Prima di tutto, un breve annuncio: la prossima settimana sarò al Lucca Comics, quindi non potrò scrivere la nuova puntata di Magic Historica. Ci sentiamo quindi a novembre, sempre ammesso che la nostra realtà non muti improvvisamente come è accaduto a Dominaria nel 3307 A.R. o a Tarkir solo poco tempo fa. Ma procediamo con ordine.
Il Disastro di Tolaria, come si intuisce dal nome, è stato senza dubbio uno degli eventi più terribili e distruttivi della storia di Dominaria.
Tutto cominciò una notte del 3307, quando una giovane allieva dell’Accademia di Tolaria (sapendo che gli agenti phyrexiani non potevano assumere la forma di bambini, Urza non aveva accettato studenti più vecchi all’interno dell’Accademia), Jhoira dei Ghitu, soccorse un naufrago su una delle spiagge dell’isola, un uomo che affermava di chiamarsi Kerrick. A causa delle regole severe imposte da Barrin, Mago Insegnante la giovane ghitu nascose Kerrick in una casetta in riva al mare, e non parlò del salvataggio con nessuno. Ogni notte, però, Jhoira andava a visitare l’uomo, del quale si era ben presto innamorata. Questi incontri durarono fino alla notte in cui, Karn, Golem d’Argento, di ritorno da un viaggio nel passato voluto da Maestro Malzra (il nome che Urza usava in accademia), scoprì il segreto di Jhoira, ma promise all’amica che non ne avrebbe parlato con nessuno. Poco tempo dopo, Karn, durante uno degli esperimenti temporali di Urza, intravide Kerrick sottrarre alcuni degli Schemi di Urza dal laboratorio del planeswalker, e seguendolo fino ad una foresta vicino all’Accademia lo osservò parlare con un phyrexiano, scoprendo così la verità: Kerrick era un Agente Dormiente incaricato di preparare il terreno per un’invasione phyrexiana dell’Accademia.
Tornato al presente, Karn corse ad avvertire Urza, ma ormai era già troppo tardi: il massacro era cominciato. Barrin, Teferi, Mago di Zhalfir e Jhoira persero la vita, insieme a tutti gli studenti e ai professori. Di fronte alla morte di Jhoira, Karn, distrutto dal dolore, suggerì ad Urza di farlo tornare indietro nel tempo di un giorno per fermare Kerrick. Il planeswalker acconsentì e Karn riuscì a fermare Kerrick prima che lui e i suoi phyrexiani potessero attaccare, ma prima di poterlo eliminare una volta per tutte, Karn fu ritrasportato nel presente dalla macchina del tempo, sovraccarica di energia temporale. La macchina esplose, provocando quell’evento che sarebbe passato alla storia come Disastro di Tolaria. Il laboratorio venne ridotto in cenere all’istante, e dalla macchina del tempo partirono raggi temporali verso ogni dove. Urza riuscì a salvare quattordici insegnanti (tra cui Barrin) portandoli lontani da Dominaria, e Karn riuscì a salvare trenta studenti, ma per una buona percentuale degli studenti non ci fu scampo: alcuni vennero colpiti dal flusso temporale e invecchiarono di decenni in un solo secondo; altri vennero uccisi dai vapori tossici esalati dalla terra su cui posavano i piedi, tornata ad essere una Tolaria primitiva, e altri ancora morirono in modi più comuni, bruciando tra le fiamme o schiacciati dalle macerie. I più fortunati, come Teferi, rimasero intrappolati in bolle temporali dove il tempo scorreva molto più lentamente e dove un anno della vita esterna equivaleva ad un secondo all’interno della bolla (quindi ci vogliono sessant’anni all’esterno per far scorrere il tempo di un solo minuto all’interno). Teferi si trovava vicinissimo alla macchina del tempo quando essa era esplosa, quindi era stato colpito dalle fiamme dell’esplosione. In preda al panico, Teferi era finito in una sacca di tempo rallentato, e per tutti quei dieci anni aveva continuato a bruciare lentamente, soffrendo le pene dell’inferno.
Nonostante buona parte di Tolaria fosse ormai una inaccessibile landa primordiale devastata da Fenditure Temporali e nonostante le vittime del Disastro fossero innumerevoli, Urza era soddisfatto: Barrin, la seconda grande mente dell’accademia, era salvo.
Karn, invece, non riusciva a darsi pace. Jhoira era scomparsa nel nulla, e le azioni che lui aveva compiuto per salvarla avevano comunque portato alla morte di innumerevoli persone.
ieci anni dopo l’esplosione della macchina del tempo, Urza e Barrin tornarono a Tolaria con una nuova classe di studenti, ricostruendo l’Accademia in una parte dell’isola che era stata colpita in misura minore dal Disastro. Inaspettatamente, ad accoglierli trovarono Jhoira. Unica sopravvissuta del Disastro (oltre a Teferi, rimasto però intrappolato nella bolla temporale), Jhoira, che per sopravvivere quei dieci anni aveva bevuto l’acqua “contaminata” di Tolaria (ottenendo di conseguenza un potere simile a quello ottenuto dall’Arcimago Jodah quando si era immerso nella Fontana della Giovinezza -ne abbiamo parlato nell’episodio 9, ricordate?-), aveva vissuto per dieci anni in mezzo alla devastazione dell’isola, ed era furiosa con Urza per aver provocato il Disastro e per non aver mandato alcun tipo di aiuto. Il pericolo costituito dal malcontento di Jhoira era però minimo, rispetto a quello che la giovane artefice mostrò ad Urza: sul fondo di una enorme e profonda voragine, era situata una bolla di accelerazione temporale nella quale erano rimasti intrappolati Kerrick e i suoi phyrexiani.
Impossibilitato ad uscire dalla bolla al cui interno ogni anno esterno equivaleva a dieci, ma comunque in grado di percepire il mondo all’esterno, infatti riconobbe immediatamente Urza. Dal canto suo, il planeswalker notò una terribile particolarità: nonostante la carenza di metallo e pietre del potere, Kerrick e i suoi erano mutati, evolvendosi e migliorandosi fino a creare una sorta di Micro-Phyrexia proprio accanto al luogo dove sorgerà la nuova Accademia. Vedere Kerrick (il cui vero nome era K’rrik) ancora vivo convinse Urza ad accelerare la ricostruzione. Vedere Jhoira ancora viva alleviò il senso di colpa di Karn, ma il terrore di far del male a qualcuno condizionò la vita artificiale del golem nei secoli successivi, portandolo a compiere scelte drastiche.
Dopo un anno (nel 3318 A.R.), finalmente la ricostruzione si concluse, ed Urza decise di concentrare i suoi sforzi sul cercare una soluzione per il problema costituito da K’rrik. Urza e Jhoira guidarono un dirigibile fin sopra la voragine e iniziarono a bombardarla, provocando gravi danni ai suoi abitanti, ma il phyrexiano non si diede per vinto e riuscì, con l’inganno, a far abbassare il dirigibile quel tanto che bastava per distruggerlo. Urza e Jhoira si salvarono, ma la giovane artefice shivan cadde in un coma profondo che durò dieci, lunghi anni (cent’anni, nella bolla di K’rrik).
Dopo essersi risvegliata ed essere tornata in forze, Jhoira ideò una macchina che potesse aiutare Teferi. L’intuizione di Jhoira fu semplice ma geniale; facendo scendere dell’acqua accelera-tempo (una delle svariate fonti d’acqua contaminate dagli effetti del Disastro) sulla bolla dove era rinchiuso lo studente di Zhalfir, i reciproci effetti delle due magie temporali si sarebbero momentaneamente annullati, permettendo così all’artefice ghitu di entrare nella bolla per liberare il giovane compagno. La missione fu un successo e ben presto l'”imbuto” di Jhoira cominciò ad essere utilizzato dagli studenti di Tolaria per compiere esperimenti temporali.
Tuttavia il pensiero di K’rrik ancora intrappolato nella bolla accelera-tempo continuava a tormentare Urza, che quindi, dopo qualche anno di adeguata preparazione, decise di guidare un esercito di falchi meccanici all’interno della voragine. Sfortunatamente, i falchi vennero distrutti dai phyrexiani, i quali avevano potuto evolversi ulteriormente grazie ai resti del dirigibile che avevano abbattuto nove anni prima, ed Urza venne catturato e torturato dall’avversario. Ad assistere alla scena c’era però Karn, che immediatamente si gettò nella voragine per salvare il suo creatore, il quale, dal canto suo, si maledisse per aver regalato, a causa del suo fallimento, il metallo e le pietre del potere dei falchi ai phyrexiani. Negli anni successivi, la Nuova Accademia di Tolaria si trovò a respingere ben cinque invasioni phyrexiane.
Nel 3346 A.R., la carenza di pietre del potere e di metallo per costruire le macchine incaricate di difendere l’Accademia aveva oramai raggiunto livelli insostenibili. Per risolvere questo problema, Urza partì per il continente desertico di Shiv, dove scoprì un antico Mana Rig ancora funzionante e conteso tra diverse fazioni di viashino, goblin e draghi.
Mi prendo un attimo per spiegarvi cos’è un Mana Rig. Questo nome è comparso già nella seconda puntata, dove però ho lasciato solo una descrizione vaga per farvi orientare perché non ho ripetuto necessario aggiungere altro, ma è giunto il momento giusto per parlarne, adesso che il suo ruolo è divenuto di vitale importanza.
Anzitutto, partiamo dalle basi: un Mana Rig non è un solo edificio, ma un insieme di edifici e strutture, lavorative e non. Queste strutture, come molte delle invenzioni Thran, erano utilizzate per molteplici scopi, il più importante dei quali era la costruzione delle Pietre del Potere, la fonte di energia più importante dell’Impero Thran, ma i Mana Rig venivano utilizzati anche per l’estrazione di metalli preziosi, per la lavorazione del metallo e per la creazione di automi e macchine da guerra. A lavorare nei Mana Rig erano i membri della classe bassa dell’Impero, i cosiddetti Intoccabili, così chiamati per via delle terribili malattie che contraevano lavorando a stretto contatto con le Pietre del Potere o altri materiali. Finito il turno di lavoro, gli Intoccabili raggiungevano l’edificio dove erano contenuti i loro alloggi e dove potevano riposare fino al momento di tornare al lavoro. Dopo la Caduta dell’Impero, i Mana Rig di Terisiare vennero abbandonati a loro stessi e nel 3346 A.R. il Mana Rig di Shiv era l’unico ad essere non solo sopravvissuto al trascorrere dei millenni, ma anche l’unico ad essere ancora attivo.
Urza riuscì a riappacificare i viashino, i goblin e i due draghi che si contendevano il Mana Rig e riuscì a convincerle a lavorare assieme per una causa superiore. Grazie alla loro resistenza alle malattie (o alla loro prolificità, nel caso dei goblin), le due razze erano perfette per lavorare come operai nel Rig, ma Urza non poteva certo rimanere fermo in Shiv, perciò assegnò a Jhoira e a Teferi il compito di supervisionare la produzione di Pietre del Potere e metallo Thran. Jhoira, come ho ripetuto più volte, era un’artefice nativa di Shiv e conosceva molto bene sia i suoi conterranei sia il territorio, e anche se Teferi non possedeva queste particolarità, la sua amicizia (poi sbocciata in amore) con Jhoira gli permise di ottenere il posto. Per difendere il Mana Rig dai phyrexiani, Jhoira trasformò una sezione dell’enorme complesso in un’arma capace di sparare micidiali geyser di lava fusa. Con una scorta illimitata di metallo e pietre del potere e con l’Accademia momentaneamente al sicuro dai phyrexiani, Urza poté tornare al suo obbiettivo principale: distruggere Phyrexia. Abbandonata l’idea di combatterla nel passato, Urza si concentrò su un nuovo progetto: un’arma dalla potenza devastante composta da una collezione di artefatti tra i quali compariva Karn. Urza chiamò questo nuovo progetto Eredità, e lo accompagnò ad un secondo progetto destinato a creare, tramite la genetica, un essere umano in grado di attivare l’Arma dell’Eredità: il Progetto Bloodlines.
Completamente all’oscuro delle macchinazioni di Yawgmoth (di cui parleremo tra tre settimane, quindi tra due puntate), Urza diede inizio ai suoi progetti. Anzitutto, aveva bisogno di una nave in grado di viaggiare tra i piani, e per costruirne lo scafo, nell’anno 3357 A.R., viaggiò fino a Yavimaya, lasciando a Barrin l’angosciante compito di difendere l’Accademia qualora K’rrik fosse riuscito a fuggire dalla bolla accelera tempo, cosa che sembrava farsi ogni giorno sempre più probabile, vista l’inquietante evoluzione a cui era andata incontro la Micro Phyrexia. Arrivato nella foresta, Urza venne però riconosciuto immediatamente come “il distruttore di Argoth” da Multani, Stregone Maro, l’avatar protettore della foresta di Yavimaya. Urza si scusò per quello che aveva causato ad Argoth durante la guerra contro Mishra, ma Multani riuscì a stregarlo e decise di punirlo legando ad un albero, dove lo costrinse a patire per tre anni le stesse sofferenze patite da Argoth durante la Guerra dei Fratelli e dopo l’esplosione del Golgothian Sylex.
Nel 3360 A.R., esattamente 57 anni (equivalenti a 570 anni all’interno della bolla di K’rrik) dopo il Disastro di Tolaria, i phyrexiani del falso naufrago salvato da Jhoira uscirono dalla bolla ed invasero nuovamente l’Accademia di Tolaria.
Barrin riuscì a rallentare l’avanzata dei phyrexiani quel tanto che basta per mandare un messaggio ad Urza, trasmettendogli le immagini degli studenti massacrati. A quel punto, il planeswalker si riscosse e nonostante gli incantesimi di Multani, abbandonò Yavimaya per viaggiare prima in Shiv, dove chiese l’aiuto dei guerrieri alleati di Jhoira e Teferi, e poi per Tolaria, mantenendo senza saperlo un contatto mentale con Multani, il quale poté così osservare gli sforzi di Urza per difendere l’Accademia. Comprendendo che a capo dell’invasione c’era K’rrik, Urza scese nella voragine dove si era formata la bolla accelera tempo, ma il phyrexiano era pronto e riuscì a metterlo fuori gioco anche in quell’occasione. Comprendendo, sempre attraverso il collegamento con Urza, il pericolo terribile costituito dai phyrexiani, Multani donò parte della sua forza ad Urza, e lo aiutò a distruggere una volta per tutte il phyrexiano evoluto. Grazie all’aiuto di Multani, Urza animò le foreste di Tolaria che erano sopravvissute al Disastro (non tutta l’isola era stata interessata dagli effetti dell’energia temporale) e le utilizzò per distruggere le forze di K’rrik. Tornato a Yavimaya, Urza ringraziò Multani per l’aiuto e lo convinse ad allearsi con lui nella guerra contro Phyrexia; la Nave Volante Cavalcavento era pronta per essere costruita.
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Per riassumere:
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* 3285 A.R.: Urza e Barrin fondano l’Accademia di Tolaria. L’isola viene scelta per la sua lontananza con tutte le altre regioni di Dominaria, e i suoi studenti vengono scelti tra i bambini più brillanti dell’intero piano.
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* 3307 A.R. (1): Kerrick, un agente phyrexiano, riesce ad ingannare Jhoira e a massacrare tutti gli abitanti di Tolaria ad eccezione di Karn ed Urza. Karn torna indietro nel tempo e ferisce Kerrick, impedendogli di invadere Tolaria.
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* 3307 A.R. (2): in questa seconda timeline, Kerrick, ferito, non può invadere Tolaria, ma la macchina del tempo esplode e Karn non può completare il lavoro. La storia cambia e anziché essere invasa, Tolaria viene devastata dall’evento conosciuto come Disastro di Tolaria. In questo anno si forma la Fenditura di Tolaria. Kerrick e i suoi phyrexiani finiscono intrappolati in una bolla di accelerazione temporale, mentre Teferi finisce in una bolla di rallentamento temporale. Jhoira, Barrin e almeno altri 13 professori di Tolaria sopravvivono.
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* 3317 A.R.: Urza, Barrin e Karn tornano a Tolaria e rifondano l’Accademia. Lì scoprono che Jhoira è sopravvissuta, ha bevuto l’acqua rallenta tempo che la manterrà giovane per millenni e assieme a lei organizzano un piano per sconfiggere Kerrick. Il phyrexiano però riesce a fermare l’attacco e Jhoira finisce in coma.
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* 3327 A.R.: Jhoira si risveglia dal coma e trova un modo per liberare Teferi.
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* 3346 A.R.: Urza scopre un Mana Rig in Shiv e manda Teferi e Jhoira a supervisionarlo.
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*3346 –> 3360 A.R.: Urza comincia a mettere in pratica il Progetto Bloodlines e il Progetto Eredità.
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* 3357 A.R.: Urza viaggia su Yavimaya, ma rimane intrappolato nella foresta per tre anni.
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* 3360 A.R.: Kerrick, ora K’rrik, invade Tolaria, ma l’intervento tempestivo di Urza e Multani gli impedisce di raggiungere il suo scopo.
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Fonti:
Time Streams di Robert J. King (libro, 1999 inedito in Italia)
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Nelle puntate precedenti:
- Magic Historica: L’Inizio … Tanto tempo fa
- Magic Historica: i Draghi Primitivi e l’Ascesa di Yawgmoth
- Magic Historica: il declino dell’Impero Thran e Phyrexia
- Magic Historica: Dominaria prima dei Fratelli
- Magic Historica: Sorin Markov tra vampiri ed Eldrazi
- Magic Historica: la Guerra dei Fratelli
- Magic Historica: la Guerra degli Spiriti e la Rifrazione
- Magic Historica: la Caduta degli Imperi di Sarpadia
- Magic Historica: l’Età Oscura in Terisiare
- Magic Historica: i viaggi di Urza durante l’Era Glaciale
- Magic Historica: la fine dell’Era Glaciale
- Magic Historica: Il Disgelo e l’Ondata Glaciale
- Magic Historica: speciale Hanweir
- Magic Historica: le guerre di inizio millennio
Miii che friccicore, siamo arrivati alla Cavalcavento! Quanti ricordi…
leggo sempre con piacere questi articoli! Complimenti continua cosi e non mollare proprio ora che ci stiamo avvicinando al periodo in cui iniziai a giocare