Articolo di Matteo Burello

Salve a tutti, sono Matteo Burello, giocatore modesto e player incomprensibilmente devoto al pauper. Come abbiamo avuto modo di sottolineare, questo particolare formato constructed concede il solo utilizzo di carte stampate comuni in almeno un’edizione. Oggi analizzeremo un mazzo dalla storia evolutiva quantomai rocambolesca, che è stato in grado di adattarsi ai vari meta ed alla banned list che ha cercato di tarpargli le ali. Stiamo parlando di Fissure Storm. Questa lista iniziò a fare risultato nel momento in cui UR Storm non era più giocabile (in quanto Grapeshot e Empty the Warrens erano stati bannati) e Faeries non era ancora approdato sul palcoscenico del formato. Il mazzo era un combo molto complicato, che intrecciando Cloud of Faeries, Mnemonic Wall, Ghostly Flicker e Cloudpost + Island portava a produrre mana infinito, e da li ci si poteva sbizzarrire con le peggio soluzioni.

Come se non bastasse, il tutto era condito con Temporal Fissure, che non solo aiutava la scombata rimbalzando le proprie Cloud of Faeries / Mnemonic Wall / Mulldrifter, ma permetteva di mantenere un board control non indifferente (stando virtualmente fuori counter). La lista si presentava circa così:

Bella, monocolore, quadrata e solida. Questa lista prese ben presto lo scettro di colui che detiene il potere. Le top 4, 8 e 16 erano saturate da liste più o meno simili a questa. Ma il sogno non durò a lungo. Non passò molto tempo, infatti, prima che la Wizards prese la decisione di bannare Temporal Fissure e Cloudpost, nel tentativo di rompere tale egemonia. Il mazzo scomparve dunque dalle scene, ed il meta stava diventando tanto caotico quanto aperto a nuove idee. C’era un mazzo, infatti, che calcava in maniera molto simile le orme di Fissure Storm, ma che fino a quel momento era rimasto all’ombra del suo vecchio Re esiliato. Ed è proprio il mazzo che andremo ad analizzare dopo la conclusione di questa stucchevole favola: Fissure-less Fissure Storm, o, per meglio dire, Esper Mill.

Partiamo a razzo con la deck analisi:

Come potete notare, la lista non è troppo dissimile da quella di Fissure Storm, infatti chiude allo stesso modo, ma al posto di Cloudpost si trovano le mitiche bounceland!

Analizziamo le carte nello specifico:

• Cloud of Faeries: uno dei motori del mazzo, una delle parti della combo. Chiaramente, favoloso con le bounceland come lo era con Cloudpost (sì, sono un tantino malinconico).
• Mnemonic Wall: il secondo motore della combo, altrettanto immancabile.
• Sea Gate Oracle: ottimo peschino, buon bloccante e carta interattiva con Ghostly Flicker e Snap.
• Mulldrifter: probabilmente tra tutti i costo 5 del formato, Mulldrifter è il migliore. Ci permette di fare praticamente 2×0 con un ottimo 2/2 volante in omaggio. Se lo tiriamo di Convoke e lo blinkiamo con Ghostly Flicker resterà li e ci fornirà 2 carte addizionali. Cosa desiderare di più?
• Sunscape Familiar: ci permetterà di scombare anche con una sola bounceland e agiliterà i nostri peschini.
• Nightscape familiar: vedi sopra.
• Sage’s Row Denizen: una chiusura alternativa che, in assenza di una bounceland/Familiar e/o Mnemonic Wall ci permette una vittoria agile e diretta.
• Preordain: inimitabile peschino, paragonabile solo al leggendario Ponder. Ci serve qualcosa da tirare presto e Preordain è esattamente ciò che serve.
• Foresee: e i bambini gridarono “sììì!!! Due Preordain con una speeeeell!!!”. Quando tirerete questa carta una volta, non potrete tornare indietro, lo vorrete fare ancora, e ancora, E ANCORA!
  Molte liste ne sostituiscono una o entrambe con Deep Analysis, scelta accettabile, ma a mio parere non troppo performante.
• Ghostly Flicker: il motore della combo per eccellenza, in grado di interagire con tutto il mazzo.
• Snap: salva pezzi da removal e stappa molte belle lande (sopratutto se rimbalziamo Cloud of Faeries). Se controlliamo abbastanza Familiar, può scombare da solo con Mnemonic Wall. Mille righe non basterebbero a descriverne le altrettante utilità.
• Compulsive Research: la chiusura del mazzo è anche un peschino eccellente! Una volta che avremo mana infinito e due Mnemonic Wall, useremo Ghostly Flicker per blinkare i Mnemonic Wall. Uno farà tornare Ghostly Flicker stesso, mentre l’altro recupererà Compulsive Research che farà pescare tre carte all’oppo… e via così!
• Reaping the Graves: una scelta non troppo tipica, in alcune liste presente, in altre sostituita da Ponder, Ulamog’s Crusher o Man-o’-War in base al meta. Io personalmente penso che il poter recuperare i pezzi morti nel tentativo di scombare o scartati da impietosi Hymn to Tourach dia maggior sicurezza. Non dimentichiamo, inoltre, che un Mulldrifter evocato va in cimitero…

Sideboard:

• Man-o’-War: la nostra adorata caravella portoghese ci fornisce tempo contro aggro, e race contro control.
• Serrated Arrows: ottima contro mirror, aggro e Delver decks. Ghostly Flicker lo farà sempre tornare pieno di vita (e di segnalini).
• Curfew: l’arma migliore di cui disponiamo contro Auree e Kiln Fiend. Ci da una quantità di tempo non indifferente contro aggro e salva i nostri pezzi da removal rallentando la race dell’oppo insieme.
• Hydroblast: contro Burn e Kiln Fiend è quello che vogliamo. Sempre.
• Dispel: favolosa contro control di ogni genere, dunque mazzi che dispongano di removal e counter.

Il mazzo non è sicuramente tra i più semplici da giocare, bisogna essere sempre due passi avanti all’avversario. Riuscire a capire quando scombare vi rende più bravi a giocare questo mazzo di quanto non lo faccia il capire COME scombare. Solo giocando con costanza questo mazzo sarete in grado di apprezzarlo appieno e di gestirlo al meglio, e fidatevi, otterrete belle soddisfazioni.

Match-up

• UR Kiln:
  Match-up nel quale dobbiamo saper gestire le risorse (in particolare Snap). Dentro Curfew e Hydroblast (o Dispel in base alla versione), fuori Sage’s Row Denizen, 1 Sea Gate Oracle, 1 Sunscape Familiar, 2 Mulldrifter e i Foresee.
• Auree:
  Come sopra, solo che qui Snap non ci aiuterà. Dobbiamo essere veloci. E molto. Dentro Curfew, fuori Sage’s Row Denizen, 2 Mulldrifter e 1 Foresee.
• Affinity:
  Match-up abbastanza buono, se non parte in bomba dovremmo scombare prima che lui possa rispondere. Occhio ad Atog+Fling e Galvanic Blast! Dentro Man-o’-War, fuori Foresee.
• Mono Black Devotion:
  Un pair più favorevole di quello che potrebbe sembrare. I suoi scartini non tengono il vantaggio che produciamo, Wrench Mind è ben tenuta da Seat of the Synod, ma Hymn to Tourach da fastidio. Occhio alle removal. Dentro Dispel, fuori 2 Sunscape Familiar e 1 Sage’s Row Denizen.
• Turbo erasure:
  Partiamo nettamente favoriti. Poco da fare, noi non passiamo per la combat. Non c’è bisogno di side, almeno in game 2.
• U/x Delver:
  Pessimo match-up, uno dei pochi. Troppi counter, troppi botti. Dentro Hydroblast (se con il rosso) e Dispel, side-out a discrezione.
• Tortured existence:
  Siamo quasi sempre contenti di trovarne uno. Non è abbastanza veloce da imprimere abbastanza pressione, nè abbastanza controlloso per poter impostare un piano control. Attenzione a giocare attorno agli Diabolic Edict. Se siamo contro la versione col rosso, manteniamo un occhio d riguardo per Death Spark.
• U/x Tron:
  Molto molto vantaggioso. Tron punta sul late tramite lifegain, ciccioni e bouncers, ovvero cose che non ci toccano.
• Mirror:
  Chi gioca meglio il mazzo vince, l’esperienza ne fa da padrona più di quanto non faccia la fortuna. Preparatevi ad un’intensa battaglia.
• White Weenie/Zoo:
  Cerchiamo di essere rapidi e limiteremo i problemi (che derivano non solo dalla velocità, ma anche da carte come Lightning Bolt e Unmake). Facciamo buon utilizzo di Reaping the Graves.

Conclusioni

Il mazzo è tanto divertente quanto complicato e sofisticato. Per gli amanti dei peschini e dei combo-deck, questo è l’ideale. Bisogna munirsi di buona volontà e desiderio di apprendimento per affrontare un’avventura con questo mazzo, che di vicissitudini ne ha vissute parecchie. Ma fidatevi se vi dico che una volta che avrete imparato a conoscerlo ed ad apprezzarlo vi darà veramente tante, tante soddisfazioni!

Arrivederci e grazie dal vostro pauperista di fiducia Matteo Burello