate
2 Doom Blade
3 Forbidden Alchemy
4 Mana Leak
1 Ratchet Bomb
4 Think Twice
4 Tragic Slip
2 Tribute to Hunger

// Spells [28]

4 Darkslick Shores
4 Drowned Catacomb
2 Ghost Quarter
8 Island
2 Nephalia Drownyard
7 Swamp
// Lands [27]

SIDEBOARD

2 Batterskull
2 Bloodline Keeper
1 Dissipate
2 Flashfreeze
1 Negate
2 Nephalia Drownyard
1 Nihil Spellbomb
1 Phantasmal Image
1 Ratchet Bomb
1 Steel Sabotage
1 Surgical Extraction

L’archetipo è quello solito del UB, ovvero un control basato sulle rimozioni, sui counters ed un pizzico di card advantage dovuto alle creature scelte. Ho sempre amato questo archetipo, fin da quando ho iniziato a giocare a magic e man mano che va avanti la mia passione per questo gioco, non faccio altro che rinnovare la mia devozione a questi due colori. Il mazzo devo essere sincero mi sorprende un poco, non foss’altro che mi sarei aspettato di vedere in main almeno un altro paio di creature, prima fra tutte il titano nero. Ma come si dice i tempi cambiano, i formati si evolvono, le creature ruotano. In questo caso specifico dunque sono bastate 2 Consecrated Sphinx e 3 Snapcaster Mage per raggiungere una posizione degna di nota. Probabilmente, e non credo di andare lontano dalla verità, immagino che questa precisa decklist sia stata creata proprio per questo specifico metagame zeppo di creaturine. Il motivo è abbastanza evidente. Tra i pro players le voci corrono ed era facile intuire (viste anche le performances dei mazzi migliori nelle settimane prima dell’evento) quali sarebbero stati i mazzi con maggiore affluenza al PT. Dunque, Delver, Wolf Run e Humans. Basandoci su questo dato e dandolo come assunto, la carta su cui puntare gran parte delle proprie chances di vittoria è stata Curse of Death’s Hold; in duplice copia nel main, per poi raddoppiare con il side. Una sorta di mini Elesh Norn a cui nessuno o quasi ha una risposta adatta. Per fare un esempo basti pensare che la quasi totalità dei Wolf Run comprendeva una sola copia di Acidic Slime.

Dunque complimenti all’arguzia e alla strategia di quei pochi coraggiosi che hanno portato questo archetipo. Come dicevo prima il mazzo è abbastanza scarico di creature, dunque immagino che non avendo altre strategie da portare avanti oltre a quella di vincere con le creature, compito fondamentale di Lukas Jaklovsky sia stato quello di dosarle con molta attenzione. Ma anche centellinandole tutte e cercare di trarne il massimo profitto dal card advantage (comprese quelle del side) mi risulta veramente difficile immaginare come si possano essere svolte le partite. Mi sarebbe piacuto assistere a qualcuna di esse giusto per capire come se l’è cavata con Hunted Humans, matchup difficilissimo visto che di Honor of the Pure ce ne sono almeno 3 di media per fare da controaltare alla maledizione -1-1. Probabile forse che in questo caso i 2 Phantasmal Image e i 2 Bloodline Keeper abbiano svolto un compito di supporto alla strategia base. Ad ogni modo onore al Lukas e al suo ottimo UB Control che credo difficilmente avrem occasione di rivederlo in questo modo.

Tornando al discorso con cui ho apreto questa disamina, mi sarebbe piaciuto molto vedere uno di questi mazzi salire sul gradino più alto del PT di Honolulu, anche se mi rendo conto che se giocatori come John Finkel, Brian Kibler (per citarne 2 a caso) abbiano portato 2 archetipi che alla fine hanno avuto una notevole percentuale di presenze, se non la più alta, un motivo ci debba essere. Quello che dunque rimane da fare per me come per tutti coloro che non si arrendo a cercare vie alternative di vittoria, è cercare la soluzione migliore per integrare i mazzi considerati outsider con nuove carte, nuove strategie, nuovi colpi di genio. Io di certo non mi stancherò mai di pensarla in questo modo, anche perchè considero questa la parte più bella, del gioco più bello che esista: Magic.

9 Comments

  1. enxman

    Molto carino davvero il primo mazzo!
    Buone le sinergie del secondo e l’effetto sorpresa che doveva avere (poi io ADORO giocare BR)
    Il terzo mi piace un poco meno, ma (cosa che maggiormente apprezzo in tutto l’articolo) certo non sarebbe stato male vederlo scalzare almeno qualcuno dei mazzi più gettonati fra le prime posizioni!

  2. enxman

    p.s. c’è una carta di cui noto l’assenza nel BR: Olivia. Ammetto che appena uscita non mi sembrava molto incisiva, ma dopo avervi giocato contro l’ho trovata seccante alle volte. Dite che non avrebbe trovato spazio li dentro?

  3. AxSeL

    CI son anche altri mazzi di tipo zombie/misto che nn sono stati citati come la versione mono black e quella BU che sono a mio parere molto piu’ forti della versione col rosso.
    Ci voleva anche un articolo sul perchè mazzi come pod o token BW nn riescano ancora ed essere incisivi al massimo con tutto che sono veramente FORTI.

  4. enxman

    [quote name=”enxman”]p.s. c’è una carta di cui noto l’assenza nel BR: Olivia. Ammetto che appena uscita non mi sembrava molto incisiva, ma dopo avervi giocato contro l’ho trovata seccante alle volte. Dite che non avrebbe trovato spazio li dentro?[/quote]
    e ora che lo noto: perchè niente forbidden alchemy nel primo?

  5. DIBOR

    Dai ma analizzatemi anche l’Heartless rites e lich..sono due new entry di grande impatto 😀

  6. alex@metagame.it

    [quote name=”DIBOR”]Dai ma analizzatemi anche l’Heartless rites e lich..sono due new entry di grande impatto :D[/quote]
    C’è tutto un mondo da scoprire nel forum 🙂

    [b]Heartless Rites[/b]: [url][u]http://www.metagame.it/forum/viewtopic.php?f=79&t=833[/u][/url]

  7. federico@metagame.it

    @enxman
    Sebbene possa essere anche d’accordo con te, ammetto che la [Carta]Falkenrath Aristocrat[/Carta] mi piace di più di [Carta]Olivia Voldaren[/Carta] per diversi motivi, primo fra tutti il fatto di poter essere indistruttibile unito al discorso di poter sacrificare senza dover attivare l’abilità spendendo mana, a differenza di Olivia. Se poi aggiungiamo il tutto ai 2 zombie principali del mazzo non vedo proprio l’ipotesi di poter essere scalzata dal mazzo. Tutt’al più Olivia potrebbe affiancarla togliendo un legionario e un berserker. Comunque andrebbe testato prima di provarlo. Per quanto riguarda [Carta]Forbidden Alchemy[/Carta] mi sono fatto la stessa domanda acnhe io. Non saprei perchè, ci starebbe benissimo. Forse la mancanza di un adeguato manabase è la risposta. Boh.

    @AxSeL
    concordo con te che il mazzo UB Zombie ha più potenzialità contro quello BR, il perchè che non lo abbia menzianato trova spiegazione nel fatto che vorrei dedicargli un primer tutto per lui dato che sempre più giocatori lo stanno prendendo in seria considerazione.
    Per quanto riguarda invece il discorso sulla poca incisivita del BW Token o il Pod bisognerebbe fare una disamina capillare che volentieri mi evito. Diciamo solo che per il WB Tokens è ancora prematura la vittoria ad alti livelli, ma magari con Avacyn Restored potrà avere delle chances.

  8. enxman

    Oh io intendevo appunto affiancarla all’aristocratica, carta che non leverei mai dal contesto. Fra le due ipotesi propenderei a togliere il legionario, carta che io amo ma vedo più usi attivi del berserker per far pressione (Più resistente agli spari e giocabile pompato di secondo grazie a gut shot o i drop 1)
    bè si, alla fine fonti blu abbiamo solo i 4 uccellini e 2 darkslik, per quanto concime aiuti a trovarle credo siano state relegate ad un’eventuale pagar del flashback di tracker’s instinct… magari sostituendo qualche altra terra per porto dell’entroterra…

  9. federico@metagame.it

    [quote name=”enxman”]Oh io intendevo appunto affiancarla all’aristocratica, carta che non leverei mai dal contesto. Fra le due ipotesi propenderei a togliere il legionario, carta che io amo ma vedo più usi attivi del berserker per far pressione (Più resistente agli spari e giocabile pompato di secondo grazie a gut shot o i drop 1)
    [/quote]

    Avevo frainteso io.

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