Bentornati in un nuovo articolo della serie “Building on a Budget”! Prima di iniziare, so che vi starete chiedendo chi diavolo io sia. Beh, mi chiamo Umberto, per gli amici Bertu (sì, sono piemontese), ho 18 anni e tra una versione di latino e una di greco mi diverto a giocare a Magic. Ahimè ho un debole per il Modern (Infect, Gw Tron, Blue Moon) ma ogni tanto mi cimento anche nel legacy e nello standard. Ma quanto mi diverte montare mazzi imbarazzanti con la palta di cartacce nei miei cassetti? La risposta è tanto.
Quindi perché non cogliere l’occasione e presentarvi mazzi, anche semicompetitivi, con questa serie? Bando alle ciance, direi di iniziare a presentare il mazzo ideale per tutti quelli che sono stufi di montare i soliti mazzi tier vendendo un rene anche solo per comprare le terre o hanno le tasche vuote per colpa di Modern Master 2017 (vedi box, booster draft vari e continue bustine) Inizialmente avevo in serbo per voi un super-affinity con tutti artefattini a costo 0 per poi chiudere con una ignorantissima Broodstar accompagnata da Distortion Strike o qualcosa di simile. Per chiudere in modo più “elegante” erano comunque incluse delle placche cefaliche da equippare su creature come ornitotteri e memniti.
Ma per rendere più giocabile e competitivo il mazzo credo che le 4 Mox Opal siano fondamentali. E non sono proprio carte da 20 centesimi. Quindi ho deciso di presentarvi un altro progetto che avevo in cantiere già da un po’ di tempo. Ma prima di presentare la lista, vorrei spiegare la scelta dei colori. Con un Budget così ridotto e quindi obbligato a salutare shocklands e fetchlands, non mi passa nemmeno nell’anticamera del cervello l’idea di pensare di poter giocare un tricolor ( o perlomeno con più di tre colori). E no, mi rifiuto categoricamente di giocare le fetch da barboni (vedi Evolving Wilds e Terramorphic Expanse) per il fatto che mi fanno entrare le terre base TAPpate.
E l’esperienza delle mie poverate mi ha insegnato che in un bicolor, a volte, può capitare di dover pregare gli dei (quelli di Theros) per topdeckare proprio la terra che ci manca. Quindi per stare in una botte di ferro per quanto riguarda la questione mana, per questa volta preferisco optare per un piattissimo monocolor ( comunque carino da giocare u.u) E il colore che ho scelto è…(rullo di tamburi) il NERO. Quindi eccomi qui a spiegare il mio mono-nero (ovviamente senza Dark Confidant e le varie Liliane: sono carte da persone troppo ricche). La logica del mazzo è molto semplice: lasciare 0 carte in mano all’avversario e fare danno quando questo scarta. Ebbene sì, si tratta di un mazzo scartino, perché se controlli la mano dell’oppo, controlli il game (sentenza pindarica, per ricordare sempre il mio amato liceo classico). Ecco qui la lista:
NO HAND by Umberto Pelissero | |
Creatures (3):
3 Augur of Skulls Enchantments (11): Sorceries (19): |
Instants (9):
3 Funeral Charm 2 Murderous Cut 2 Victim of Night 1 Dismember 1 Hero’s Downfall Lands (18): |
ndr. – |
Direi quindi di iniziare con l’analisi delle carte, non dimenticandoci del loro prezzo. Partiamo:
Mind Rot ( 2 cent. per il playset, ma a noi ne serve solo una quindi…), Raven’s Crime ( 25 cent.), Wrench Mind ( 8 cent.) Che mazzo scartino sarebbe senza queste carte? Wrench Mind è una carta molto buona, a costo 2 fa scartare all’oppo 2 carte ( ok magari contro Affinity o Tron la cosa potrebbe non funzionare). Sullo stesso piano possiamo mettere Raven’s Crime, ottimo drop a 1 che però non giocherei così spesso (diciamo pure quasi mai) di turno 1, preferendo calare incantesimi vari o qualche Duress. Infatti direi che è più utile per attivare Quest for the Nihil Stone o comunque gli altri due incantesimi. In caso di estrema necessità poi possiamo addirittura ricastarlo dal cimitero. Sinceramente non mi è mai capitato durante i test di fare questa scelta, ma non si sa mai cosa può capitare in una partita di Magic.
Per ultima abbiamo Mind Rot. Ho scelto di giocarne una sola copia perché vederla nei primi turni non è proprio il massimo ( il mazzo può giocare magie più veloci e allo stesso tempo di ugual efficacia). Vederla più tardi, magari con una Liliana’s Caress in campo, fa sempre piacere. Blackmail ( 70 cent.) Distress (2 cent. per il playset) Duress (2 cent.) In questo mazzo direi che non è fondamentale conoscere la mano dell’avversario ( puntiamo a scartare tutto) ma togliere dei pezzi fastidiosi dalla mano lo è eccome.
Non avendo a disposizione Thoughtseize e Inquisition of Kozilek, queste carte mi sembrano le migliori per svolgere questo compito. Distress ha lo stesso effetto di queste carte a un costo di mana in più, ma per 5 euro di meno. Duress ha qualche limitazione, ma una qualche carta non creatura la troveremo sempre (o meglio quasi sempre) in mano al nostro avversario. E per concludere abbiamo Blackmail.
Pensandoci 2 copie potrebbero essere poche, forse meglio 3, togliendo un Distress. Seguendo la logica del mazzo, le carte in mano all’avversario dovrebbero essere sempre poche e quindi Blackmail potrebbe diventare meglio di una Thoughtseize o di una Inquisition of Kozilek, dandoci la possibilità di far scartare una terra (e non perdendo punti vita). Ma come per il discorso terre, meglio non rischiare per questa volta. Quest for the Nihil Stone ( 40 cent.) Liliana’s Caress ( 1,50 ) Shrieking Affliction ( 25 cent) Ok, facciamo scartare le carte dalla mano, ma come chiudiamo? La risposta sta in questi incantesimi. Dei tre, Liliana’s Caress è il meno decisivo, ma in combo con un Wrench Mind fa comunque male. Molto simile ( anzi uguale) ci sarebbe Megrim che però ha un costo di mana convertito pari a 3.
In termini di soldi costa decisamente meno ma per questa volta preferisco scegliere la competitività (per quanto possibile) all’attenzione per il prezzo (il costo ridotto delle altre carte ci consentono questo strappo alla regola). Gli altri due sono i drop a uno che vorremmo sempre calare a turno 1. Quest for the Nihil Stone potenzialmente toglie 5 vite a turno ( non dimenticatevi di far triggerare l’abilità di questa carta: il testo della carta recita “PUOI”) e Shrieking Affliction fa 3 danni. Quest’ultima carta triggera anche se l’avversario ha una carta in mano, ricordatevi che può risultare molto utile.
Dismember (80 cent.) Murderous Cut (2 cent.) Victim of Night (2 cent.) Hero’s Downfall (80 cent) Non dovrebbe succedere, ma se succede che entri nel campo di battaglia una creatura minacciosa, noi possiamo già quasi fare la celebre mossa del granchio. Quindi perché non giocare qualche bel removal? Dismember possiamo pagarlo senza perdere vite (giochiamo solo paludi) ma all’occorrenza si può trasformare in un removal a costo uno ( non è proprio come Fatal Push, ma quasi). E considerando il nostro cimitero pieno di stregonerie e istantanei vari, perché non sfruttare una carta con delve, come Murderous Cut? Spacca qualunque creatura, non facendosi molti problemi. Attualmente nel meta, non ho visto molti zombie, vampiri o mannari. Quindi 2 copie di Victim of Night ci stanno comode comode. Le ho preferite alle Doom Blade, per spaccare eventuali Grim Flayer, Dark Confidant e Tasigur, the Golden Fang (e perché no, anche Death’s Shadow).
In ultima analisi, se dovesse toccare il campo di battaglia un planeswalker molesto, abbiamo un asso nella manica, che ci da la consapevolezza che se mai gli dei (sempre quelli di Theros) lo volessero, noi abbiamo la possibilità di toglierlo di mezzo: Hero’s Downfall! Smallpox (8 cent.) Augur of Skulls (2 cent.) Funeral Charm ( 50 cent.) Queste tre carte sono un po’ i jolly del deck. Se non avessi inserito creature mi sarei sentito, come dire, insicuro. Inizialmente ho pensato a Black Cat, che con Smallpox poteva fare una combo, per così dire. Ma alla fine ho optato per Augur of Skulls così da avere la possibilità di avere un parante potenzialmente eterno (se teniamo 2 mana open), che nel mio upkeep ha un’ottima sinergia con il resto del deck permettendoci di togliere 2 carte all’avversario ( ps. spero sappiate che se lo sacrifichiamo non possiamo poi rigenerarlo).
Funeral Charm è l’emblema del jolly. Con una palude possiamo far scartare una carta così da attivare Quest for the Nihil Stone o Shrieking Affliction oppure possiamo togliere creaturine fastidiose come Noble Hierarch, Young Pyromancer e Steel Overseer (creature moleste con costituzione pari a 1 ce ne sono tantine, queste sono le prime che mi sono saltate in mente). Ricordate che è un istantaneo, quindi è ideale giocarlo immediatamente dopo la draw phase dell’avversario (come Vendilion Clique) così da non permettergli di giocare nessuna magia per il turno e continuando a mantenere la sua mano vuota. Abbiamo anche la possibilità di dare swamp-walk alle nostre creature, ma sinceramente non credo sia molto utile… L’ultima carta del mazzo è Smallpox. La frase ideale per questa carta è “maneggiare con cura”.
Il più delle volte sarà utile per rimuovere una creatura, ma occhio a controllare le nostre lande. Eviterei di giocarla se non abbiamo la possibilità di produrre mana in quantità industriale o se in mano non abbiamo altre paludi. Viceversa, può dare un bel colpo al nostro avversario se non vede terre. Scartando una carta entra in perfetta armonia con il deck e funziona anche se abbiamo davanti la carta più temuta dal mazzo cioè Leyline of Sanctity. E questo coltellino svizzero può risolvere le partite se l’oppo per chissà quale caso si trovasse con 1 vita. Et voilà, tra una spesa e l’altra forse riusciamo addirittura a stare poco sotto i 15 euro, come promesso (tutti i prezzi sono stati presi da MagicCardMarket).
Quindi la logica del mazzo è questa. Se parte forte, può far male a chiunque. E per forte intendo con almeno un incantesimo a turno 2 sul campo di battaglia, con in mano magari qualche scartino da calare in faccia all’avversario. Certo i mazzi aggro fanno molto paura (infatti per la side le Darkness non sarebbero male), ma tendenzialmente non si ritrovano con troppe carte in mano, agevolandoci il lavoro. Spesso infatti dovranno topdeckare qualcosa di grosso prima che i nostri incantesimi risolvano la partita. Il problema è quanto male possono fare con quello che buttano giù nei primi turni ( è di vitale importanza infatti cercare di arginare i danni a inizio game con i vari removal che ho inserito nel deck). Con i mazzi controllo, invece, il difficile sta nello svuotargli la mano. Con Ancestral Vision, Serum Vision e perché no, anche con Remand il nostro compito si fa più arduo, ma pur sempre fattibile. Certo i counter non sono molto piacevoli, ma ostacolano noi, come ostacolano qualunque altro mazzo.
Noi dovremmo provare a essere più veloci di loro, facedogli scartare le carte che più sono scomode per noi. C’è da fare fatica, ma credo che sia fattibile. E per concludere oserei dire che con i combo (vedi Ad Nauseam) abbiamo buone possibilità di successo, sperando sempre di fargli scartare qualcosa di utile per lui, ma fastidioso, se non mortale, per noi. E con questo chiudo, sperando di avervi presentato un mazzo on budget che fa a modo suo la sua sporca figura. Si tratta di un classico, che ho sempre giocato nelle partite contro i miei amici, prima di conoscere il mondo dei tornei di Magic. Perciò sono molto affezionato a questo deck e con questo articolo spero di avervi messo un po’ la voglia di provare a fare qualche game. Detto questo, noi ci vediamo nella prossima puntata, con un nuovo mazzo a portata di tutti i portafogli, questa volta magari sbilanciandoci su più di un colore e perché no, su un altro formato. Io vi saluto, buon Magic a tutti!
Umberto Pelissero
Ma…questo è solo un 8rack dei poveri…
L’articolo è carino e scritto bene, ma non mi sembra che le Rack siano fuori budget.
Un 8rack “competitivo” tolto le Liliane, modificato il reparto terre con tutte basiche e cambiato un paio di scartini è già di per se un mazzo budget.
A mio consiglio si può rivedere il reparto “scartini” ed eventualmente inserire una copia (non di più) di Tombstalker o Gurmag Angler
Necrogen mists é un’altra carta da considerare in questi mazzi, é la cosa che più si avvicina a Liliana restando budget!