presentazione BoBArticolo di Jimmy Jtk88 Caroli
 
Ci abbiamo messo tantissimo è vero, ma finalmente al rientro dalle ferie vi diamo i nomi dei futuri autori. Li abbiamo contattati e abbiamo chiesto loro di presentarsi a voi, di descrivere un po’ le loro storie nel magic, soprattutto nell’ambito di deckbuilding budget. Abbiamo avuto tantissime candidature, vi abbiamo resi partecipi e voi stessi, con i vostri voti, siete stati dei fari per le nostre scelte. Senza togliere altri spazi ai nostri nuovi colleghi, siamo orgogliosi di annunciarvi i loro nomi: Lorenzo Cerreta, Simone Mugnaini, Federico Santilli e Federico Cazzaniga.

Questi ragazzi da settembre hanno il compito di gestirsi questo rubrica settimanale alternandosi di settimana in settimana con una produzione sempre nuova, che varierà molto tra i diversi formati di Magic, passando dallo Standard, virando al Modern e cercando di strizzare l’occhio anche al Legacy e ad altri formati meno “blasonati” come il Commander. I ragazzi sono molto motivati, sanno scrivere ma soprattutto hanno voglia, una caratteristica non da sottovalutare in questo panorama di scrittori odierni. A voi le loro presentazioni, accoglieteli come solo voi sapete fare!

LORENZO CERRETA

Salve a tutti, lettori di Metagame. Sono Lorenzo Cerreta, ArabicLawrence sul forum, e nei prossimi mesi cercherò di fornirvi liste di mazzi budget con qualche possibilità di dire la loro a livello competitivo.

A mio parere esistono due modi di costruire una lista budget, entrambi abbastanza ovvi. Il primo consiste nell’optare per una carta meno performante ma con funzione simile: gli esempi classici sono quelli di sostituire Wrath of God con Day of Judgment, oppure fetchland e shockland con una manabase meno dispendiosa. Alcune volte questo primo tipo di scelta può comportare un effetto non eccessivamente negativo sul mazzo, altre volte impedisce alla lista di poter giocare a livello competitivo.

Il secondo modo di costruire una lista budget è il sogno proibito di ogni deckbuilder: realizzare un nuovo mazzo con carte sottovalutate da tutti in grado di rivaleggiare con liste dal valore 10 volte superiore. Un caso simile è avvenuto recentemente in Standard con l’inaspettato successo di Zombies, che seppure non fosse di certo un mazzo budget, era uno fra i tier meno costosi. Dopo il successo al Pro Tour, il prezzo delle carte è schizzato alle stelle. Non è forse questo quello che vorremmo tutti?

Scommettere in un mazzo sottovalutato, migliorarlo e guadagnare sia vittorie che un aumento di valore del proprio mazzo è proprio quella che reputo la mia massima aspirazione da deckbuilder di quarta categoria quale sono. Ovviamente tutti ben sappiamo che un mazzo budget nel vero senso della parola non può riuscire a vincere il Pro Tour, ma ottenere risultati nel proprio negozio di fiducia e divertirsi spendendo poco è assolutamente fattibile. Magic in fondo è solo un gioco, e se ci si vuole divertire senza spendere un occhio della testa non c’è nulla di male.

Quindi, se siete dei poveracci come me, o più semplicemente vorreste montare un secondo mazzo che non vi costi un occhio della testa come il primo (o i primi), questa è la rubrica che fa per voi. Personalmente parlerò spesso di Modern, essendo il formato che conosco meglio. Tuttavia, se avete altre preferenze o richieste particolari, non esitate a farvi sentire qui sotto nei commenti. Documentandomi e testando un pochino potrei provare a scrivere qualcosina anche su Standard e Legacy. Commander difficilmente sarà affrontato in questa rubrica dal momento che ce n’è già una apposita sul sito, ma si potrebbe fare un’eccezione. Ovviamente non si parlerà di Vintage e Pauper per due ragioni molto diverse.

Anche per quanto riguarda il budget da impiegare non esitate a dire la vostra: io preferisco le liste con un prezzo da pauper, ma per il prossimo articolo pensavo di analizzare un deck più costoso e performante. Se siete riusciti ad arrivare fin qui e volete sapere qualcosa in più dei miei trascorsi con questo fantastico gioco che è Magic, sappiate che mio cugino mi insegnò le regole quando avevo circa 6 anni e avevo appena iniziato a giocare a Yu-Ghi-Oh. Ripresi per la seconda volta in mano un mazzo di Magic 5 anni dopo, capii subito perché avevo smesso di giocare alle carte giapponesi qualche anno prima: le emozioni che mi venivano trasmesse e l’impegno che mi richiedevano le nostre figurine preferite erano a un altro livello, sia a livello di deckbuilding che di giocate.

Non uscendo mai dal tavolo della cucina la mia conoscenza di Magic era assai limitata, ma per caso ero riuscito ad intuire il funzionamento della pila e come giocare in risposta, e venivo quindi costantemente accusato di inventare le regole (cosa che succede ancora adesso quando convinco un amico a fare una partita). Decisi quindi nel 2011 di partecipare ad un torneo Standard con un’accozzaglia di carte assemblata a casa, e scoprii il mondo di Magic competitivo, senza riuscire a vincere neanche una partita. Tornato il mese successivo per il prerelease di Dark Ascension, riuscii a rubare una Top 8 insieme ad Alexandros Fokianos giocando 2HG Sealed. Dopo quella volta partecipai ad altri due Sealed, di cui uno sempre in coppia con Alex, visto che assemblare mazzi partendo da carte ridicole era la nostra specialità. Stufo di sbustare pool ridicoli tre volte su tre, lasciai i tornei preferendo affrontare mazzi competitivi del neonato Modern con i miei fidi Farabutti. Quest’anno, causa trasferimento nei Paesi Bassi per motivi di studio e pioggia olandese costante, mi sono riavvicinato al gioco e ho vinto il mio primo torneo Modern a un Dutch Open Qualifier, qualificandomi per le Dutch Open Series.

Ringrazio i miei 25 lettori e la redazione di Metagame per l’opportunità di scrivere questa rubrica insieme ad altri budget players in gamba e competenti.

SIMONE MUGNAINI

Salve Magici! (cit.), mi chiamo Simone, ho 33 anni ed abito nella zona di Firenze, lavoro nel settore alberghiero e sono felicemente fidanzato con una ragazza di nome Erika, nonché padrone di una bellissima canina di nome Penny. Sono qui a scrivervi in qualità di nuovo redattore per la rivista “Building on Budget”. Essendo una persona con un’età veneranda ho iniziato a giocare con espansioni che per alcuni potrebbero risultare essere risalenti pressappoco al periodo Cretaceo! Scherzi a parte, mi sono avvicinato a Magic più o meno nel periodo in cui frequentavo le superiori, perché ci giocavano alcuni compagni di classe e di lì, allo scialacquare tutte le mie scarse finanze giovanili in bustine e carte, il passo è stato molto breve. Il primo mazzo che ho montato è stato Mono Black, composto da carte come Dark Ritual, Black Knight, Bad Moon e Hypnotic Specter, mentre il secondo Mono Red Burn. Mi sono appassionato fin da subito a questo gioco e mi sono dedicato anima e corpo a coltivare questo nuovo hobby.

Congiuntamente alla fine delle superiori e l’inizio dell’università, per una serie di fattori ho lasciato le mie carte a prendere la polvere per anni. Avrei potuto venderle, ma con il senno di poi penso che le vedessi come un vecchio amico a cui non volevo rinunciare. Circa all’epoca del blocco “Return to Ravnica” venne aperto un nuovo negozio a pochi passi da dove abito, il che attirò la mia attenzione fin da subito. Un sabato come tanti mi decisi a partecipare ad un booster draft, con la scusa del “solo uno, in ricordo dei vecchi tempi”. Avrete già capito come è andata a finire. L’archetipo che costruii fu UB Mill e da lì ad iniziare a montare la versione Modern, il passo fu breve. Da quel momento in poi ho giocato molti mazzi (in ordine più o meno cronologico) : Affinity, UR Storm, UR Twin, Burn, Dredge, Restore Balance, ecc… Inizialmente, mi sono avvicinato solo ed esclusivamente al Modern, con qualche avventura in limited, e solo successivamente mi sono appassionato allo Standard.

Da quel momento in poi mi sono dedicato con più dedizione all’ambito competitivo del gioco, girando praticamente tutta Italia, sia per amore della competizione, sia perché ricominciando a giocare mi sono fatto nuovi amici o ritrovato quelli vecchi, ed anche se non sono ancora riuscito a raggiungere la tanto agognata qualificazione al PT non è troppo importante, perché sono stato insieme a persone a cui voglio bene e cosa più importante mi sono divertito. Troppe volte ci dimentichiamo che dopo tutto Magic è un gioco e la nostra sola preoccupazione non dovrebbe essere quella di raggiungere risultati importanti, ma semplicemente divertirsi.
Attualmente per tutta una serie di fattori ho meno tempo e devo ammettere anche molte meno energie da dedicare al gioco e la sera l’unico pensiero è quello di rilassarmi, ma spero di poter tornare a giocare in maniera attiva il prima possibile, anche in ambito non puramente competitivo. Cerco comunque di tenermi aggiornato e di fare la mia parte per la community; l’anno scorso, infatti, ho aperto un gruppo su Facebook dal nome “Standard – T2 – Magic Italy”, al fine di promuovere e incentivare questo formato e grazie alla Redazione di questo sito ho visto pubblicati un paio di miei articoli.

Da quando ho ripreso a giocare ho provato praticamente tutte le strategie e sono giunto alla conclusione, che salvo casi particolari, quella che più mi si addice è la aggro, anche se può capitare che in certi periodi torni a giocare un mazzo combo. Generalmente questo deriva dal fatto che sono un’amante delle strategie lineari e loose aggressive e quindi appoggiare e piegare bestie è la cosa che mi viene più naturale. Ho provato per un certo periodo a giocare controllo, ma con molta fatica e senza grandi risultati. Il formato che preferisco attualmente, invece, è lo Standard, perchè mi permette di divertirmi anche con cifre non esose e di giocare mazzi competitivi composti da carte che potrebbero venir definite senza troppi convenevoli vera e propria fuffa (vedi il Mono U Prison della scorsa stagione, per esempio). Per quanto riguarda lo stile di scrittura, invece, mi reputo una persona dai gusti molto classici, anzi, alcune volte ammetto di utilizzare dei termini fin troppo arcaici e forse pretenziosi, anche se talvolta mi lascio trasportare dallo scrivere e può succedere che inserisca troppe frasi fra parentesi con commenti personali, cosa che deriva dalla mia personalità molto scherzosa. Penso che il rapporto fra chi scrive e chi legge debba essere bidirezionale e quindi ogni commento o suggerimento che vorrete farmi sarà più che apprezzato e cercherò di farne tesoro.

Qui finisce la mia presentazione, vi saluto e ci risentiamo presto!

FEDERICO SANTILLI

Un saluto tutti voi lettori di Metagame! Mi presento, mi chiamo Federico Santilli (Fenix sul forum), ho 23 anni e sono uno studente appassionato di Magic. Le mie prime partite risalgono al periodo delle elementari (ai tempi del ciclo Odissea), seppur, ovviamente, ancora non avevo una cognizione vera e propria del gioco, in quanto non conoscevo tutte le regole e il mio intento principale era quello di calare sul campo un’imponente bestia minacciosa. La passione per le Magic mi ha accompagnato anche durante tutto il periodo adolescenziale, ma solo dopo aver raggiunto la maggiore età ho deciso di entrare nell’ambiente semi-competitivo e di lanciarmi alla scoperta dei vari formati. Fin da subito ho riconosciuto il Modern come il mio ambiente elettivo, pertanto ho piano piano iniziato a studiare le meccaniche che lo contraddistinguevano e gli archetipi che lo popolavano, finché non mi sono imbattuto in Storm. È stato amore a prima vista. Ho subito montato una mia versione UR (budget) con cui ho anche ottenuto dei buoni risultati ad alcuni FNM, per poi, grazie all’acquisto di fetch e shocklands, inserire un piccolo splash bianco. Soddisfatto delle prime esperienze di gioco, sentivo che era giunto il momento di creare qualcosa di nuovo, quindi, memore dell’affetto che fin da bambino provavo per le creature dalle orecchie a punta, mi sono detto, perché non provare a buildare, sempre in ambito Modern, un mazzo elfo? Mi sono subito messo all’opera, prima ho sperimentato una versione aggro/tribal basata su carte come

Bramblewood Paragon e Wren’s Run Vanquisher, in seguito ho testato una versione combo incentrata su Cloudstone Curio e Fauna Shaman come tutore; entrambe le versioni non mi hanno mai soddisfatto fino in fondo, dunque ho provato a crearne una “ibrida” che fosse creature-based e che sfruttasse le diverse interazioni tra gli elfi a disposizione per sciamare e chiudere con un alpha strike. Potendo contare su carte come Ezuri, Renegade Leader (un Sopraffare con le gambe) e Lead the Stampede per avere sempre risorse sufficienti, si è lentamente delineato un mazzo efficiente, divertente e a basso costo, una sorta di surrogato economico dell’attuale Company Elves. Con due decks, creati con un piano di gioco a me congeniale, mi sentivo appagato, ma si sa, ogni quiete è il preludio di una tempesta. Gli impegni universitari sempre più pressanti e la mancanza di persone che mi stimolassero a coltivare la mia passione mi hanno alla fine condotto a vendere l’intera collezione. Inizialmente mi sono distaccato non solo dal gioco vero e proprio, ma anche da tutto ciò che ruotava intorno ad esso (nuove espansioni, nuovi decks ecc.), in seguito, però, ho lentamente ricominciato ad aggiornarmi e a seguire i nuovi sviluppi. Solo grazie alla conoscenza di persone che hanno saputo ravvivare il mio entuasismo affievolito e che hanno creduto nelle mie idee, mi sono riavvicinato al gioco competitivo e ho realizzato quest’articolo che mi ha permesso di scrivere questa presentazione e di avere la possibilità di portare, in futuro, alla vostra attenzione altre mie “creazioni”.

Prima di congedarmi e di rimandarvi al prossimo appuntamento con un mio articolo su di un mazzo budget, vorrei delineare la mia idea di “deckbuilding bugdet” e chiarire quali linee guida intendo seguire. Innanzitutto partiamo da due presupposti fondamentali: se alcune carte hanno un costo elevato, ciò non è solo il frutto di speculazione, ma anche di un’indubbia potenzialità, che rappresenta il motivo per cui tali carte sono inserite nel core di uno o più archetipi; in secondo luogo, determinate strategie non possono essere attuate senza alcune carte fondamentali che le rendono consistenti e solide, per cui, tenendo presente questo assunto, costruire budget non significa realizzare la versione depotenziata di un mazzo oneroso cercando di sostituire le carte più costose con rimpiazzi economici, ma bensì cercare di creare qualcosa da zero, basandosi su interazioni tra carte che non richiedono un cospicuo investimento economico e che vanno a comporre un piano di gioco definito e quanto più possibile solido. Ovviamente non si può negare che c’è sempre un margine di miglioramento, spesso legato a disponibilità più sostanziose. Oltre a questi a due punti fondamentali, il deckbuilder budget (e il deckbuilder in generale) deve sempre stare attento alla possibile evoluzione del meta in seguito all’uscita di nuove espansioni, alla stampa di carte che possono essere funzionali a potenziare la propria strategia di gioco, e alle possibili soluzioni per far fronte agli ipotetici cambiamenti; per dirla con un’espressione oramai ricorrente, “deve stare sempre sul pezzo”.

Spero di non essere risultato troppo noioso e vi ringrazio, se siete giunti fino a questo punto, per aver letto le mie parole.

Stay Magic, Stay Budget!

FEDERICO CAZZANIGA

Ciao a tutti, mi chiamo Federico, ho 26 anni e vivo ad Arco, un piccolo paese in cima al Lago di Garda e, grazie al contest di Metagame, sono uno dei nuovi scrittori nominati per la rubrica Building on a Budget.

Breve storia triste della mia carriera da magico. Escludendo gli inizi di quando si giocava con mazzi fatti a caso e regole inventate al momento, ho ripreso in mano il gioco più o meno 5 anni fa, sul treno di ritorno da Firenze il giorno dopo capodanno, dopo aver speso le due sere prima a fare i marpioni per locali in giro per la città. Io ed il mio prode scudiero Andrea Tuono decidemmo cosi in preda ancora ai fumi dell’alcol di riprendere in mano quel gioco che ci aveva tanto appassionato in gioventù e di cui non avevamo mai capito le regole.

Cosi iniziammo a costruirci i primi mazzi, invogliati anche dalla scoperta di DeckTutor e da un budget un po’ più cospicuo dei 5 euro che avevamo a disposizione alle medie. Fin da subito ci siamo distinti per avere due approcci diversi al gioco, lui netdecking a manetta, senza troppi se e troppi ma, mentre io nutrivo già in corpo la curiosità di costruirmi qualcosa di strano da solo, senza guardare liste varie che si potevano trovare online. Cosi decidemmo di provare a cimentarci nelle restrizioni del neo formato Modern, lui con un BR Vampiri, mentre io con un RG Werewolf. Ovviamente le prendevo ogni partita ma ciò mi spingeva solo a trovare nuove soluzioni e a migliorarmi nel gioco. Col tempo lui persisteva sempre con lo stesso mazzo, mentre io ero una pentola in ebollizione e continuavo a cambiare passando da un Junk Fungus, fino ad arrivare ad un Myr Combo.

Non molto tempo dopo aver ripreso a giocare, venne aperto un negozio nel nostro paese, e cosi ebbe inizio la mia avventura nel competitive budget deckbuilding. Senza dilungarmi troppo negli anni con i vari mazzi che si sono susseguiti, due sono stati i miei mazzi storici che mi hanno permesso di vincere qualche torneo e togliermi qualche bella soddisfazione: Greater Balance e Eggs (Pre e post ban).

Come si può notare, col tempo mi sono spostato sempre più verso un’ottica combo lasciando da parte mazzi troppo interattivi. Questo probabilmente dato sia perché è lo stile di gioco che preferisco e che mi si addice di più, ma anche perché mi riusciva più facile creare liste budget ovviando cosi a molti must-in presenti nel formato nei mazzi più interattivi. Mi definisco quindi senza alcun dubbio un giocatore prettamente Combo, anche se non mi dispiace per niente giocare varianti Combo-Control o Combo-Lock come spero vedrete nei prossimi articoli. Nasco quindi come giocatore Modern, ma col tempo mi sono spinto oltre ed ho abbracciato con piacere Legacy, Pauper ed anche Commander.

La maggior parte delle mie liste Budget comunque cercano in ogni caso una via per poter essere competitive, magari non da vincerci il GP, ma comunque con un po’ di fortuna da potersi divertire ed avere la possibilità di vincere qualche Friday Night qua e là. I piani per il futuro nell’ambito Magic sono molti. Ovviamente continuare a scrivere articoli per Metagame, cercando di migliorarmi con il vostro aiuto sia come Deckbuilder ma anche come “Scrittore”. Mi piacerebbe ed ho in progetto inoltre di aprire un canale YouTube così da poter condividere con voi i vari test che farò con i mazzi presenti nei miei futuri articoli. Oltre a questo, quando l’università mi concederà un po’ più di tregua, spero di avere la possibilità di potermi cimentare nuovamente in qualche big torneo così da poter accumulare quell’esperienza che a mio parere mi manca. Concludo ringraziando Metagame per l’opportunità datami, e sperando che le mie idee possano essere di ispirazione anche per voi, sia a chi ha un animo da Deckbuilder come me, ma anche a chi magari sente un po’ più di difficoltà nel cimentarsi in questa bellissima arte.

Agur chicos!

 

5 Comments

  1. Marco Dallai

    Complimenti a tutti i nuovi redattori di questa splendida rubrica (la mia preferita!!) e a Metagame per l’opportunità datali! 🙂
    Aspetto già con ansia i prossimi articoli!!! 😛

  2. Francesco

    belle presentazioni, non vedo l’ora di vedere i vostri articoli!

  3. federico

    Volevo aggiungere ai ringraziamenti anche Simone Strige aka BlackBonesBong per la pazienza e l’eterno supporto al Deck Building

  4. IlGuale

    In bocca al lupo a tutti, non vedo l’ora di leggervi a settembre!

  5. Nicolò Battilana

    In primis complimenti e auguri di buon lavoro a tutti i nuovi scrittori. Questa è una delle mie rubriche preferite tanto che avevo letto e votato tutti gli articoli del concorso! 😛 😛 😛

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