Quanti di voi hanno affrontato più e più volte estenuanti tornei da tantissimi turni, in cui arrivavano alle fasi finali provati, stanchi, fuori focus e iniziavano a commettere errori? Vi siete mai chiesti come fanno i professionisti ad arrivare sempre freschi anche alle fasi finali di un grosso torneo, rimanendo focus nonostante le tante ore di gioco sulle spalle? Avete mai avuto dei cali di concentrazione durante quella Top8 decisiva che vi ha indotto a commettere errori banali, compromettendo il risultato di una altrimenti ottima giornata?
Bene, oggi parleremo di come mantenere la concentrazione durante un grosso evento, un torneo da almeno 7 turni in stile Ovino, Nebraska o chi più ne ha più ne metta (ma più in generale manterremo una ottica da Day1 di un GP, ovvero 9 turni), di come evitare il tilt e di cercare di mantenersi sempre al massimo della forma nonostante le ore passate al tavolo da gioco. Forse molti di voi hanno già una mentalità e/o una preparazione psicologica in grado di gestire questo apparente peso, ma girando per tornei di questo calibro ho riscontrato più e più volte persone con cali di concentrazione e stanchezza crescente durante le fasi del torneo. Con questa breve guida (o meglio, serie di consigli) mi voglio rivolgere soprattutto a quelle persone che trovano davvero faticoso mantenere la lucidità passato il quarto/quinto turno del torneo.
Come detto, questa più che una vera e propria guida, sarà una serie di consigli utili per riuscire ad essere costanti con le proprie abilità durante tutto l’arco di un evento torneistico di elevato spessore. Quindi partiamo.
Trattate ogni turno come a sé stante, ovvero come se fosse il Primo Turno
Il primo consiglio per mantenere lucidità e concentrazione durante un torneo cosi lungo è quello di evitare il tilt come la peste. Tanti dei problemi che portano alla perdita di focus sono indotti da eventi che probabilmente non sono sotto il vostro controllo: un topdeck del vostro avversario, una serie di sfortunate pescate, un mulligan eccessivo, sono tutte cose che possono tranquillamente far tiltare e corrodere la vostra tranquillità. Quello che vi consiglio, per cercare di bypassare queste problematiche, è quello di trattare ogni singolo turno di gioco come se fosse il primo turno del torneo. In questo modo non avrete la pressione psicologica di portarvi gli errori o le sfortune del turno precedente con voi, e allo stesso modo vi sentirete più rilassati sapendo che avete ancora tanti turni a disposizione nel caso qualcosa andasse male. Più in generale, cercate di non portare eventuali frustrazioni derivate da eventi pregressi con voi: il fatto che il vostro avversario abbia topdeckato il botto per il lethal all’ultimo turno utile nel pairing precedente non significa che succederà di nuovo al prossimo pairing, come non significa che siete scarsi, come non significa che sta andando tutto male. Calmatevi e ripartite.
Cercate di evitare il Tilt
Tiltare non va mai bene, in nessuna situazione ed in nessun contesto. Cercate di rimanere sempre calmi, nonostante tutto quello che vi succede intorno. Ricordatevi che questo è un gioco che presenta una alta percentuale di varianza, essendo basato sia su un lancio di dadi (per decidere l’inizio della partita), sia su pescate random ogni turno. É inutile pensare a quante out potevate avere in quel particolare spot e invece avete pescato terra, poiché non vi aiuta a focalizzare la situazione, ma solo a mettervi in una posizione in cui vi definite “sfortunati” e nient’altro. Oltre a questo, il problema del tilt è che non è una condizione mentale temporanea: una volta tiltati, è come avere un avvoltoio sulle spalle che vi segue costantemente. Inizierete a pensare sempre negativo, diventerete irascibili, avrete una grande tendenza all’errore e di certo non vi godrete le partite. Anzi, le partite che andrete a vincere le interpreterete come degli atti dovuti più che delle vittorie. Non è questo lo spirito per affrontare un torneo. Cercate di rimanere sempre calmi, il gioco è un gioco e alle volte non gira per il vostro verso, pace. Quello che potete fare è cercare di dare il massimo sempre e magari prevedere giocate e giocare attorno a minacce. Poi il resto è varianza, è solo da accettare e andare avanti.
Non overthinkate
Spesso e volentieri tanti giocatori fanno l’errore di “overthinkare”, ovvero di dare per assodate delle particolari situazioni. Esempio classico era il match up in Modern contro Splinter Twin, in cui si dava quasi per scontato che il giocatore di Twin avesse combo in mano sempre e quindi si cercava di giocarci attorno. Se vi trovate in queste situazioni, cercate di fermarvi ed analizzare bene il board state e le vostre opzioni: potrebbe anche darsi che giocare in modo “safe” faccia più bene al vostro avversario che a voi. Queste situazioni sono spesso molto estenuanti dal punti di vista psicologico e tendono a protrarsi con l’andare della partita. Evitate di giocare attorno a cose che non esistono e quindi di preoccuparvi di eventuali scenari poco verosimili. Il fatto che abbiate visto in quella particolare lista di Burn una monocopia di Deflecting Palm maindeck non significa che il vostro avversario lo abbia per forza nella sua mainboard, men che meno che lo abbia il mano. Se poi dovesse averlo, beh, amen. Sono cose che succedono.
Mantenete l’idratazione e mangiate qualcosa tra i turni
Una delle varie cause della perdita di concentrazione durante i turni è anche la mancata idratazione o la mancata assunzione di nutrienti. Cercate di staccare dopo ogni turno, di fermarvi a bere qualcosa o anche solo di mettere qualcosa sotto i denti. Sotto questo aspetto, meglio premunirsi ed evitare di mangiare “snack da bar”: portatevi da casa un frutto o della frutta secca, magari delle mandorle o delle noci/nocciole per fare dei micropasti tra un turno e l’altro. Mantenere un costante apporto di calorie e una idratazione consona alle esigenze è fondamentale per avere una lucidità continua ed essere sempre freschi. Se non avete una pausa pranzo all’interno del vostro torneo, cercate comunque di fare dei pasti un po’ più sostanziosi: i classici panini possono funzionare, ma di certo è sconsigliato fare un lungo torneo di 7-8 ore di gioco senza nessun tipo di apporto calorico. Se proprio non riuscite a mangiare nulla, provate con qualche bibita energizzante di tanto in tanto: mantenere una buona idratazione e mantenere focus di concentrazione spesso sono cose che vanno di pari passo.
Siate obiettivi con voi stessi
Cercare di dare la colpa dei vostri errori alla sfortuna è il modo più semplice per cadere nella trappola del tilt. Tutti commettiamo errori, e anche se non avessimo commesso errori, non è necessario che l’esito della partita sia a nostro favore. D’altronde, non stiamo giocando a scacchi dove non esiste varianza, stiamo giocando ad un gioco dove la fortuna ha una sua prevalenza, dove se ti si “spegne il mazzo” devi giocare con risorse limitate, dove non puoi controllare la pescata del tuo avversario e cose cosi. L’unica cosa che potete controllare è voi stessi. Cercate di giocare bene in ogni singolo contesto, cercare di capire la situazione del vostro avversario e di leggere le carte che ha in mano (state attenti se si tiene tante carte in mano per diversi turni, a come imposta la partita e a come gioca le sue carte, per fare degli esempi) e comportatevi di conseguenza. A fine partita, sedetevi e ripercorrete mentalmente il game, facendovi una analisi di coscienza: potevo giocare attorno a quella out? Potevo capire che aveva in mano quella magia da cosi tanto tempo? Ho sbagliato dei blocchi o degli attacchi? Sono stato troppo aggressivo o conservativo? In questo modo la probabilità di dare la colpa alla sfortuna per i vostri insuccessi calerà drasticamente. E anche se finirete col concludere che si è trattato di un colpo di sfortuna, fate spallucce: non ci avreste potuto fare comunque nulla ed è inconcludente prendersela. Chiudete tutto, di nuovo calmatevi e ripartite freschi e motivati: inizia un nuovo turno che non ha nessun legame diretto col turno precedente.
Evitate la pressione degli obiettivi
Porsi degli obiettivi è sempre stimolante, in qualsiasi contesto. Io stesso quando affronto certe tipologie di tornei mi pongo degli obiettivi ben chiari, siano essi la vittoria, la Top8 o anche solo l’andare in pari con le spese. Questa ottica però vi espone alla pressione psicologica di dover raggiungere tale obiettivo, con conseguenze abbastanza catastrofiche nei casi in cui vi ritroviate in situazione che non avevate previsto. Del resto, per fare Top8 ad un torneo di 8 turni è necessario perdere al massimo una partita se tutto va bene, il che a conti fatti pare una impresa abbastanza ardua. Se poi ci mettete in mezzo la pressione di essere al secondo turno magari 1-1 e dover fare una scalata cosi irta, la situazione è tutto fuorché rosea. A sostegno di questo punto torniamo al primo di quelli elencati: cercate di isolare ogni turno. Isolando ogni turno soffrirete meno la pressione derivante dal raggiungere il vostro obiettivo. Sarete più lucidi, più calmi, più sereni e con la mente più ricettiva verso il gioco piuttosto che vagare nel mondo dei se e dei ma. Oltre a questo, nel caso non siate stati in grado di raggiungere il vostro obiettivo, non fatevi dei drammi o dei patemi: il gioco è anche questo, spesso si vince, ancora più spesso è facile cadere. È solo necessario trovare la forza per rialzarsi e ripartire.
La sideboard è molto importante
Giocando tornei cosi lunghi, la maggior parte delle partite che affronterete saranno quelle post side. In questo contesto, avere un piano strutturato di sidate per un vasto pool di mazzi presenti nel formato è sicuramente un vantaggio, sia a livello di tempistiche (sapete già cosa fare e avete delle linee guide per farlo), sia a livello psicologico (devo pensare a cosa può avere in side il mio avversario, e se poi avesse una side diversa?). Penso di averlo già scritto in un articolo precedente, ma è buona norma presentarsi a questi tornei con un semplice foglietto nel portamazzo in cui strutturate il vostro piano di sidate verso la maggior parte dei mazzi. Una guida alle sidate vi conferirà sicurezza, soprattutto se ne avete parlato con i vostri amici/compagni di team e avete una strategia chiara sul come comportarvi in determinate circostanze. Acquisire sicurezza dei propri mezzi ed essere sicuri delle proprie possibilità è un punto fondamentale per avere una mentalità positiva durante tutte le fasi del torneo. Una sideboard ben preparata può fare il suo mestiere non sono in game, ma anche fuori dal game.
La compagnia aiuta sempre
Affrontare questi eventi da soli è davvero massacrante. Farlo con un gruppetto di amici è tutta un’altra cosa. Lo svago durante i turni, la calma che ne deriva, ma anche le risate e tutto il contorno può tranquillamente girare l’umore storto derivato da una sconfitta immeritata o scaturita da errori banali. Certo, non posso suggerirvi di obbligare degli amici a seguirvi durante i tornei (sarebbe crudele per i vostri amici), ma la community di magic è abbastanza aperta per riuscire facilmente a creare nuove amicizie durante ogni big event. Avere diverse compagnie con cui confrontarsi e cui scaricare le tensioni durante ogni turno è sicuramente un ottimo modo per catalizzare le vostre energie negative e ripartire freschi verso il successivo accoppiamento.
Molti dei consigli che mi sono permesso di elencarvi riguardano l’atteggiamento da avere quando si affrontano questi tornei. Ovviamente la preparazione in ambito prettamente “magicistico” è d’obbligo, ma non mi sento di discuterne in questa sede. Certo, testare il mazzo, capirne i match up, confrontarsi sulla build e sulla side sono tutte regole aure per qualsiasi torneo, ma penso che la vera differenza per ottenere buoni risultati in queste competizioni venga fatta dalla mentalità del giocatore. Non demoralizzarsi mai, essere sempre positivi e cercare di mantenere alta la concentrazione con l’andare dei turni e delle ore di gioco è fondamentale per riuscire bene. Potrete anche aver testato a fondo la vostra build e le vostre strategie di gioco, ma se iniziate a tiltare già dal primo turno o se fate errori grossolani dovuti alla stanchezza a partire dal quarto, i risultati faticheranno ad arrivare. In tutto questo, la vera regola aurea rimane una sola: trattate con rispetto il vostro avversario, e ricordatevi che questo è solo un gioco.
E con questo, arriviamo alle opzioni per il nuovo SONDAGGISSIMO™
- Building on a Budget: Modern con 20€
- Analizziamo Modern Masters 2017: Archetipi del Draft
- Amarcord: Vintage Paradoxical Storm
- Combopedia: Trix
E adesso a voi siori e siori! E come sempre, proponete nei commenti dei temi che vorreste fossero approfonditi e/o discussi nel SONDAGGISSIMO™, potrebbero essere il tema del prossimo articolo!
Alla prossima,
Jimmy
L’ articolo è ottimo, ma io ci aggiungerei giusto un’ altro consiglio che secondo me, per quanto banale, aiuta sempre:
Divertirsi, anche se si perde, a me personalmente aiuta molto, e mi fa tornare più carico dopo una sconfitta il turno dopo.
Difatti i tornei che mi vanno peggio, sono quelli in cui per qualche motivo X prendo ”male” le sconfitte, xkè le ritengo immeritate, o viceversa, perché penso di aver fatto errori troppo gravi, anche se ormai ho capito che questo è pur sempre un gioco di carte e sbagliare fa parte del gioco 😆