Dopo essere sopravvissuti ad un viaggio terrificante all’interno della Fortezza di Rath, Gerrard, Mirri, Crovax e Starke sono riusciti a liberare Tahngarth, Karn e, apparentemente, anche Sisay, ma quest’ultima si è rivelata essere in realtà un mutaforma. Dopo aver sconfitto la creatura costringendola alla fuga, il gruppo esce dalla stanza in cui essa era tenuta prigioniera, ma in quel mentre viene attaccato da una figura misteriosa che si rivela essere Selenia l’Angelo Oscuro, di cui Crovax era innamorato.
Ma facciamo un passo indietro nel tempo e nello spazio e torniamo sul Reame di Serra nel 2500 A.R.
Come sappiamo quello è l’anno in cui Urza e Xantcha raggiungono il piano dopo essere fuggiti dai phyrexiani che li inseguono, ma è anche l’anno di nascita di Selenia. L’angelo vive per cinque anni nel pacifico Reame angelico costruito dalla planeswalker, imparando a conoscere ed apprezzare la sua tranquillità e la sua perfezione, ma nel 2505 A.R. la sua vita viene sconvolta dall’invasione delle truppe di Yawgmoth. Urza e Xantcha fuggono, Serra abbandona il piano da lei stessa creato nelle mani di Radiant, e all’improvviso gli angeli, da benevoli supervisori della società umanoide, devono trasformarsi in combattenti spietati per difendere il mondo dagli orrori che lo hanno invaso. Come sappiamo, la storia del Reame di Serra è destinata ad avere un tragico epilogo, e quando Gorig, il generale phyrexiano incaricato di conquistare il Reame, riesce a corrompere Radiant, per gli angeli di Serra comincia un regno di terrore. Le schiere angeliche si indeboliscono man mano che il Reame si avvicina al suo collasso, e durante una battaglia contro i phyrexiani la coraggiosa Selenia viene sopraffatta e catturata dai nemici, i quali avrebbero utilizzato le tecnologie avanzate del Padre delle Macchine per tramutarla in un angelo oscuro, fisicamente più forte di un normale angelo e costretta ad obbedire agli ordini dei suoi nuovi padroni phyrexiani.
Strappata al suo mondo e costretta a servire il nemico, Selenia avrebbe passato gran parte della sua vita a combattere per Phyrexia contro la sua stessa volontà, fino al giorno in cui non le venne affidata una missione: spiare la famiglia Windgrace di Urborg, una delle famiglie di Dominaria coinvolte nel Progetto Bloodlines. Intenzionato a distruggere i Windgrace e a costringerli a fare affidamento sulla sua spia, Yawgmoth sferrò un primo attacco al Maniero Windgrace, testando le difese del nemico e osservando che senza l’angelo oscuro dalla loro parte, i Windgrace sarebbero stati sterminati. Quando Selenia partì con Crovax a bordo della Cavalcavento, Yawgmoth decise che mantenere in vita il resto dei Windgrace non aveva più senso, dal momento che la persona che serviva ad Urza era proprio il giovane rampollo, e dopo essersi concesso una tregua di qualche tempo, mandò Morinfen e Gallowbraid a massacrarli dal primo all’ultimo, certo che questa volta gli urborgiani non avrebbero potuto fare nulla contro le loro truppe. Solo l’intervento della Cavalcavento riuscì a sconfiggere l’esercito phyrexiano, ma come abbiamo già visto, questo costò la vita a tutta la famiglia di Crovax. Infine, quando Crovax, distrutto dal dolore, aveva liberato Selenia dal suo dovere di protettrice, l’angelo era stato riportato su Rath e messo al servizio di Volrath e Greven, ed ora, con la morte nel cuore si prepara ad affrontare Gerrard, Crovax(l’unica persona che si sia mai davvero preoccupata per lei, arrivando addirittura a donarle la “libertà”) ed i loro compagni.
Mirri salta istintivamente in avanti per difendere Crovax, ma nel farlo si ritrova l’addome squarciato dalla spada del nemico. Crovax, piangendo di rabbia, frustrazione e dolore per la tragedia che sta subendo, agita selvaggiamente la sua spada contro Selenia, distraendola da Mirri. Anche Selenia singhiozza mentre si difende dai colpi di Crovax, segno inequivocabile della sua sofferenza, ma poi si blocca improvvisamente, permettendo all’avversario di colpirla con un fendente letale che, finalmente, porrà fine alla sua vita di schiavitù, donandole la libertà che tanto agognava. Quando la spada di Crovax colpisce, l’angelo esplode in un impeto di mana bianco e nero che turbina intorno all’urbogiano e si fa strada nel suo corpo. Crovax si accascia sulla spada di Selenia, la sua pelle impallidisce, ma lui continua a respirare anche mentre due zanne affilate escono dalle sue gengive e la maledizione di Selenia lo tramuta in un vampiro. Contando che Karn e Tahngarth sono ancora traumatizzati per le torture subite nelle celle di Volrath e che Mirri e Crovax non sono nelle condizioni migliori per combattere, Gerrard decide di rimandarli tutti e quattro alla nave, facendosi aiutare solo da Starke nel continuare la ricerca della vera Sisay e di Takara.
Tuttavia, mentre Karn e Tahngarth tornano alla Cavalcavento, il golem d’argento si ferma e avvisa il compagno di aver avvertito il richiamo dei pezzi dell’Eredità. Dato che l’equipaggio è venuto su Rath anche per recuperare i pezzi dell’Eredità rubati da Volrath, Karn si separa dal minotauro, che riprende la strada per tornare alla nave volante, e prosegue verso luogo dove sono custoditi gli artefatti: l’alveare dei tramutanti che hanno attaccato Gerrard e gli altri nella Fornace. La Regina che comanda sull’alveare sta per attaccare, ma Karn, che non vuole usare la violenza, tenta di parlarle, e le fa capire che i pezzi dell’Eredità sono parte di lui, così come il suo alveare è parte di lei, e per dimostrarlo incastra i vari artefatti nel suo corpo. Convinta dal gesto di Karn, la gigantesca bestia lo lascia andare via con il suo prezioso bottino. Nel frattempo, Starke e Gerrard continuano il loro viaggio per raggiungere le Aule dei Sogni. Il modo più rapido per raggiungerle è attraversare un giardino, apparentemente privo di pericoli, ma d’improvviso qualcosa getta sul terreno una vasta ombra, e Gerrard trascina Starke sotto una grande pianta proprio mentre la Predatrice sorvola la zona.
Mentre i due si preparano ad andare avanti, una Colonia di Pungiglioni, creature simili a lumache ricoperte di spine, cade su di loro dall’alto. Gerrard lotta coraggiosamente e riesce a costringere alla ritirata i mostruosi esseri, ma nel farlo perde di vista Starke, ritrovandolo poco dopo imbavagliato e immobilizzato da un groviglio di viticci carnivori. Con un abile colpo di spada, il giovane Capashen libera il compagno e insieme fuggono dal giardino.
Intanto, Ertai, unico membro della Cavalcavento rimasto tra i Vec, scopre che, con l’aiuto di Lyna dei Soltari, può tenere aperto il portale che permetterà alla Cavalcavento di andarsene da Rath e manda Lyna alla Fortezza per avvisare i suoi compagni. La donna arriva alla Cavalcavento proprio mentre tornano Tahngarth con Mirri e Crovax privi di sensi e Karn con i pezzi dell’Eredità. Tahngarth si fa così portavoce delle parole di Lyna e corre verso le Aule dei Sogni per aiutare Gerrard a uccidere Volrath.
Intanto, seguendo le pareti della Fortezza, Gerrard e Starke scoprono che la superficie della torre contenente le Aule dei sogni è coperta da una serie di balconi che si intrecciano, ma è priva di ingresso principale. L’unico modo per entrarvi sembra quindi arrampicarsi e saltare da un balcone all’altro, così, mentre Starke si riprende dalla brutta esperienza passata nel giardino, Gerrard comincia a scalare la parete di mutaroccia.
La scalata è faticosa, ma per fortna nessuna trappola attende l’eroe della Cavalcavento, che può quindi arrivare in cima sano e salvo. Quando però Gerrard mette piede nelle aule, viene bombardato da una serie di visioni del passato: vede sé stesso qualche anno prima, mentre salva Vuel dalla caduta che oltre al fallimento della prova di maturità gli sarebbe costata la vita; vede Vuel, solo qualche mese dopo, attaccare il villaggio di suo padre, Sidar Kondo, e raderlo al suolo, uccidendo poi l’anziano capoclan in maniera orribile; e ancora Vuel mentre viene trasformato da forme oscure in qualcosa di nuovo e incredibilmente spaventoso. Finalmente Gerrard capisce la verità: Vuel è Volrath, ed è a causa sua se ora è divenuto un servo di Phyrexia.
Poi la voce incorporea di Volrath si fa sentire, e le visioni del passato vengono sostituite da visioni di un futuro terribile, in cui l’Evincaro e gli eserciti di Phyrexia marciano su Dominaria, mentre Gerrard, orribilmente torturato, giace ai suoi piedi. Quando la vision svanisce, il capitano della Cavalcavento è sconvolto, ma una volta recuperato il coraggio, chiama il nemico con il suo vero nome, dandogli poi del ladro. Volrath non fa una piega e risponde che Gerrard non è degno di appartenere al suo clan, perchè non solo ha abbandonato l’Eredità, ma si rifiuta persino di indossare il ciondolo a forma di clessidra che rappresenta l’ultimo ricordo dei suoi veri genitori, i Capashen di Benalia che le truppe di Yawgmoth hanno massacrato quando lui era ancora piccolo. Gerrard risponde freddamente che ha deliberatamente lasciato indietro il potente artefatto, ma Vuel, ridendo, afferma che quando avrà finito di torturarlo, Gerrard gli rivelerà la sua posizione in cambio di una morte rapida e indolore. Non pago, Volrath continua a schernire il “fratello” per la prevedibilità delle sue azioni: sapeva che sarebbe venuto su Rath per salvare Sisay, non per fedeltà al primo capitano della Cavalcavento, ma perché il suo orgoglio non permette a nessuno di portargli via qualcosa a cui tiene, e sapeva che sarebbe arrivato fino alla Fortezza. Insomma, ogni sua mossa è stata prevista con largo anticipo.
Con queste parole, l’evincaro finalmente si mostra agli occhi di Gerrard con indosso un casco che risplende di una luce incandescente, ma in quel momento Starke esce dal nulla e pianta un affilato coltello nella schiena del suo ex padrone. Volrath non sembra curarsene, e dopo essersi sfilato il coltello dalla ferita che ha già cominciato a rigenerarsi, butta a terra Starke, si addentra all’interno delle Aule e ricorda ancora una volta a Gerrard tutto ciò che gli è costato il suo gesto, affermando che quello che lui ha perso non sarà nulla in confronto a ciò che, a suo dire, perderà Gerrard. Starke e Gerrard si preparano ad inseguire l’evincaro, ma all’improvviso due figure spuntano dal nulla e li attaccano: si tratta di una guerriera dai capelli rossi e di Sisay. Gerrard si muove per colpire la guerriera dai capelli rossi, ma all’ultimo secondo Starke la riconosce e grida al compagno di fermarsi, perchè quella è Takara, sua figlia. Gerrard è costretto così a mancare la donna, che da par suo si avventa contro il padre, gli pianta la spada prima in un occhio e poi nell’altro e lo acceca.
Utilizzando Starke, Gerrard riesce a far inciampare Takara e a stordirla, ma in quel momento Sisay si avventa su di lui preparando un colpo mortale. Gerrard riesce a pararlo, poi le si avventa contro e la fa cadere a terra, dando poi alla capitana una forte botta in testa con l’elsa della spada e partendo all’inseguimento di Vuel. Finalmente, dopo aver sceso una lunga rampa di scale ed essere arrivato ai ponti sospesi sull’abisso sottostante la Fortezza, Gerrard ingaggia una lotta senza esclusione di colpi col fratellastro. In breve si aggiunge alla lotta anche Tahngarth, e insieme riescono a ucciderlo. Ma proprio quando la vittoria sembra sorridere ai membri della Cavalcavento, il corpo di Vuel si trasforma in quello del mutaforma che aveva assunto l’aspetto di Sisay nei laboratori sotterranei e che era sfuggito per un soffio agli artigli di Mirri.
Gerrard, furioso per la fuga dell’evincaro e preso dalla paranoia dopo aver combattuto il mutaforma, se la prende con Tahngarth, domandandogli come abbia fatto ad arrivare fino a lì e per quale motivo avrebbe abbandonato Mirri, Karn e Crovax. Il minotauro lo rassicura dicendogli che stanno tutti bene, ma che una volta tornato alla Cavalcavento ha scoperto un passaggio che lo ha condotto fin lì. Nonostante le parole del minotauro però, Gerrard è ancora furioso e dopo aver distrutto il casco che il mutaforma usava per controllare Sisay e Takara, decide di partire all’inseguimento dell’Evincaro, nascostosi chissà dove nella sua Fortezza, ma Tahngarth lo ferma, ricordandogli la loro missione: salvare Sisay e recuperare i pezzi dell’Eredità. Quando i due tornano al piano di sopra, trovano Takara che sta bendando gli occhi del padre, ma non appena Sisay riprende conoscenza, una nuova, sconcertante verità si para davanti al minotauro e a Gerrard: Sisay riconosce in Starke l’uomo che l’ha consegnata a Volrath. Sisay tenta quindi di aggredirlo, ma Takara si mette in mezzo per difenderlo, e Gerrard interrompe bruscamente il conflitto dicendo che non importa cosa abbia fatto Starke, perché per uscire vivi dalla Roccaforte, tutti loro dovranno lavorare come una squadra.
Intanto, qualche centinaio di metri più in basso, nelle sale della Roccaforte riecheggia la voce di Volrath che ordina a tutti i suoi sudditi di prepararsi a rispondere all’invasione della Fortezza (che sta venendo attaccata dalle forze unite dei vec e degli elfi di Cielsudario) e a distruggere tutti i nemici. Nel frattempo, la Cavalcavento fa rotta verso le Aule dei Sogni seguendo Tahngarth ma nel tragitto incontra la Predatrice, che solo pochi minuti prima era passata sulle teste di Gerrard e Starke nei giardini. La nave arpiona la Cavalcavento come era successo nel loro ultimo scontro, ma Hanna approfitta dello spazio chiuso per mandare la nave avversaria a sbattere ripetutamente contro le pareti della Fortezza, costringendo Greven il-Vec a cambiare piano e a inviare contro di loro degli ornitotteri per inseguirli.
Mentre sottocoperta, Karn tenta di sistemare un pezzo dell’eredità nel motore della nave per farla andare più veloce, sul ponte la battaglia con gli ornitotteri infuria. La Cavalcavento subisce gravi danni allo scafo quando una delle due macchine le si schianta contro, ma per fortuna, quando la nave arriva finalmente ai giardini sottostanti le Aule dove Gerrard ha da poco ucciso il mutaforma, Tahngarth esce dagli alberi e si getta contro l’ornitottero sopravvissuto, gettando nel vuoto il suo pilota mogg e tornando sul ponte della Cavalcavento poco prima che la macchina nemica segua il destino del suo conducente.
Nel frattempo, nell’infermeria, Crovax si risveglia. Orribilmente deformato e semi-impazzito a causa della maledizione di Selenia, sale sul ponte barcollando, seguito da una sospettosa Mirri. Vedendo il compagno avventarsi contro il meccanismo che regola le vele della nave nel tentativo di sabotarlo, Mirri si avventa contro Crovax, e insieme a lui si getta fuori bordo per fermarlo, e una volta atterrati i due ex compagni cominciano a lottare ma Gerrard interviene per separarli. In quel momento però, un Greven il-Vec furioso di vedere Gerrard ancora vivo, si avventa su di lui, costringendolo ad una decisione drastica: fuggire sulla Cavalcavento e portare in salvo i suoi compagni già a bordo o mettere in pericolo tutti loro nel tentativo di salvare Mirri.
A malincuore, Gerrard abbandona Crovax e Mirri al loro destino e sale sulla Cavalcavento, che riparte a tutta velocità per sfuggire alla Predatrice. Grazie a Karn, la nave riesce ad allontanarsi dalla Predatrice, ad uscire dalla Fortezza e a raggiungere infine il portale dove Ertai li sta aspettando, ma non c’è il tempo di fermarsi per prendere a bordo Ertai. Sicuri di poter tornare a riprenderlo in qualunque momento, i membri dell’equipaggio della Cavalcavento abbandonano il mago su Rath, proprio mentre la Predatrice si avvicina minacciosamente.
Non appena la Cavalcavento attraversa il portale, Urza in persona appare dal nulla e lo chiude con la sua magia, impedendo così a Greven di seguire la Cavalcavento. Ma il capitano della Predatrice non ha intenzione di tornare a mani vuote alla Fortezza, e anche se Gerrard e gli altri gli sono sfuggiti, a terra, vicino al portale, c’è pur sempre un altro membro della Cavalcavento. Ertai viene quindi catturato e portato a bordo della Predatrice, la quale fa poi rotta verso la Fortezza.
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Per riassumere:
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2505 –> 3360 A.R.: in un anno imprecisato, Selenia viene catturata dai phyrexiani e completata.
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3360 A.R.: Urza torna sul Reame di Serra, trovandolo devastato dall’assedio di Phyrexia. Come scopre ben presto, Phyrexia ha già vinto, poiché è riuscita a mettere un suo agente, Gorig, in una posizione di rilievo all’interno del governo di Radiant. Urza salva centinaia di profughi e, una volta finita di costruire la Cavalcavento, combatte Gorig e Radiant. Il primo viene ucciso da Barrin, che così facendo carica il motore della Cavalcavento, il secondo muore nel tentativo di riunificare le pietre del potere di Urza. Dopo la morte di Radiant, il Reame di Serra implode. Nello stesso anno, Urza comincia il Progetto Eredità e il Progetto Bloodlines.
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4168 A.R.: in Urborg, su Dominaria, nasce Crovax Windgrace, uno dei risultati finali del Progetto Eredità.
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4174 A.R.: nello Jamuraa nord-occidentale, all’interno della tribù di Sidar Kondo, nasce Vuel Kondo. Sidar Kondo non avrà altri figli naturali dopo di lui.
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4176 A.R.: sempre nello Jamuraa nord-occidentale, in un piccolo villaggio costiero, nasce Sisay. Anche lei è uno dei risultati finali del Progetto Bloodlines, ed è destinata a capitanare la Cavalcavento, la nave volante appartenente ai suoi genitori. Pochi anni dopo, in un anno imprecisato, Sisay rimarrà orfana a causa di Yawgmoth.
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4180 A.R.: nasce Ertai. Il bambino dimostrerà un grande talento magico che gli permetterà di studiare all’interno dell’Accademia di Tolaria.
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4185 A.R.: nasce il minotauro Tahngarth, futuro membro dell’equipaggio della Cavalcavento.
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4188 A.R.: Sisay trova lavoro come mozzo su una nave di pirati che la libera da un gruppo di mercanti di schiavi.
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4196 A.R.: Sisay combatte contro le forze di Kaervek e contribuisce a far finire la Guerra del Mirage.
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4197 A.R.: nasce il goblin Squee, futuro membro dell’equipaggio della Cavalcavento.
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??? A.R.: Vuel fallisce il suo rito di maturità a causa degli intrighi dei phyrexiani. Desideroso di vendicarsi di Gerrard e Sidar Kondo, Volrath deruba Gerrard dei pezzi dell’Eredità in suo possesso, e li rivende per pagarsi un esercito con cui distruggere la tribù Kondo. In seguito alla guerra, Gerrard viene mandato nella foresta di Yavimaya, mentre Vuel, ottenuta parte della sua vendetta, parte per Rath assieme a Starke, diventando Volrath il Caduto. Pochi anni dopo, Gerrard e i suoi amici Mirri e Rofellos si arruolano a bordo della Cavalcavento di Sisay e combattono in Urborg al fianco di Crovax. Quest’ultimo lascia la sua casa e parte con il resto dell’equipaggio per cercare i pezzi dell’Eredità, ma quando, poco tempo dopo, Urborg viene attaccata ancora, abbandona l’equipaggio per piangere la morte dei propri cari. Gerrard e Mirri seguono l’esempio di Crovax e si ritirano l’uno in Benalia e l’altra in Yavimaya. Rofellos viene ucciso dai phyrexiani.
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4204 A.R.: Volrath manda Starke a rubare i pezzi dell’Eredità e a rapire Sisay. L’equipaggio della Cavalcavento si riunisce e si ingrandisce, e finalmente, sul finire di quello stesso anno, parte alla volta di Rath. Poco dopo il loro arrivo sul piano, Gerrard e i suoi compagni vengono attaccati dalla Predatrice di Greven il Vec. Greven torna vincitore alla Fortezza, mentre Gerrard e gli altri si alleano con gli elfi di Cielsudario, gli uomini-ombra di Lyna e gli en-Vec per abbattere Volrath. Mentre Crovax sembra perdere lentamente il senno, la Cavalcavento inizia un viaggio terribile all’interno della Fortezza. Tra tramutanti, mutaforma, orrori, incendi, e non morti, Gerrard, Starke, Mirri e Crovax riescono a salvare Tahngarth e Karn, e dopo essere sfuggiti ad un mutaforma che aveva preso l’aspetto di Sisay, i sei vengono attaccati da Selenia, e dopo averla uccisa si separano. Starke e Gerrard trovano la vera Sisay e Takara, Karn recupera i pezzi dell’Eredità e, una volta tornati a bordo della Cavalcavento, fanno rotta per il portale aperto da Ertai, lasciandosi però dietro quest’ultimo, Mirri e Crovax (maledetto da Selenia). Urza chiude il portale.
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Fonti:
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La storia di Urza dopo la Guerra dei Fratelli: “Planeswalker” di Lynn Abbey. Libro pubblicato nel 1998 e ristampato nel 2009 come prima parte del libro “Artifact Cycle II”. Entrambi i libri sono inediti in Italia.
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La storia del Progetto Bloodlines: “Bloodlines” di Loren L. Coleman. Libro pubblicato nel 1999 e ristampato nel 2009 come terza ed ultima parte del libro “Artifact Cycle II”. Entrambi i libri sono inediti in Italia.
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La storia del viaggio su Rath”Rath and Storms” di: autori vari. Libro pubblicato nel 1998, inedito in Italia e mai stato ristampato.
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La Storia di Crovax: Born to Greatness; The Beckoning Sky; Never to be Free, di Robert J. King, tutti e tre fumetti inediti in Italia.
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Curiosità:
In un multiverso parallelo, è Mirri ad uccidere Selenia al posto di Crovax, ed è sempre lei a subire la maledizione dell’angelo oscuro e a tentare di sabotare la Cavalcavento. In questa realtà Crovax recupera le piume della sua amata Selenia e le utilizza per creare il mantello che indossa nell’art di Crovax, Antenato Eroe, e dopo essersi gettato fuori bordo assieme a Mirri la Maledetta, la abbandona nei giardini delle Aule dei Sogni (come si evince dall’art e dal flavor text di “Acuta Percezione“). Mirri diventerà poi evincaro di Rath, schiavizzando i kor e sostituendoli ai mogg (come spiegato dal flavor text di Canto Funebre di Kor). Nel 2016 una community di giocatori italiani appassionati di lore cercò di creare una serie di racconti ucronici ambientati in questa realtà, ma l’iniziativa non produsse risultati concreti.
Nelle puntate precedenti:
Chi sono questi ragazzi che hanno provato a creare storie? Hai qualche informazione al riguardo?
[quote name=”Fra88″]Chi sono questi ragazzi che hanno provato a creare storie? Hai qualche informazione al riguardo?[/quote]
In effetti sì, ho diverse informazioni al riguardo. Si tratta di una community appartenente ad un gruppo chiuso di facebook chiamato “Innistrad”, aperto nel 2012. Normalmente non si occupano di scrivere racconti, ma affrontando la lore di mtg in tutte le sue forme (in maniera simile a quanto avviene qui in magic historica), ogni tanto capita che l’admin proponga queste iniziative.