magic historica_1_17 Articolo di Francesco Gyed Cambilargiu

Premessa: a causa degli impegni universitari e della solita difficoltà nel consultare le fonti, non potrò più scrivere gli articoli di Magic Historica al ritmo di uno alla settimana. Troverete quindi un nuovo articolo una volta ogni due settimane circa, per un totale di due articoli ogni mese (e non più quattro). Questa situazione potrebbe prolungarsi fino a metà gennaio o addirittura fino a fine marzo, a seconda di come riuscirò ad orientarmi nello studio universitario e magico. Ma ora basta parlare di me e torniamo su Kamigawa.



Dopo vent’anni di Guerra di Kami, nel 3750 A.R., i piani di Mochi, il Kami della Luna Crescente, stavano finalmente prendendo forma. Mortali e spiriti erano in guerra aperta, e oramai i kami erano giunti a manifestarsi anche all’interno di Eiganjo, il palazzo di Konda, Signore di Eiganjo, e perfino i più piccoli e innocui abitanti del kakuriyo si manifestavano e massacravano nell’utsushiyo attaccandone gli abitanti. Per il kami era giunta l’ora di cominciare a manipolare un ultimo elemento: Toshiro Umezawa, un ochimusha (un guerriero fuorilegge) proveniente dalla palude di Takenuma.

A tal scopo, e anche per convincere i nezumi a mettersi al suo servizio, Mochi spedì i suoi seguaci soratami nella palude con l’obbiettivo di catturare l’ochimusha. Utilizzando la magia dei kanji di cui era esperto, Toshi riuscì a sfuggire ai lunantropi, finendo però a dover fare i conti con un kami minore apparso all’improvviso sulla strada per tornare a casa. L’aiuto di Kiku, Fiore della Notte, una assassina che lavorava per uno dei boss più potenti di Takenuma e famosa per utilizzare letali fiori in grado di uccidere qualunque creatura del kakuriyo o dell’utsushiyo, fu provvidenziale per permettere al criminale di sopravvivere a quell’attacco apparentemente diretto proprio a lui. Rientrato in casa attraverso un passaggio nel pavimento, Toshi trovò ad aspettarlo una delegazione di cinque soratami, due dei quali avevano già tentato di catturarlo nel precedente incontro. Grazie ad un kanji inciso sul soffitto illuminato dal provvidenziale quanto sospetto spostamento della luce lunare, Toshi riuscì a immobilizzare i soratami e a fuggire una seconda volta verso i monti Sokenzan, dirigendosi nel luogo dove risiedeva un suo potente alleato. Questo cercando di ignorare i kanji che il paesaggio attorno alla sua catapecchia sembra formare: luna, inarrestabile, disastro/cataclisma e Hyozan, iceberg, simbolo del patto stretto tempo prima con l’ogre o-bakemono Hidetsugu lo Spietato.

toshiro umezawa_alteredNel 3735 A.R., cinque anni dopo l’inizio della Guerra dei Kami, Uramon, il boss della mala per cui Toshi lavorava all’epoca, aveva mandato l’ochimusha e un drappello di altri sicari a convincere Hidetsugu a sottomettersi alla sua volontà, e solo la furbizia e l’istinto di sopravvivenza di Toshi gli avevano permesso di sopravvivere all’incontro con l’ogre. In cambio della sopravvivenza, Toshi aveva stipulato una sorta di patto magico, marchiando il proprio corpo e quello di Hidetsugu con il simbolo di un iceberg e fondando così i Vendicatori Hyozan. Attraverso il giuramento degli Hyozan, i due vendicatori non avrebbero più potuto uccidersi a vicenda, salvo andare incontro ad un destino più terribile della morte stessa, e ognuno dei due si impegnava a vendicare l’eventuale morte del compagno (con tempi e mezzi a scelta del vendicatore) uccidendone l’assassino (o gli assassini). Nonostante il patto non obbligasse Hidetsugu ad aiutare Toshi in qualunque occasione, l’ochimusha era sufficientemente sicuro di poterlo convincere a spiegargli perché i soratami e i kami lo stessero inseguendo per, apparentemente, ucciderlo, ma una volta che ebbe raggiunto la casupola dell’ogre ai piedi dei Sokenzan, non trovò nessuna delle risposte che cercava. Hidetsugu, troppo impegnato dapprima con i Fratelli Yamazaki e Ben-Ben, Eremita Akki venuti a chiedere il suo aiuto per un non meglio specificato evento e poi a nutrire il terribile Oni del Caos che Tutto Consuma con la carne di un kami acquatico venuto ad uccidere Toshi, si limitò a suggerirgli di andare nella foresta di Jukai per convincere i monaci Budoka ad allearsi con lui e i banditi dei Sokenzan contro i soratami e i loro kami. Per far ciò, Hidetsugu affiancò a Toshi Kobo, un giovane Budoka che dopo essere stato cacciato dalla foresta nel 3745 A.R. era divenuto allievo o-bakemono dell’ogre, il migliore che avesse mai avuto.

Mentre Toshi e Kobo, appena diventato membro dello Hyozan, partivano per la Jukai, nel castello di Eiganjo la kitsune Orecchi di Perla, la principessa Michiko Konda, Cercaverità, i suoi amici di Minamo, Scuola sul Bordo dell’Acqua Choryu e Riko e diversi consiglieri del Daimyo riuniti per una riunione, vennero sorpresi dal primo attacco kami avvenuto all’interno del palazzo. Preoccupata dall’apparizione dello spirito, che pure era stato sconfitto con relativa facilità dalle fedeli truppe di Konda, Orecchi di Perla decise di partire per il suo villaggio, lasciando a suo fratello Orecchi Aguzzi, esperto cavaliere ed arciere, il compito di occuparsi di Michiko. Solo pochi giorni dopo la partenza della sorella, tuttavia, Orecchi Aguzzi scoprì che la principessa e i suoi due amici stavano progettando una fuga per raggiungere l’Accademia Minamo, luogo nel quale avrebbero potuto condurre ricerche utili a concludere la Guerra dei Kami. Il kitsune, comprendendo che l’idea del viaggio era partita da Choryu, si recò nella sua stanza a palazzo e cercò di dissuaderlo dal partire, ma quando il giovane mago si dimostrò più abile del previsto intrappolandolo in una specie di bolla temporale, Occhi Aguzzi decise di cambiare tattica. Dopo essersi liberato dalla trappola, decise di lasciar partire i tre ragazzi, ma di manovrarli affinché il loro viaggio si potesse concludere nel suo villaggio natale, e non nella ben più pericolosa Minamo.

Seguendo questa idea, Orecchi Aguzzi seguì i ragazzi nel loro viaggio, e non appena si trovarono vicini ai margini della Jukai, evocò una tempesta per separare Michiko dai due compagni, dopodiché, utilizzando una magia kitsune, aiutò la principessa a raggiungere il villaggio suo e di Orecchi di Perla, mentre nel fitto della foresta il giovane Choryu riceveva istruzioni dal Myojin dei Venti Veggenti.

Nel frattempo, Toshi e Kobo avevano ormai raggiunto i confini della foresta che si affacciavano sui Sokenzan, ma si trovarono a fare i conti con un imprevisto: i fratelli Yamazaki, Ben-Ben e il loro kami protettore, il Myojin della Rabbia Infinita. Probabilmente intenzionato a far fallire i piani di Mochi, il Myojin rosso evocò tre kami per uccidere l’ochimusha e il suo compagno Hyozan, poi tornò ad occuparsi dell’avanzata del suo esercito di Akki e banditi umani verso il villaggio dove risiedeva Michiko (per motivi che vi svelerò in seguito, due dei Myojin di Kamigawa volevano uccidere Michiko, mentre altri due tentavano di proteggerla). Fortunatamente, i kanji di Toshi e la forza sovrumana di Kobo furono sufficienti per eliminare due spiriti su tre, e al terzo pensò un Oni di forma canina evocato dall’ex Budoka (probabilmente un Oni dei Luoghi Selvaggi).

Qualche mattino dopo l’arrivo di Michiko al villaggio kitsune di Orecchi di Perla e Orecchi Aguzzi, un esercito di arcieri a cavallo provenienti da Towabara si presentò per reclamare la principessa e richiedere il ritorno suo e di Orecchi di Perla ad Eiganjo, ignari sia dei goblin e dei banditi che marciavano verso di esso sia del rituale compiuto il giorno prima dalla anziana capo-villaggio e che aveva indicato a Michiko due direzioni differenti, indicate dai due kami protettori del villaggio: il Myojin della Rete della Vita, che consigliava di recarsi nelle profondità della Jukai per chiedere consiglio agli orochi, misteriosi uomini-serpente che raramente si erano visti fuori dalla foresta, e il Myojin del Fuoco Purificatore, che invece consigliava a Michiko di tornare a Towabara con il capitano Nagao, Vincolato dall’Onore. Sfortunatamente Nagao e tutto il suo esercito, composto da più di trecento arcieri a cavallo (yabusame), persero la vita nell’attacco condotto per fermare l’avanzata degli akki. Inizialmente gli yabusame di Nagao, aiutati dall’abile Orecchi Aguzzi, erano riusciti ad affrontare e massacrare più di un centinaio di goblin, ma non avevano fatto i conti con il resto dell’esercito e del kami evocato per quella situazione, una creatura enorme in grado di lanciare palle di fuoco e uccidere un centinaio di yabusame con un solo colpo.

Tornato a casa, Orecchi Aguzzi raccontò all’anziana capo-villaggio Occhi di Seta ciò che aveva visto, e assieme a tre guerrieri samurai (Coda dell’Alba, Coda a Lama e Coda di Ghiaccio), ad Orecchi di Perla e a Choryu e Riko (ritrovati a girovagare nella foresta dai ranger del capitano kitsune Piè d’Argento qualche tempo prima dell’attacco), partì per affrontare il lungo cammino verso il territorio orochi. Tornare ad Eiganjo non era contemplato: Orecchi di Perla e Orecchi Aguzzi non erano più i benvenuti a palazzo, e Michiko sarebbe stata sicuramente rinchiusa nella sua stanza per non uscirne ma più. Durante il viaggio, a causa di alcune frasi di Orecchi Aguzzi, Michiko cominciò a sospettare di non essere la cosa più preziosa per suo padre, ma di essere al secondo posto dopo il disco di pietra che, stando a quanto aveva visto Orecchi di Perla vent’anni prima, il Daimyo conservava come un prezioso tesoro nella camera dalla quale non usciva mai. Una volta giunto in territorio orochi, il gruppo si imbatté in Toshi e Kobo, ancora alla ricerca dei budoka, ma dopo le prime incomprensioni si trovarono a dover lottare tutti assieme contro gli uomini-serpente. Nonostante i due gruppi riuscirono a lasciare sul terreno parecchi orochi, ben presto le zanne avvelenate degli uomini-serpente riuscirono a colpirli, ed uno ad uno caddero addormentati (tranne Kobo, che venne invece soffocato fino allo svenimento).

Ore dopo, il doloroso pulsare del simbolo Hyozan svegliò Toshi, e dopo essersi liberato dalla prigione in cui gli orochi lo avevano rinchiuso, l’ochimusha scoprì il cadavere di Kobo, legato tra due alberi e morto affogato, apparentemente a causa della pioggia che bagnava la foresta. Dopo aver spedito ad Hidetsugu un messaggio per riferirgli della morte del suo apprendista, Toshi, seguendo un complicato piano per vendicare la morte del compagno Hyozan, rapì la principessa Michiko, impedendo così agli orochi di sacrificarla al Myojin della Rete della Vita, e la portò in una grotta ai margini della foresta. Lì, i due umani ricevettero la visita di Mochi in persona, il quale, dopo essersi presentato come un loro alleato intenzionato a proteggere la principessa dagli altri kami e l’ochimusha da quei soratami che, a suo dire, non lavoravano per lui, volle mostrare loro la notte del Crimine di Konda. Toshi e Michiko assistettero quindi al rituale compiuto dal Daimyo per aprire un varco tra il mondo dei mortali e quello degli spiriti, lo osservarono strappare una sfera di fuoco da un kami composto da altre sfere simili e trasportarla nel loro mondo sotto forma di disco di pietra. Mochi disse alla principessa che era stata la sua nascita a permettere a suo padre di compiere quella blasfemia, e che era a causa dello spirito composto dalle sfere di fuoco se adesso i due mondi erano in guerra. Era questo il motivo per cui i Myojin rosso e verde cercavano di uccidere Michiko: una volta consegnato il suo cadavere allo spirito, erano convinti di poter placare l’ira dello spirito vittima del Crimine di Konda.

Konda-Signore-di-Eiganjo-foilMentre Mochi parlava, in un villaggio di Towabara si manifestava per la prima volta il kami che era stato vittima del crimine di Konda: O-kagachi, il Serpente Vetusto. Composto da diverse teste serpentesche e da occhi simili a sfere di fuoco in grado di sciogliere letteralmente gli occhi dei soldati del Daimyo che si erano trovati sulla sua strada, il solo manifestarsi di O-kagachi scatenò un terribile terremoto che rase al suolo il villaggio e venne percepito in tutta Kamigawa.

Ripresosi dallo shock provocato dal terremoto (che sapeva essere stato causato da O-kagachi), Mochi accelerò i suoi piani e presentò a Toshi il Myojin dei Confini della Notte, invitando l’ochimusha a sottomettersi sia a lui che al Myojin consegnando loro la principessa. Toshi però, che aveva tutto un altro piano in mente, preferì continuare a costruire piccoli Uccelli Rasoio, semplici pezzi di carta simili a volatili bidimensionali animati grazie alla magia di un kanji e capaci di squarciare la carne come lame, ma offrì comunque la sua fedeltà al Myojin, a patto che il kami gli avesse fornito, nel momento in cui lui glielo avesse chiesto, alcuni poteri particolari.

Intanto, fuori dalla grotta, il gruppo di Orecchi di Perla, che era stato precedentemente liberato da Choryu, sopravvissuto al primo attacco degli orochi, dovette affrontare una seconda volta gli uomini-serpente, i quali avevano seguito le tracce di Toshi fino alla grotta ed erano pronti ad uccidere sia lui che Michiko. Grazie all’intervento degli Uccelli Rasoio dell’ochimusha, una larga parte dell’esercito orochi perse la vita, e quando gli sciamani evocarono una manifestazione del Myojin della Rete della Vita, Toshi uscì allo scoperto e si lasciò catturare dai viticci del kami. Quando ormai sembrava spacciato, l’ochimusha siglò il patto con il Myojin dei Confini della Notte, ottenendo il potere del Silenzio. Privati della loro voce dall’incantesimo di Toshi, gli sciamani orochi non poterono più mantenere il loro patrono nel mondo dei mortali, e il Myojin della Rete della Vita avvizzì sotto gli occhi dei suoi fedeli, del gruppo di Orecchi di Perla e dell’ochimusha.

Una volta ritrovata la libertà, Toshi liberò Michiko ed ottenne il privilegio di entrare al suo servizio, promettendo di raggiungerla in qualunque momento in cui lei avesse avuto bisogno di lui, ma proprio quando tutto sembrava essersi concluso per il meglio, l’ochimusha affermò di dover vendicare la morte di Kobo uccidendo colui che lo aveva affogato: Choryu, il giovane mago amico di Michiko. Toshi conosceva il fisico dell’apprendista di Hidetsugu, e sapeva che per affogarlo non sarebbe bastata un po’ di pioggia, perciò qualcuno doveva aver evocato un fiume d’acqua, e l’unico che poteva farlo era proprio Choryu. Nonostante le reazioni indignate dei kitsune, Toshi segnò il mago con il kanji “colpevole”, spedendolo quindi tra le grinfie di Hidetsugu.
La storia del Viaggio di Michiko si conclude qui, ma la Guerra dei Kami è ancora lontana dalla sua fine e ci sarà da parlare di Toshi e della Principessa ancora per altri due articoli.

Per riassumere:
* 3510 A.R.: si svolgono le battaglie della Grande Guerra tra Tolgath ed Antichi. La seconda fazione vince la guerra, ma una Tolgath sopravvissuta vendica i suoi compagni attivando un artefatto che cambierà per sempre le sorti di Ulgrotha. La planeswalker si chiama Ravi e passerà i successivi due secoli rinchiusa nella prigione che l’ha salvata dalla distruzione all’esterno. Si forma la Fenditura di Ulgrotha e un collegamento tra i mondi di Kamigawa e Dominaria. La barriera tra mondo materiale e mondo spirituale del piano di Kamigawa comincia ad assottigliarsi.
* 3680 A.R.: Su Kamigawa nasce Takeshi Konda, l’uomo che cambierà la storia del piano.
* 3705 A.R.: Konda comincia la sua campagna per conquistare Towabara.
* 3730 A.R.: La notte in cui nasce Michiko Konda, grazie alle ricerche di Hisoka e del kitsune Nove Code, Takeshi Konda, divenuto ormai Daimyo, compie un atto sacrilego e rapisce un kami dal mondo spirituale, convinto di poter portare in questo modo pace e stabilità perenne nelle sue terre. Questo gesto provoca la furia di O-kagachi, il più grande e potente kami nonché il guardiano della barriera tra i mondi, il quale dà inizio ad una guerra tra spiriti e mortali. È l’inizio della Guerra dei Kami, e del piano di Mochi per far diventare i soratami i padroni di Kamigawa. In quello stesso anno, si svolge la prima battaglia della Guerra dei Kami: il Massacro di Reito. In quell’occasione i kami uccidono senza pietà ogni essere umano o umanoide e radono al suolo la cittadina.
*3735 A.R.: inviato da Boss Uramon a convincere Hidetsugu ad unirsi alla sua banda, Toshi Umezawa è l’unico della sua squadra a sopravvivere al rifiuto dell’ogre, stringendo un patto con lui e fondando i Vendicatori Hyozan.
* 3745 A.R.: il Budoka Kobo lascia la Jukai e diventa l’apprendista o-bakemono di Hidetsugu, il migliore che l’ogre abbia mai avuto. Morirà a causa di Choryu cinque anni dopo, provocando la furia del suo maestro e una serie di eventi catastrofici per la Minamo.
* 3750 A.R.: la barriera tra i mondi di Kamigawa è ormai assottigliata fino all’inverosimile. Sempre più kami entrano nel mondo dei mortali per compiere stragi e persino O-kagachi in persona la attraversa, abbandonando il suo ruolo di guardiano e condannando Kamigawa alla distruzione. Starà alla principessa Michiko e ai suoi alleati, tra i quali l’ochimusha Toshiro Umezawa, tentare di salvare il mondo dalla furia dei kami. Dopo la visita di alcuni soratami, Toshiro Umezawa fugge dalla palude di Takenuma e intraprende un viaggio che lo porterà a scoprire la verità sul Crimine di Konda e a stringere un patto con il Myojin dei Confini della Notte e con la Principessa Michiko Konda, anch’ella reduce da un lungo viaggio nella foresta di Jukai.

Fonti:
* Il Fuorilegge (Campioni di Kamigawa) di Scott McGough. Libro pubblicato nel 2004 e disponibile in italiano.
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Anche se questo articolo uscirà probabilmente nel 2017, auguro a tutti voi, popolo di Metagame, un buon anno nuovo! Per questo 2016 è tutto, ci risentiamo l’anno prossimo!

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Nelle puntate precedenti:

2 Comments

  1. Tomaso

    Vedi, il problema di Kamigawa quindi non erano solo le carte, ma anche una trama che dirgli complessa è dire poco…

  2. Francesco

    [quote name=”The King of Squid”]Vedi, il problema di Kamigawa quindi non erano solo le carte, ma anche una trama che dirgli complessa è dire poco…[/quote]
    Credo sia anche colpa del mio modo di riassumere, ma comunque sì, la trama di Kamigawa è abbastanza complessa. Sopratutto il primo libro, che deve mantenere fin quasi alla fine il segreto di Konda, in diversi momenti è difficile da comprendere appieno e alcune cose sembrano accadeere per caso (per esempio non si capisce bene perché gli akki abbiano attaccato il villaggio dei kitsune, né che cosa stessero facendo ben-ben e i fratelli Yamazaki a casa di Hidetsugu). Inoltre non è chiaro come tutti quanti i kami sembrino essere a conoscenza del piano di Mochi ma se la prendano con Toshi (che dovrebbe essere il pezzo più importante del piano di Mochi) e non con il kami della Luna Crescente in persona!

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