intro jimmy fatestitcherArticolo di Jimmy Caroli – Jtk88

Buongiorno a voi e tanti auguri per un nuovo anno ricco di soddisfazioni. In questo periodo festivo in cui già iniziano a fioccare anche i primi spoiler, vorrei parlare di un argomento un po’ borderline ma di cui sicuramente tutti avrete sentito parlare per una volta, magari da qualche vostro amico un po’ più “originale”: le trasformational sideboard.

Intanto partiamo dal termine: definiamo “transformational sideboard” una sideboard di un mazzo che è completamente (o nella maggior parte) devota ad un cambio di piano del mazzo principale dopo il primo game. Solitamente, lo switch che si effettua dopo il primo game (quindi nei game post side), ha l’obiettivo di cambiare totalmente l’angolazione di attacco e lo stile di gioco che adatterete nelle partite successive alla vostra sidata, cercando di prendere in contropiede il vostro avversario che, ipoteticamente, avrà sidato male contro il mazzo che andrete a giocare successivamente. Questa tattica, abbastanza aggressiva e “all-in” come si direbbe in gergo pokeristico, richiede diversi fattori per poter essere utilizzata in modo intelligente e per arrivare al suo scopo. Poniamo qualche lista di esempio che ha fatto risultato e che presenta una trasformational sideboard, in modo da aver una idea più chiara di quello di cui stiamo parlando.

UR Storm by Riccardo Reale
Winner
Sideboard:

PTQ Barcellona, Roma
ndr.
Details
Main Deck: 60 cards
Sideboard: 15 cards

Questo è un esempio risalente a un paio di anni fa, quando Seething Song era ancora legale, ma il senso non cambia. Come potete vedere, la lista di Reale in game 1 si presenta come il più classico degli Storm, con il piano di concatenare il maggior numero di magie possibili e poi vincere grazie a uno o più Grapeshot in faccia all’avversario. Questo piano è facilmente arginabile con hate specifico verso il cimitero (Relic of Progenitus o Tormod’s Crypt) oppure con permanenti che possono bloccare la combo (Ethersworn Canonist, Rule of Law), che darebbero molta noia al vostro piano, complicando la vittoria. In più, vedendo come si sviluppava il game, tutte le rimozioni diventavano inutili, quindi molto probabilmente il vostro avversario non avrebbe tenuto carte come Terminate, Lightning Bolt o Path to Exile. Tutte queste considerazioni cascano a pennello, in quanto il buon Reale, invece di dedicare le sue 15 carte di sideboard per risolvere i problemi che avrebbe posto l’avversario, ha deciso di usarle per cambiare completamente il piano, diventando di fatto un mazzo molto aggressivo, basandosi sulla forza di Delver of Secrets // Insectile Aberration e di Quirion Dryad che, in un mazzo con una cosi alta densità di spell, ha una buona probabilità di diventare una minaccia ingestibile nell’arco di pochi turni. E pare che questa tattica abbia funzionato, consentendogli di qualificarsi per il PT Barcellona.

delverCome si diceva prima, tuttavia, per riuscire a fare bene con un piano come questo, dedicando quindi la sideboard non ad ammortizzare i vari match-up e le sidate avversarie, ma cercando di prendere in contropiede il vostro avversario, bisogna seguire certi passi abbastanza rigidi e stare accorti per tutta la durata del torneo. Alcuni consigli possono essere abbastanza contrologica a prima vista, ma si spiegano con il vostro piano di sideboard.

Per prima cosa, nel primo game cercate di usare più risorse possibili con l’andare della partita, facendo vedere al vostro avversario il maggior numero di carte nel vostro mazzo, in modo che si possa fare una idea chiara della vostra lista e di come intendete giocare post side (se il vostro fosse un mazzo canonico, ovviamente). Questo è un consiglio che ovviamente va contro la logica classica delle partite di Magic, in cui cercate di dare meno informazioni possibili al vostro avversario, in modo da indurlo a sbagliare la sidata (si è visto concedere al secondo turno dopo aver mancato un land drop e prima della risoluzione di uno scarto, proprio per questo motivo), ma qui questo modo di giocare apparentemente sbagliato può quasi solo avvantaggiarvi.

Secondo, ricordatevi di sidare sempre le vostre 15 carte in blocco unico, senza guardarle. In questo modo il vostro avversario penserà che sia una pratica standard e non studiata, pur se bizzarra. Ma se ci fate caso, spesso ai tornei di grande rilevanza (GP o PT), nelle fasi cruciali i giocatori tendono a buttare dentro tutte le 15 carte del sideboard e poi a toglierne 15 man mano che scorrono il loro mazzo. Questo, oltre a fare al caso nostro, non da informazioni all’avversario sul numero esatto di carte che avete inserito nel vostro mazzo, siano esseo 10, 3 o anche nessuna. Ricordatevi però che dovrete sidare via 15 carte, e che questa pratica spesso porta via abbastanza tempo sul cronometro.

Terzo, ma non meno importante, evitate di “bullarvi” e di raccontare in giro il vostro piano di sideboard “alternativo”. Questo piano conta molto sull’effetto sorpresa, quindi andare a spifferare ai quattro venti che giocate un mazzo in game 1 e poi switchate a un altro mazzo post side probabilmente non farà al caso vostro. Potrebbe succedere infatti che il vostro avversario abbia saputo dell’inganno e mangi la foglia, sidando correttamente contro il vostro piano, prendendovi a sua volta in contropiede.

Quarto, cercate di variare le sidate. Non sempre sidare il piano alternativo vi aiuterà nelle partite post side. Spesso il piano del primo game rimane valido anche nel secondo game, cosa che non è completamente da sottovalutare. Ad esempio, se state giocando un mazzo aggressivo con uno switch in side a combo, probabilmente se giocate contro controllo vorrete rimanere in versione aggressiva anche post side.

Quinto (consiglio personale), cercate di giocare il mazzo “più scarso” o con cui siete meno affini in game 1. Questo perché spesso le partite di game 1 sono match-up e/o dado dipendenti, quindi giocare il mazzo che secondo voi è meno forte sulla carta o con cui siete meno preparati vi aiuterà nelle partite post side. Se pensate che il mazzo che andrete a giocare nelle partite post side sia più nelle vostre corde o, in generale, più forte, spesso vi risulterà più semplice strappare entrambi i game post side piuttosto che quello pre side. Inoltre, il mazzo che scegliere di giocare main deck sarà, spesso, la configurazione con cui farete meno partite in linea di massima.

Sesto (e ultimo consiglio), giocate in game 1 il mazzo contro cui è più semplice sidare e le cui sidate non vadano a danneggiare il vostro piano post side. Per capirci, rifacendoci alla lista di Reale, la sidata classica contro Storm è tirare via le rimozioni e mettere dei paletti per la combo. Questo agevola molto il piano a base creature post side. Seguite questa linea guida nel caso vogliate creare un piano pre side e uno completamente diverso post side.

Ci sono tanti modi per creare una transformational sideboard, soprattutto in formati aperti come il Modern o il Legacy. Ricordatevi solo che, per la riuscita del piano, i due archetipi che andrete a montare devono essere molto diversi nella logica ma molto simili a livello di carte, poiché avrete un core di massimo 15 carte da cambiare, e se queste fossero meno sarebbe anche meglio, lasciandovi un po’ di spazio per carte che vi aiutano tra i match-up (quindi invece di 15 carte totali, magari 10 carte che siano in grado di trasformare il vostro mazzo). Trasformazioni da UR Twin a Blue Moon sono state viste e testate da diversi giocatori e, benchè non si possa proprio parlare di “trasformazioni” vere e proprie, ma sono di aggiustamenti, il senso è sempre quello di avere un piano diverso dall’originale nelle partite post side. Quanto più vorrete impegnare spazio della vostra side al vostro piano, più sarete fragili nel caso l’effetto sopresa non riesca. Inoltre, non cercate di fare dei cambi di piani su archetipi particolarmente simili: cambiare da Twin a Scapeshift, oltre che molto oneroso per la mana base difficile da costruire, spesso non vi darà molti vantaggi e occuperà molti dei vostri slot, non andando a migliorare molti match-up. Per contro, switchare da Scapeshift a qualcosa più orientato verso creature (Primeval Titan piuttosto che Obstinate Baloth o Tarmogoyf) può darvi quell’effetto sopresa che magari qualcuno ancora non conosce.

Per augurarvi buone feste e un buon inizio di anno, vi lascio la lista di UWR Delver che ho giocato all’ultimo PPTQ, svoltosi a Rolo, in cui ho concesso in finale a un amico bolognese. Enjoy!

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UWR Delver by Jimmy Caroli
Finalista
Sideboard:

[Modern Top8] PPTQ – Rolo (RE) – 28/Dic/2014
ndr.
Details
Main Deck: 60 cards
Sideboard: 15 cards

Ancora auguri, in bocca al lupo per i vostri tornei e per il vostro nuovo anno.
Alla prossima e Buon 2015,
Jimmy Caroli

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