Articolo di Dario Parazzoli

Giornata di riposo post Grand Prix dopo una maratona che mi ha portato a un onesto 13-1 in due giorni, senza bye, prima di perdere ai quarti da un Amulet Combo che mi chiude di secondo e di terzo. Prima Top8 a un GP, dopo aver sfiorato in passato il risultato con due Top16, sicuramente serve fortuna, ma questa volta sono soddisfatto anche della deck building.

Fare Top8 con un mazzo con 14 carte totalmente sconosciute nel metagame, che quando giocavo su MTGO gli avversari concedevano per non perdere tempo, dà soddisfazione. Proverò a spiegare un po’ le scelte, opinabilissime, innanzitutto questa è la lista. Divisa per casting cost, classificazione più logica quando parliamo di Affinity:

Real Affinity by Dario Parazzoli
Land (11) 4 Darksteel Citadel 4 Blinkmoth Nexus 3 Contested War Zone  Casting Cost 0 (16+2) 4 Mox Opal 4 Welding Jar 4 Memnite 4 Ornithopter 2 Chalice of the Void	Casting Cost 1 (8+4) 4 Signal Pest 4 Springleaf Drum 4 Vault Skirge  Casting Cost 2 (8) 4 Cranial Plating 4 Arcbound Ravager  Affinity Cards (11) 4 Frogmite 4 Myr Enforcer 3 Scale of Chiss-Goria	Sideboard: 2 Chalice of the Void 3 Spellskite 3 Grafdigger’s Cage 4 Gut Shot 3 Etched Champion
[Modern Top16] Grand Prix – Milano – 13-14/Dic/2014
ndr. –		Details Main Deck: 60 cards Sideboard: 15 cards

Colorless vs Colored

Iniziamo dalle riflessioni generali: se giochi un mazzo concentrato, dove ogni terra è sinergica, e quindi hai sacrificato il controllo per la potenza, devi seguire questa mentalità anche nelle spells che scegli. Senza Glimmervoid che sono terre che non picchiano, e non sono artefatto, non ha senso giocare spell colorate nel mazzo. 8 fonti di mana situazionali (4 Mox Opal e 4 Springleaf Drum) sono troppo poche per gestirli. Una mazzo che basa tutto sulle interazioni tra le carte non può permettersi una carta morta che non può essere giocata. E’ per questo che nel Real Affinity che ho portato al GP Milano non c’è traccia di spell colorate.

Speed vs Power

Altra riflessione generale: un mazzo affinity deve apparecchiare sul tavolo tutto velocemente al primo, o al massimo al secondo turno. E’ un mazzo veloce, se vedi più di due terre non sei contento, la soluzione è metterne poche abusando dell’abilità che dà nome al mazzo.

Questo comporta un problema evidente, le carte a costo 2 o superiori sono un problema, a volte non si riescono a giocare, quindi bisogna limitarle, mettere solo quello indispensabili: Arcbound Ravager e Cranial Plating. In un mazzo così carico di creature durante il playtesting con i miei “teammate” è uscita la discussione se non fosse meglio Steel Overseer al posto di Cranial Plating, ma la velocità nelle scelte deve essere sempre premiata rispetto alla solidità, contro i mazzi combo tipo quello che mi ha battuto ai quarti o contro controlli tipo Scapeshift o Tron un turno in meno è fondamentale. E allora perché Etched Champion di side? Contro Abzan (Junk) è complicatissimo a causa delle troppe rimozioni, e sono necessari, costano troppo e sono rischiosissimi, ma ti danno una chance in più contro un match-up molto sfavorevole.

Affinity vs Metagame (Delver, Burn)

Delver dopo i risultati di Madrid sarebbe stato il mazzo più giocato. Previsione confermata dalle statistiche. Se vogliamo poi metterci i mazzi spari, e il fatto che il Lightning Bolt è usato un po’ ovunque, avere un 4/4 che entra al turno 2, o avere un artefatto flash che ti salva i pezzi a terra, è una scelta più che azzeccata nel metagame attuale. La Scale of Chiss-Goria, presa in giro da molti, è forse una delle carte più sinergiche del mazzo, oltre alla sua abilità più ovvia, è un pezzo inaspettato che va in pasto al Arcbound Ravager, è un danno in più di Cranial Plating che fa sballare i conti, è un motore che permette di castare le Frogmite al primo turno, e velocizza la discesa del Myr Enforcer.

Affinity vs Metagame (Scapeshift, Thron, Combos)

I mazzi controllo e combo di solito quattro turni te li lasciano (regola che non vale ai quarti dei GP), apparecchiare più creature possibile e avere sette carte che pompano le attaccanti (Contested War Zone e Signal Pest) è importante per chiudere prima di questi avversari. Di solito l’Affinity vince con le power cards come Cranial Plating e Arcbound Ravager, sciamare l’avversario è una winning condition neppure troppo rara in questa versione.

Chalice of the Void vs Metagame

Chalice of the Void maindeck non solo fa affinità, ti permette anche di attivare Mox Opal se non ti esce il terzo artefatto per fare metalcraft, blocca metà dei mazzi presenti nel metagame, tra cui il più giocato, ovvero Delver. Tanti sono i mazzi impattati, come i mazzi Burn, Jeskai, Martyr, Mazzo Aure, Amulet Combo, Living Death e tanti altri. Anche nel mirror match, se si parte, fare Chalice of the Voidda zero inibisce la giocata di almeno una decina di carte del classico Affinity.

Chiudo con i matchup negativi: Pod, Abzan (Junk), Affinity e Splinter Twin. Il Pod tiene troppo bene all’inizio ed è ben fornito di rimozioni ed è decisamente sopra a questa versione di Affinity, anche se può soffrire di più versioni più standard. Gut Shot aiuta a rallentarlo, fare fuori l’acceleratore che gioca di primo fa guadagnare almeno un turno. La combo di Splinter Twin è oggettivamente troppo veloce, soprattutto per un mazzo senza rimozioni. Andate a comprarvi le Scale of Chiss-Goria prima che arrivino a 10$.

Alla prossima, Dario.