sondaggissimo 17Articolo di Jimmy Jtk88 Caroli

Ben ritrovati al consueto appuntamento settimanale con questa ormai famosissima rubrica curata dal sottoscritto. Oggi con somma gioia andrò a parlare di un tema che spesso viene trascurato durante tante diverse fasi del gioco, dal deckbuilding fino ai tornei stessi, e che genera sempre tantissime discussioni sia prima che post partita. Oggi parleremo infatti della Sideboard, ma non toccheremo i classici temi che ormai tutti trattano (ovvero come sidare nei diversi match up o come settare la propria sideboard del mazzo rispetto a determinati meta attesi), quanto più della filosofia che sta dietro a questo coltellino svizzero e di come puntare ad ottimizzare al meglio quei 15 slot che ci sono stati donati dalle regole per poter massimizzare l’efficacia del nostro mazzo.

Dato che probabilmente questo articolo risulterà essere un po’ corposo (e quindi, di conseguenza, anche un po’ pesante), direi di cominciare ponendo dei punti e cercando di svilupparli in modo logico e organizzato.

Di Cosa Stiamo Parlando

Immagino che tutti voi siate affini con il concetto di sideboard, ovvero quelle magiche 15 carte che permettono di poter ribaltare match up e che possono davvero andare ad incidere tantissimo nell’economia di una partita e di un torneo stesso. È però buona norma ricordare che una buona sideboard non deve essere avulsa dalla mainboard, in quanto la deve essenzialmente integrare, non sostituire. Questo significa essenzialmente due cose:

  1. Quando andate a costruire il vostro mazzo oppure fate delle modifiche ad una lista che avete netdeckato da qualche parte, cercare di non focalizzarvi solo sulle 60 che giocherete durante il primo game, ma stendete tutte le 75 carte e guardatele in toto. Il mazzo è composto da 75 carte che potrete usare nel corso di 2/3 diverse partite, e queste 75 carte devono essere in grado di coprire la maggior parte delle minacce che vi aspetterete di affrontare;
  2. Le carte della vostra sideboard devono avere un senso in correlazione con la vostra mainboard, si in quanto a stile di gioco che a livello di piano. Certo esistono casi limite in cui le 15 della sideboard consistono in uno switch completo di piano, ma per la maggior parte delle situazioni le 15 della sideboard serviranno a supporto del piano originale del mazzo, sia esso control, aggro o combo;

La cosa importante da capire in questa prima parte è che non dovete dare per scontato il ruolo della sideboard quando andate a scegliere una lista da giocare piuttosto che quando iniziate a sviluppare il vostro mazzo personale. Spesso e volentieri si leggono proposte di mazzi nei forum o nei diversi gruppi di social in cui vengono descritte le 60 carte della mainboard ma non si accenna minimamente alla sideboard o alla sua costituzione: questa prassi è tremendamente errata, in quanto state mettendo il focus del vostro lavoro in una lista che giocherete statisticamente meno del 40% delle partite che andrete ad affrontare, il che è male e soprattutto può far creare aspettative completamente sballate in merito alla giocabilità delle stesse. Capito il ruolo che riveste la sideboard nell’ecosistema che definiremo “mazzo”, ovvero il collante necessario che intercorre tra un game uno “sofferto” e un game due/tre “equilibrato”, possiamo passare al secondo punto che vorrei andare a discutere assieme.

Costruzione e Costituzione di una Sideboard

Se qualche vostro amico vi ha mai detto “tranquillo, non c’è un modo giusto o un modo sbagliato di costruire una sideboard: tutto dipende dal meta” questo vostro amico aveva sia ragione che torto allo stesso momento. Infatti, per quanto può essere vero il concetto che meta diversi richiedono adattamenti di sideboard diversi (soprattutto in merito ai numeri piuttosto che agli attori stessi), esistono diversi modi “errati” di costruire una sideboard e un numero limitato di modi “corretti” per eseguire questo oneroso compito. Facciamo degli esempi semplici in modo da mettere in chiaro la situazione.

La Sideboard la Netdecko assieme al Mazzo

Primo approccio errato con cui affrontare il problema sideboard. Spesso e volentieri si preferisce netdeckare le 75 complete di un mazzo che ha fatto risultato nel tal torneo del tal paese con decine o centinaia di players, dando tutto per buono poiché “se ha vinto, significa che il mazzo è forte”. Questo discorso ha, ovviamente, diverse lacune che però non discuterò in questa sede, in cui cercherò di focalizzarmi solo sulla side. In primis, netdeckare una side significa accettare che il meta predetto dal tale player per il tale torneo collimi con il meta che ci si aspetta di affrontare. Questo, come insegnano ormai tutti i breakdown dei tornei che abbiamo a disposizione, sappiamo benissimo essere un dogma confutato: il meta americano differisce sostanzialmente dal meta europeo, che a sua volta differisce completamente dal meta prettamente italiano, che a sua volta è molto diverso dal meta dello specifico negozio/evento in zona regionale. Il che significa che, spesso e volentieri, le 15 carte che prenderete dalla lista netdeckata, saranno efficaci al massimo al 70-80% se proprio avete avuto fortuna. Vi ritroverete quindi con una sideboard con 12-13 carte effettive, in cui almeno 2 o 3 delle carte che avete listato non vi saranno servite e vi mangerete le mani perché potevano essere altre cose che magari si sarebbero rivelate più attinenti al meta locale.

Voglio una Sideboard quadrata: 4-4-4-3karma altered

Altro classico approccio alla sideboard: il mazzo è abbastanza quadrato, ha degli angoli di attacco chiari e si predilige una scelta molto semplice in cui la sideboard è atta a “tappare” questi buchi strategici. Le sideboard 4-4-4-3 sono ormai molto old school e superate in quanto il pool di carte disponibili si è ampliato molto e anche nei formati piccoli (Standard) spesso e volentieri la pletora di scelte disponibili è cosi ampia da rinnegare questa configurazione di sideboard. Ciononostante, la sideboard 4-4-4-3 è un ottimo modo per iniziare ad approcciarsi alla costruzione personalizzata di una sideboard, in quanto richiede quantomeno di prioritizzare le problematiche del maindeck e di massimizzare l’efficienza dei pochi slot disponibili nella side senza perdersi in inutili fronzoli. Un approccio “semplicistico” ma spesso funzionale, che però può essere tranquillamente sgrezzato.

Voglio una Sideboard che copra tutto: La Singleton

Al polo opposto della sideboard 4-4-4-3 vive la sideboard singleton, ovvero la sideboard costituita da 15 carte diverse tutte in monocopia. Queste sideboard richiedono moltissimo studio e tempo per essere ottimizzate e per poterne estrarre il maggior potenziale possibile. Cosa che deve essere molto chiara è che non ci si trova davanti a 15 carte diverse che hanno 15 ruoli diversi per 15 specifici match up: la sideboard singleton infatti è spesso costruita seguendo dei pattern di risposta piuttosto che seguendo diversi match up o situazioni specifiche. Un classico esempio di pattern a cui può aderire una sideaboard singleton è il seguente: hate per cimitero/hate per artefatti/risposte a minacce risolte/risposte a combo. Seguendo questo pattern potrete scegliere di giocare 15 carte diverse ma che in realtà possono essere raggruppate per scopi diversi, andando a mescolare questi pattern tra di loro. Ad esempio: Seal of Primordium può rientrare nell’hate per artefatti, ma anche nelle risposte a minacce risolte (Blood Moon, Master of Etherium) ma anche essere una risposta a combo (Amulet of Vigor, Phyrexian Unlife). La flessibilità è la chiave della sideboard singleton: ogni carta ha più utilizzi.

Questi sono esempi di come costruire una sideboard in modo “canonico”. Quello che invece preferisco a livello personale per la costruzione di una sideboard “corretta” è quello che definisco “approccio meccanicistico”.

Questo approccio consiste in tre macrofasi: (Ma ripeto, è solo il mio pesonale approccio allo sviluppo e/o adattamento della sideboard, ognuno è libero di seguire i propri personali diktat!)

Fare una previsione di meta percentuale e confrontarla con i match up del proprio mazzo

La prima cosa da prendere in considerazione quando si vuole costruire la propria sideboard è il target che si ha in mente. Il nostro mazzo soffre gli aggro veloci? Allora sarà bene cercare di dedicare spazio alla soluzione di questo match up ostico. Il mazzo invece ha un buon match up da aggro ma non riesce a reggere i controlli? Forse è meglio cercare di abbassare la curva e rendere il mazzo più aggressivo post side in modo da mettere più pressione fin dai primi turni. Una volta che avete individuato i match up da aggiustare per il vostro mazzo, non partite subito a cannone nel mettere dei full set di risposte nella vostra side, ma cercate di ragionare su quanto questi mazzi da cui state male siano percentualmente rilevanti nel vostro meta predetto. Non ha senso immolare preziosi slot di side contro, ad esempio, RG Slandi se prevedete che in un torneo da 200 persone solo una o due (magari vostri amici) lo porteranno. Quello che quindi consiglio è di fare due liste separate, una in cui listate i vostri match up partendo dai peggiori arrivando ai migliori, e una dove fate una predizione percentuale del meta atteso. Sulla base di entrambe andrete a definire come giostrare i numeri della vostra side.

Listare le carte per ogni singolo match up e limare i numeri duranti i test

Una volta capito quali sono i match up su cui dovrete concentrarvi di più, sia a livello di positività/negatività del match up stesso, sia a livello di quanto prevedete esso essere frequente, il secondo step è quello di elencare le carte che vorreste usare per cercare di aggiustare tali match up. Aumentare le rimozioni contro mazzi aggressivi può aiutarvi a farvi sopravvivere abbastanza a lungo per assemblare la vostra combo, mentre magari togliere drop pesanti in favore di minacce più veloci può farvi avere la meglio contro mazzi votati al controllo. Una volta che avrete una lista di carte per ogni singolo match up, iniziate a guardare quali di queste carte sono più frequenti all’interno di diversi match up. Ancient Grudge ad esempio in Modern è molto forte sia contro Affinity che contro Lantern, ma Nature’s Claim ha lo stesso effetto con la possibilità di colpire anche incantesimi fastidiosi (Prismatic Omen, Phyrexian Unlife, Blood Moon, Ghostly Prison, Worship), cosa da non sottovalutare. Iniziate quindi la vostra fase di test preliminare utilizzando una sideboard composta da 20-30 carte, magari contro i vostri amici. Una sideboard cosi ampia vi permette di poter utilizzare tutti i 4x che volete e quindi iniziare a capire quali sono davvero le carte che post side volete vedere tanto (i vostri futuri 4x) e quelle che invece siderete meno o in modo meno massivo (futuri 3x o 2x o anche monocopie). Questo processo, seppur lungo e tedioso, vi aiuterà anche a capire meglio come approcciarvi durante il difficile compito di sidare ogni volta e piano piano andrete a limare la vostra side arrivando alle famose 15 carte.

Aggiustare i numeri e preparare un piano delle sidate

L’ultima parte del processo prevede sostanzialmente l’ottimizzazione degli slot rimanenti dopo aver cementificato il grosso della sideboard. Questo spesso e volentieri significa aggiustare il singolo slot ballerino (o a volte due) magari cercando di ottimizzare meglio la mainboard, oppure cercando di avere un out ad un particolare match up di cui non si è particolarmente certi (magari il mirror, oppure con mazzi dallo stile di gioco simile). Una volta che le 15 carte della sideboard sono ben chiare, solide e definite, una buona prassi è quella di perdere un paio di ore della propria vita e mettere nero su bianco le sidate da fare verso la maggior parte dei match up previsti dal formato (attenzione: dal FORMATO, non dal META). In questo modo avrete si perso due ore della vostra vita, ma avrete guadagnato un sacco di tempo sull’orologio durante il processo di sidate di ogni singolo turno dei vostri tornei, il che è molto più di valore nell’economia dei tornei che andrete ad affrontare.

Il processo descritto è lungo e tedioso, ma se fatto bene e con un po’ di dedizione vi darà sicuramente più risultati rispetto a qualsiasi netdecking di liste varie ed eventuali. In più avrete sviluppato una coscienza di quello che state facendo, sarete certi delle vostre scelte e, nel caso abbiate sbagliato una predizione di meta, sarete in grado di aggiustare il tiro e modificare la vostra sideboard molto facilmente per i successivi eventi.

Perchè dovete sempre tenere a mente che le sideboard non sono eterne: è plausibile cambiarne la configurazione anche di settimana in settimana, soprattutto quando di passa dal torneo locale ad un big event nazionale. Ma è anche plausibile che la sideboard che si è utilizzata qualche mese prima torni in auge e funzionale per il periodo odierno.

Non fatevi scrupoli a mettere mano alla vostra sideboard, e soprattutto cercate di questionare le scelte che sono state fatte da altri. Spesso e volentieri è meglio partire da zero e ricostruire invece di prendere per buono quello che ha funzionato per altri. Creare sideboard che funzionino e che siano efficaci è un lavoro difficile, spesso assimilabile ad una vera e propria arte: richiede impegno, dedizione e tanta voglia di trovare tutti i migliori incastri.

Ma ricordatevi che quello che conta più di tutto è il player, non il mazzo o la sideboard. Dopotutto, anche Belcher è riuscito a fare finale ad uno StarCityGames senza carte in side. Non fossilizzatevi troppo: avere una sideboard fatta bene è un buon primo/secondo/terzo passo verso un buon risultato, ma non è mai abbastanza.

jimmy.caroli.2

E con questo, arriviamo alle opzioni per il nuovo SONDAGGISSIMO™

  • Guida Galattica ai Tornei da 7+ Turni
  • Ammazza che Mazzo: 4c Saheeli Standard
  • Nostalgia Portami Via: Il Legacy ai tempi del Fish
  • Combopedia: Trix

E adesso a voi siori e siori! E come sempre, proponete nei commenti dei temi che vorreste fossero approfonditi e/o discussi nel SONDAGGISSIMO™, potrebbero essere il tema del prossimo articolo!
Alla prossima,
Jimmy

SONDAGGISSIMO™#17: La Sideboard: Questa Sconosciuta

Ben ritrovati al consueto appuntamento settimanale con questa ormai famosissima rubrica curata dal sottoscritto. Oggi con somma gioia andrò a parlare di un tema che spesso viene trascurato durante tante diverse fasi del gioco, dal deckbuilding fino ai tornei stessi, e che genera sempre tantissime discussioni sia prima che post partita. Oggi parleremo infatti della Sideboard, ma non toccheremo i classici temi che ormai tutti trattano (ovvero come sidare nei diversi match up o come settare la propria sideboard del mazzo rispetto a determinati meta attesi), quanto più della filosofia che sta dietro a questo coltellino svizzero e di come puntare ad ottimizzare al meglio quei 15 slot che ci sono stati donati dalle regole per poter massimizzare l’efficacia del nostro mazzo.
Dato che probabilmente questo articolo risulterà essere un po’ corposo (e quindi, di conseguenza, anche un po’ pesante), direi di cominciare ponendo dei punti e cercando di svilupparli in modo logico e organizzato.

Di Cosa Stiamo Parlando

Immagino che tutti voi siate affini con il concetto di sideboard, ovvero quelle magiche 15 carte che permettono di poter ribaltare match up e che possono davvero andare ad incidere tantissimo nell’economia di una partita e di un torneo stesso. È però buona norma ricordare che una buona sideboard non deve essere avulsa dalla mainboard, in quanto la deve essenzialmente integrare, non sostituire. Questo significa essenzialmente due cose:

1) quando andate a costruire il vostro mazzo oppure fate delle modifiche ad una lista che avete netdeckato da qualche parte, cercare di non focalizzarvi solo sulle 60 che giocherete durante il primo game, ma stendete tutte le 75 carte e guardatele in toto. Il mazzo è composto da 75 carte che potrete usare nel corso di 2/3 diverse partite, e queste 75 carte devono essere in grado di coprire la maggior parte delle minacce che vi aspetterete di affrontare;
2) le carte della vostra sideboard devono avere un senso in correlazione con la vostra mainboard, si in quanto a stile di gioco che a livello di piano. Certo esistono casi limite in cui le 15 della sideboard consistono in uno switch completo di piano, ma per la maggior parte delle situazioni le 15 della sideboard serviranno a supporto del piano originale del mazzo, sia esso control, aggro o combo;

La cosa importante da capire in questa prima parte è che non dovete dare per scontato il ruolo della sideboard quando andate a scegliere una lista da giocare piuttosto che quando iniziate a sviluppare il vostro mazzo personale. Spesso e volentieri si leggono proposte di mazzi nei forum o nei diversi gruppi di social in cui vengono descritte le 60 carte della mainboard ma non si accenna minimamente alla sideboard o alla sua costituzione: questa prassi è tremendamente errata, in quanto state mettendo il focus del vostro lavoro in una lista che giocherete statisticamente meno del 40% delle partite che andrete ad affrontare, il che è male e soprattutto può far creare aspettative completamente sballate in merito alla giocabilità delle stesse. Capito il ruolo che riveste la sideboard nell’ecosistema che definiremo “mazzo”, ovvero il collante necessario che intercorre tra un game uno “sofferto” e un game due/tre “equilibrato”, possiamo passare al secondo punto che vorrei andare a discutere assieme.

Costruzione e Costituzione di una Sideboard

Se qualche vostro amico vi ha mai detto “tranquillo, non c’è un modo giusto o un modo sbagliato di costruire una sideboard: tutto dipende dal meta” questo vostro amico aveva sia ragione che torto allo stesso momento. Infatti, per quanto può essere vero il concetto che meta diversi richiedono adattamenti di sideboard diversi (soprattutto in merito ai numeri piuttosto che agli attori stessi), esistono diversi modi “errati” di costruire una sideboard e un numero limitato di modi “corretti” per eseguire questo oneroso compito. Facciamo degli esempi semplici in modo da mettere in chiaro la situazione.

La Sideboard la Netdecko assieme al Mazzo

Primo approccio errato con cui affrontare il problema sideboard. Spesso e volentieri si preferisce netdeckare le 75 complete di un mazzo che ha fatto risultato nel tal torneo del tal paese con decine o centinaia di players, dando tutto per buono poiché “se ha vinto, significa che il mazzo è forte”. Questo discorso ha, ovviamente, diverse lacune che però non discuterò in questa sede, in cui cercherò di focalizzarmi solo sulla side. In primis, netdeckare una side significa accettare che il meta predetto dal tale player per il tale torneo collimi con il meta che ci si aspetta di affrontare. Questo, come insegnano ormai tutti i breakdown dei tornei che abbiamo a disposizione, sappiamo benissimo essere un dogma confutato: il meta americano differisce sostanzialmente dal meta europeo, che a sua volta differisce completamente dal meta prettamente italiano, che a sua volta è molto diverso dal meta dello specifico negozio/evento in zona regionale. Il che significa che, spesso e volentieri, le 15 carte che prenderete dalla lista netdeckata, saranno efficaci al massimo al 70-80% se proprio avete avuto fortuna. Vi ritroverete quindi con una sideboard con 12-13 carte effettive, in cui almeno 2 o 3 delle carte che avete listato non vi saranno servite e vi mangerete le mani perché potevano essere altre cose che magari si sarebbero rivelate più attinenti al meta locale.

Voglio una Sideboard quadrata: 4-4-4-3

Altro classico approccio alla sideboard: il mazzo è abbastanza quadrato, ha degli angoli di attacco chiari e si predilige una scelta molto semplice in cui la sideboard è atta a “tappare” questi buchi strategici. Le sideboard 4-4-4-3 sono ormai molto old school e superate in quanto il pool di carte disponibili si è ampliato molto e anche nei formati piccoli (Standard) spesso e volentieri la pletora di scelte disponibili è cosi ampia da rinnegare questa configurazione di sideboard. Ciononostante, la sideboard 4-4-4-3 è un ottimo modo per iniziare ad approcciarsi alla costruzione personalizzata di una sideboard, in quanto richiede quantomeno di prioritizzare le problematiche del maindeck e di massimizzare l’efficienza dei pochi slot disponibili nella side senza perdersi in inutili fronzoli. Un approccio “semplicistico” ma spesso funzionale, che però può essere tranquillamente sgrezzato.

Voglio una Sideboard che copra tutto: La Singleton

Al polo opposto della sideboard 4-4-4-3 vive la sideboard singleton, ovvero la sideboard costituita da 15 carte diverse tutte in monocopia. Queste sideboard richiedono moltissimo studio e tempo per essere ottimizzate e per poterne estrarre il maggior potenziale possibile. Cosa che deve essere molto chiara è che non ci si trova davanti a 15 carte diverse che hanno 15 ruoli diversi per 15 specifici match up: la sideboard singleton infatti è spesso costruita seguendo dei pattern di risposta piuttosto che seguendo diversi match up o situazioni specifiche. Un classico esempio di pattern a cui può aderire una sideaboard singleton è il seguente: hate per cimitero/hate per artefatti/risposte a minacce risolte/risposte a combo. Seguendo questo pattern potrete scegliere di giocare 15 carte diverse ma che in realtà possono essere raggruppate per scopi diversi, andando a mescolare questi pattern tra di loro. Ad esempio: Seal of Primordium può rientrare nell’hate per artefatti, ma anche nelle risposte a minacce risolte (Blood MoonMaster of Etherium) ma anche essere una risposta a combo (Amulet of VigorPhyrexian Unlife). La flessibilità è la chiave della sideboard singleton: ogni carta ha più utilizzi.

Questi sono esempi di come costruire una sideboard in modo “canonico”. Quello che invece preferisco a livello personale per la costruzione di una sideboard “corretta” è quello che definisco “approccio meccanicistico”.

Questo approccio consiste in tre macrofasi: (Ma ripeto, è solo il mio pesonale approccio allo sviluppo e/o adattamento della sideboard, ognuno è libero di seguire i propri personali diktat!)

Fare una previsione di meta percentuale e confrontarla con i match up del proprio mazzo

La prima cosa da prendere in considerazione quando si vuole costruire la propria sideboard è il target che si ha in mente. Il nostro mazzo soffre gli aggro veloci? Allora sarà bene cercare di dedicare spazio alla soluzione di questo match up ostico. Il mazzo invece ha un buon match up da aggro ma non riesce a reggere i controlli? Forse è meglio cercare di abbassare la curva e rendere il mazzo più aggressivo post side in modo da mettere più pressione fin dai primi turni. Una volta che avete individuato i match up da aggiustare per il vostro mazzo, non partite subito a cannone nel mettere dei full set di risposte nella vostra side, ma cercate di ragionare su quanto questi mazzi da cui state male siano percentualmente rilevanti nel vostro meta predetto. Non ha senso immolare preziosi slot di side contro, ad esempio, RG Slandi se prevedete che in un torneo da 200 persone solo una o due (magari vostri amici) lo porteranno. Quello che quindi consiglio è di fare due liste separate, una in cui listate i vostri match up partendo dai peggiori arrivando ai migliori, e una dove fate una predizione percentuale del meta atteso. Sulla base di entrambe andrete a definire come giostrare i numeri della vostra side.

Listare le carte per ogni singolo match up e limare i numeri duranti i test

Una volta capito quali sono i match up su cui dovrete concentrarvi di più, sia a livello di positività/negatività del match up stesso, sia a livello di quanto prevedete esso essere frequente, il secondo step è quello di elencare le carte che vorreste usare per cercare di aggiustare tali match up. Aumentare le rimozioni contro mazzi aggressivi può aiutarvi a farvi sopravvivere abbastanza a lungo per assemblare la vostra combo, mentre magari togliere drop pesanti in favore di minacce più veloci può farvi avere la meglio contro mazzi votati al controllo. Una volta che avrete una lista di carte per ogni singolo match up, iniziate a guardare quali di queste carte sono più frequenti all’interno di diversi match up. Ancient Grudge ad esempio in Modern è molto forte sia contro Affinity che contro Lantern, ma Nature’s Claim ha lo stesso effetto con la possibilità di colpire anche incantesimi fastidiosi (Prismatic OmenPhyrexian UnlifeBlood MoonGhostly PrisonWorship), cosa da non sottovalutare. Iniziate quindi la vostra fase di test preliminare utilizzando una sideboard composta da 20-30 carte, magari contro i vostri amici. Una sideboard cosi ampia vi permette di poter utilizzare tutti i 4x che volete e quindi iniziare a capire quali sono davvero le carte che post side volete vedere tanto (i vostri futuri 4x) e quelle che invece siderete meno o in modo meno massivo (futuri 3x o 2x o anche monocopie). Questo processo, seppur lungo e tedioso, vi aiuterà anche a capire meglio come approcciarvi durante il difficile compito di sidare ogni volta e piano piano andrete a limare la vostra side arrivando alle famose 15 carte.

Aggiustare i numeri e preparare un piano delle sidate

L’ultima parte del processo prevede sostanzialmente l’ottimizzazione degli slot rimanenti dopo aver cementificato il grosso della sideboard. Questo spesso e volentieri significa aggiustare il singolo slot ballerino (o a volte due) magari cercando di ottimizzare meglio la mainboard, oppure cercando di avere un out ad un particolare match up di cui non si è particolarmente certi (magari il mirror, oppure con mazzi dallo stile di gioco simile). Una volta che le 15 carte della sideboard sono ben chiare, solide e definite, una buona prassi è quella di perdere un paio di ore della propria vita e mettere nero su bianco le sidate da fare verso la maggior parte dei match up previsti dal formato (attenzione: dal FORMATO, non dal META). In questo modo avrete si perso due ore della vostra vita, ma avrete guadagnato un sacco di tempo sull’orologio durante il processo di sidate di ogni singolo turno dei vostri tornei, il che è molto più di valore nell’economia dei tornei che andrete ad affrontare. 

Il processo descritto è lungo e tedioso, ma se fatto bene e con un po’ di dedizione vi darà sicuramente più risultati rispetto a qualsiasi netdecking di liste varie ed eventuali. In più avrete sviluppato una coscienza di quello che state facendo, sarete certi delle vostre scelte e, nel caso abbiate sbagliato una predizione di meta, sarete in grado di aggiustare il tiro e modificare la vostra sideboard molto facilmente per i successivi eventi.

Perchè dovete sempre tenere a mente che le sideboard non sono eterne: è plausibile cambiarne la configurazione anche di settimana in settimana, soprattutto quando di passa dal torneo locale ad un big event nazionale. Ma è anche plausibile che la sideboard che si è utilizzata qualche mese prima torni in auge e funzionale per il periodo odierno. 

Non fatevi scrupoli a mettere mano alla vostra sideboard, e soprattutto cercate di questionare le scelte che sono state fatte da altri. Spesso e volentieri è meglio partire da zero e ricostruire invece di prendere per buono quello che ha funzionato per altri. Creare sideboard che funzionino e che siano efficaci è un lavoro difficile, spesso assimilabile ad una vera e propria arte: richiede impegno, dedizione e tanta voglia di trovare tutti i migliori incastri.

Ma ricordatevi che quello che conta più di tutto è il player, non il mazzo o la sideboard. Dopotutto, anche Belcher è riuscito a fare finale ad uno StarCityGames senza carte in side. Non fossilizzatevi troppo: avere una sideboard fatta bene è un buon primo/secondo/terzo passo verso un buon risultato, ma non è mai abbastanza.

E con questo, arriviamo alle opzioni per il nuovo SONDAGGISSIMO™

– Guida Galattica ai Tornei da 7+ Turni
– Ammazza che Mazzo: 4c Saheeli Standard
– Nostalgia Portami Via: Il Legacy ai tempi del Fish
– Combopedia: Trix

E adesso a voi siori e siori! E come sempre, proponete nei commenti dei temi che vorreste fossero approfonditi e/o discussi nel SONDAGGISSIMO™, potrebbero essere il tema del prossimo articolo!
Alla prossima,
Jimmy

2 Comments

  1. Fabrizio

    Per quanto mi riguarda uno dei problemi che spesso mi capita non è cosa mettere in sideboard ma cosa togliere dalle 60 quando devo sidare. In generale non è facile scegliere cosa togliere tra carte che sono più o meno equipotenti.

  2. Marco Dallai

    Argomento interessante ma purtroppo troppo vasto per essere trattato in un singolo articolo, soprattutto vista la tua giusta idea di assemblare la sideboard in relazione al main deck. Sarebbe utile avere una guida più completa, magari con esempi pratici per comprendere al meglio il ragionamento base che porta alle varie scelte.
    Complimenti Jimmy

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