Accademia di Tolaria: la situazione si evolve e la nascita del Capitano Gerrard
Urza aveva fatto capire involontariamente a Barrin qualcosa che lo riempì d’orrore. Gli allievi e gli insegnanti di Tolaria facevano parte anch’essi del progetto Bloodlines. Urza stava maneggiando gli allievi dell’Accademia proprio come stava facendo a Benalia, Jamuraa, Urborg e in ogni mondo. Fu ancora più orribile per Barrin scoprire che anche lui era un partecipante involontario al progetto. Il suo matrimonio con Rayne faceva parte del grande piano di Urza.
Barrin non era diverso da un dente dei meccanismi ad orologeria di Urza. Barrin non raccontò tutto questo alla moglie, ma cominciò a domandarsi se la loro partecipazione all’Accademia sarebbe continuata. Dopo molti anni, una nuova razza di eliminatori attaccò Urza. Dopo ogni confronto con questi mostri, Urza ha cominciato a realizzare che doveva utilizzare sempre più potere per sconfiggerli. Questo potere riuscì quasi ad uccidere il planeswalker di quattromila anni. Dopo la sua sconfitta, il mostro riuscì a scappare via grazie ad un ambulatorio incorporato. Urza seguì la bestia fino al piano di Rath.Rath era un posto orribile, poco meno di Phyrexia. Le onde di mutaroccia scorrevano come acqua sotto i piedi di Urza. Poco distante, un mitologico vulcano alloggiava la Fortezza di Rathi, sede del potere di Croag. Tuttavia, il vero orrore di Rath non era in ciò in cui consisteva, ma in ciò che sarebbe diventata. Infatti nella Fortezza veniva prodotta la mutaroccia, che avrebbe portato Rath a sovrapporsi a Dominaria.
Questo piano oscuro, tuttavia, lasciava uno spiraglio di speranza. Lyna, un essere simile ad un fantasma che rappresentava i Soltari, accolse Urza. La gente del Lyna si era formata fra il continuo flusso dimensionale di Rath e Dominaria ed esistevano soltanto come fantasmi senza alcun collegamento reale al mondo fisico. Lyna giurò che la sua gente si sarebbe opposta a Phyrexia e che, se Urza li avesse aiutati a fuoriuscire dall’ inferno in cui si trovavano, i Soltari lo avrebbero aiutato in tutti i modi che potevano.
Urza tornò a Dominaria, inquietato dalla scena a cui aveva assistito. Quasi tutti i suoi soggetti del progetto Bloodlines a Benalia erano stati distrutti. Soltanto un piccolo bambino, Gerrard Capashen, era sopravvissuto, l’ultima speranza per la salvezza di Dominaria. Karn, prendendo il bambino sotto la sua ala protettiva, era fuggito ai terreni incolti di Jamuraa.
Per ora, entrambi i lati del confronto, Urza e Phyrexia, avevano tempo di fare le loro preparazioni finali. L’esperimento Bloodlines di Urza era apparentemente fallito, mentre la sovrapposizione di Rath di Phyrexia sarebbe accaduta sicuramente. Urza era riuscito a creare un esercito di milioni di Metatrani, una razza di esseri dieci volte più potenti di ogni umano. Phyrexia nel frattempo era riuscito a migliorare le sue creazioni al punto che ogni Phyrexiano era dieci volte più potente di un Metatrano. Con la guerra all’orizzonte, Urza lasciò a Tolaria solo le truppe indispensabili per la sua difesa. Il momento per studiare ed imparare era finito. L’invasione sarebbe cominciata nelle decadi successive. Per nascondere le sue ultime difese per i pochi preziosi anni che gli rimanevano, Urza sparse la sua eredità ai quattro venti. Alcuni li aveva nascosti su Dominaria, in posti che soltanto il suo vero erede avrebbe potuto riconoscere. Altri artefatti potenti li aveva nascosti su Mercadia, un piano vicino alle coordinate planari di Rath. Questi artefatti erano stati una volta parte di Ramos, il dragone meccanico che Urza aveva scoperto quattro millenni prima. Questi artefatti non erano stati progettati da Urza, ma sarebbero ugualmente serviti alla sconfitta di Yawgmoth. Un artefatto, creato per rendere molto più veloce il volo della Cavalcavento, Urza lo aveva persino nascosto in Rath, sperando di distogliere l’attenzione dei Phyrexiani lontano da Tolaria. Urza andò persino a nascondere nella lontanissima Jamuraa la sua Cavalcavento, frutto del lavoro di una vita.
All’Accademia, Urza aveva sempre meno lavoro per Barrin, Rayne ed il resto degli allievi. Barrin riuscì a capire perché Urza stava allontanando l’Eredità da Tolaria: l’invasione di Phyrexia si stava avvicinando velocemente e presto Tolaria non non sarebbe più servita per i programmi di Urza. Barrin era quasi estasiato da questa rivelazione, presto l’incubo si sarebbe concluso e Barrin avrebbe potuto insegnare tranquillamente le arti arcane senza preoccuparsi del suo ruolo nei complicati piani di Urza.
Infine, Tolaria divenne vuota. L’Accademia era ancora piena di studenti che volevano migliorare la loro conoscenza della magia, ma Urza non avrebbe più fatto parte delle loro vite. Barrin e Rayne conducevano una vita calma istruendo gli studenti più giovani. Barrin inoltre provò la grande gioia di diventare padre. Urza si fermava ancora nell’Accademia almeno una volta all’anno,ma solo per svolgere le sue mansioni di routine. Era ora di portare un colpo decisivo a Phyrexia.
Cavalcavento
Gerrard Capashen nacque nella povertà delle pianure di Benalia, ma le sue prime memorie erano di una piccola tribù che viveva a Jamuraa. La famiglia di Gerrard era stata uccisa dai misteriosi demoni che servivano la volontà del Signore degli Sprechi, una antica figura mitologica di Benalia. Gerrard fu portato al clan guerriero dal suo guardiano, il golem d’argento Karn, per cercare di salvare Gerrard dagli orrori che erano accorsi alla sua famiglia. Gerrard crebbe sotto la cura di Sidar Kondo, guida e capo del clan guerriero, ed entrò presto a far parte della famiglia Kondo. Il figlio di Kondo, Vuel, divenne quasi un fratello per Gerrard.
Godettero insieme di un’infanzia piacevole, anche se a volte noiosa, fra i nativi di Jamuraa. Mentre Gerrard cresceva, cominciò ad ascoltare i racconti del suo guardiano Karn. Karn raccontò a Gerrard che egli sarebbe un giorno diventato il salvatore di tutta Dominaria.
Karn inoltre gli parlò di una collezione di artefatti conosciuti come l’Eredità, molti dei quali erano conservati all’ interno della struttura del golem d’argento. Col tempo, Gerrard avrebbe capito il suo ruolo nel mondo e avrebbe migliorato la sua abilità nell’uso degli artefatti per arrivare infine a distruggere il Signore degli Sprechi.Col tempo, Gerrard e Vuel divennero sempre più litigiosi. Infine, questo culminò nella nascita di un odio mortale fra entrambi, cominciando dal giorno del rito di passaggio di Vuel. Per succedere al padre come capo del clan guerriero, Vuel si dovette arrampicare su un alto precipizio senza alcun aiuto. Vuel accettò la sfida con una passione, ma non fu in grado di raggiungere la cima del precipizio. Quando Vuel era vicino alla morte, Gerrard corse velocemente al salvataggio del fratello, annullando il rito. Per questo Vuel giurò che la vita di Gerrard presto si sarebbe conclusa per mezzo delle sue mani. Esiliato dal clan guerriero, Vuel lasciò in un’amara sconfitta, giurando vendetta contro Gerrard e contro suo padre.
Gerrard non dovette aspettare molto la vendetta di Vuel. In qualche modo, Vuel si era appropriato di un piccolo esercito di mercenari. Consigliato dal misterioso Starke, Vuel rubò le parti dell’eredità di Gerrard e fu presto in grado di distruggere l’intero clan. Preoccupato per le azioni di Vuel, Gerrard chiese a Karn di viaggiare al campo di Vuel per riappropriarsi dell’Eredità. Karn non tornò mai. Col tempo, Sidar Kondo cominciò a temere per vita di Gerrard e lo mandò a nascondersi in una vicina foresta. Gerrard più tardi seppe che l’esercito di Vuel aveva distrutto il clan e che Sidar era stato ucciso proprio da suo figlio.
Addolorato per la perdita del suo padre adottivo e guardiano, Gerrard fu adottato da uno strano essere Multani, uno stregone-maro della lontana Yavimaya, che aveva da tempo previsto il tradimento di Vuel e si era offerto di insegnare a Gerrard l’arte della magia. Accanto a Gerrard vi erano Rofellos di Llanowar, un elfo amico da lungo tempo amico di Multani e Mirri, una gatta guerriera. Gerrard presto strinse una solida amicizia con Rofellos e Mirri e rimase sotto la cura di Multani per gli anni a venire.
Un giorno Gerrard e Mirri furono incaricati di viaggiare alle terre della tribù di gatti guerrieri di Chitr’in. Durante questo tempo, Mirri si trovò in una condizione di estremo disagio per la presenza di altri gatti guerrieri. Mirri era stata abbandonata da bambina a causa dei suoi occhi che avevano due colori differenti, che per la tribù di Mirri rappresentavano un cattivo presagio. A Mirri venne offerto apertamente di entrare a far parte dei Chitr’in, ma declinò l’offerta per restare alla corte di Multani. Indagando più a fondo, si scoprì che Mirri era innamorata di Gerrard, che però era poco disposto a ricambiare il suo affetto. Gerrard e Mirri tornarono a casa da Multani.
Molti anni più tardi, Gerrard, Mirri e Rofellos tornando a casa da un altro viaggio trovarono il rifugio di Multani completamente distrutto e lo stregone-maro era scomparso. I tre si ritrovarono abbandonati e senza casa e presto cominciarono a vagabondare per le terre vicine offrendo i loro servigi come mercenari. In una città di Jamuraa, Gerrard e i suoi compagni furono ospitati da Sisay, capitano della nave volante Cavalcavento. Sisay era diventata abbastanza famosa per aver aiutato le nazioni di Zhalfir, di Suq’Ata e di Femeref nella guerra contro l’invasione di Kaervek. Gerrard e Sisay cominciarono a litigare su chi fosse il guerriero migliore e questo litigio sfociò presto in un duello. Gerrard perse il duello e di conseguenza fu costretto ad unirsi all’equipaggio della Cavalcavento. Non sapendo cos’altro potessero fare, Rofellos e Mirri si unirono anch’essi.
A bordo della Cavalcavento, Gerrard e i suoi amici trovarono la casa che cercavano da lungo tempo. L’equipaggio della Cavalcavento era un gruppo coraggioso, che cercava sempre l’avventura. Il primo compagno di Sisay, il minotauro Tahngarth di Talruum, era feroce in battaglia ma non si sforzò di nascondere la sua diffidenza per Gerrard. Inoltre nel gruppo c’era Crovax, un nobile di Urborg dal comportamento quieto, quasi morboso. Sisay era aiutata da Squee, un mozzo goblin che possedeva un’intelligenza innaturale per un goblin e l’abilità di scampare alle situazioni più difficili. Il medico della nave era Orim, un Samita che per lungo tempo si era esercitata nella medicina all’università di Argivia. Ma un membro dell’equipaggio in particolare catturò l’attenzione di Gerrard, l’artificiere Hanna di Tolaria.
Il tempo passò e Gerrard visse molte avventure assieme all’equipaggio della Cavalcavento. Sisay mostrò un particolare interesse nella ricerca delle parti dell’Eredità di Gerrard, che erano state vendute da Vuel per creare un esercito più potente. Per il momento, gli eserciti di Vuel stavano completamente silenziosi in Jamuraa e Sisay riteneva che era il momento giusto per recuperare l’Eredità. La Cavalcavento volò in vari luoghi di Jamuraa e del resto di Dominaria, riuscendo infine a riunire le parti dell’Eredità rubate da Vuel e persino alcune in più. Purtroppo, Karn non era ancora stato trovato.Dopo un po’ di tempo, Crovax espresse un bisogno crescente di rivedere la sua terra d’origine di Urborg. Il giovane nobile temeva che orrendi esseri di altre dimensioni potessero attaccare la sua casa. Sisay non si preoccupò di questo, ritenendo che fosse semplice paranoia, ma accettò comunque di indagare la situazione. La Cavalcavento volò sino alle fetide paludi di Urborg per trovare le proprietà di Crovax sotto l’assedio di temibili creature provenienti dal piano di Rath. Queste creature, Gallowbraid e Morinfen, stavano assassinando i familiari di Crovax. La squadra della Cavalcavento immediatamente attaccò queste creature, ma non riuscì ad arrestarle. Nella furia della battaglia l’elfo rofellos di Llanowar fu ucciso da Gallowbraid. Folle per la morte di Rofellos, Gerrard attaccò le creature con odio rinnovato. Tuttavia, neppure l’ira di Gerrard poteva fermare la coppia. Allora Crovax attivò un antico artefatto che evocò l’angelo Selenia,il guardiano personale di Crovax. Selenia, insieme ai sopravvissuti della squadra della Cavalcavento, riuscì ad uccidere i due orrori di Rath.
Gerrard alla fine formulò un’idea che aveva lungamente sospettato: Sisay era disposto a mettere la sua devozione all’Eredità davanti alla sicurezza della squadra. Le vecchie rivalità fra Gerrard e Sisay riemersero in un’animata discussione. Infine Gerrard e Mirri decisero di lasciare la nave piuttosto che stare ad aspettare tranquillamente il loro turno di morire. L’unico rammarico di Gerrard era di lasciare Hanna, della quale aveva cominciato ad essere innamorato. Eppure, la rabbia di Gerrard gli impedì di rimanere. La coppia si divise pochi giorni più tardi, poichè Mirri decise di viaggiare a Llanowar per informare la famiglia di Rofellos della sua morte. Non sapendo in quale altro luogo andare andare, Gerrard tornò alla sua terra natale di Benalia.
Gerrard si unì ai militari di Benalia, riuscendo anche a far carriera fra i loro ranghi fino a guadagnare l’alta carica di maestro delle armi. Durante questo tempo, Gerrard cominciò a riscoprire i collegamenti con la sua terra d’origine di cui non aveva mai saputo l’esistenza. Dopo un po’ di tempo,Gerrard lasciò da parte il suo amore per l’avventura e cominciò ad insegnare ai giovani soldati l’arte della guerra.Gli anni passarono e Gerrard si ritrovò in una pessima posizione. La gilda di assassini locale, condotta da Lord Kastan, stava cominciando a reclutare le proprie truppe fra quelle di Gerrard. Gerrard si consultò con il suo superiore,il comandante Alaric, riguardo ai possibili modi con cui fermare questa incursione. Alaric fece un’importante rivelazione a Gerrard. Apparentemente, un Minotauro aveva vagabondato attorno a Benalia City chiedendo di Gerrard. Gerrard trovò Tahngarth e gli chiese chiarimenti sui motivi della sua ricerca. Tahngarth rivelò a Gerrard che negli anni dopo la sua partenza, Sisay era stata rapita da Volrath, sovrano del piano di Rath. Poiché la Cavalcavento si era indebolita dopo le partenze di Gerrard e Mirri, Tahngarth gli disse che soltanto lui avrebbe potuto aiutarli a salvare Sisay. Gerrard declinò l’offerta,dicendo che i giorni dell’avventura per lui erano finiti e che la milizia di Benalia aveva bisogno di lui. Infine,Gerrard scoprì il piano di Kastan,che stava collaborando col capitano Alaric per rovinare la reputazione di Gerrard. Insieme, Gerrard e Tahngarth misero fine a questa incursione uccidendo sia Kastan che Alaric. Con la sua fede nella milizia di Benalia ormai messa alle corde, Gerrard accettò di tornare alla Cavalcavento.
Gerrard venne immediatamente promosso al rango di capitano in assenza di Sisay. Tahngarth informò Gerrard che Sisay aveva scoperto che la Cavalcavento aveva la possibilità di viaggiare in altri piani grazie ad uno speciale cristallo Thran, ma solo un potente mago poteva aiutarlo a scoprire come. Gerrard apprese che Mirri aveva una conoscenza della magia molto superiore alla sua e partì immediatamente per Llanowar. Lungo la strada, Gerrard cominciò a familiarizzare con la squadra, in particolare con i suoi vecchi amici Tahngarth, Orim, Squee e Hanna. In sua assenza, Hanna si era convinta che Gerrard avesse lasciato la Cavalcavento a causa di qualcosa che lei aveva fatto ed i loro rapporti erano diventati difficile. Crovax aveva invece lasciato la squadra e Gerrard più tardi scoprì che aveva preferito rimanere ad Urborg con gli ultimi della sua famiglia piuttosto che continuare a viaggiare.
La Cavalcavento infine arrivò a Llanowar, dove trovarono gli elfi in uno stato di panico. Gli Aboroth, giganteschi elementali della foresta, aveva cominciato a crescere ad un tasso allarmante e stavano per distruggere un prosperoso villaggio elfico. Gerrard trovò Mirri alla tomba di una sua parente, che immediatamente acconsentì a ritornare a far parte della squadra della Cavalcavento se l’avessero aiutata a proteggere il villaggio dall’Aboroth.Gerrard accettò riluttante, usando una parte dell’ Eredità potenziò il gigante tra lo sconforto degli elfi, ma lo trasformò anche in una creatura artefatto, poi usò un’altra parte dell’Eredità per pietrificarlo, dopodichè gli elfi lo distrussero. Entusiasta per la vittoria di Gerrard, Mirri si riunì alla Cavalcavento, ma non fu in grado di far funzionare il Cristallo Thran.
Dietro suggerimento di Hanna, la Cavalcavento lasciò Llanowar per l’isola di Tolaria. In quest omodo la nave sarebbe arrivata all’Accademia di Tolaria con il padre di Hanna, Barrin uno dei maghi più potenti che siano mai vissuti. Hanna era incerta su come Barrin li avrebbe accolti. Mentre era ancora bambina, Hanna aveva sviluppato un grande interesse per gli artefatti, ma le fu proibito di studiarli. Barrin riteneva che gli artefatti erano inferiori all’antica magia e come risultato fra i due ci fu un insanabile litigio. Hanna lasciò Tolaria quel giorno stesso e non vi tornò mai più.
Lungo la strada, Gerrard scoprì che Karn è stato contenuto nella stiva della nave, reso senza vita da una magia sconosciuta. Gerrard usò un libro di magie per restituire a Karn la vita e chiese al golem il perché fosse stato congelato. Karn raccontò gli eventi di quella notte, più di dieci anni fa. Karn era arrivato all’accampamento di Vuel ed aveva richiesto la restituzione dell’eredità. Senza preoccuparsi, Vuel disse a Karn che l’Eredità aveva un nuovo custode, il fabbro del villaggio. Questo nuovo “Karn” conteneva nel suo corpo mutilato le parti dell’eredità rubata e soltanto uccidendolo Karn avrebbe potuto sperare di ricuperarle. Furioso per l’inganno di Vuel, Karn cominciò a dimenarsi per la furia, colpendo casualmente un vagone vicino. Karn fu sorpreso dalla distruzione che aveva generato, ma ancor più sorpreso di trovare un giovane bambino ucciso nel volo del vagone. Karn venne colpito dal rimorso per le sue azioni e Vuel fu in grado di usare una parte dell’Eredità per immobilizzare Karn. Karn giurò a Gerrard che non avrebbe mai più ucciso nessuno,neanche in difesa di Gerrard.
Dopo una breve schermaglia con una banda di tritoni, la Cavalcavento giunse alla misteriosa isola di Tolaria. Barrin accolse calorosamente la squadra e promise di fare qualsiasi cosa in suo potere per aiutarli. Barrin non andò con la Cavalcavento, ma preferì mandare con loro un giovane mago promettente di nome Ertai. Gerrard ed il resto della squadra accolsero amichevolmente Ertai, ma spesso vennero infastiditi dalla sua natura arrogante.Gerrard e i suoi compagni avevano ora i mezzi per viaggiare al piano di Rath, ma non avevano idea di ciò che li aspettava una volta che fossero arrivati. Gerrard decise di viaggiare alla volta di Bogardan, dove il traditore Starke si nascondeva. Starke aveva consigliato Vuel nella sconfitta del clan guerriero, ma aveva lasciato Jamuraa non appena Vuel era sparito. Dopo la partenza di Gerrard dalla Cavalcavento, Sisay aveva trovato Starke e lo aveva interrogato sul piano di Rath. Starke infine le disse di essere un nativo di Rath, su cui ora regnava il diabolico essere Volrath, ed era egli che aveva rapito Sisay. Gerrard cominciò a sospettare che Starke avesse svolto un certo ruolo nel rapimento di Sisay.
Grazie agli alberi che attutirono la sua caduta, anche se dolorosamente, Gerrard riuscì a cadere sulle intricate radici che costituivano il terreno di Cielsudario senza particolari lesioni. Gerrard si arrampicò sulle radici fino ad un grande corpo d’acqua per sfuggire all’attenta ricerca di Selenia. Dopo che Selenia ebbe abbandonato l’inseguimento, Gerrard realizzò di non essere solo. Spaventose creature che ricordavano i tritoni di Dominaria,strano misto fra sangue di orco e di tritone,chiamati tritoni di Morteacque, lo stavano inseguendo,ma Gerrard fu abbastanza abile da sfuggirgli. Improvvisamente un wurm spezzaradici apparve alle spalle del tritone e lo ingoiò.Riposandosi appoggiato ad uno dei grandi alberi di Cielsudario, Gerrard incontrò i nativi di Rath: la tribù Vec. Guidati da un misterioso oracolo, i Vec spiegarono che l’oracolo ed i suoi predecessori avevano previsto il suo arrivo in quel posto stesso da secoli. L’oracolo spiegò anche che Gerrard era il Korvecdal, colui che avrebbe riunito tutti i popoli di Rath. Gerrard era destinato unire le tribù Kor, Vec e Dal e condurli alla vittoria contro Volrath ed i suoi padroni. Gerrard fu preoccupato da questa ennesima profezia riguardante il suo destino,ma accettò l’aiuto dei Vec.
Sulla Predatrice,intanto,i mogg avevano scoperto Tahngarth e Karn e Greven stesso arrivò per catturarli. L’ego esaltato di Tahngarth gli fece credere che Greven fosse un facile avversario, ma non fu così. L’innesto spinale di Phyrexia di Greven aumentava notevolmenta la sue resistenza e velocità. Greven quasi senza fatica rispondeva ad ogni movimento di Tahngarth. Non ci volle molto prima che Tahngarth fosse sconfitto e portato alla Fortezza.Intanto ora la Cavalcavento era comandata da Hanna, che decise di atterrare sulla foresta di Cielsudario. Hanna e Mirri lasciarono la nave per cercare i resti di Gerrard. Ore dopo la loro partenza, un piccolo esercito di elfi circondò i restanti membri della nave, preparandosi alla battaglia.Hanna e Mirri,intanto, mentre cercavano Gerrard,avevano incontrato un polimorfo(Rath era pieno di essi). Il polimorfo provò a prendere sia la forma di Hanna che quella di Mirri e si trasformò immediatamente in qualcosa di orrido. Il polimorfo attaccò e Mirri si mise a difendere Hanna, ma venne colpita. Allora fu Hanna ad impugnare la spada ed allontanare il polimorfo da Mirri. Dopo questo incontro,le due andarono ad una sorgente,la cui acqua diede loro la forza di continuare, ma vennero attaccate e catturate dagli elfi di Cielsudario.
Intanto l’oracolo ed i suoi avevano condotto Gerrard nella tana degli elfi di Cielsudario,profondamente all’interno della foresta. Da qui il loro sovrano Eladamri mandava i suoi elfi in missioni di toccata e fuga cercando inutilmente di rovesciare il regime di Volrath. Gerrard provò a convincere Eladamri che la sua gente non sarebbe mai stata libera se non si fosse alleata con le tribù umane di Rath per una guerra aperta contro le forze di Volrath. Eladamri era risoluto contro questa idea. La sua gente aveva vissuto nella segretezza per millenni e la sommossa aperta avrebbe potuto rivelare i loro nascondigli segreti a Volrath. Purtroppo, questi dibattiti dovettero essere rimandati,poiché gli alfi dissero a Gerard che una nave misteriosa era stata scoperta nei confini di Cielsudario. Le forze del Eladamri la avevano circondata rapidamente.
Gerrard trovò anche Mirri e Hanna,che erano state catturate dagli elfi. Insieme riuscirono a convincere Eladamri a fermare l’attacco degli elfi alla Cavalcavento. I membri della Cavalcavento si riunirono con gli elfi. Parlando con Gerrard, Crovax venne a sapere del tradimento di Selenia. Disperato,decise che avrebbe fatto qualsiasi cosa per ritrovarla e vendicarsi.Era giunto il momento per fare dei piani di guerra, ma prima Hanna informò Gerrard della sorte dell’Eredità e del fatto che il cristallo Thran era danneggiato, impedendogli di tornare a casa. Sapendo della sorte dei suoi compagni, Gerrard divenne ancora più fervente nel tentativo di spingere Eladamri alla guerra. Finalmente, Gerrard riuscì a convincerlo ed Eladamri giurò che avrebbe attaccato apertamente i cancelli della Fortezza assieme alla tribù Vec. Le tribù di Dal e di Kor erano meno disposte a partecipare ad una aperta sommossa,temendo la vendetta di Volrath in caso di fallimento. Eppure,i Vec e gli alfi erano in grado già da soli di impegnae la gran parte delle truppe avversarie e ciò avrebbe permesso a Gerrard di entrare nella Fortezza senza essere notato. Tuttavia, Gerrard si domandava cosa avrebbe fatto una volta che fosse riuscito a salvare Sisay, Karn e Tahngarth. Eladamri parlò a Gerrard di un portale antico che si diceva fosse in grado di far lasciare Rath, ma dove li avrebbe condotti nessuno lo sapeva. Non avendo altre possibilità,Gerrard e la squadra lasciarono Cielsudario per studiare il portale.
Dopo essere arrivati a Bogardan, Gerrard e la squadra scoprirono che Starke stava per essere ucciso dal signore della guerra Maraxus di Keld,che era un servitore di Volrath bandito da Keld per la sua natura caotica. La squadra attaccò la banda di Maraxus ma presto rischiarono di essere sconfitti. Gerrard allora duellò personalmente con Maraxus, ma fu Starke ad uccidere il signore della guerra colpendolo alle spalle. Poi Starke promise la sua eterna lealtà a Gerrard. Gerrard poteva soltanto domandarsi se Starke avesse fatto la stessa promessa a Maraxus.A bordo della Cavalcavento, Starke disse a Gerrard che Maraxus era stato mandato da Volrath per riportarlo a Rath. Starke era stato a lungo un servo di Volrath, ma stava trascurando i suoi ordini e stava tentando di sfuggire dall’influenza di Volrath. Domandando a Starke l’identità di Volrath, Gerrard fece una scoperta strabiliante. Volrath, il sovrano del piano di Rath e assassino di innumerevoli innocenti, era qualcuno che Gerrard conosceva fin dall’infanzia. Erano cresciuti assieme,avevano lavorato assieme ed avevano pianto assieme. Il mostro Volrath era stato una volta Vuel,fratello di Gerrard.
Gerrard fu sorpreso da questa notizia, ma continuò ad interrogare Starke. Starke disse a Gerrard che Volrath aveva rapito Sisay per attirarlo a Rath. Volrath si era trasformato nel padrone di un intero mondo, ma era egli stesso servo di un’altra forza,ancora più potente e più oscura. Temendo la risposta, Gerrard chiese a Starke chi ci fosse dietro a Volrath. Gerrard fu scosso dalla risposta a causa della sua assurdità. Volrath era controllato dai Phyrexiani, figure oscure che manipolavano la storia, immaginate soltanto da qualche folle scrittore. Starke giurò che le creature esistevano veramente ed erano responsabili di gran parte dei tumulti che erano accaduti a Dominaria negli anni passati. Erano probabilmente anche i responsabili della morte dei veri genitori di Gerrard.Riluttante a viaggiare a Rath dopo le notizie che aveva appena scoperto,Gerrard veleggiò verso Urborg. Per arrivare a Urborg,la Cavalcavento doveva attraversare l’Abisso. Gerrard convinse il custode a lasciarli passare. Ad Urborg la squadra trovò Crovax in una condizione quasi di follia. Disse a Gerrard di essersi innamorato dell’angelo Selenia e di aver distrutto l’artefatto che usava per evocarla, credendo che fosse questo ad impedirle di ricambiare il suo amore. Dopo che ebbe fatto questo,l’intera famiglia di Crovax fu uccisa dalle creature di Rath. Crovax stava vegliando silenziosamente sulla loro tomba da anni. Gerrard si dolse per la sorte di Crovax e gli offrì un posto nella squadra della Cavalcavento e Crovax accettò.Infine Gerrard ritenne di essere pronto per qualsiasi cosa che Rath gli avesse riservato. All’ordine di Gerrard, Ertai incanalò la sua potente magia nel cristallo Thran e la Cavalcavento lasciò Dominaria diretta a Rath. Sarebbe passato quasi un anno prima del loro ritorno.
Tempesta
Volrath e Greven si scontrano
Varcare i piani per la prima volta fu una strana esperienza per la squadra della Cavalcavento. Il mondo di Dominaria andava alla deriva oltre la nave come le onde in mare aperto. Guardando il mondo lo videro dissolversi in un’orribile massa di colori e luci. Tuttavia, il luogo che li accolse quando arrivarono a Rath era ancor più orribile. Il cielo del Rath era di una tonalità violenta di viola e nero, con tuoni di tempesta che emergono costantemente. La terra sotto loro era poco migliore: una turbinosa massa di mutaroccia che Volrath poteva modellare in ogni forma.Poco distante c’era una gigantesca foresta, l’unico sviluppo naturale che Gerrard poteva vedere, Starke informò Gerrard che questo era Cielsudario, uno degli unici posti abbastanza potenti da opporsi al regno di Volrath. Ancora più strano di questi luoghi, tuttavia, era la nave volante Predatrice che si avvicinava alla Cavalcavento.
Grande quasi il doppio della nave di Gerrard, la Predatrice presto fece sembrare piccola la Cavalcavento quanto a stazza e potenza di fuoco. In pochi attimi, la Cavalcavento subì l’assalto dei mogg, grandi creature simili a goblin con corpi grossi e gonfi di muscoli. A condurre la carica era un uomo che Gerrard riconobbe dalla descrizione di Starke: il comandante Greven Il-Vec. Le forze della Cavalcavento erano invece guidate da Tahngarth. Sul ponte della Cavalcavento cominciò un’aspra battaglia. I mogg avevano il compito di rubare le varie parti dell’Eredità ed attaccarono Karn che le custodiva. Ma Karn,che era invulnerabile ai colpi dei mogg,cominciò a dimenarsi e uccise molti mogg. Colpito dal rimorso per aver ucciso di nuovo,non oppose resistenza quando i mogg tentarono di portarlo a bordo della Predatrice. Mentre i mogg saccheggiavano l’Eredità dalla Cavalcavento e danneggiavano il cristallo Thran, Squee riusci a nascondersi e a portare con sé il “giocattolo” che aveva trovato alcuni giorni prima.
Alto oltre sette piedi, Greven uccideva membri della Cavalcavento e persino i propri mogg per cercare di raggiungere Gerrard. Quando infine i due cominciarono a combattere, nessuno riuscì a prendere il sopravvento. Sia Gerrard che Greven avevano pari poteri in battaglia, ma la stazza e la resistenza di Greven presto sopraffecero il Capashen. Gerrard si tagliò il labbro in battaglia, ma sicuramente Greven non si sarebbe fermato al primo sangue.Appena prima che infliggesse il colpo definitivo a Gerrard, la piattaforma della Cavalcavento si agitò violentemente. La Predatrice aveva sparato un colpo, diretto proprio al suo comandante Greven. Questo colpo aveva fatto rollare la Cavalcavento nell’aria. Molti dei membri dell’equipaggio caddero fuoribordo. Gerrard era fra loro. Hanna provò ad afferrare Gerrard mentre cadeva, ma fu tutto inutile.
A colpire la Cavalcavento era stato Vhati, secondo in comando della Predatrice, stanco dei continui maltrattamenti di Greven e desideroso di prenderne il posto, Vhati aveva sparato coi cannoni della nave direttamente a Greven. Soddisfatto del suo bottino e desideroso di prendersi la sua vendetta verso Vhati, Greven ed i suoi mogg tornarono alla Predatrice e si diressero verso la Fortezza da cui Volrath governava su Rath. Appena Greven fu tornato a bordo, Vhati tentò inutilmente di giustificarsi, ma fu scagliato fuoribordo dal suo comandante a condividere la sorte di Gerrard.Tahngarth, furioso, era riuscito a salire a bordo della Predatrice aggrappandosi a uno dei cavi pendenti ed aveva trovato Karn nella stiva. Tahngarth cercò di convincerlo a combattere per fuggire dalla Predatrice, ma Karn era ancora tormentato dalla sua coscienza e non ne volle sapere. Intanto Gerrard stava precipitando a terra,e sembrava che per lui non ci fosse più speranza. Tuttavia, appena prima di schiantarsi contro i rami degli alberi di cielsudario, Gerrard venne afferrato da un essere familiare: l’angelo Selenia. Inizialmente, Gerrard credeva di essere stato salvato, ma vedendo gli occhi di Selenia capì che anche lei era al servizio di Volrath. Gerrard si liberò dalla stretta di Selenia e riprese la sua caduta verso Cielsudario.
Grazie agli alberi che attutirono la sua caduta, anche se dolorosamente, Gerrard riuscì a cadere sulle intricate radici che costituivano il terreno di Cielsudario senza particolari lesioni. Gerrard si arrampicò sulle radici fino ad un grande corpo d’acqua per sfuggire all’attenta ricerca di Selenia. Dopo che Selenia ebbe abbandonato l’inseguimento, Gerrard realizzò di non essere solo. Spaventose creature che ricordavano i tritoni di Dominaria,strano misto fra sangue di orco e di tritone,chiamati tritoni di Morteacque, lo stavano inseguendo,ma Gerrard fu abbastanza abile da sfuggirgli. Improvvisamente un wurm spezzaradici apparve alle spalle del tritone e lo ingoiò.Riposandosi appoggiato ad uno dei grandi alberi di Cielsudario, Gerrard incontrò i nativi di Rath: la tribù Vec. Guidati da un misterioso oracolo, i Vec spiegarono che l’oracolo ed i suoi predecessori avevano previsto il suo arrivo in quel posto stesso da secoli. L’oracolo spiegò anche che Gerrard era il Korvecdal, colui che avrebbe riunito tutti i popoli di Rath. Gerrard era destinato unire le tribù Kor, Vec e Dal e condurli alla vittoria contro Volrath ed i suoi padroni. Gerrard fu preoccupato da questa ennesima profezia riguardante il suo destino,ma accettò l’aiuto dei Vec.
Sulla Predatrice,intanto,i mogg avevano scoperto Tahngarth e Karn e Greven stesso arrivò per catturarli. L’ego esaltato di Tahngarth gli fece credere che Greven fosse un facile avversario, ma non fu così. L’innesto spinale di Phyrexia di Greven aumentava notevolmenta la sue resistenza e velocità. Greven quasi senza fatica rispondeva ad ogni movimento di Tahngarth. Non ci volle molto prima che Tahngarth fosse sconfitto e portato alla Fortezza.Intanto ora la Cavalcavento era comandata da Hanna, che decise di atterrare sulla foresta di Cielsudario. Hanna e Mirri lasciarono la nave per cercare i resti di Gerrard. Ore dopo la loro partenza, un piccolo esercito di elfi circondò i restanti membri della nave, preparandosi alla battaglia.Hanna e Mirri,intanto, mentre cercavano Gerrard,avevano incontrato un polimorfo(Rath era pieno di essi). Il polimorfo provò a prendere sia la forma di Hanna che quella di Mirri e si trasformò immediatamente in qualcosa di orrido. Il polimorfo attaccò e Mirri si mise a difendere Hanna, ma venne colpita. Allora fu Hanna ad impugnare la spada ed allontanare il polimorfo da Mirri. Dopo questo incontro,le due andarono ad una sorgente,la cui acqua diede loro la forza di continuare, ma vennero attaccate e catturate dagli elfi di Cielsudario.
Intanto l’oracolo ed i suoi avevano condotto Gerrard nella tana degli elfi di Cielsudario,profondamente all’interno della foresta. Da qui il loro sovrano Eladamri mandava i suoi elfi in missioni di toccata e fuga cercando inutilmente di rovesciare il regime di Volrath. Gerrard provò a convincere Eladamri che la sua gente non sarebbe mai stata libera se non si fosse alleata con le tribù umane di Rath per una guerra aperta contro le forze di Volrath. Eladamri era risoluto contro questa idea. La sua gente aveva vissuto nella segretezza per millenni e la sommossa aperta avrebbe potuto rivelare i loro nascondigli segreti a Volrath. Purtroppo, questi dibattiti dovettero essere rimandati,poiché gli alfi dissero a Gerard che una nave misteriosa era stata scoperta nei confini di Cielsudario. Le forze del Eladamri la avevano circondata rapidamente.
Gerrard trovò anche Mirri e Hanna,che erano state catturate dagli elfi. Insieme riuscirono a convincere Eladamri a fermare l’attacco degli elfi alla Cavalcavento. I membri della Cavalcavento si riunirono con gli elfi. Parlando con Gerrard, Crovax venne a sapere del tradimento di Selenia. Disperato,decise che avrebbe fatto qualsiasi cosa per ritrovarla e vendicarsi.Era giunto il momento per fare dei piani di guerra, ma prima Hanna informò Gerrard della sorte dell’Eredità e del fatto che il cristallo Thran era danneggiato, impedendogli di tornare a casa. Sapendo della sorte dei suoi compagni, Gerrard divenne ancora più fervente nel tentativo di spingere Eladamri alla guerra. Finalmente, Gerrard riuscì a convincerlo ed Eladamri giurò che avrebbe attaccato apertamente i cancelli della Fortezza assieme alla tribù Vec. Le tribù di Dal e di Kor erano meno disposte a partecipare ad una aperta sommossa,temendo la vendetta di Volrath in caso di fallimento. Eppure,i Vec e gli alfi erano in grado già da soli di impegnae la gran parte delle truppe avversarie e ciò avrebbe permesso a Gerrard di entrare nella Fortezza senza essere notato. Tuttavia, Gerrard si domandava cosa avrebbe fatto una volta che fosse riuscito a salvare Sisay, Karn e Tahngarth. Eladamri parlò a Gerrard di un portale antico che si diceva fosse in grado di far lasciare Rath, ma dove li avrebbe condotti nessuno lo sapeva. Non avendo altre possibilità,Gerrard e la squadra lasciarono Cielsudario per studiare il portale.
Starke si era reso conto che l’oracolo En-Vec sapeva di lui, e sapeva anche che era un Vec. Pensò se l’avesse detto a qualcuno avrebbe rovinato il suo piano, così decise di ucciderla. Si avvicinò a lei con un pugnale, ma questa cominciò a parlare e guadagnò abbastanza tempo per l’arrivò delle guardie. Amareggiato per il suo fallimento, Starke si allontanò silenziosamente. Intanto, alla Fortezza, per Volrath era estremamente piacevole ascoltare della sconfitta di Gerrard. La raccolta dell’Eredità di Gerrard, che Volrath aveva a lungo desiderato, non faceva altro che aumentare il suo piacere. L’aggiunta di Tahngarth e di Karn alle sue segrete rese estasiato l’Evincaro. Con una gioia che non provava da tempo, Volrath chiese a Greven la faccia che aveva fatto Gerrard mentre veniva ucciso. Greven ammise di essere incerto, poiché Gerrard era morto cadendo dalla nave. Volrath allora si adirò e fece diventare incandescente la spina dorsale di Greven,portando il fiero comandante ad urlare per il dolore. Quando Greven fu in grado di capire le parole del suo sovrano, gli fu ordinato di preparare le difese per l’inevitabile contrattacco.
Dopodichè Volrath si diresse alle camere delle torture dove erano tenuti Tahngarth e Karn. Tahngarth colpì Volrath appena gli fu possibile, cercando di ucciderlo, ma l’Evincaro era molto più potente e respinse l’attacco con facilità, poi ordinò che Tahngarth venisse portato nei suoi laboratori per essere trasformato in una mostruosità Phyrexiana che sostituisse Vhati dai suoi sacerdoti. L’aspetto di cui Tahngarth era così fiero venne distrutto, sostituito da una bizzarra parodia di ciò che era stato un tempo. Quel giorno Tahngarth provò una grandissima sofferenza e sviluppò un odio eterno verso Volrath e Phyrexia. Intanto Volrath dedicò le sue attenzioni a Karn,che era diventato il suo nuovo “giocattolo”. Volrath creò un elaborato meccanismo di tortura per il golem:Karn veniva costretto ad uccidere centinaia di mogg,e questo gli provocava grande sofferenza,data la sua natura pacifista. Poi Volrath si avvicinò alla gabbia in cui Karn era tenuto e gli parlò di come la sua vita fosse stata solo un grande fallimento. Infine l’Evincaro si sedette ad aspettare l’arrivo del suo più grande nemico.
Alcuni giorni più tardi la Cavalcavento giunse all’antico portale. Orim ed Ertai vennero mandati a studiare il portale. Ertai riteneva che sarebbe stato in grado di aprire il portale, avrebbe però avuto bisogno di un altro giorno per studiare i suoi glifi. Gerrard accettò riluttante a lasciare Ertai solo a studiare il portale mentre la Cavalcavento tentava l’assalto alla Fortezza. Durante l’assenza della Cavalcavento, Ertai venne contattato da un particolare fantasma. Lyna, un emissario della razza di fantasmi conosciuta come Soltari, comparve ad Ertai e lo portò nel suo mondo, provocando la collera del mago. Ertai riuscì con la magia a farsi riportare subito nel mondo reale, dove Lyna gli offri aiuto e gli raccontò la sua storia. I Soltari erano da lungo tempo bloccati fra la realtà ed il sogno, assieme alla razza dei Dauthi, loro nemici, ed una razza che era comparsa nel mezzo della guerra, i Thalakos, portati a Rath da Dominaria molte centinaia di anni prima. In cambio del suo aiuto, Lyna chiese soltanto che alla sua gente fosse permesso di sfuggire a questo esistenza eterea entrando nel portale. Ertai lo considerò un giusto scambio, pur sospettando che Lyna gli tacesse qualcosa, ma pretese che Lyna volasse alla Fortezza ed informasse i suoi amici del loro piano. Lyna partì, lasciando Ertai al suo esame dell’antico portale.
Intanto la Cavalcavento era tornata alla Fortezza. Il cancello principale della Fortezza era custodito pesantemente,questo portò Gerrard a chiedere a Starke ulteriori consigli. Starke parlò a Gerrard di un’entrata segreta attraverso le paludi di cenere,giganteschi tubi che mandavano le esalazioni della Fortezza nei cieli di Rath. Senza altre possibilità, Gerrard decise di passare da lì. Le cose andarono bene per alcune ore, ma infine la squadra trovò guai, nella forma dei tramutanti. Queste strane bestie condividevano le loro abilità con i loro simili più vicini,ciò li portava a diventare una forza temibile quando erano in tanti. La squadra della Cavalcavento stava per essere falciata via come frumento quando Gerrard scoprì che le abilità venivano condivise solo in un raggio limitato. Gerrard ordinò alla squadra di spargersi,in modo che i tramutanti al loro inseguimento perdessero alcune delle loro abilità, diventando così battibili in uno scontro faccia a faccia. I tramutanti si ritirarono nelle feritoie più piccole la Cavalcavento riuscì così a continuare il suo viaggio nell’oscurità della Fortezza.
Gerrard e la squadra presto arrivarono alla fornace di Rath, un gigantesco lago di lava che lanciava fulmini di elettricità alla Cavalcavento ed alla sua squadra. La nave rischiò di essere distrutta dalle fiamme,così come l’equipaggio. Gerrard e Crovax potevano solo stare ad osservare mentre gli altri membri della squadra venivano bruciati. Orim si offrì allora di mettere un parafulmini sulla punta della Cavalcavento. Quando Orim tentò di farlo,i fulmini della fornace la attaccarono con furia accecante. Fortunatamente, la Cavalcavento sopravvisse e potette proseguire nel suo viaggio.Allora la Cavalcavento giunse agli abissi della morte di Rath. Sotto la nave c’era un mare di olio nero, depositato dai folli esperimenti di Volrath. Il livello del mare cominciò ad aumentare e migliaia di creature scheletriche attaccarono la squadra. Gerrard e i suoi combatterono contro gli scheletri meglio che potevano, mentre la Cavalcavento continuava la sua corsa. Gerrard in particolare combatteva ardentemente contro gli scheletri, e stava per essere ucciso, quando Squee attivò per errore il suo giocattolo e lo salvò.
Fortezza
Quando Gerrard si avvicinò alla Fortezza, cominciò a capire che le cose non stavano andando molto bene. Senza nemmeno aver messo piede nella Fortezza,la maggior parte della sua squadra era stata uccisa, lasciando a manovrare la nave solo i membri più inesperti. Gerrard decise di portare Starke con sé all’interno della Fortezza e Mirri subito si offrì volontariamente di accompagnarli. Anche Crovax si offrì, ma Gerrard era riluttante a portarlo con sè. Gerrard temeva che la visione del suo amore Selenia che lavorava per Volrath avrebbe potuto portare il giovane alla follia. Tuttavia, Gerrard non poteva negare le capacità di Crovax in combattimento e così i quattro avventurieri varcarono la soglia della Fortezza.
Appena arrivati una guardia li notò, ma Mirri saltò giù dalla Cavalcavento e la uccise. I quattro avventurieri erano solo da pochi momenti all’interno della Fortezza quando si dovettero confrontare con un orribile polimorfo. Fuggendo da Gerrard e dal gruppo, il polimorfo assunse la forma di Selenia. Crovax immediatamente fu preso da una furia da berserk ed inseguì la bestia. Quando Gerrard, Mirri e Starke lo raggiunsero, Crovax aveva strappato il corpo del polimorfo a brandelli, sostenendo che non aveva il diritto di prendere la forma di Selenia. Poi Crovax cominciò a provare una fortissima emicrania e Gerrard cercò di confortarlo meglio che poteva.
Gerrard ancora una volta cominciò a ripensare alla stabilità mentale di Crovax, ma aveva poco tempo per queste riflessioni. Il gruppo scoprì che la stanza in cui stavano conteneva un gosso globo luccicante su cui erano disegnate forme familiari. Gerrard realizzò con orrore che era una pianta di Dominaria e che i padroni di Volrath stavano pianificando l’invasione di Dominaria.Intanto, fuori dalla Fortezza, gli elfi ed i Vec stavano per sferrare il loro attacco. Eladamri diede il segnale e gli elfi attaccarono. I mogg di Volrah stavano scendendo dalle pareti del vulcano che ospitava la Fortezza come un’orda di formiche. Le forze di Eladamri combatterono per giorni, perdendo terra a causa del numero opprimente di nemici.
Mentre cercava i suoi compagni prigionieri, Mirri rimase stupita dal veder comparire Volrath alle sue spalle, per suo fortuna si rivelò essere soltanto un ologramma, creato da un allarme che aveva inavvertitamente attivato. Mentre il gruppo avanzava, Volrath osservava ogni loro mossa. In seguito Gerrard e compagni dovevano attraversare un ponte,che però era fatto di mutaroccia ed attaccò Gerrard,che però riuscì a sfuggirgli.Dietro la guida di Starke, la squadra fu in grado di trovare la torretta dove era tenuto Karn senza incorrere in altri spiacevoli incontri. La squadra salvò Karn, che era in uno stato di delirio a causa delle torture a cui era stato sottoposto. Nella stanza più in basso, Gerrard trovò Tahngarth, o almeno qualcosa che gli assomigliava In seguito alle torture, il corpo di Tahngarth era spaventoso, con muscoli gonfi, occhi gialli e pelliccia marrone e bianca. Spinto dal suo odio verso Volrath e determinato a trovare Sisay, Gerrard cercò più a fondo nella torretta e finalmente riuscì a trovare il suo capitano. Tuttavia ciò che credevano fosse Sisay si rivelò invece essere uno dei molti polimorfi di Volrath.
Mentre attraversavano uno stretto ponticello, Gerrard e i suoi compagni incontrarono la vera Selenia. Con collera, Crovax le promise la morte per il suo tradimento. Selenia sembrava provare un certo rimorso a combattere contro Crovax, facendo pensare Gerrard che fosse controolata da qualcosa di più potente di lei. Selenia e Crovax combatterono sul pericoloso ponticello, con Crovax che era in evidente difficoltà. Prima che Selenia potesse infliggere il colpo finale, tuttavia, Mirri difese Crovax, ma rimase ferita lei stesso nel farlo. Crovax riuscì a riguadagnare l’equilibrio e colpì Selenia al cuore.Morendo, Selenia disse che infine il destino di Crovax si era compiuto e morì bruciando in migliaia di frammenti cristallini di sangue che immediatamente si seppellirono nel corpo di Crovax. Crovax, ritenendo di non avere altri motivi di vita, tentò di suicidarsi, ma il suo tentativo venne fermato da Tahngarth.
Gerrard era in una pessima posizione. Ora che la sua squadra era formata quasi solo da feriti, Gerrard decise di ordinare a Tahngarth e Karn di portare Mirri e Crovax di nuovo alla Cavalcavento. Gerrard ordinò anche a Tahngarth di dire a Hanna di incontrare la squadra ai giardini della Fortezza e proseguì con Starke per le Aule dei Sogni, in cui era sicuro che Volrath lo stesse aspettando.Prima di arrivare alle Aule dei Sogni,Starke e Gerrard fecero una scoperta strabiliante in uno dei giardini della Fortezza. Un albero antivo di Llanowar si stava sviluppando nel terreno di Rath. Intanto la Predatrice stava passando proprio sopra di loro,ma non vennero notati. Mentre Gerrard capiva da questa scoperta che la mutaroccia si stava espandendo da Rath verso gli altri piani, i due vennero attaccati dai pungiglioni, che abitavano nell’albero. Starke rischiò quasi di essere ucciso dal suo coltello, ma infine i due si salvarono.
Intanto, con poco tempo da perdere, Tahngarth e Karn erano tornati alla Cavalcavento, dove lasciarono Mirri e Crovax sotto le cure del guaritore della nave, Orim. Prima che la nave lasciasse i giardini di Volrath, Karn tornò nelle profondità della fortezza per trovare le parti dell’Eredità rubate. Karn cercò attentamente l’Eredità, e la trovò nella tana della regina dei tramutanti, dove Volrath conservava le parti di Eredità che possedeva. Karn convinse la regina a ridargli l’Eredità dicendo che le parti dell’Eredità erano parte di lui come i piccoli tramutanti erano parti della loro regina.
Dopo aver scavalcato un muro di mutaroccia, Gerrard e Starke riuscirono ad entrare nelle Aule dei Sogni senza ulteriori scontri, ciò fece temere a Gerrard di stare camminando dritto in una trappola. Al centro delle Aule dei sogni stava in piedi Volrath stesso. Mentre i fratelli si fronteggiavano scambiandosi parole d’odio, Starke riuscì a sgattaiolare alle spalle di Volrath e a colpirlo nella schiena. Purtroppo, Volrath non sentì neppure la ferita e gettò da parte Starke come una bambola di pezza. Gerrard e Volrath lottarono a lungo, finchè infine Volrath fuggì dalla stanza, lasciando Gerrard e Starke nel suo inferno. Il duo arrivò fino alla stanza più grande delle Aule dei Sogni, in cui Volrath li attendeva assieme a due donne. Una era Takara en-Dal, la figlia di Starke che era stata imprigionata da Volrath. L’altra era il capitano Sisay in persona. Entrambe brandirono le armi in difesa di Volrath, apparentemente sotto il suo controllo. Gerrard combatté contro il suo ex capitano mentre Starke fu costretto a lottare contro sua figlia. Takara si dimostrò migliore di suo padre in combattimento,ed arrivò anche a colpire gli occhi di Starke,accecandolo permanentemente. Gerrard sconfisse rapidamente Sisay e disarmò Takara, che subito si mise a fasciare gli occhi del padre, prima di volgersi faccia a faccia con Volrath stesso. Dopo un’estenuante lotta Volrath sembrò prendere il sopravvento, ma prima che potesse uccidere il fratello Tahngarth irruppe nella stanza e corse a difendere Gerrard e a lottare contro il suo tormentatore. Volrath fuggì dalla stanza, ma Gerrard e di Tahngarth lo raggiunsero e Gerrard fu in grado di infliggergli il colpo mortale.Mentre Volrath moriva ai piedi di Gerrard, le sue forme cominciarono a mutare, rivelando che non era mai stato Volrath, ma uno dei suoi polimorfi. Furiosi per la codardia di Volrath, Gerrard, Tahngarth, Starke, Sisay e Takara lasciarono le Aule dei Sogni.