ep8 limitedOn the Curve – la rubrica limited a cura di Steelstar

Questo episodio è dedicato a Inquisitore, il Ciciarampa e fabbius. Vi ringrazio per lo spunto, spero che l’articolo sarà di vostro gradimento.

Un Sealed è un evento nel quale ai giocatori vengono distribuite sei buste d’espansione; col contenuto, ogni partecipante deve costruire un mazzo da 40 carte, terre incluse, col quale partecipare al torneo.

Alcuni di voi nei commenti parlavano del fatto che il draft sia molto più basato sulla fortuna, mentre il Sealed meno; il ragionamento che sta dietro a questa affermazione è il seguente: nel draft apro tre bustine invece che sei, quindi ho meno possibilità di sbustare una bella bomba. Se qualcuno di voi ha dimestichezza col concetto dei limiti in matematica, il percorso logico è di per sé esatto: se ognuno avesse a disposizione una singola bustina per partecipare al torneo, allora da quella bustina dipenderebbe ogni cosa. Se al contrario ognuno potesse aprire infinite bustine, la fortuna sarebbe annullata perché tutti avrebbero a disposizione tutte le carte.

Tuttavia, nella pratica del formato, il discorso è differente. Il numero finale di magie in un mazzo è più o meno sempre lo stesso, diciamo 23 (in draft e in selaed). Queste 23 magie vengono scelte fra 90 carte in Sealed, ovvero il contenuto di sei bustine. In draft, il vero numero di carte sulle quali possiamo lavorare è 276, ovvero un pool di carte tre volte maggiore; la fortuna quindi impatta molto di più un sealed pool che un draft, anche per una questione che non si può risolvere matematicamente; anzi si può, provo a riassumerla.

Il sealed ti fa scegliere fra 90 carte, per semplicità diciamo che ce ne sono 18 per colore. Il nostro mazzo andrà a sfruttare i due colori migliori, sui quali ho una maggiore solidità. La solidità non è data dalle rare, ma dalle comuni. Come vedremo più avanti, forzare un colore per giocare una rara, ottenendo poi una performance inferiore dal resto del colore, è una pessima idea. In modo diverso, ognuno ad un draft si focalizza su un colore particolare, o una strategia: mentre sarebbe statisticamente difficilissimo su sei bustine trovare due Non Comuni identiche, in draft questo succede spesso. Quindi le carte che arrivano, 276, vengono passivamente filtrate dalla strategia di ogni giocatore, proponendo più carte del colore di cui siamo interessati e sempre meno magie dei colori che invece stanno inseguendo i nostri avversari. Per chiarire questo concetto, basta pensare a carte come Regisaur Alpha. Se per le prime due bustine ho draftato WB Vampires, trovare una Bomba indiscussa come Regisaur Alpha comunque non mi aiuta. Preferirò una carta dal power level inferiore, ma che meglio si adatta alla mia strategia o ai miei colori. Nel frattempo il mio vicino ha aperto Vona, Butcher of Magan, ma lo lascia andare per prendere Drover of the Mighty, perfetto nella sua curva di mana. Si verifica quindi uno scenario per cui in verità durante il draft le carte migliori hanno maggiore probabilità di essere sparse fra i giocatori.

In un sealed pool BREAD è il padrone indiscusso perché non bisogna fare scelte. Non c’è mai da dover scegliere fra una Bomba e un Removal, perché avete accesso ad entrambi. Tutti i discorsi sui priority picks non valgono più. In draft, può succedere che un giocatore prenda Mist-Cloaked Herald al posto di Waterknot, perché sta costruendo un UG Merfolk Tempo perfetto e ha già tre copie di Mist-Cloaked Herald. Giocarne quattro darà alla sua strategia una solidità senza paragoni. Nel sealed invece quello che si apre si usa, e la componente strategica viene fortemente limitata.

air elemental alteredIn questo periodo vanno molto di moda i team sealed, alcuni Grand Prix avranno il main event in questo formato. Dodici buste di espansione per costruire tre mazzi da 40 carte. Formato che mi piace tantissimo, vi giro un attimo la strategia dei giapponesi, che sono considerati la squadra imbattibile. I tre mazzi dovrebbero avere queste caratteristiche:

  • Un mazzo aggressivo sullo stile di free-win red. Curva bassa, 16 terre, poche decisioni da prendere. Questo riduce la varianza che caratterizza una build con tanto decision making, come un mazzo ricco di Rimozioni o con una strategia intricata. Inoltre, i mazzi super aggressivi hanno molti matchup a favore, proprio perché con un lancio di moneta fortunato e poche carte nella giusta sequenza, possono “rubare” una partita senza che l’avversario abbia nemmeno la possibilità di impostare una strategia.
  • Un mazzo nel quale sono concentrate le carte migliori, soprattutto in termini di mana fixing. Evolving Wilds, Traveler’s Amulet sono tutte carte da concentrare in un unico mazzo molto esigente come costi di mana ma anche dotato di magie più forti. In RIX generalmente coincide con la tribe della quale si è trovato più Lord. Questo gioiellino ha il compito di vincere i matchup con la qualità altissima delle carte, anche qui cercando di rubare le vittorie con raffiche di magie potenti incastrate in una curva di mana perfetta: questo discorso lo si può fare unicamente perché il sealed pool di partenza è di 180 carte.
  • Un ultimo mazzo pilotato dal miglior giocatore del team. In queste ultime 25 magie ci sono tutte quelle carte di qualità interessante che però non hanno trovato un incastro strategicamente apprezzabile con le prime due build. Essendo il mazzo più fair dei tre, bisogna saperlo usare bene soprattutto in fase di sideboard, per riuscire a tenere testa a tutti gli altri archetipi possibili. È in questo terzo mazzo che l’arte giapponese trova maggior successo, perché riescono a gestire la seconda e la terza build in modo ineccepibile, formando di fatto un terzo mazzo davvero fortissimo, caratterizzato da strategie valide ma non applicabili sul secondo. Insomma, non è un argomento banale; difficile da scrivere, e in ogni caso ricco di segreti che sicuramente tengono per loro.

Per quanto riguarda al Sealed Pool, c’è un unico vero trucco da usare per costruire un mazzo che faccia risultato: non guardare le rare. Aprite le bustine, mettete via le rare, e buildate con comuni e non comuni. Separate le carte per colore, buttate via la roba ingiocabile, e provate delle combinazioni interessanti senza utilizzare le sei carte coperte.

Un esempio, corredato dalle mie tipiche casistiche, chiarirà questo concetto; una volta aperte le bustine, vi trovate con questo scenario: il colore Blu sarà giocato sicuramente perché avete tre Waterknot, un Air Elemental più tanti altri gioiellini evasivi. In pratica siete ricchi di B.R.E. (in scala BREAD) e non avete nessuna creatura di classe Aggro. Al Blu combineremo o il Verde, per il Merfolk Mistbinder e altre magie interessanti, oppure il Bianco, perché abbiamo trovato due Resplendent Griffin, Luminous Bonds e via così. Il Nero non solo è privo di Chups Magups, ma ha solamente Impale come carta decente; lì a fianco brilla un ignominioso Canal Monitor foil. Che amarezza. Il Rosso ha trovato carte buone per un Dinosauri, che però è incompatibile col nostro piano di giocare il Blu, che ci dà una grandissima solidità. Un Bombard e un Unfriendly Fire sono le uniche carte per le quali potremmo considerare lo splash, forti di un Highland Lake (foil), di una Evolving Wilds e un Traveler’s Amulet. Definito questo punto di partenza…

  • 6 rare, ognuna di un colore diverso (d’ora in poi “miste”): aggiusto in fretta la build, prediligendo UG o UW a seconda della qualità delle carte trovate.
  • 3 rare “miste”, 3 rare nere: questo è lo scenario più complesso, ma in generale io sconsiglio comunque di andare a giocare un colore non supportato dallo zoccolo duro delle altre magie. È proprio per non farsi condizionare dalle rare che le nascondiamo. Chiaramente, se siamo fortunati, basterà pescarle tutte e tre a fila per vincere le partite. Ma non lo sarete. Sarete solo prede della Teoria del Fortunello.
  • 4 rare “miste”, Rekindling Phoenix ed Etali, Primal Storm: il power level di queste carte Rosse giustifica lo splash. Il colore Blu viene sfruttato al massimo assieme al fixing (che deve essere presente già da prima), aggiungiamo i Sailor of Means e qualcosa che produca Tesori per aiutare a pagare i costi red red . Bombard ed Unfriendly Fire sono comunque, assieme alle rare, tutte B.R. in scala BREAD, quindi bilanciate con le “A” Blu che dovremmo aggiungere per poterle giocare.
  • 3 rare “miste”, Zacama, Primal Calamity e due Silent Gravestone: una è pure un po’ missprintata e spiacevolmente asimmetrica. La delusione di aver aperto rare così brutte non condizionerà il vostro umore in fase di deckbuilding, permettendovi di rimanere lucidi e oggettivi nella scelta della strategia migliore. Almeno una delle altre rare è Ghalta, Primal Hunger. Montate UG Merfolk, aggiungeteci il parafulm Ghalta, Primal Hunger e via.

Spero che l’articolo vi sia piaciuto. Alla prossima settimana

9 Comments

  1. fabio pellizzari

    Ammetto di aver montato fin troppe volte dei mazzi orribili perché tentato da delle bombe pazzesce. E ora che ci penso il prerelise dove ho fatto uno fei risultati migliori avevo trovato delle rare bruttissime. È proprio vero, il grosso del lavoro lo fanno sempre le comunaccie 🙂

  2. Alex

    Articolo molto bello che tratta un argomento per niente scontato.
    Ne farò tesoro per il prossimo Sealed!

  3. Dario

    Grande articolo come sempre Steelstar! 😆 Una domanda in un sealed Two-Headed Giants che mazzi monteresti? Uno aggro e uno con più o meno tutte le bombe (eccetto quelle del colore del primo mazzo)?

  4. Francesco Azzolini

    [quote name=”Mr.B”]Grande articolo come sempre Steelstar! 😆 Una domanda in un sealed Two-Headed Giants che mazzi monteresti? Uno aggro e uno con più o meno tutte le bombe (eccetto quelle del colore del primo mazzo)?[/quote]

    il 2HG limited è l’apoteosi dell’attrito. I punti vita non sono settati a 30 per niente, senza questa riduzione le partite sarebbero lunghissime, e una strategia aggressiva non funzionerebbe.
    In 2HG i mazzi montati possono quasi essere indipendenti, ma mai anti-sinergici. Se un mazzo è molto aggressivo, anche il compagno deve poter mettere un po’ di pressione, altrimenti si rischia di fare male due cose e bene nessuna. Prova a pensarla così: 2HG Modern, un giocatore con Burn e l’altro con Soul Sisters. I due piani di battaglia sono diversissimi, uno incentrato sulle fasi iniziali della partita e uno che prende tempo per poi dominare il board; il fatto è che se Soul Sisters ingrana, non è che cambi se l’avversario sia a 30 o a 10. Se invece immagini un doppio Burn, dove peraltro le magie sono passivamente potenziate (a causa del totale ridotto di 10 Punti Vita) le possibilità di vittoria aumentano sensibilmente.
    Una volta definita la strategia di base, l’importante è che sia condivisa e che non ci si pesti i piedi.
    ah, e in quel formato Reach è fortissimo, Flying è meno appetibile e Trample è la keyword più forte.
    risposta breve, ma spero che possa aver risolto qualche dubbio: gran parte del deckbuilding è in ogni caso davvero simile a quello per l’ 1vs1 🙂

  5. Alarico

    Steelstar, l’inquisitore ringrazia!
    Come ogni tuo lavoro, anche questo è molto valido, interessante e do agevole lettura.

    Il sealed l’ho sempre visto come un giardino dell’Eden: la mela che luccica di più è quella che ti porta in errore. Sono gli unici eventi ai quali partecipo (e pure sporadicamente) ma almeno la prossima volta ci andrò guidato da qualche consiglio valido (i tuoi).

    Ti ringrazio ancora personalmente, e rinnovo i complimenti per la tua serie di articoli!

  6. Dario

    Grazie della dritta, lo terrò a mente al prossimo prerelease 😆

  7. Simone Facchinetti

    Grazie Steel per questa chicca! E’ sempre bello sapere di avere un articolo creato “su misura”!

    Personalmente, il Sealed è da un po’ di tempo l’unico formato competitivo a cui giochi -con buoni risultati, peraltro.

    Anche da me va molto il 2HG, e lo trovo davvero divertente. Se tu avessi, oltre a quelli qui sotto condivisi, altri suggerimenti su come Sealedare i decks, sarei entusiasta di leggerti su queste pagine.

    Grazie, come sempre, per l’eccellente lavoro. Si lascia leggere che è un piacere, interessantissime le strategie dei jappo… Maledetti nipponici, ne sanno una più del diablo.

  8. Bonaghers

    Ciao… Ottimo articolo, solo una piccola precisazione.

    [quote]ogni partecipante deve costruire un mazzo da 40 carte[/quote]

    In realta’ sarebbe da dire ALMENO 40 carte.
    Tutto qui!

  9. Fabio Giraldi

    Molto interessante, mi piace l’approccio scientifico di tutta la serie degli articoli di Steelstar.

    Non conoscevo il metodo della build con rare coperte, ma di certo la proverò durante i prossimi sealed (peccato non si possa realizzare su MTGO 😛 ).

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