modern budget gaiserArticolo di Nicola Cantafora

Il modern e’ un formato in cui sono possibili infinite combinazioni. Ma quante di queste combinazioni sono effettivamente giocabili nei tornei competitivi? Un giocatore che vuole iniziare a giocare modern si trova al suo cospetto una distesa quasi infinita, al limite di un grande, vastissimo labirinto. Tutte le porte per entrarvi recitano nomi di grandi “tier” con sotto scritte cifre mostruose. L’unico modo per accedere al labirinto ed esplorarlo dall’interno e’ sborsare una di queste cifre, magari usando per lungo tempo proxy o carte prestate.

Non e’ cosi’ che ho iniziato a giocare modern. Non solo prima giocavo solo standard, ma mi ritenevo completamente devoto allo standard. Ero affascinato dal GP perchè mi permetteva di “vivere” il formato con le sue rotazioni, di seguirlo “in anteprima”. Poi ho iniziato a giocare modern dal nulla. E’ stato un player americano in corrispondenza dell’uscita di Theros a fare degli esperimenti con Nyktos Shrine to Nyx in modern. Rimasi talmente incantato dalla sinergia interna dell’archetipo che non provavo più piacere a giocare standard. Non era neanche paragonabile rispetto alla passione che mi animava al cospetto della trama intricata di sinergie che questo mazzo proponeva. Mi imbarcaii quindi in una lunga avventura in cui cavalcavo una forza primordiale, affrontando tutti i mazzi del formato come se fossero degli Eldrazi sconosciuti a me estranei.

Bastioni di HanweirLa mia posizione riguardo a Splinter Twin o Affinity consisteva nel sapere in quale turno mi potevano ammazzare. Spesso mi trovavo completamente all’oscuro di cosa avessero in mano. Tante volte mi aspettavo Trono di terzo e vedevo che non succedeva spesso come ipotizzavo. Stavo ancora cercando di capire quale era il vero power level dei mazzi modern, in che razza di formato stessi giocando. In standard ero abituato a calcolare tutto, quindi mi trovavo senza elementi per fare delle giocate almeno “buone”. Essendo completamente focalizzato sulla mia strategia lineare di assemblaggio di quantità di mana abnormi, ho conosciuto gli altri mazzi più per come dovevo giocare intorno a ciascuno di essi, piuttosto che per come funzionassero da una prospettiva interna. Ero molto più interessato a conoscere come ottimizzare le linee di gioco del mio mazzo, che non il funzionamento dei tiers modern. Proprio a causa di questo fanatismo ipnotico giocavo un mazzo “fuori meta” guardando ai tiers dall’alto in basso, pensando solo a modi per batterli senza mai pensare di montarmene uno, quasi come se per me i “tiers” fossero delle ombre cinesi proiettate su un muro. Insomma, ho imparato come funziona il modern più come effetto collaterale di una passione sfrenata che altro.

In un certo senso sono stato fortunato, perché mi sono affacciato in questo labirinto entrando da un’entrata nascosta. Non ho speso più di quello che avrei speso per montare un deck standard, e mi sono subito sentito tra le mani un mazzo che mi dava soddisfazioni. Non credo di essermi imbattuto in uno di quei trabocchetti che ti riconducono all’uscita del labirinto, con meno soldi di prima dopo averle prese di brutto nei tornei. Anzi, sebbene la mia lista iniziale fosse abbastanza budget, col tempo l’ho ottimizzata e ci ho fatto tornei per oltre 2 anni. Quella stessa lista ha visto il ban di Deathrite Shaman, il ban di Birthing Pod, e ha sempre continuato ad illuminarmi come uno spirito guida, mantenendo viva la fiamma che mi aveva ispirato così intensamente. Più sono andato avanti, e più l’esperienza mi ha permesso di valorizzare al meglio le mie possibilità di fare bene. E’ stato un percorso di crescita rigoglioso, per me e per il mio “pet rogue”.

Pero’ queste “porte segrete” al modern, questi mazzi budget che poi possono veramente dare qualcosa al nuovo player, sono rarissime e soprattutto ben camuffate. Molti di questi mazzi budget che si trovano in rete sono eccessivamente subottimali rispetto a una lista montata senza vincoli di budget, e semplicemente non ce la fanno. Io stesso quando cerco “mazzi rogue” (e.g.http://mtgsalvation.gamepedia.com/Rogue_deck) non mi faccio alcun problema di budget perché è ciò che riduce drasticamente le possibilità di trovare qualcosa che abbia successo.

Oggi però sono qui a indicare qualcosa che potrebbe essere una di queste “entrate segrete” al modern, un mazzo che grazie alle sue sinergie nude e semplici, riesce a ostentare un power level notevole con solo 30-40 euro. E’ stata una nuova carta secondo me a dargli quel tocco in più: Hanweir Battlements. E’ forse un caso che l’effetto sia molto simile a una carta che e’ sempre mancata agli igniferi, ovvero il celebre Flamekin village? Perché questa carta e’ stata stampata in commander ma non in un’espansione legale in modern? A quale livello di power level avrebbe portato dare rapidità in modo consistente al mitico quanto temuto Nova Chaser? Quest’ultimo e’ stata una carta molto interessante nella sua accoppiata con Flamekin Harbinger, che permette sia di tutorarlo sia di pagare il pegno necessario alla sua entrata in campo, per tutorarne un altro quando dovesse morire. Ciò produce una scorta pressoché infinita di Nova Chaser qualora l’avversario non dovesse rimuoverlo immediatamente in risposta al trigger di “battersi per un elementale”.

Nova Chaser interagisce con Flamekin Harbinger in modo tale che se l’avversario ha rimozione, la giocherà in risposta a “battersi per un elementale”. Il rischio di 2×1 che la velocita’ sorcery di Assault Strobe pone è perciò stemperato. Se il nostro avversario dovesse attendere a lanciare la rimozione in risposta ad Assault Strobe anziché in risposta a “battersi per un elementale”, avremo comunque la possibilità di cercare nel mazzo un altro Nova Chaser. Per tale ragione e per il costo di mana versatile, Assault Strobe e’ preferita a Temur Battle Rage e Fling.

Se a questa interazione aggiungiamo Incandescent Soulstoke che permette di fare entrare Nova Chaser rapido per soli due mana, Hall of the Bandit Lord e Hanweir Battlements, iniziamo ad avere un numero piuttosto altino di modi efficienti di dare rapidità a questo proiettile esplosivo, creando un vero e proprio piano di gioco.

Con 4 Flamekin Harbinger, 4 Nova Chaser, 2 Thunderblast abbiamo 10 tra minacce grosse e modi per tutorarle. Sfruttando poi Sea Gate Wreckage ,in combinazione al mana incolore delle terre che danno rapidità, creiamo un motore di draw costante per pescare ulteriori minacce quando le prime vengono rimosse. In questo modo riusciamo a giocare anche contro Jund e mazzi d’attrito. Grazie a bisogni di mana specifico rosso esigui, gli elementali si prestano alla perfezione e senza perdite di efficienza a una mana base ibrida tra rosso e colorless, stile eldrazi per intenderci.

Contro chi non ha risposte e punta a ucciderci velocemente proponiamo un clock decente, mentre contro chi cerca di rimuovere costantemente le nostre minacce abbiamo un piano adeguato per navigare il late game. Il mazzo presenta poi un altro carattere che anche il mio vecchio MonoG devotion aveva: quello dei piani intercambiabili.

Sfida CollettivaPer quanto al momento questa lista abbia ben 8 modi di dare rapidità e ben 8 Nova Chaser (inclusi i 4 araldi per tutorarli), non sempre pescheremo questa interazione, ed è poco saggio affidarsi solo ad essa per chiudere. Incandescent Soulstoke oltre a sparare elementali del calibro di Nova Chaser e Thunderblast sul campo di battaglia, con relativi benefici dati da battersi per un elementale e persistere, ci permette anche di avere un piano aggro “tribale” con il suo effetto lord. Sfruttando creaturine aggressive come Flamekin Bladewhirl e Flamekin Harbinger possiamo infatti aggredire normalmente il nostro avversario senza requisiti particolari, magari spianando la strada da bloccanti con Lighting Bolt e Spitebellows. Quest’ultimo può essere sparato sul campo con Incandescent Soulstoke, ed evoke puo’ essere pagato da Smokebraider per facilitare il doppio requisito specifico di rosso.

Smokebraider e’ una carta veramente strategica che oltre a permetterci di pagare abilita’ attivate come quella di Incandescent Soulstoke presenta un’ottima sinergia con Hall of the Bandit Lord. La notevole quantità di burn spells costituisce in ultimo la terza via verso la vittoria di alcuni games. Specie quando siamo abbiamo finito le carte in mano ma abbiamo portato il nostro avversario a un life total molto basso. Come vedete i vari piani si intersecano tra loro in più punti. Elementali come Flamekin Harbinger eFlamekin Bladewhirl possono essere carburante per il Nova Chaser, attaccare come dei piccoli soldatini quando potenziati, ma anche quando la loro forza dovesse essere insufficiente a superare i bloccanti avversari possiamo sempre tapparli per facilitare il lancio di Stoke the Flames, riducendo così i requisiti di mana rosso specifico. Flamekin Harbinger e’ emblema di questa capacità di arrangiarsi, tutorando all’occorrenza ciò che ci serve.

Di solito tutoreremo ciò che ci manca in mano tra Incandescent Soulstoker o Nova Chaser, ma a volte mancandoci il pezzo a 2 prenderemo Smokebraider per accelerare. In casi più rari come la chiusura di terzo sopra, prenderemo Heartlash Cinder mentre se dobbiamo risolvere un Tarmogoyf prenderemo Spitebellows. Tutto si riallaccia, il mazzo è tutt’uno. Non c’è una carta che non sia connessa alle altre. Questo permette di innalzare il power level delle singole carte, di per sé troppo basso per competere in modern, a un livello sufficiente a dare soddisfazioni. Per questo motivo ho deciso di definire questo “un rogue budget”, ovvero un mazzo adatto ad attaccare il modern da una prospettiva inusuale, per un costo esiguo. Il mio consiglio e’ di montarlo usando come base la seguente lista:

Budget Geyser

Budget Geyser V1.0 by Nicola Cantafora
Deck Analysis

Per poi acquistare man mano due Cavern of Souls e arrivare a questa mana base:

image2.png

Il mazzo e’ adattissimo a fare tornei sanzionati modern sin da subito. L’interazione nuda e cruda tra queste carte poco costose produce un livello di power level che risulta già nel range del modern, e può poi essere migliorato ulteriormente, gradualmente e in modo personalizzato rispetto ai mazzi che vi aspettate di incontrare in sala.

La cosa bella di un mazzo del genere comunque è che ci sarà sempre un insieme di carte che non si possono togliere, come Nova Chaser, Smokebraider, Flamekin Harbinger, le quali costituiscono un inamovibile nucleo di magma, indomito e selvaggio nella sua forma. Nella semplicità in cui il mazzo esplode si cela la sua più grande bellezza. Gli elementali nella loro essenza primitiva e ancestrale di magic rappresentano la brama di bruciarsi fino ad autodistruggersi solo per la gioia di farlo: “I riti funebri degli igniferi sono eventi elaborati quanto spettacolari. La loro paura più grande è morire nel buio.”

In conclusione e’ davvero difficile non cogliere il fascino di queste creature cosi’ bizzarre e aggressive. Anche se un solo giocatore di quelli che hanno letto riuscirà grazie a questa lista a mettere un piede dentro al modern traendone delle soddisfazioni, avrò raggiunto il traguardo per cui ho scritto questo articolo. Nel qual caso siete pregati anche a distanza di tempo di farmelo sapere.

Se avete intenzione di montare il mazzo siete invitati ad entrare in Deck Analysis per discutere pubblicamente come l’avete personalizzato e i risultati ottenuti: > Deck analysis (https://www.facebook.com/groups/1534097136831926/)

Nicola Cantafora

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Nota di Redazione domenica 10 luglio: Abbiamo rimesso nell’articolo la versione 1.0 del mazzo, in una prima pubblicazione avevamo erroneamente inserito la versione 2.0 più aggiornata che trovate di seguito:

Budget Geyser v 2.0 by Nicola Cantafora
Sideboard:

Deck Analysis
DECK TAG
#‎GEYSER_ELEMENTALE_mtg
Details
Main Deck: 60
Sideboard: 15

6 Comments

  1. Gigiodiferro

    che fico sto mazzo !! a me piacciono i mazzi interattivi ma questo è proprio togo

  2. corra

    Il mazzo è simpatico e divertente e ha quella dose di follia e delirio che mi piace.
    Il problema di questo mazzo è l’articolo!!!! non si capisce niente; io penso che una riletta all’articolo prima della pubblicazione non gli avrebbe fatto male.
    Detto questo ti faccio i miei complimenti, portare gli elementali in modern dopo che sono passati cosi tanti dal loro dominio sul T2 non è cosa da poco

  3. MonkOne182

    NON CI CREDOOOO! Finalmente un mazzo tribal elementale, il mio sogno da quando ho visto per la prima volta l’espansione lorwin. Sono commosso :’)

  4. Jester

    Ciao, l’idea del deck è molto carina. Nell’articolo però parli di [Carta]Assault Strobe[/Carta] e di un certo Thunderblast (che non capisco quale carta sia), ma poi nella lista finale mancano entrambi. Come mai?

  5. Nicola Cantafora

    [quote name=”corra”]Il mazzo è simpatico e divertente e ha quella dose di follia e delirio che mi piace.
    Il problema di questo mazzo è l’articolo!!!! non si capisce niente; io penso che una riletta all’articolo prima della pubblicazione non gli avrebbe fatto male.
    Detto questo ti faccio i miei complimenti, portare gli elementali in modern dopo che sono passati cosi tanti dal loro dominio sul T2 non è cosa da poco[/quote]

    L’articolo e’ stato riletto almeno 10 volte, ma ha subito delle modifiche da parte dei redattori che lo rendono poco comprensibile.
    Ovviamente non e’ uno scarico di responsabilita’: Alex ha estrapolato la lista piu’ aggiornata dal gruppo sostituendola a quella che gli avevo inviato allo scopo di fornire una lista “piu’ affinata” ai lettori, i quali tuttavia rimangono per forza di cose confusi leggendo di assault strobe per poi vedere apostle’s blessing.
    Tra il momento in cui invio l’articolo e il momento della pubblicazione possono intercorrere fino a 3 settimane. In questo tempo se lavoro sulla lista e scopro dei modi per migliorarla, creo un post sul gruppo per aggiornare tutti sullo sviluppo. L’ideale sarebbe che i lettori leggessero l’articolo originale su metagame, e poi se tanto gli piace il mazzo entrano in deck analysis per vedere come si e’ evoluto. In tal modo trovano non solo la lista, ma anche il perchè è stata variata.

  6. alex@metagame.it

    Abbiamo corretto, si trattava di una svista non voluta! Scusa Nicola 😉

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