C’era una volta un… evincaro. So che a primo acchito può sembrare l’inizio della peggior favola della buonanotte che sia mai esista, ma è anche uno dei metodi migliori per introdurvi all’argomento di questo articolo: i tramutanti. Che li amiate, li odiate o vi lasciano indifferenti, al pari di molte altre razze fortemente tribali di Magic, è innegabile quanto la loro storia (e evoluzione), che attraversa molti set e archi temporali, sia importante e significativa. Ma… cosa c’entra in tutto ciò un evincaro? Forse in molti non se lo ricorderanno, ma l’inizio della storia dei tramutanti inizia proprio con un evincaro – anzi, con uno tra quelli più importanti che siano mai esisti: Volrath. Traditore della propria tribù, sadico torturatore e sperimentatore (sulle creature viventi), fedele seguace di Phyrexia e del suo signore, Yawgmoth, nella saga della Cavalcavento (la più grande storia continua finora mai scritta di Magic) ha assunto perfettamente il ruolo di “classico antagonista” nei confronti di Gerrard – ovvero il “classico protagonista” bello, eroico e virtuoso.