pauper familiarArticolo di Roberto Joekid67 Bernocco

Bentrovati, lettori di Metagame! Dopo il mio primo ‘vagito’ su queste pagine con l’articolo dedicato a Dimir Zubera, vorrei portare alla vostra attenzione un archetipo, presente da molto tempo nel Pauper, ma poco conosciuto e dalle potenzialità notevoli, basato su una delle meccaniche più curiose presenti in Magic: i Familiar Decks.

Quella ‘s’ non è messa lì a caso. L’archetipo infatti si è evoluto molto nell’ultimo periodo, e i deck builder più fantasiosi (come ad esempio 420Dragon e Mlovbo) ne hanno concepito diverse varianti. Esper :U: :W: black, Bant :U: :W: :G:, Jeskay :U: :W: :R:, Azorius mana wu e persino Dimir mana ub. Insomma un universo di possibilità, che ruotano principalmente attorno a due meccaniche: Familiar e sull’untap delle terre. La meccanica Familiar arriva per la prima volta con l’espansione Planeshift, un piccolo set, nel blocco Invasion dove spuntano delle creature, una per colore, recanti la medesima meccanica: le spell del colore X e Y costano 1 incolore in meno. Già leggendo il ruling ci si rende conto del potenziale di queste carte, tanto più se si considera che almeno due di loro, Sunscape Familiar e Nightscape Familiar, hanno indicato nella riduzione del costo il colore blu :U:. Però perché è così fondamentale questa riduzione, apparentemente minima, di costo mana per le spell?

Qui arriva l’altra meccanica, l’untap delle terre, spuntata più volte tra le varie espansioni con carte che hanno fatto la storia dei vari formati e che in Pauper hanno sempre subito, presto o tardi, il ban, per ovvi e, a mio avviso, anche validi motivi (sì Wizzy, Peregrine Drake e Cloud of Faeries stamparle comuni forse non era il caso…). Ultimo superstite di questa famiglia di magie resta Snap, che svolge lo ‘sporco lavoro’ di fornire mana aggiuntivo grazie al suo effetto ‘stappa due terre’ applicato alle bounce land, rimbalzando minacce avversarie o innescando, grazie alle nostre creature, combo infinite conducendoci all’inevitabile vittoria. Dopo questa breve sintesi, cominciamo a parlare dell’ultima incarnazione di questo archetipo, arrivato secondo al Challenge del 6 Giugno 2018 grazie al ‘vate’ dell’archetipo 420dragon:

Pauper Familiar by 420dragon
Finalist
Pauper Challenge #11407045 on 06/03/2018
ndr.
Details
Main Deck: 60
Sideboard: 15

ANALISI

Iniziamo a parlare delle creature, asse portante del mazzo, che variano spesso, per scelta e numero, nelle sue varie versioni:

God-Pharaoh’s Faithful. L’uscita in Hour of Devastation regala un parante eccellente, unito a un’abilità di life gain impagabile, laddove la recursion delle nostre magie creatura e non, ci salva da aggro molesti e ci porta fuori dalle salve dei botti di Burn & Co.

Mnemonic Wall. È la creatura su cui poggiano tutte le possibili combo del mazzo, andando a recuperare dal cimitero le spell appena castate, ridandoci in mano il pezzo giusto per innescare nuovamente la combo o reiterare l’effetto dediderato. Se poi abbiamo un paio di Sunscape Familiar in campo, il gioco è fatto.

Sage’s Row Denizen. Carta non sempre inserita, ma fondamentale se si vuole costruire una combo rapida e praticamente impossibile da arginare. Abbinata alla reiterazione delle nostre creature, costringe l’avversario a buttare nel cimitero tutto il suo grimorio.

Stonehorn Dignitary. È la nostra ‘assicurazione’ contro gli aggro deck, visto il suo effetto ETB (Enter the Battlefield) abbinato ai nostri Ghostly Flicker e Snap per un infinito: “No, tu non mi puoi attaccare nel tuo turno di gioco”.

Mulldrifter, Sea Gate Oracle e Sunscape Familiar sono il ‘core’ del mazzo, fornendo effetti ETB e lo sconto del mana per rendere più fluida e rapida la nostra vittoria. Essendo di fatto un mazzo orientato sulle creature Sea Gate Oracle è preferibile a Augur of Bolas perché sarà sempre in grado di fornire una carta aggiuntiva, indipendentemente dal tipo.

sea gate oracle alteredIl reparto magie si compone di una selezione di draw e card selection tra le migliori di tutto Magic. Compulsive Research, visto il buon numero di terre presenti nel mazzo, ci fornirà quasi sempre 2 carte a costo 2:U: o meno, oltre a regalarci una possibile chiusura instant, una volta costretto l’avversario a millarsi tutto il grimorio con Sage’s Row Denizen, costringendolo a pescare a vuoto. Preordain e Brainstorm manipolano egregiamente il grimorio fornendoci le carte necessarie per costruire in fretta la nostra combo, mentre Ghostly Flicker e Snap innescano e reiterano, opportunamente supportati da Sunscape Familiar i nostri ETB effect.

Resta giusto lo spazio per un paio di Serrated Arrows, utili a rimuovere creature piccole e fastidiose, oltre ad essere rimbalzabili e riusabili due o più volte con Ghostly Flicker. Non male per un banale ‘sasso’.

Il reparto terre è di fatto il cuore pulsante, l’anima di questo mazzo, grazie alle bounce land, Azorius Chancery e Dimir Aqueduct, che con Snap e Sunscape Familiar permettono di ottenere virtualmente mana infinito. Questo è anche uno dei punti deboli del mazzo, ma avremo modo di parlare di questo dettaglio in seguito.

CONSIGLI PER LA SIDEBOARD

Le scelte inserite da 420dragon puntano a rinforzare la capacità del mazzo di arginare Burn spell, aggro, hate alle creature con Reaping the Graves e a rimbalzare minacce indigeste con Capsize. Sono poche le spell che interagiscono direttamente con l’avversario e pochi, nel complesso, i counter nonostante il blu :U: sia il colore principale del mazzo. In questo archetipo sono possibili anche scelte molto differenti da questa, sia di Main che di Side, quindi non mi stupisco che il giocatore possa modificare l’impostazione, ritoccando e personalizzando gli slot liberi, rispetto al nucleo principale della lista. Avremo poi modo, magari in un futuro articolo, di mostrate quanto si possa variare l’archetipo, passando anche a soluzioni a tre o più colori.

MATCHUP
Questo combo deck ha un’impostazione piuttosto lineare nel game plan, ma il suo vero tallone d’achille sono i primi turni, anche a causa delle bounce land, vitali quanto lente nell’avvio della partita. I mazzi rapidi come Stompy o Affinity possono proporre troppe minacce molto rapidamente e un singolo Snap a volte non basta a tenere a bada l’orda di creature dell’avversario. In questo caso ci vengono in aiuto i God-Pharaoh’s Faithful che abbinati ai Sea Gate Oracle e ai preziosi Sunscape Familiar possono fornire quei paranti utili a tamponare la situazione, mentre si sviluppa il board e sopratutto la mana base in campo.

Questa lista nello specifico non interagisce con l’avversario, quindi verso Control, in particolare Delver deck e Tron, non ha modo di proteggere i suoi pezzi, confidando più sulla rindondanza delle possibili opzioni e sul consistente motore di pesca, piuttosto che su couter specifici, se non di Side. Scelta che può non piacere, ma che alla fine resta nell’ambito delle possibilità di personalizzazione del mazzo.

MBC, UW Tribe e Kiln Fiend restano mazzi non facili da approcciare, perché possono uccidere le nostre creature o evitarne i blocchi. L’unica è giocare d’astuzia o salendo di vite in fretta o presentando più creature a turno in modo di evitare effetti sacrificio che penalizzino la nostra strategia principale. Se riusciamo a sviluppare il board a sufficienza non avranno modo di contrastare la nostra combo infinita.

Un ultima attenzione va posta al grave hate. Relic of Progenitus, Bojuka Bog, Nihil Spellbomb e sopratutto Faerie Macabre sono i nostri nemici giurati. Tenete gli occhi ben aperti se avete anche solo il sentore che il vostro avversario possa avere qualcuna di queste spell nel suo mazzo. Potete aggirare il problema, certo, ma dovrete giocare con molta attenzione, pena mandare in fumo la vostra possibilità di vittoria.

IN ULTIMA ANALISI

Il mazzo rientra in quelle scelte esotiche, poco presenti nel meta online e tra i tavoli da gioco, anche se ha diversi estimatori illustri e alcuni player nostrani e oltre oceano piuttosto noti e seguiti che lo utilizzano con costanza. Difficilmente la meccanica Familiar o l’untap delle terre potrà avere delle aggiunte di rilievo (Unwind non può rientrare tra le possibili scelte, in quanto necessita dell’interazione con l’oppo e non se ne può prevedere la reiterazione), ma in questi ultimi mesi diverse aggiunte hanno rimpolpato le fila delle possibili carte utilizzabili in questo archetpo, con interazioni interessanti. La recente stampa di God-Pharaoh’s Faithful o di Prosperous Pirates dimostrano che c’è ampio spazio per il deck building e l’innovazione di questo mazzo. Ma di questo, se lo gradite, sarà oggetto di un futuro articolo che spazierà sull’enorme potenziale di questo archetipo e sulle mille possibili varianti che potrete costruire con un minimo di immaginazione.
Spero che vi sia piaciuto questo nuovo articolo, che vuole portarvi ad esplorare un mazzo poco conosciuto che però potrebbe regalarvi parecchio divertimento, anche in barba all’apparente complessità. Senza contare che potreste, con piccole modifiche, cambiarne profondamente l’impostazione e persino le chiusure.

Stay Magic, Stay Pauper!
Roberto.

2 Comments

  1. CiroCiro

    Bellissimi i tuoi articoli, ben scritti e pieni di informazioni utili, grazie!

    Una domanda/richiesta da un vecchio giocatore di T2 che vorrebbe riprendere col Pauper: è competitivo uno spaccaterre nel formato? Hai in programma di scrivere un articolo al riguardo, o puoi almeno suggerirmi qualche lista dalla quale partire?

  2. Roberto Bernocco

    Ciao CiroCiro
    Grazie per i complimenti.
    Al momento non ho in programma di parlare a breve di mazzi spacca terre (o land denial, o ponza deck, se vugliamo usare la nomenclatura internazionale).
    Puoi cercare su un motore di ricerca con questi termini elenchi o liste, per iniziare a farti un’idea. Esistono comunque liste UG, RG e Mono Nero, che hanno come focus principale questa meccanica.

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