Prequel: La mia esperienza al Tarmogeddon 8 inizia con un mazzo Modern. Si, perché spulciando tra le liste dei daily Modern sul sito della wizards, mi sono imbattuto in una lista di DireNtropy che giocava UR Delver con 18 terre e puntava a sfruttare il vantaggio di Young Pyromancer insieme ad un pacchetto di 30 spell, tra peschini e soft counter, in modo da floodare il campo di gioco con mille pedine 1/1 e poi vincere di race di elementali. Il mazzo mi piacque a prima vista e, dopo una settimana di test di qua e di la, decisi di montarlo. Al momento della verità mi accorgo che mi mancano giusto i 4 Young Pyromancer per averlo tutto foil. Caso vuole che di li a poco ci sia il Tarmogeddon, per cui mando un messaggio alla compagnia che vive di legacy chiedendo di darci un occhio quando andranno su. La loro risposta è stata “abbiamo un posto in macchina, vieni su anche tu” e io “va bene dai, allora dove ci troviamo?” e poi organizzazione della partenza.

Due giorni prima della partenza Maurizio mi manda un messaggio con scritto “Ti serve un mazzo o delle carte per domenica?” al che io ribatto che non me la sento di giocare un formato che non conosco in un torneo cosi grande, per mirare a non fare 0-2. Maurizio insiste e nel giro di due ore ho deciso di giocare Canadian e raccattato tutte le carte per montarlo in modo semi decente.

Appunto: ho scelto Canadian come mazzo perché è quello che più si avvicina a un mazzo tipo del Modern (RUG Delver in questo caso), formato che apprezzo un po’ di più personalmente, ed in più è il mazzo per cui mi servivano meno carte, visto che un buon 50% lo avevo già grazie al Modern stesso e a qualche utility invenduta del mio vecchio ANT. In più Canadian è abbastanza autopilot come mazzo, non richiede scelte eccessive se non nei primi due turni e giocando solo 14 terre permette di avere un late game abbastanza solido, avendo una possibilità maggiore di pescare spell invece che terre. O almeno cosi ho letto, dato che di legacy non so praticamente nulla, quindi vado molto per sentito dire. Sta di fatto che era il mazzo di cui avevo più carte, che si avvicinava di più al mio gioco, che conoscevo “meglio” e che pareva meno complicato da giocare sulla carta delle altre opzioni disponibili.

Deciso il mazzo, per i due giorni rimanenti inizio la mia preparazione con il solo obiettivo di non fare 0-2 su a Padova, visto che ho rotto le scatole a infinite persone per avere le carte, poi fare pure brutta figura pareva abbastanza triste come cosa. La mia preparazione all’evento è stata la seguente:

• 0 partite, perché le carte me le avrebbero date la mattina stessa
• guardare 2 daily di Jacob Wilson su CFB giocare contro delle piante che non facevano niente
• leggere un articolo di Alexander Hayne intitolato “RUG Delver for Dummies”
• guardare i match di Jacob Wilson a Strasburgo, dove ha perso una finale vinta
• discutere con Umberto e Galeonzolo sulle sidate e su come giocare, visto che non sapevo nemmeno da dove partire per giocare il mazzo, con annesse valanghe di insulti quando dicevo una cazzata
• creazione di una “Guida Rapida alle Sidate Contro i Principali Match Up”, di cui ringrazio fortemente Galeonzolo per la pazienza e la dedizione
• Galeonzolo che mi da una lista con annessa side e mi spiega cosa farci, io eseguirò soltanto

Bene, questa è stata la mia preparazione per un torneo legacy da 190 persone, con 8 turni e che metteva in premio infinite cose. Mi pare abbastanza ovvio che l’obiettivo principale era NON fare 0-2, per cui tutto quello che veniva oltre a questo punto era grasso che colava, di cui non ci saremmo comunque mai lamentati.

Tarmogeddon 8

La mattina il ritrovo è alle otto meno un quarto. Maurizio è già bello pimpante che mi aspetta con suo figlio, arrivo e mi allungano il pacchetto di carte per finire di montare il mazzo, la cui lista finale sarà questa:

Canadian Threshold (3sciold)

Terre	Creature	Magie	Sideboard
4 Wasteland 4 Scalding Tarn 4 Misty Rainforest 3 Tropical Island 3 Volcanic Island	4 Tarmogoyf 4 Nimble Mongoose 4 Delver of Secrets	4 Brainstorm 4 Daze 4 Ponder 4 Force of Will 3 Gitaxian Probe 2 Spell Pierce 1 Spell Snare 4 Lightning Bolt 3 Stifle 1 Forked Bolt	4 Submerge 2 Vendilion Clique 1 Sulfuric Vortex 1 Ancient Grudge 1 Surgical Extraction 1 Sylvan Library 1 Sulfur Elemental 1 Flusterstorm 1 Red Elemental Blast 1 Pyroblast 1 Life From the Loam

Decido di giocare di main tre Gitaxian Probe al posto di altri soft counter come Spell Pierce e/o Spell Snare sia perché devo in qualche modo ovviare al mio serio problema di essere una capra nel formato, quindi sapere cosa gioca il mio avversario è di vitale importanza, sia perché cosi posso evitare di fare errori grossolani e morire in modo agile al turno uno, senza fare una spell nemmeno a pagarla oro. Ringrazio il karma per questa decisione fatta praticamente all’ultimo minuto, visto che ripagherà durante infinite partite, in cui senza le Gitaxian Probe sarei morto facile senza fare niente.

Detto questo, la combriccola vede due macchine piene di gente agguerrita e che mira a fare bene, poi ci sono io che sono li a giocare per caso, e Sala che ha l’obiettivo di piazzare della roba foil in giro, sperando di tirare su dei soldi mentre gli altri sette giocano. Nelle nostre macchine i mazzi giocati risultavano essere Death’n’Taxes, Patriot Delver, Canadian, Hive Mind, Shardless BUG, Imperial Painter e Sneaky Show, quindi praticamente un meta in due macchine. Partenza circa alle 8, arrivo a Padova dopo due ore di macchina che sembravano non finire mai, con la possibilità di schiantarsi in autostrada grazie alle magie della coppia Radi & Pillo alla guida e arriviamo alla location. Paghiamo l’iscrizione e nel mentre che si aspettano i pairings, saluto gente (Galeonzolo alla fine è riuscito a venire e ha portato ANT, chiudendo con un onesto 5-3) e inizio a cercare i piromanti foil, rendendomi conto che probabilmente non esistono, visto che praticamente non li aveva nessuno. Molto bene, obiettivo principale mancato, adesso speriamo almeno di non fare 0-2, se no sai che giornata del piffero…

Al via 188 partecipanti, una griglia premi assurda e una sala che aveva quel simpatico odore di stalla già dall’inizio delle iscrizioni. Appendono i pairings, sono al tavolo 40, vamos.

Turno 1 – UR Delver

G1 perdo il dado, oppo mi fa Volcanic Island, Delver of Secrets. Io Volcanic Island, Lightning Bolt su Delver of Secrets. Lui fa Ponder passo. Wasteland. Oppo passa. Tropical Island, Delver of Secrets. Fine della partita.
Pensando che sia un ottimo mirror sido dentro 4 agili Submerge e tolgo le Force of Will. OVVIAMENTE il mio avversario in G2 parte montagna Grim Lavamancer, mettendo in crisi i miei fortissimi Submerge, di cui uno prontamente in mano iniziale. Nonostante lo scoramento della sidata inutile, riesco a portare a casa anche il secondo game, grazie alle Nimble Mongoose e ad uno Stifle chirurgico su una attivazione di Grim Lavamancer.
2-0
1-0

Capisci che è la tua giornata quando riesci a vincere una partita sidando quattro carte inutili e ne vedi una in prima mano. Capisci inoltre che non andrai a casa presto se continua a girare cosi la cosa, il che da un punto di vista è un bene, ma dall’altro non è proprio il massimo. Dal mio punto di vista, avevo vinto il primo game e avevo sventato l’incombenza dello 0-2, per cui mi ritenevo la persona più felice in sala. Anche gli altri non erano andati male in linea di massima, tranne Fabio e Maurizio che pare fossero stati colti da un attacco di sfiga improvvisa.

Turno 2 – Maverick 

Perdo il dado anche qui e G1 mi propone Green Sun’s Zenith per Dryad Arbor a cui non posso dire niente. Dopo un po’ ci ritroviamo a guardare il board con lui niente in campo e io due Nimble Mongoose che fanno coast to coast per il totale dei suoi punti vita. Mvp Gitaxian Probe che mi permette di fare Spell Snare su Thalia, Guardian of Thraben al suo turno 2 invece di partire terra Delver of Secrets e morire facile facile.
In G2 si riprende la rivincita, vincendo un lungo game di attrito in cui pensavo di essere abbastanza avanti. Poi ha pescato Thrun, the Last Troll e sono andato su marte dritto per dritto. La terza invece evidenzia ancora come sia effettivamente giornata. Oppo a un punto vita, in gioco ha due Knight of the Reliquary che metterebbero a disagio anche i buttafuori del Pineta, Thrun, the Last Troll e un mare di terre, di cui nessuna foresta perché non vuole perdere da Submerge. Dalla mio ho due ottime Nimble Mongoose 1/1 grazie a un suo Bojuka Bog e un forte Daze e un Submerge in mano. Unico out per vincere è pescare Lightning Bolt, l’ultimo rimasto. Oppure pescare Ponder e rivelare Lightning Bolt come prima carta. Indovinate quale delle due.
2-1
2-0

Quando vado a sentire le performance dei miei compagni vengo a conoscenza che Maverick è un match up brutto per Canadian. Al che la mia pronta risposta è stata “e chi cristo li conosce i match up di questo mazzo?”. La beata ignoranza.

Turno 3 – Maverick

Al terzo turno inizio a vedere numeri alti ai tavoli. Mi ritrovo a giocare contro un simpatico ragazzo greco che è venuto con una nutrita compagnia a giocare nel bel paese, scambiamo due chiacchiere in inglese e ridiamo tanto durante le partite, abbastanza tirate a dire il vero. G1 vede lui vincere una race impostata sulla base di un mulligan a sei e di Scryb Ranger protetto da Mother of Runes, a fronte di due mie Nimble Mongoose e due miei Delver of Secrets che però non sono riusciti a fare breccia nelle sue difese. G2 mullighiamo entrambi a sei, ma la mia mano è più forte e riesco a togliere sia Mother of Runes che Knight of the Reliquary grazie a Submerge per vincere vomitando creature sul board. G3 vede il mio avversario mulligare ancora a sei e tenere una mano dubbia, con solo spell bianche e un Noble Hierarch e una fetch. Riesco nella magia di mandare in screw Maverick, grazie al tandem Wasteland/Stifle e a qualche Lightning Bolt occasionale. A quel punto cavalco un Delver of Secrets verso il 3-0.
2-1
3-0

Ovviamente i ragazzi iniziano a insultarmi pesantemente visto che sono l’unico della compagnia a punteggio pieno. Iniziano a gufare dicendo cose tipo “ah, se riesci a vincere da due maverick di fila oggi la top8 non te la toglie nessuno”. Toccate di palle scaramantiche e frasi tipo “sarebbe veramente uno scandalo se facessi top8” si sprecano durante le pause dei vari turni.

Turno 4 – Mono Brown

Per la sagra de “esistono mazzi che non esistono”, dopo due maverick di fila becco Mono Brown, che istintivamente non mi pareva un gran match up, realizzando che gioca praticamente un misto di chiodi e missili, che pare un incrocio tra una base di Al Qaeda e un cassetto di una ferramenta. Non sto nemmeno a dirvi che perdo il dado G1, ma vinco contro una curva T1 Chalice of the Void a 1, T2 Trinisphere, T3 Metalworker. Ditemi che non era giornata. Anche in questo caso MVP Gitaxian Probe, che mi permette di tenermi open turno uno Spell Pierce per la sua Trinisphere, invece di fare terra Delver of Secrets e morire come uno [Censurato]. G2 vede il mio oppo mulligare a sei a tenere la seguente mano: Ancient Tomb, Metalworker, Grim Monolith, Myr Battlesphere, Steel Hellkite, Ratchet Bomb. La mia mano vede tre Brainstorm, Ancient Grudge, Terra, Delver of Secrets, Lightning Bolt. Lui fa Steel Hellkite turno due, nel giro di un paio di turni lui si ritrova in campo solo Grim Monolith tappato e io ho un Tarmogoyf grosso come una casa che va a bussare alla sua porta.
2-0
4-0

Sala che guardava il mio match da dietro di me poi mi dirà “veramente, vedevi tutto quello che ti serviva, pareva che le carte la chiamavi più che pescarle”. Felice come un dodicenne che vede le sue prime tette vado a sentire gli altri ragazzi, per trovarli abbastanza tristi. Mattia è l’unico sul 3-1, mentre gli altri stanno lentamente scivolando nel baratro dell’imbruttimento.

Turno 5 – Esper Deathblade (Felisati)

Per tornare alla dura realtà dei fatti mi ci vuole l’intervento di Felisati, che in game 1 riesce a spuntarla per il rotto della cuffia a un punto vita, prima di assemblare Geist of Saint Traft più Batterskull e farmi esplodere. Ma in G2, nonostante la sidata aggressiva che mi aveva suggerito il Galeonzolo, non tocco palla e muoio come uno [Censurato] prima da un Deathrite Shaman e poi da un Geist of Saint Traft, con Elia che ha sempre mille carte in mano. E qui ho capito che c’è veramente un abisso tra chi gioca Legacy in modo serio e chi invece è solo in giornata a caso.
0-2
4-1

Sul 4-1 con ancora tre turni da giocare mi sento comunque felice. Se volessi fare top8 praticamente dovrei vincere le prossime due e poi probabilmente potrei pattare per entrare. Altrimenti sarei contento lo stesso per un risultato abbastanza inaspettato. Inoltre anche Mattia è risorto fino a 4-1, il che è sempre una buona cosa.

Turno 6 – Esper 

Al sesto turno trovo l’ennesimo ragazzo simpatico con cui riusciamo a condire le nostre partite con un misto di cavolate e battute a caso sullo stato del game, sulle sidate, su me che sono una capra e non so come ho fatto ad arrivare cosi avanti e via dicendo. Scopro che gioca un fortissimo Esper con anche i Restoration Angel, che pare quel vecchio Midrange che si giocava ai tempi in Standard, solo con anche le Force of Will. G1 lui resta fermo a tipo due terre, mentre le mie Nimble Mongoose lo invadono e gli fanno ripassare la tabellina del tre. In G2 invece ci ritroviamo in una situazione in cui lui riesce ad avere quattro terre in gioco, ma è a tre punti vita e c’è una Nimble Mongoose che lo guarda nemmeno fosse il pranzo della domenica. Faccio Gitaxian Probe per vedere la sua mano che mi presenta esplosivi, Supreme Verdict e due carte random di zero impatto. Peccato che in mano abbia Wasteland, due Tarmogoyf e due manguste.
2-0
5-1

Presi da un fremito di incitamente verso i miei confronti e quelli di Mattia, anche lui sul 5-1, Fabio, Sala, Radi e Pillo decidono di prendere la macchina e tornare a casa, visto che ridendo e scherzando si era fatta una certa ora e volevano anche cenare a casa e magari andare a dormire a un orario semi normale. Noi, contenti di vedere che i nostri compagni di avventura sono cosi prodighi nel fare il tifo per noi, continuiamo nel nostro lento cammino. Mancano solo due turni poi si va a casa finalmente. Oppure…
PS: ovviamente il buon Radi si congeda con un mai banale “visto come ti stanno andando le partite, questo torneo lo vinci facile”. Gli amici che ti supportano sempre sono inestimabili.

Turno 7 – Shoal Infect

Continua l’appuntamento con la rubrica “esistono mazzi che non esistono”. Questo ragazzo giocava di fianco a me durante il turno 6, e gli ho visto fare Blazing Shoal su Inkmoth Nexus con infect per 10 danni al turno due. Diciamo che non era proprio il match up che volevo trovare per il mio win and in per la top8. Memorabile la scena quando lui si è seduto al tavolo e mi sono messo le mani nei capelli urlando “perchèèèèèè”, come nelle migliori soap austriache. G1 perdo pure il dado, per aggiungere carne al fuoco, lui propone terra animabile e passa. Io tengo una fortissima mano con quattro terre, di cui due Wasteland, un Lightning Bolt, un Delver of Secrets e una Brainstorm. Mi sento fortissimo, faccio Wasteland, passo. Altra landa, altra Wasteland passo. Altra landa, Delver of Secrets. Landa animo terra picchio. Flippo Delver of Secrets su Lightning Bolt, picchio. Lui non fa terra, anima landa, Lightning Bolt. E il primo game lo porto a casa senza colpo ferire. In G2 il mio oppo regala emozioni con carte fantasia come Commander e Crucible of Worlds, per cui le mie Wasteland hanno impatto zero e muoio da infinite terre che mi bittano. G3 però prendo la rivincita, lo lascio a una terra complice un suo keep non troppo fortunato e lo inizio a menare con due Nimble Mongoose 1/1 a cui si aggiunge poi un Delver of Secrets. Quando è a un punto vita rivelo un Lightning Bolt per flippare il Delver of Secrets.
2-1
6-1

Appendono la classifica e c’è un solo 7-0, più ci sono tipo sette giocatori sul 6-1, due 5-1-1 e infiniti X-2. A quel punto mi ritrovo quarto e, fatti due conti, si riesce a intuire che matematicamente se i primi sei pattano, due dovrebbero rimanere fuori per rating. Il problema dal mio punto di vista non si pone, il mio piano è di proporre la patta sempre e comunque, poi se entro bene, se non entro sono contento lo stesso. E poi è tardi, sarebbe anche ora di andare a casa.

Turno 8 – Uwr Miracles

Il turno inizia tra mille discussioni. Siamo al tavolo 3, il mio avversario non ha guardato la classifica e non ha visto i rating, non è sicuro sul da farsi, io propongo la patta e aspetto con il mazzo li davanti. Il mio avversario inizia a parlare con i suoi amici e con il judge, dicono quattro cose e fanno i conti, pare che lui resti fuori se patta e ha paura di ciò. Si perdono facili 10 minuti in queste discussioni inutili, poi il mio avversario decide che pattare è un rischio e vuole giocare. G1 finisce in 5 minuti netti con le mie Nimble Mongoose che lo asfaltano. Candidamente ripropongo la patta sull’1-0 per me, e questa volta, anche se riluttante, il mio avversario accetta l’offerta. Contento di poter fare almeno mezz’ora di pausa e finalmente mangiare qualcosa vado a cercare i miei compagni per dire che forse sono dentro, ma forse finirò nono per rating, come nelle migliori storie.
1-1
6-1-1

Incredibilmente riesco a entrare in Top8 come settimo classificato alla fine di otto massacranti turni di svizzera. Questo ovviamente rasenta lo scandalo, ma sono molto contento di questo risultato, più inaspettato di un passaggio di Inzaghi in area di rigore, soprattutto per uno come me che gioca legacy praticamente solo sotto tortura.
PS: l’oppo dell’ultimo turno entrerà come ottavo classificato, con uno scarto dello 0,03% di rating sul nono.

Vengono fatti gli accoppiamenti della Top8:

Quarti di Finale – ANT

Diciamo che arrivare settimo in svizzera non agevola molto la Top8, visto che non riuscirai praticamente mai a partire nel primo game. Aggiungiamo che il tuo avversario gioca combo e siamo in una botte di ferro. Lui parte con una modesta isola per Ponder, e inizio a nasare che c’è qualcosa che non funziona. Nella mia innata ignoranza faccio terra Delver of Secrets e passo. Lui non fa una seconda terra ma prova Brainstorm che prende un Daze. Giro Delver of Secrets su Force of Will, metto la landa stando open di Spell Pierce e picchio per tre. Ripetere questi due turni fino a che il tuo avversario non muore. G2 parte il mio avversario e fa isola, Ponder. Io faccio Gitaxian Probe, gli vedo una mano completamente nera e una Brainstorm, poi appoggio terra Delver of Secrets. Lui mette Underground Sea, fa Duress e passa. Io topdecko Wasteland, gli tolgo Underground Sea, poi Force of Will a Brainstorm e l’oppo mi allunga la mano due o tre turni dopo.
2-0
7-1-1

Semifinale – Uwr Miracles

In semifinale inizio a dirmi “beh, adesso mi basta vincere questa e poi cercherò il modo di splittare la finale per prendere i Tarmogoyf foil”, tanto ormai ero in una situazione in cui potevo iniziare a crederci. G1 ovviamente parte il mio avversario e a fronte di una sua buona partenza, riesco a imporre un clock veloce grazie a due Nimble Mongoose, a prendere tempo con dei Daze chirurgici a vincere in poco tempo. Ovviamente non è tutto oro quello che luccica, e in G2 mi arriva la botta di stanchezza accumulata fino a quel momento, tutto insieme e in una volta che pare un film con Sasha Grey. La situazione che pregiudica la buona riuscita della partita si ha quando, a 5 vite, con due Nimble Mongoose in tavola e Sylvan Library, con in mano Force of Will, Ponder e Brainstorm e l’oppo a 3 vite con 2 carte in mano, decido di pescare 1 aggiuntivo di Sylvan Library. Non so perché l’ho fatto, e già mentre annunciavo “vado a uno” sentivo la gente dietro di me urlare dalla immensa cazzata che avevo appena fatto. Ovviamente perdo perché il mio oppo aveva settato un Terminus sulla cima del mazzo. Scopro poi a fine torneo che le due carte che aveva in mano erano due Sulfur Elemental, quindi magari non era scontata la vittoria. G3 invece è un massacro. Risolvo Sulfuric Vortex al terzo turno, il Turno dopo faccio Sylvan Library e l’oppo in end fa Sulfur Elemental. Non vedo creature e l’oppo riesce a fare Jace, the Mind Sculptor, poi miracola 3 angeli (Entreat the Angels). Affranto allungo la mano all’eventuale vincitore del torneo e dei Tarmogoyf.
1-2
7-2-1

In definitiva porto a casa un set di Force of Will e tre Snapcaster Mage, che schifo schifo non fanno. Nel mentre sono riuscito a trovare alcune carte per montare Canadian, come segno di stima per questo mazzo che mi ha regalato solo gioie. Ovviamente dei Young Pyromancer foil nemmeno l’ombra, ma è sempre cosi: vai a fare la spesa per prendere solo ed esclusivamente quella cosa che ti serve e torni a casa con la macchina piena di roba, ma di quello che ti serviva nemmeno l’ombra.

Per tutto questo devo ringraziare in primis Maurizio, Mattia ed Ettore per avermi prestato un buon 50% del mazzo, Galeonzolo e Umberto per avermi insegnato a tenere le carte in mano senza mai averle giocate, tutta la compagnia che è salita a Padova per fare risultato e che poi si è ritrovata a fare il tifo per l’outsider, il karma per avermi fatto mettere dentro le Gitaxian Probe prima della partenza, senza di cui sarei morto al secondo turno da Maverick, i Delver of Secrets che se anche non si girano sempre ci voglio bene lo stesso, le Nimble Mongoose che se ci fossero in Modern sarebbero assurde e le terre che non sono mai mancate.

È stata una gran bella esperienza, lunga ed estenuante, ma ne è valsa la pena. Inoltre, un risultato di questo tipo era veramente inaspettato per uno come me, che magari qualcosa in Modern sa ancora fare, ma che di Legacy proprio non mastica niente. Tutto merito dei consigli dei ragazzi citati sopra, e anche di un bel po’ di fortuna, che ci vuole sempre per arrivare a certi risultati. Al ritorno a casa, nel breve tragitto dalla zona di incontro verso il letto domestico, la mia autoradio suonava “Sorry, you’re not a winner” degli Enter Shikari. Mai canzone fu più consona per la chiusura di una giornata.

Ps: non chiedetemi consigli sul mazzo. Quando ho scritto “Galeonzolo che mi da una lista con annessa side e mi spiega cosa farci, io eseguirò soltanto” non stavo scherzando. Non saprei che modifiche fare alla lista di sopra, quindi chiedete a Umberto o a Galeotti, che ne sanno a pacchi, sicuramente più del sottoscritto.

Grazie a tutti per aver letto fino a qui.
Alla prossima,

Jimmy Caroli