Cari lettori, eccovi con un’altra intervista ad un grande illustratore: Izzy Medrano… Era un po’ di tempo che avevo le risposte alle domande che gli ho fatto, ma per diversi motivi non sono mai riuscito con costanza a tradurle. Un po perchè avevo la testa altrove, un po perchè rileggendo le risposte mi sembra di capire che Izzy impersoni lo stereotipo dell’artista a pieno. Un po’ confuso, visionario, poco chiaro ma al tempo stesso istrionico e un po pazzo. Ecco dunque che decifrare quello che scriveva facendogli la tara è stato un poco difficile. Ad ogni modo siamo finalmente giunti alla pubblicazone. Buona Lettura.
Iniziamo con un pò di doverosi link per ammirare le sue opere e capire cosa abbia illustrato in Magic the Gathering:
La firma in basso a sinistra è quella di Izzy, ma il suo nome completo è Izzy Medrano, ovvero uno degli artisti più visionari, estrosi e innovativi che Wizards of the Coast abbia mai avuto. Le immagini delle carte che illustra non sono mai banali e sempre di grande impatto. Mostri, Artefatti, Terre ma sopratutto figure umane sono il pane quotidiano per Izzy che fin dal 2008, con il set Shadowmoor, delizia i nostri occhi. Per sua stessa ammissione ama definirsi un illustratore, un insegnante, un “public speaker” e uno scrittore, ma oltre a tutto questo è stato ed è responsabile per la progettazione e la creazione di immagini per dozzine di studi di illustrazione. Un artista che non ha mai smesso di mettersi alla prova, spingendo sempre più in alto l’asticella dell’innovazione e della creatività. Un esempio? L’anno scorso ha deciso di riunire la sua passione per il disegno con l’altro suo grande amore: l’oceano. Ha impacchettato tutto il suo studio, l’ha fatto entrare dentro una barca e da li ha continuato ad illustrare, a esplorare il mondo e a documentare le sue esperienze. Vivere tutte queste esperienze gli ha permesso di ottenere un grande impatto sulla sua creatività, sulla comunicazione e sul modo di affrontare le sfide che la vita gli riservava. Se avete voglia di capire di cosa sto parlando, potete dare una sbirciata al suo blog che ha tenuto in questo lungo viaggio che gli ha fatto solcare quasi tutti i mari del mondo: http://www.artaboard.com/
Giuro che quando gli ho chiesto se avesse voglia di accettare una breve intervista con Metagame.it non avrei mai immaginato di incontrare una persona di così grande spessore. Ecco perchè mi fa molto piacere introdurvi queste 10 domande che spero vi faranno capire ancora meglio che bella persona sia Izzy e che grande artista sia.
1) Ciao Izzy, grazie per aver accettato di intrattenerci con questa breve intervista sulle pagine di Metagame.it. Prima di tutto mi piacerebbe che ci facessi capire chi è Izzy e come sia arrivato ad illustrare le carte di Magic.
Ho giocato un bel po a Magic negli anni 90 gareggiando con diversi amici di scuola, insieme ad altri giocatori di Rpgs. Ero solito giocare mazzi UB con Lord of the Pit, Bad Moon e Unsummon oltre a gustosi artefatti. Non ero il migliore, ma di solito riuscivo a vincere. Durante questo periodo mi sono dilettato con l’arte del disegno. Passavo molto tempo a disegnare visto che era la cosa più facile da fare, e mi sono letteralmente innamorato di alcuni disegni delle carte che giocavo. Immagini come Vesuvan Doppelganger, Dandan, Sengir Vampire, Wall of Bone, Memory Jar, Regeneration, Fallen Angel… potrei continuare all’infinito.
Ad ogni modo, qualche anno dopo mi sono iscritto all’accademia delle belle Arti dedicandomi allo sviluppo di concept art per videogiochi. Stavo lavorando al gioco di Tony Hawk della Neversoft, ma non è che mi entusiasmasse molto disegnare jeans e felpe con cappuccio, così mi sono proposto come disegnatore per la Wizard seguando le indicazioni che ho trovato sul loro portale alla voce proposte di lavoro. Ho iniziato facendo piccole immagini di contorno per D&D e dopo non molto sono stato proposto alla sezione Magic da uno dei direttori artistici con cui ho lavorato. Da quel momento in poi ho iniziato a collaborare con la WotC per le illustrazioni delle carte di Magic. Ancora oggi quando ho un po di tempo libero e qualche amico con cui divertirmi tiro fuori i vecchi mazzi e scateno l’inferno.
2) Leggendo qua e la su internet ho letto del tuo progetto “Art aboard” che mi ha veramente incantato. Unire le tue più grandi passioni e portarle ad un livello così estremo è una cosa che ti ha dato molto dal punto di vista umano e della creatività. E’ stata una scelta istintiva, oppure eri arrivato ad un punto in cui cercavi nuovi stimoli per le tue illustrazioni?
ArtAbroad è il nome del il mio stile di vita/lavorativo. L’aver comparto una barca mi ha dato la possibilità di poter combinare la creazione di grandi storie e allo stesso tempo la libertà che il mio lavoro da freelance mi garantisce. E’ facile collegare i nostri lavori alle nostre vite. Lavoriamo duro anno dopo anno per accumulare denaro e tempo per trascorrere brevi vacanze e vedere il mondo, quando siamo fortunati. C’è qualcosa di molto insensato in tutto questo. E’ un modo di vivere e lavorare antiquato. Dal momento in cui posso svolgere al computer il mio lavoro in qualsiasi pare del mondo, non ha senso stare fisso a Los Angeles pagando un affitto e tutte le altre spese.
3) Puoi descriverci cosa questa esperienza ha prodotto nelle tue illustrazioni? E quali disegni sono stati concepiti a bordo della tua barca?
Credo che la vita in barca abbia influenzato maggiormente l’arte della mia scrittura piuttosto che quella dell’illustrazione. La maggior parte delle illustrazioni che creo hanno in un qual certo modo una linea guida commissionata dalla direzione artistica. Credo poi che dal momento in cui ho iniziato questa mia nuova vita, da circa otto nove mesi, sono ancora nella fase in cui sto assorbendo i luoghi e le esperienze che incidono poi nella parte creativa della mia mente.
4) Scorrendo nel Gatherer le immagini delle carte da te illustrate, trovo che le figure umane abbiano un’impatto visivo superiore alla media. Alabaster Mage, Azure Mage, Burning-Tree Emissary, Impulse, Mina and Denn, Wildborn, Wildborn, Onyx Mage e War Priest of Thune sono tutte che rivelano una grande padronanza di illustrazione. A tal proposito cos’è che ti piace disegnare maggiormente?
Credo che le persone siano molto attratte dalle illustrazioni che creo proprio perchè sono quelle che mi piace disegnare maggiormente. Adoro ritrarre scene intime. Non necessariamente scene d’amore, ma scene che trasmettono emozioni. Amo il sottile gioco gioco delle emozioni sui volti ed il linguaggio del corpo. Così i lavori che veramente mi permettono di trasmettere qualcosa come l’intimità di un sorriso o il brivido del coraggio sono quelli in cui mi sento maggiormente coinvolto. Non somo mai stato un amante di grandi battaglie o di paesaggi suggestivi. Mi piace illustrare scene molto da vicino. Voglio mostrare la freddezza dell’assassino mentre la lama scivola tra le costole della vittima. L’aspetto del tradimento negli occhi del personaggio morente, e sopratutto mi piace giocare con le aspettative. E’ davvero raro che abbia l’opportunità di giocare con questo genere di cose, ma quando mi è data la possibilità, do il meglio di me.
5) Qual’è il processo creativo che si finalizza nelle tue illustrazioni? Da cosa trai ispirazione per dare vita alle creature che la Wizards of the Coast ti commissiona?
Mi piace molto introdurre elementi della realtà quando creo un mondo Fantasy. Durante la maggior parte delle illustrazioni creo un sacco di immagini diverse con colori, luci, ed espressioni come base per la mia immaginazione in attesa che una buona idea salti fuori.
6) Tra le tante carte che hai illustrato ce ne sono alcune che hanno avuto ed hanno un grande impatto nel gioco. Shardless Agent, Ajani Vengeant e Deceiver Exarch solo per citarne alcune. Cosa si prova a creare l’illustrazione di una carta che poi nel gioco ha un ruolo così importante?
Onestamente non conosco gli elementi delle carte che illustro che possono tramutarle in grandi prospettive nel gioco. Come artisti non abbiamo alcun elemento di controllo sulle meccaniche delle carte che caratterizzano la nostra arte. Il più delle volte quando una carte che ho illustrato sale di valore sto già lavorando sul blocco successivo. Molto spesso poi mi capita di non sapere il reale valore delle carte che ho illustrato fino a quando partecipando come ospite ad eventi come GP o Pro Tour mi ritrovo a mettere autografi su una ventina di carte che ogni giocatore mi mette sul tavolo.
7) Navigando su Internet ho visto che ti dedichi molto nei tutorial di illustrazione, che poi pubblichi sul tuo blog. Perchè dedichi a questa attività così tanto tempo?
Sono stato in un certo qual modo un insegnante per tutto il periodo che ho collaborato con la Wizards of the Coast. Mi piace tirare fuori idee complesse e comunicarle in modo che tutti possano capirle. Sento come se avessi sbloccato un’antica filosofia e posso condividerla con tutti. Trovo che questo sia vero con un sacco di cose diverse al di fuori dell’arte. I nodi delle barche, la forma delle vele, come leggere l’oceano. Adoro semplificare le cose complesse e condividerle con gli altri. Credo che tutto ciò sia una fortuna dal momento in cui assisto diverse classi sul social Parenton (social per insegnanti d’arte. NdT). Li e su Gumroad sto costruendo una biblioteca sulla conoscenza della pittura nella speranza che possa aiutare chiunque voglia usufruirne.
8 ) Oggi fare l’illustratore sembra essere parecchio difficile. Bisogna confrontarsi con parecchia concorrenza, tecniche sempre nuove e un mercato sempre più vario. Quale consiglio ti senti di dare a chi ha deciso di intraprendere la professione di illustratore come te?
Le tecniche di illustrazione e la diversità dei mercati sono sempre in evoluzione. Se volete essere un illustratore di successo è necessario avere una conoscenza approfondita della luce, dei colori e delle forme. Ciò che però vi farà risaltare tra tutti gli altri disegnatori e rendere dunque i vostri lavori commerciabili, è quello di dare voce alle vostre prospettive e alle vostre idee. Siate sempre onesti con voi stessi ed i vostri lavori saranno unici. Si possono sempre imparare le tecniche più innovative ed essere consapevoli dei diversi mutamenti del mercato, ma illustrare attraverso le proprie visioni vi darà maggior successo e chance.
9) A quasi 25 anni dall’inizio della produzione di questo gioco da parte della Wizards of the Coast sono state create moltissime carte. C’è n’è una che ti sarebbe piaciuto illustrare?
Purtroppo non seguo il gioco in maniera assidua da conoscere le carte che in questi ultimi 25 anni sono state create. Il mio data pool è molto limitato. C’è però una carta che mi viene in mente quando ripenso al periodo in cui giocavo, la cui illustrazione mi è sempre risultata un po confusa, e magari se mi venisse commissionato quel lavoro potrei cercare di rendere maggiormente chiaro il concetto che c’è dietro la carta. Il suo nome è Twiddle.
10) Come ti vedi fra 10 anni? Continuerai ad illustrare carte, a fare disegni fantasy oppure cambierai del tutto?
Se me lo avessi chiesto 10 anni fa non avrei potuto immaginare il futuro in cui mi trovo ora. Dubito dunque che potrei farlo ora per predire i miei prossimi 10 anni. Sono sicuro che continuerò ad illustrare e a scrivere, e spero che la mia vita sia piena di avventure come lo è adesso.
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Interviste precedenti:
Sono veramente contento per il ritorno di questa rubrica!
Ho solo un “reclamo” per Izzy: penso che per l’artwork di “Tainted Remedy” si sia impegnato molto poco, dati altri suoi lavori di molto migliori.
[quote name=”Man of Pong”]Sono veramente contento per il ritorno di questa ribrica.[/quote]
Quoto! 🙂