intervista bonanniIntervista a cura di Ubik

Ciao Claudio e grazie per aver accettato questa piccola intervista per gli amici di Meagame.it. Prima però di entrare nel vivo dell’intervista ed in particolar modo rivolgerti qualche domanda sul Grand Prix Lille che hai recentemente vinto, volevo capire “chi è giocatore di Magic Claudio Bonanni che sta dietro le carte che tiene in mano”.

1) Prima di tutto dicci quanti anni hai, dove vivi e cosa fai nella vita (oltre a giocare a Magic, si capisce!)

Risposta: salve a tutti! Dunque ho 26 anni (ad Agosto 27) e vivo a Cesena, sono iscritto al secondo anno di specialistica in Marketing e Media all’Università Cattolica di Milano come non frequentante. Proprio per questo spendo la maggior parte del tempo a dover studiare, ma quando riesco tra una pausa e l’altra gioco naturalmente a Magic, gioco che mi ha sempre affascinato, come tutti i giochi di strategia. Quando posso poi pratico anche sport, o meglio, corpo libero.

2) Quanto tempo fa hai iniziato a giocare a Magic e quale fu il tuo primo mazzo?

Risposta: ho iniziato a in seconda/terza superiore, non ricordo esattamente. Il mio primo mazzo “competitivo” fu Elfo! Che tempi!

3) Qualì sono i tuoi formati preferiti attualmente e quanto tempo dedichi al gioco (compreso quello online, se lo pratichi)?

Risposta: il mio formato è solo uno: Legacy. Mi piace troppo poiché vario, si possono costruire molte strategie interessante anche con carte considerate subottimali! Normalmente online dedico circa un’ora al giorno al testing e quando riesco segue i domenicali di Legacy a Bologna e Forlì, più ogni big event che riesco.

4) Quando giochi a Magic la prima cosa a cui pensi è divertirti o vincere?

Risposta: divertirmi ovviamente! Spesso faccio tornare indietro i miei avversari anche se siamo in torneo, perché voglio vincere con un avversario che dia il suo massimo. Solo così credo si possa migliorare; a tutti quelli che giocano per riempirsi le tasche direi loro “beh, avete sbagliato gioco, forse era meglio se vi davate al poker.” Per carità non voglio dire che non sono competitivo o mi piaccia perdere…anzi tutt’altro. Come tutti credo, amo vincere, ma per imparare a vincere prima bisogna imparare a perdere, poco ma sicuro.

5) Sei più un tipo a cui piace sperimentare nuovi mazzi creandone anche di nuovi con le nuove carte che di volta in volta vengono introdotte o ti piace maggiormente giocare con mazzi rodati e più sicuri?

Risposta: ahahah dimmi chi ti ha detto di farmi questa domanda! È fatta apposta per me! Dunque io di solito, soprattutto online, gioco sempre mazzi diversi e con meccaniche non proprio ottimali se vogliamo. Ad esempio adoro carte come Standstill o Phyrexian Dreadnought, quindi ti lascio immaginare quali 75 carte puoi trovare nei miei mazzi! L’unica costante è che sono a base blu…non posso fare a meno di Brainstorm! Molti mi hanno sempre chiesto: “perché non porti un tier?!” la risposta non è semplice…diciamo che non mi piace netdeckare in più giocare mazzi “forti” ti toglie non poche cose: 1) la parte divertente di magic: buildare! 2) andare in giro con una Ferrari non ti insegna a correre. Voglio dire che giocare mazzi straforti spesso non ti fa pensare abbastanza, voglio dire, facile fare Wratte a costo 1 istant (Terminus), provate a fare 4 mana Damnation! Infatti quando poi ho portato meccaniche forti, ossia Tier one, ho sempre fatto bene, vedi: Earthquake, Tarmogeddon e ovviamente GP.

6) Confrontarsi con gli altri giocatori e con i propri amici è molto importate per affinare le strategie e migliorare, ma lo stesso si può dire di coloro che vanno dritti per le loro strade incurante delle critiche altrui. In quale di queste due categorie ti rispecchi?

Risposta: direi che sono un ibrido se vogliamo, ascolto tutti ma decido da solo. Infatti parlo con un sacco di players proveniente da formati, città ed età diverse. Anche se devo dire che ultimamente parlo quasi più con giocatori stranieri che Italiani. Hanno una mentalità moooolto più aperta della nostra; qua mi dicono “perché?” loro “perche no?”. Ti dico solo che c’è stata gente che prima del GP mi ha detto: “ma perché porti quel chiodo di mazzo?” e non lo avevano manco provato.

7) Venendo al GP di Lille che ti ha visto trionfare sugli altri 1547 giocatori perchè la scelta è ricaduta sul mazzo Miracles? E’ forse quello con cui ti sentivi più sicuro oppure è stata una scelta portata avanti dal tutto il tuo team?

Risposta: dunque io avevo deciso per quel mazzo ma tutto il team/amici erano concordi che dovessi giocare un Tier e per un big event del genere ero d’accordo anche io. Anche se c’è da precisare che il mazzo che ho portato per quanto abbia dei miracoli (solo tre) si comporta in maniera diversa dalla versione classica e per dirla tutta non se lo filava nessuno!

8 ) Man mano che i turni passavano e le tue vittorie aumentavano eri conscio che il mazzo Miracles aveva le possibilità per ben figurare nel torneo? Quale mazzo avrebbe potuto minare tale certezza dandoti seri problemi di tenuta, quali archetipi sono la tua bestia nera?

Risposta: io non ero in dubbio sul mazzo… sapevo che era/è un trattore. Questo il mio spassionato parere…l’unica cosa che temevo erano i miei errori e mazzi senza blu, ma neanche quelli si sono rivelati imbattibili! Infatti ho preso 5 mazzi senza blu e l’unica che ho perso è stata contro Lands di un toppettaro: Mortimer.

9) Cosa ti ha portato a scegliere di giocare un counter come Daze, lì dove Miracle preferisce counter secchi?

Risposta: il mazzo non l’ho inventato io, l’ho solo rifinito e modificato. Come ho già accennato questo non è proprio un miracle per come siamo abituati a definirlo. È un mazzo che all’occorrenza può cambiare il piano da control ad aggro in pochi turni. Ricorda molto il buon vecchio Baseruption portato alla gloria da Nassif; con bombe di secondo come Counterbalance o creature problematiche coperte da Daze. Proprio questo counter, del tutto inaspettato, mi ha regalato non pochi games!

10) Come mai hai preferito togliere del tutto le chiusure tradizionali del Miracle, ovvero EtA e JTMS in favore di altre scelte come Monastery Mentor?

Risposta: non mi è mai piaciuto miracle classico, troppi chiodi, più di quanti ne giocassi io nei miei mazzi. Al contrario Mentor si casta sempre bene e non ha nulla da invidiare ad Angeli in quanto a pressione. mentre per quanto riguarda Jace semplicemente non avevo slot, senza contare che in questo meta girano troppe Reb di main.

caludio bonanni11) Quando hai montato questa lista hai considerato come “deck-to-beat” il Miracle classico? Per questo i due pyroblast di main?

Risposta: no, o meglio non solo: mi aspettavo Miracle ovviamente ma non solo quello, infatti sia Omnitell che Aggro-control vari sono sempre molto presenti!

12) Una volta arrivati alla conclusione dei turni di svizzera ed aver conquistato la top8, il quarto di finale come la semifinale e la finale erano accompagnati dalla stanchezza e dallo stess. Come hai fatto a vincere il GP non facendoti distrarre gestendo la pressione?

Risposta: giocare a Magic rilassa molto, quindi paradossalmente non mi ha pesato molto il giocare, mi ha messo molto più a disagio la situazione in se: telecamere e Judge in primis. Poi diciamo che avevo non poche sostenitori che mi hanno supportato turno dopo turno.

13) C’e’ altro che vuoi aggiungere?

Risposta: Si, vorrei ringraziare tutti i ragazzi che erano con me e tutti coloro che mi hanno fatto i complimenti dopo il risultato. Ed un grazie in particolare devo farlo alla nostra lega: la Wooded Legacy League in cui sono cresciuto come giocatore e non solo.

Grazie mille per il tempo concessoci, non vediamo l’ora di leggere il tuo Report completo del Grand Prix Lille! Intanto in bocca al lupo per i tuoi tornei futuri ed un grazie a nome di tutti gli appassionati di Legacy in Italia, a presto!

 

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2 Comments

  1. frank88

    Grande Claudione! Massima stima 🙂

  2. Thorgils

    gran giocatore e scelte coraggiose. e poi quel: ” il mio formato è solo uno: Legacy” hahahaha alla faccia di chi dice che in italia non ha senso montare legacy

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