pauper mono_ponzaArticolo di Roberto Joekid67 Bernocco

Bentrovati, lettori di Metagame! Sono di nuovo qui a parlarvi di un archetipo ‘di nicchia’ che si è affacciato da poco nel panorama del Pauper, grazie all’intuizione di uno dei deck builder più stravaganti che calcano la scena del formato: Deluxeicoff. In realtà raccolgo anche una richiesta di un lettore, che qualche articolo fa mi aveva chiesto di trattare una delle shell più cattive e nefaste non solo di questo formato, ma un po’ di tutto Magic: il Land Denial, o i Ponza.deck, in onore del primo ideatore di un mazzo basato su questo tipo di meccanica.

Sulle prime non mi sono mai entusiasmato troppo per questa tipologia di mazzo, principalmente perché, le vecchie liste finora, non riuscivano a generare sufficiente value limitandosi a distruggere le terre avversarie, sperando così di rallentare l’avversario quanto basta per imporre il proprio gioco, per poi chiudere i conti con creature poco gestibili. Alcuni match up, tipicamente contro mazzi mono color con una curva mana bassa, magari coadiuvati da mana dork o da Quirion Ranger (come per Elfi o Stompy) rendevano vano l’accanimento verso le loro terre e di conseguenza le possibilità di vittoria. Un altro aspetto poco funzionale di questo archetipo, nelle sue varie incarnazioni, era dipeso dalla mancanza di un card advantage solido che permettesse di mantenere con costanza il piano land denial che rischiava di spegnersi dopo i primi turni di gioco.

Quindi perché non implementare ai tipici colori delle magie ‘spacca terra’, Rosso red, Nero black e Verde green, il colore per eccellenza, votato al vantaggio carte, il Blu blue ? Da qui l’idea di Deluxeicoff prende corpo e viene subito portata alla vittoria su MTGO, con questa lista:

UB Ponza by Hrymfaxe
Pauper League 2018-07-04, (5-0)
ndr.
Details
Main Deck: 60
Sideboard: 15

ANALISI
La scelta del Nero black per le spell ‘spacca terra’ è quasi naturale: Choking Sands, Icequake, Rancid Earth e Befoul sono il meglio che si possa desiderare, nel Pauper, per annichilire la mana base avversaria. Il Blu blue porta in dote un’altra carta utile a mantenere alta la pressione sull’avversario, sia verso le terre, sia verso permanenti molesti, che in qualche modo possano mettere in crisi il nostro piano di gioco: Recoil. La sua abilità secondaria di far scartare una carta non sarà così incisiva, vista che lo scopo del nostro gioco è di non far giocare le spell all’avversario, che si ritroverà molto spesso con la mano piena di carte ‘bloccate’, però è un valore aggiunto, privo di draw back, che può tornare comunque utile.

Per coadiuvare la strategia del mazzo, sono state introdotte, contro le creature un paio di Chainer’s Edict, utili nei primi turni e, fondamentali contro i mazzi che ‘sciamano’, le Fade Away, solitamente snobbate in altre situazioni, ma che brillano per efficienza in questo archetipo. Lanciate al momento giusto, contro l’avversario privo di mana e con il board pieno di creature, si trasformano a tutti gli effetti in una micidiale ‘wratta’ asimmetrica. Non male per una vecchia carta uscita con l’espansione Esodo, non vi pare?

Per supportare in tutte le fasi della partita questa strategia aggressiva bisogna fare ‘value’, pescando sempre in maniera ottimale le carte più efficienti al momento giusto. Ovviamente, con il Blu blue a disposizione si ha accesso alle ‘staple’ del formato, Ponder e Preordain, che vanno anche a sistemare al meglio la pescata, fornendoci quelle spell a basso costo utili a migliorare uno degli aspetti più critici dell’archetipo: la curva del mana. Già, perché le nostre ‘spacca terra’ costano tutte 3 mana o più e non è certo agevole lanciarle nei primissimi turni. Per fortuna nel Nero black abbiamo un’altra ‘staple’ perfetta per lo scopo: Dark Ritual. Cosa chiedere di più a una magia, che per un mana black ce ne fornisce tre blackblackblack?

Sulle creature, ovviamente poche visti gli scopi del mazzo, si sono effettuate delle scelte pratiche:

  • Augur of Bolas è perfetta per fornire un parante a Turno 2, dove il mazzo rischia di soffrire qualche attacco rapido, prima che il nostro ‘piano’ di distruzione totale abbia inizio. In più ci regala un ottimo ‘filtro’ utile per trovare le nostre magie ‘spacca terra’, fondamentali se vogliamo che l’archetipo ci porti alla vittoria.
  • Thorn of the Black Rose è utile quando abbiamo stabilizzato il board e vogliamo aumentare la pressione verso l’oppo con un maggiore card advantage impedendo rimonte, qualora il nostro piano land denial andasse scemando nel late game.
  • Gurmag Angler è sia una finisher sia un parante giocabile in fretta, visto che riempiremo piuttosto rapidamente, con le nostre magie, il cimitero.Il reparto terre, su base Dimir mana ub, ha bisogno di fornire rapidamente il doppio Nero blackblack per le nostre spell ‘spacca terra’, quindi diventa imprescindibile la scelta delle Peat Bog, utili a fornire l’accelerazione necessaria all’archetipo, sin dal Turno 2. Certo non è una mana base rapida, e curiosamente, risulta pure piuttosto fragile in caso di Mirror Match. Sarà un aspetto da tenere in considerazione, se malauguratamente il vostro meta si riempisse di tutto questo ‘odio’ verso la mana base.

CONSIGLI PER LA SIDEBOARD

Vista la peculiarità del game plan anche la Side contiene delle scelte un po’ diverse dal solito, volte più che altro a compensare i match up più ostici dell’archetipo. Non c’è quindi da stupirsi per la presenza delle Radiant Fountain, utili a fornire un po’ di life gain e delle Aura Flux, perfette per eliminare qualsiasi minaccia proveniente dagli incantesimi.
Al di là di queste scelte, un po’ estreme, la regola da seguire per ulteriori carte di sideboard è quella di prediligere soluzioni che costringono a far pagare mana all’avversario. Mana che la vostra strategia, avrà sistematicamente rimosso.

MATCHUP

Questo archetipo può venire annoverato tra i Control.deck, anche se non è presente una vera interazione contro l’avversario, tanto più che buona parte delle nostre spell sarà a velocità sorcery, non certo il massimo per mettere pressione. Si cerca di impedire il gioco avversario, con una delle meccaniche certo tra le più forti, ma che necessita di un buon numero di carte di ‘supporto’ per reggere eventuali intemperanze del mazzo.

Basta che le magie ‘spacca terra’ latitino e le nostre partite saranno frustranti, inconcludenti, indipendentemente dal match up da affrontare. Forse questa incarnazione si prefigge perlomeno di ottimizzare questo aspetto, fornendoci un buon pool di carte con cui ‘tenere all’angolo’ il nostro avversario.

Restano comunque i talloni di Achille tipici di una shell non rapidissima, verso aggro spinti e l’insidiosa accoppiata UW Tribe e Kiln Fiend, ma almeno in questa versione dell’archetipo Recoil ci può fornire una risposta che ci permette, se non di chiudere, almeno di prendere il tempo necessario per trovare le possibili chiusure.

Molto dipenderà dal meta che presumete di trovare, se è ricco di Midrange o di Tron.deck potreste giocarvela al meglio delle vostre possibilità. I counter sono un problema annoso, ma con il land denial a vostra disposizione, potrebbe non essere così insormontabile, sempre se lascerete il vostro avversario con zero terre in campo. Già un’isola, con Daze, potrebbe esservi fatale.

IN ULTIMA ANALISI
Come vedete, anche questa volta, sono andato a spulciare un archetipo particolare, affascinante nella sua brutale cattiveria, che forse, nei colori Dimir mana ub potrebbe trovare un’incarnazione stabile e sostenibile, al di là del piccolo torneo di quartiere. È ancora presto per considerarlo un Tier, vista la ‘gioventù’ di questo mazzo, però chissà, in certi ambienti, dove già hanno trovato spazio mazzi del genere negli altri colori, potrebbe attecchire questa nuova versione, che dalla sua il pregio di aver ‘smussato gli angoli’ che la rendevano poco consistente.

Purtroppo, considerata la poca simpatia della Wizard verso questo tipo di magie, sarà molto difficile che verranno stampate nuovi ‘spacca terra’ più efficienti e meno costosi in termini di mana in futuro, ma il downgrade di Pillage (qualcuno ha detto Sinkhole…) chissà che non porti qualche cosa di nuovo per questo archetipo. Anche questa volta siamo arrivati al termine di questa ‘presentazione’ in cui mi sono divertito a soddisfare la curiosità di chi è alla ricerca di qualcosa di diverso dal solito. Ormai dovreste averlo capito, il Pauper è una fucina di idee e di possibilità, basta solo ‘guardarsi intorno’ e scoprire archetipi sempre nuovi.

P.S.: Mettete in conto che se porterete questo archetipo con costanza, soffrirete di solitudine molto presto, attirando su di voi gli strali avversi dell’intero universo. Io vi ho avvertito…

Stay Magic, Stay Pauper!
Roberto.

2 Comments

  1. Nicolò Battilana

    Questo mazzo è un concentrato di male, mi piace…
    Sui matchup si è fatto un discorso generale, sì può dire qualcosa di più specifico? Grazie mille e complimenti per l’articolo!

  2. Roberto Bernocco

    [quote name=”TheGreatBallofFire”]Questo mazzo è un concentrato di male, mi piace…
    Sui matchup si è fatto un discorso generale, sì può dire qualcosa di più specifico? Grazie mille e complimenti per l’articolo![/quote]

    Grazie per i complimenti. E’ difficile stilare una casistica più dettagliata per i match up, visti i risultati contrastanti che ho avuto con i miei test e non me la sono sentita di lanciarmi in un’analisi dettagliata verso tutti gli archetipi. Inoltre il mazzo è giovane, non ho avuto modo di raccogliere molti dati dai giocatori che lo hanno usato su MTGO per poter stilare un testo più strutturato.

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