Fuori dalla Fortezza, la battaglia infuriava. I Kor ed i Dal si erano uniti agli elfi ed ai Vec nella rivolta, ma tutto ciò non bastava per prendere il sopravvento. A bordo della Cavalcavento, Orim stava riuscendo a guarire Mirri, mentre considerava Crovax una causa persa, in quanto la sua anima non sarebbe mai guarita. Intanto, nella cabina di comando della nave, Hanna e Karn stavano passando in rassegna gli artefatti recuperati: la mutacielo, la verga dell’annullamento, la pietra di paragone, il tomo Thran e molti altri artefatti erano stati portati in salvo. Hanna attaccò la mutacielo al Cristallo Thran,che ricominciò a funzionare.Dopo che Sisay e Takara si furono riprese dallo shock di essere state controllate da Volrath, la compagnia raggiunse i giardini della Fortezza per scoprire che la Cavalcavento era vicina,ma un’ombra mortale si avvicinava ad essa: la Predatrice. La Cavalcavento era sotto l’attacco di uno degli ornitotteri di Greven e fu solo grazie al rapido intervento di Tahnagrth che la nave fu salvata. 

Tahngarth si era arrampicato su uno degli alberi della nave ed era saltato addosso al pilota dell’ornitottero, facendolo precipitare a terra e saltando poi sul ponte della nave. Gerrard sollecitò i suoi compagni a salire in fretta sulla scaletta di corda della Cavalcavento prima che la Predatrice fosse troppo vicina. Intanto la Predatrice si stava avvicinando rapidamente,ma prima che gli agganciasse,Hanna compì una rischiosa manovra che portò la Predatrice a schiantarsi contro la Fortezza,subendo ingenti danni Mentre Gerrard stava salendo sulla scaletta, Greven il-Vec con furia saltò giù dalla sua nave ed atterrò sul ponte proprio davanti a lui. Gerrard combatté contro Greven per dare il tempo ai suoi compagni di salvarsi, ma ancora una volta stava rischiando di essere sconfitto.Intanto Crovax si era svegliato sulla Cavalcavento, sentendosi più potente che mai. Questo potere era qualcosa di innaturale, infatti Crovax era diventato un vampiro. Sentì Mirri su una lettiga vicina alla sua, e cominciò a desiderare l’anima di Mirri al suo servizio.

Mirri si svegliò immediatamente, riconobbe Crovax come nemico e lo attaccò, ma il vampiro era molto più potente di lei. Crovax lasciò Mirri per vagare apparentemente senza motivo per la nave, scoprendo che era coinvolta in una battaglia con la Predatrice. Intanto Mirri lo aveva seguito mossa dalla curiosità e lo aveva attaccato alle spalle,facendo cadere entrambi fuoribordo. Intanto, Gerrard e Greven stavano duellando, ma vennero distratti dalla caduta.

Allora Gerrard fu forzato a prendere una difficile decisione. Rimanendo ad aiutare Mirri, Gerrard avrebbe dovuto continuare a combattere contro Greven e anche contro Crovax, mettendo a rischio la sicurezza della squadra. Mirri guardò Gerrard negli occhi con uno sguardo confuso. Forse desiderava che Gerrard fuggisse e si salvasse. Forse stava supplicando il suo aiuto. Gerrard non l’avrebbe mai saputo. Col cuore a pezzi, tirò su la scaletta di corda e ordinò di partire. Mirri e Crovax lottarono ancora per alcuni attimi, poi il vampiro uccise brutalmente la gatta e volò via verso le lande desolate di Rath.A bordo della Cavalcavento, Gerrard fu felice di trovare Karn intatto assieme alle parti dell’eredità che aveva recuperato. La sua missione in Rath era riuscita e Sisay ora poteva riposarsi sotto le cure di Orim. Tuttavia, riteneva queste vittorie vuote. Era morta Mirri, sua amica dall’infanzia, una delle poche persone che si preoccupavano di lui. Le mani di Crovax si erano sporcate del suo sangue, ma era stato Gerrard a negarle la vita, lasciandola a morire. Hanna orientò la Cavalcavento verso il portale,sperando disperatamente che Ertai fosse riuscito ad aprirlo.

Con la Predatrice che li incalzava, Gerrard e la sua squadra si diressero verso il portale,ancora chiuso dopo tutto quel tempo. Il cuore di Gerrard si riempì di disperazione,quando infine il portale si aprì e migliaia di creature simili a fantasmi si riversarono in esso. Gerrard ordinò ad Hanna di rallentare per permettere ad Ertai di salire a bordo,ma Hanna gridò che non poteva alterare la velocità della Cavalcavento. L’ultima cosa che Gerrard vide del piano di Rath fu il volto di Ertai,che fissava Gerrard mostrando tutto il suo dolore per il tradimento. La Cavalcavento entrò nel portale,lasciandosi dietro tutti gli orrori di Rath. Gerrard infine capì perché Sisay si era data da fare per raccogliere l’Eredità negli anni precedenti,nonostante le morti di Rofellos e di altri. L’Eredità serviva per proteggere Dominaria dall’invasione e nulla,nemmeno la vita di Gerrard o quelle dei suoi amici,erano più importanti di essa. Gerrard maledisse il suo destino e guardò avanti.
Il planeswalker Urza,intanto,sedeva di fianco a Lyna e con un gesto chiuse il portale, prima che la Predatrice riuscisse ad entrarci. Lyna chiese ad Urza cosa avrebbero fatto in seguito e lui le rispose che avrebbero semplicemente atteso. Intanto Ertai veniva catturato da Greven, in cerca di vendetta per la beffa subita da Gerrard, e lo portò via in catene nella stiva della Predatrice.

Maschere di Mercadia

Come la Cavalcavento ebbe lasciato il piano di Rath, Gerrard si ritrovò in un mondo completamente differente. Il cielo grigio venne sostituito da uno blu, la mutaroccia da terra ferma e la Fortezza da un lontano monte. Questo nuovo posto sembrava più sicuro di Rath,ma avrebbe potuto rivelarsi pieno di ogni genere di pericolo.Gerrard ebbe alcuni attimi per fare queste riflessioni prima che la Cavalcavento si schiantasse al suolo davanti ad un’umile fattoria. Gerrard e la sua squadra sbarcarono rapidamente e cominciarono a parlare con il proprietario della fattoria,Tavoot, e con suo figlio,il giovane Atalla. I due contadini erano preoccupati per la presenza della Cavalcavento,ma Gerrard li calmò facilmente.Ma subito si presentò un altro pericolo. Attratta dall’improvvisa apparizione della Cavalcavento, una tribù di ostili umani che vivevano nelle foreste,i Cho-Arrim, attaccò la nave con la magia dell’acqua. Gerrard e la sua squadra combatterono coraggiosamente,ma furono presto sconfitti piochè erano stanchi dopo tutte le fatiche che erano loro occorse a Rath. La Cavalcavento fu catturata,portata via da una corrente che non esisteva alcuni minuti prima. Peggio ancora,alcuni membri della squadra erano ancora a bordo della Cavalcavento,compreso il guaritore Orim.

Orim e Klaars, gli unici due ostaggi catturati dai Cho-Arrim furono inizialmente trattati bene. Tuttavia Klaars tentò di fuggire,ma il suo tentativo fallì ed i Cho-Arrim decretarono una condanna a morte per lui e per Orim. Appena prima che Ta-Spon,l’esecutore dei Cho-Arrim uccidesse Orim,questa fu salvata da Is-Shada,una giovane donna di cui era diventata amica. Orim immediatamente diventò un membro dei Cho-Arrim,imparando le loro tradizioni,la loro fede e le loro arti magiche.Orim fece una scoperta strabiliante leggendo il Peliam, la storia dell’origine del popolo di Ramos. Ramos ed Orhop, aiutati dal demone Hassno il Disonesto,misero fine al loro conflitto in una titanica battaglia su un’isola colma di foreste. Orim, avendo letto “La Guerra dell’Antichità” mentre studiava all’università di Argivia, notò molte somiglianze fra il Peliam e la guerra dei fratelli.

Inoltre scoprì che i Cho-Arrim consideravano la Cavalcavento come il loro santo Unificatore.Orim incontrò anche Cho-Manno,il capo dei Cho-Arrim,che le raccontò la sua storia: Cho-Manno era nato nella foresta di Bosco Lesto. I suoi antenati derivavano dall’antica razza umana dei Mercadiani. Era in questa foresta che Cho-Manno crebbe secondo i principi della fede tradizionale dei Cho-Arrim. La loro religione girava intorno al culto di Ramos. Nella loro mitologia, Ramos ed Orhop erano due draghi che combatterono tra loro usando i corpi celesti. Ramos sconfisse infine il malvagio Orhop, distruggendo però molto del suo mondo. Raccogliendo le tribù dalle foreste, dalle pianure e dalle montagne, Ramos si trasferì al nuovo mondo di Mercadia. Il viaggio a Mercadia ebbe tuttavia un effetto devastante su Ramos. Il suo corpo si scinse in tre parti enormi: anima, mente e corpo. I Cho-Arrim, che seguivano l’anima di Ramos, caddero nella foresta di Bosco Lesto. I tritoni di Saprazzo, che seguivano la mente di Ramos, caddero nell’oceano di Saprazzo. Alcuni di essi atterrarono sulla costa,diventando gli abitanti di Rishada. Coloro che ebbero la sfortuna di seguire il corpo di Ramos,tuttavia,morirono e rinacquero come non-morti diventando gli zombie guardiani delle Ossa di Ramos. Secondo la credenza dei Cho-Arrim, l’anima terminava il suo viaggio nel mondo mortale portata via dal Grande Fiume di Bosco Lesto, concludendolo in un paradiso al di fuori del piano di Mercadia. Nel futuro l’Unificatore avrebbe riunito tutte le razze di Ramos contro i Mercadiani che per anni avevano spinto i Cho-Arrim lontano dalle loro terre.

Intanto Gerrard stava seppellendo i suoi camerati caduti nella schermaglia con i Cho-Arrim. Preferendo i suoi oscuri pensieri alla compagnia degli amici che rischiava di perdere, Gerrard fu confortato da Takara, il cui odio per Volrath apparentemente superava quello di Gerrard stesso. Sotto l’influenza di Takara, Gerrard cominciò ad interessarsi della sua visione della vita,in particolare per quanto concerneva la rabbia e l’odio. Se l ‘odio di Takara era stata l’unica cosa che l’aveva fatta sopravvivere alle torture di Volrath,sarebbe bastato anche per salvare Gerrard dal suo oscuro destino.Prima che Gerrard ebbe finito di scavare le tombe, la squadra della Cavalcavento venne circondata da soldati a cavallo di jhovalls,gigantesche creature dall’aspetto felino. Atalla spiegò a Gerrard che quei soldati provenivano dalla città di Mercadia, fonte di tutti i problemi del piano di Mercadia. Il comandante di questi soldati accusò Gerrard di cospirazione con i Cho-Arrim,nemici giurati dei Mercadiani,e fu arrestato. Stanco di essere accusato di cose che non aveva fatto,Gerrard ordinò alla sua squadra di attaccare i Mercadiani,ma fu un gesto inutile. Gerrard ed i suoi vennero condotti dai soldati a Mercadia,dove avrebbero pagato per i loro crimini.

La magia dei Mercadiani permise a Gerrard e compagni di godersi l’attraversamento del deserto. Lungo la via, Gerrard notò alcune notevoli somiglianze fra il dialetto dei Mercadiani e quello degli abitanti di Rath. Oltre a questo,i Mercadiani mostrarono un particolare rispetto verso il mozzo gobelin Squee,caratteristica abbastanza rara fra gli umani di Dominaria.Infine, Gerrard ed i suoi furono portati ad una gigantesca montagna invertita. Scavalcando il muro di rifiuti che pioveva costantemente dalla città,Gerrard ed i suoi amici salì su di un grande ascensore che li avrebbe portati dal deserto fino alla città sopraelevata. Una volta uscito dall’ascensore, Gerrard fu shockato dal trovare davanti a sé una faccia conosciuta,il giovane contadino Atalla. Con l’aiuto di Atalla, Gerrard ed i suoi compagni riuscirono a sfuggire ai soldati per ritrovarsi alla torre del magistrato,dove avrebbero cercato aiuto per recuperare la Cavalcavento.

Il magistrato di Mercadia fu notevolmente impressionato dall’abilità di Gerrard sia nelle battaglie che nella tattica, ma Gerrard si vantò che chiunque con almeno la metà di un cervello avrebbe potuto dirigere le guardie della città in modo migliore. Presto Gerrard capì che anche nella sede del potere di Mercadia le cose non erano come sembravano. Il grasso, borioso magistrato era costantemente suggerito dai Kyren,una razza di goblin estremamente intelligenti. Questi Kyren persuasero il magistrato che Gerrard ed i suoi erano poco più che dei ruffiani e che bisognava trattarli di conseguenza. Tuttavia Takara afferrò uno dei Kyren e gli ordinò di consentire le richieste di Gerrard. Gerrard si domandò cosa spingesse Takara a comportarsi così,mentre i goblin facevano quello che lei diceva loro con il terrore negli occhi.La proposta di Gerrard era semplice:avrebbe dovuto cominciare ad addestrare un piccolo esercito di soldati Mercadiani. Quando il loro addestramento fosse stato completato,avrebbe dovuto condurli a Bosco Lesto,dove si credeva che si nascondessero i Cho-Arrim. Lì avrebbe dovuto riconquistare la Cavalcavento ed usare le risorse di Mercadia per ripararla. Oltre a questo,i Mercadiani avrebbero dovuto consegnare una grande somma di denaro alla famiglia di Atalla per ringraziarlo del suo aiuto. Dietro suggerimento dei Kyren,il Magistrato accettò.

Gerrard cominciò immediatamente ad addestrare gli indisciplinati soldati di Mercadia per renderli una forza pronta alla battaglia. Giorni più tardi,mentre stava preparando un piano d’attacco,fu allarmato dallo scoprire che il Magistrato aveva già mandato alcuni soldati a tentare di recuperare la Cavalcavento. Benché sconfitti,questi soldati riuscirono ad uccidere una gran parte delle forze dei Cho-Arrim,lasciando credere al Magistrato che queste avrebbero ceduto facilmente al successivo attacco di Gerrard. Gerrard riteneva di non poter ritardare ulteriormente l’attacco,quindi partì con Takara, Sisay e Tahngarth alla volta di Bosco Lesto,accompagnato dai suoi soldati e da molti mercenari Caterani,orrendi mostri poco migliori dei mogg di Rath.

Intanto Orim aveva continuato a vivere fra i Cho-Arrim. Poco tempo prima dell’attacco di Gerrard, Orim venne tormentata da numerosi incubi riguardo ad un esercito di mostri che stavano per arrivare a Bosco Lesto per uccidere i Cho-Arrim e recuperare la Cavalcavento. Anche Cho-Manno ebbe profezie di questo genere,e subito cominciò a rafforzare le difese di Bosco Lesto,evocando l’antico protettore del bosco. Dopo una breve schermaglia, Orim aiutò a partorire Is-Meisha,moglie di Ta-Spon. Cho-Manno, affascinato dalla guaritrice,portò Orim al posto più sacro per i Cho-Arrim,l’Ombelico del Mondo,situato al centro della fontana di Cho. Fu lì Cho-Manno parlò ad orim del suo amore per lei,ed i due espressero il loro amore.Intanto Gerrard proseguiva la sua marcia verso la foresta. Subito dopo che furono entrati a Bosco Lesto,Gerrard ed i suoi vennero attaccati dalle bestie e dagli elementali che proteggevano la foresta. Gerrard li sconfisse,ma temeva che Takara fosse stata uccisa nell’attacco. Fortunatamente la ragazza era in grado di prendersi cura di sé,con grande sorpresa di Gerrard. Dopo aver sconfitto le bestie,Gerrard ed il suo esercito continuarono a penetrare nelle profondità di Bosco Lesto. I Cho-Arrim difesero valorosamente la Cavalcavento finché Gerrard non ordinò ai suoi soldati di ucciderli. I Cho-Arrim combatterono coraggiosamente,ma vennero sconfitti. Cho-Manno,vedendo tutta la sua gente morire intorno a lui,non ebbe altra scelta che fingere la propria morte e fuggire,lasciando Orim nelle mani dei Mercadiani.

Una volta vinta la battaglia,Gerrard notò che i Caterani infierivano con crudeltà sui Cho-Arrim ormai sconfitti ed ordinò loro di smetterla,ma questi non rispettarono i suoi ordini. Allora Gerrard capì che il vero nemico non erano i pacifici Cho-Arrim,ed ordinò ai suoi soldati di attaccare i Caterani,ma Xcric,il capo dei Caterani,riuscì a fermare Gerrard e lo accusò di tradimento verso Mercadia e lo arrestò assieme a Sisay, Tahngarth e Takara. Prima di essere arrestato,Gerrard trovò Orim fra i Cho-Arrim, ma la guaritrice lo fissò con ira senza parlargli,furiosa perché aveva condotto i suoi soldati ad uccidere i pacifici Cho-Arrim. Gerrard e i suoi compagni vennero nuovamente portati a Mercadia in catene assieme alla Cavalcavento.Gerrard e la sua squadra vennero condannati a morte con l’accusa di tradimento verso Mercadia.Fortunatamente Gerrard e la sua squadra riuscirono nuovamente a fuggire con l’aiuto di Atalla e Squee,uccidendo anche Xcric nella fuga. Ancora una volta, Gerrard ed i suoi discussero col magistrato riguardo alla loro libertà ed alla salvezza della Cavalcavento. Orim rivelò a Gerrard che la Cavalcavento era una parte del mito della creazione dei Cho-Arrim e che molte parti dell’Eredità furono sparse ai quattro venti nei secoli precedenti. Il magistrato permise a Sisay,Hanna ed Orim di viaggiare alla lontana Saprazzo per chiedere al visir dei tritoni il permesso di impiantare la loro Matrice di Potere nel motore della Cavalcavento. Tuttavia Tahngarth,Gerrard e Karn furono costretti a rimanere nelle prigioni di Mercadia fino al ritorno di Sisay. A Takara e Squee venne permesso di vagare liberamente ovunque desiderassero. Il viaggio di Sisay,Hanna ed Orim fu lungo e duro,finché infine vennero a contatto con un’indovina che predisse loro il futuro di Gerrard e parlò delle Ossa di Ramos.

Intanto Cho-Manno era fuggito attraverso l’ombelico del mondo verso le più lontane profondità delle terre devastate di Mercadia. I rifugiati dei Cho-Arrim combatterono un’enorme battaglia contro gli abitanti dell’interno, perdendo Is-Shada,Ta-Karnst e molti altri. I disperati Cho-Arrim fuggirono verso il Mare Esterno,vicino al porto di Rishada. Fu lì che incontrarono uno dei Ramosiani,Mercadiani ribelli che combattevano contro i sinistri dominatori della città di Mercadia. Questi spiegò a Cho-Manno che il magistrato era solo una pedina nelle mani dei goblin Kyren,essi stessi guidati da una forza molto più oscura.

Gerrard, Tahngarth e Karn poterono soltanto stare seduti nella loro cella ad aspettare il ritorno di Sisay. Durante questo tempo, il trio venne spesso visitato da Takara,che portava a Gerrard e Tahngarth del vino per alleviare il dolore di essere incarcerati. Gerrard e Takara ebbero modo di discutere del loro odio per Volrath. Gerrard raccontò a Takara che una volta Volrath era suo fratello ed anche Takara gli disse di aver avuto un fratello che la tradì. L’odio di Gerrard si accresceva sempre più ogni giorno che passava. Soltanto Karn notò alcune incongruenze nella storia di Takara,ma poté soltanto restare a domandarsi quali fossero le sue vere intenzioni.
Infine Gerrard e Tahngath erano talmente scossi dalla loro prigionia che cominciarono a litigare violentemente fra di loro,ma Karn riuscì a dividerli e a convincerli che era il vino di Takara la causa della loro crescente rabbia. Gerrard e Tahngarth decisero di non fidarsi più dela ragazza e si affidarono ad un’altra fonte per avere notizie dal mondo esterno:Squee. Durante la loro permanenza a Mercadia,la popolarità di Squee era diventata tale da portare i Kyren ad accettarlo come uno di loro,col grado di generale. L’ingenuo Squee poteva andare ovunque voleva a Mercadia. Questo gli avrebbe presto procurato molti guai,infatti un giorno discese nelle profondità della montagna e fece una scoperta incredibile,prima di essere scoperto e catturato dai Kyren.

Intanto Cho-Manno era venuto a conoscenza della missione di Orim nella lontana Saprazzo. Cho-Manno ed il Ramosiano immediatamente viaggiarono all’isola di Saprazzo, su cui regnava una razza di potenti tritoni. Cho-Manno trovò Orim all’
interno di una prigione,condannata a morte per l’omicidio di una guardia che non aveva commesso. Cho-Manno, Orim ed il Ramosiano incontrarono il visir di Saprazzo e lo convinsero a rinunciare all’esecuzione. Cho-Manno, Hanna,Sisay, Orim ed il 
visir pianificarono un modo per tornare a Mercadia,inoltre il visir diede loro la Matrice di Potere.Un giorno una tempesta stava flagellando le cime di Mercadia. Sotto la copertura di questa tempesta, Sisay, Hanna ed Orim riuscirono ad entrare di nascosto nelle prigioni di Mercadia e a venire a contatto con Gerrard. Assieme alle tre c’erano Cho
-Manno,il nuovo amore di Orim e Lahaime, guida dell’alleanza di Ramosani contro il regno di Mercadia. Gerrard, Tahngarth e Karn vennero liberati,ma il gruppo si dovette separare di nuovo. Sisay era riuscito a recuperare la matrice del potere di 
Saprazzo, ma l’aveva perduta prima di lasciare Saprazzo. Cinque nuovi artefatti dell’eredità erano nascosti nella foresta di Bosco Cupo — le Ossa di Ramos. Gerrard, Sisay e Tahngarth sarebbero partiti assieme ad un membro della Cavalcavento per 
recuperare questi antichi artefatti. Hanna, Karn e Squee sarebbero rimasti a Mercadia a raccogliere informazioni. Orim, Cho-Manno e Lahaime avrebbero radunato le loro forze fuori dalla città,preparando la battaglia finale. Con il pretesto della tempesta, Gerrard, Sisay e Tahngarth hanno galleggiarono giù dalla montagna di Mercadia grazie alla magia dei Cho-Arrim. 

Proprio mentre stavano pensando che la situazione cominciasse a migliorare,Takara li raggiunse e chiese di poterli seguire.Mentre il gruppo cavalcava a bordo di alcuni jhovall verso Bosco Cupo, Takara informò Gerrard che suo padre Starke era stato 
ucciso dagli assassini dei Ramosiani. Gerrard ebbe poco tempo per rifettere su questa notizia,perchè vennero subito attaccati dai guardiani non-morti di Bosco Cupo. La squadra li sconfisse velocemente grazie all’abilità tattica di Gerrard ed alla furia di Tahngarth ed alcuni giorni più tardi giunse nel cuore di Bosco cupo,alla tomba di Ramos. Ramos figurava nei miti della creazione dei Cho-Arrim, dei Saprazzani e dei Rishadani, anche se in ruoli diversi. Eppure, tutte e tre le razze credevano che Ramos fosse un gigantesco drago morto mentre cercava di sfuggire al suo fratello malvagio Orhop. Gerrard non era sicuro di come le ossa di Ramos avessero potuto far parte dell’Eredità,ma era determinato a trovarle. Ma ora è il momento di fare un passo indietro e scoprire cosa si cela in realtà dietro alla morte di Starke:una sera di alcuni giorni prima,Starke si era incontrato con sua figlia. Sfortunatamente per lui,Takara aveva scelto proprio quella sera come culmine del suo malvagio piano:la ragazza rivelò al padre che colei che gli era stata accanto in tutti quei mesi non era la sua amata figlia,morta anni prima mentre era prigioniera di Volrath,bensì Volrath stesso,che era un polimorfo,poi uccise il suo antico mentore,che lo aveva tradito. Poco dopo la sua partenza,Volrath aveva ordinato anche l’assassinio del Magistrato per opera dei suoi stessi consiglieri Kyren.

La squadra di Gerrard riuscì ad arrivare all’antica tomba di Ramos,ma venne attaccata dalle driadi. Infine Gerrard riuscì a placarle e a convincerle a lasciarli parlare con l’antico spirito di Ramos. Quando Ramos si rivelò a Gerrard,egli fu sorpreso dal fatto che non fosse un vero drago,ma un dragone meccanico. Ramos spiegò di essere nato a Phyrexia, ma era stato convocato su Dominaria da Mishra per aiutarlo nella Guerra dei Fratelli,in seguito Ramos fu catturato e riprogrammato da Urza per proteggere le vite degli abitanti di Dominaria dal conflitto. Dopo l’esplosione di Argoth, Ramos aveva salvato più umani e tritoni che poteva,portandoli prima a Phyrexia e poi a Mercadia,dove avevano vissuto e si erano evoluti per secoli. Gerrard chiese ardentemente a Ramos di aiutarlo a completare la Cavalcavento per poter difendere Dominaria dall’invasione di 
Phyrexia. Tuttavia, Ramos aveva vissuto nel proprio peccato per millenni e non avrebbe alzato un dito per aiutare Gerrard. Ramos diede a Gerrard le parti dell’Eredità che cercava: il dente,l’occhio,il cranio,il corno ed il cuore che insieme formavano le ossa di Ramos. Purtroppo le ossa di Ramos perdevano il loro potere quando si allontanavano da Bosco Cupo.

Gerrard avrebbe dovuto guadagnarsi il favore di Ramos necessario per potenziare le ossa combattendo nelle imminenti battaglie. Gerrard e i suoi dormirono pacificamente quella notte,desiderosi di tornare al più presto a Mercadia a liberare la Cavalcavento. Purtroppo Gerrard al suo risveglio scoprì che le Ossa di Ramos erano scomparse,e “Takara” con loro. Gerrard, Tahngarth, Sisay ed il resto della squadra riuscirono a risalire la montagna di Mercadia senza essere scoperti grazie a passaggi nascosti da lungo tempo,mostrati loro da Lahaime. Dopo aver scalato per quella che sembrava un’eternità trovarono l’anello di Squee,il che poteva significare che il gobelin si era cacciato nei guai.

Nella sua ricerca,Gerrard fece un scoperta strabiliante:nella montagna di Mercadia giacevano centinaia,forse migliaia di navi Phyrexiane,che erano nascoste in quel luogo in attesa dell’inizio dell’invasione. Ognuna di esse era molto più grande della Cavalcavento. Gerrard combatte fino a raggiungere la Cavalcavento e al suo interno trovarono uno sciame di Phyrexiani con una oscura figura che si levava in mezzo a loro: Volrath. Con orrore assoluto,Gerrard capì la verità: non era stata Takara a fuggire dalla Fortezza con loro,ma l’evincaro stesso. Ancora più furioso,Gerrard si gettò in battaglia contro le dozzine di Phyrexiani che li stavano circondando ed ingaggiò un duello faccia a faccia con Volrath. La lotta fu tremenda,ma infine Gerrard prese il sopravvento. Intanto i servitori Phyrexiani erano stati spazzati via da una scarica proveniente dai nuovi cannoni Phyrexiani della Cavalcavento.

Intanto le forze unite dei Cho-Arrim, dei Saprazzani, dei Rishadani e dei Ramosiani non potevano più aspettare. L’assalto alla città di Mercadia non poteva più essere posticipato. Usando la magia dell’acqua dei Cho-Arrim, gli eserciti uniti sferrarono il loro attacco coperti da una tempesta mortale. Gli eserciti incontrarono una scarsa resistenza da parte degli abitanti di mercadia,ma vennero presto sopraffatti dal loro numero maggiore. Infine i ribelli riuscirono a conquistare una posizione chiave,ma questo fece coricare una battaglia frenetica che neppure Cho-Manno poteva fermare. I Mercadiani vennero uccisi senza rimorsi,anche se erano già stati sconfitti. Gerrard, Tahngarth e Sisay si riunirono con Hanna, Karn e Squee,che avevano incorporato la Matrice di Potere e le ossa di ramos nella Cavalcavento, e cominciarono a programmare la fuga dal deposito sotterraneo. Squee,dopo essere stato catturato dai Kyren,era stato torturato a lungo e poi lasciato libero. Allora aveva mostrato i sotterranei della montagna anche ad Hanna e Karn. Intanto prima di andarsene Gerrard volle assicurarsi che nessun altro Phyrexiano avesse mai più potuto guidare quelle navi,distruggendole tutte con i nuovi,potentissimi cannoni della Cavalcavento.

La Cavalcavento uscì dalla montagna e trovò ad attenderli Cho-Manno e Lahaime,che avevano preso la città. Le avventure della Cavalcavento a Mercadia sembravano sul punto di concludersi. Ma Volrath aveva altri piani. Un’altra nave,più grande persino della Predatrice, uscì dall’hangar distrutto prima che esplodesse: la Recreant, l’ammiraglia personale di Volrath. La Recreant e la Cavalcavento combatterono faccia a faccia, ma infine la Cavalcavento si dimostrò la più debole tra le due. La Cavalcavento riuscì a sopravvivere solo grazie alla nuova maestria di Squee nell’usare i cannoni, mentre la Recreant cadeva in fiamme sulla superficie. Nulla poteva sopravvivere a quell’esplosione,ed infine Gerrard si convinse che suo fratello Vuel era definitivamente morto. Subito dopo un altro gigantesco vascello volante giunse da nord, questa volta non una nave ma un drago meccanico. Ramos infine apparve ai suoi adoratori e sarebbe rimasto il loro protettore fino alla fine dei tempi ,assicurando a Gerrard che non si sarebbe mai più dovuto preoccupare di nuovo della salvezza di Mercadia. Venne allora il momento del congedo da Atalla e Cho-Manno, che propose ad Orim di restare con lui,ma lei fu costretta a rifiutare,poiché il suo mondo aveva bisogno di lei. La Cavalcavento quindi volò finalmente via da Mercadia. Gerrard aveva liberato Mercadia dal regno dei Phyrexiani,ma ora la sua stessa patria lo stava chiamando.

Prima di essere sconfitto da Gerrard nel capannone, Volrath gli aveva giurato che quelle navi non rappresentavano nulla per il suo padrone. Il Signore della Devastazione,la mitologica figura degli incubi di Gerrard, esisteva davvero e stava gettando il suo bramoso sguardo su Dominaria. Gerrard era riuscito a distruggere solo un piccolo squadrone delle armate di Phyrexia. C’erano ancora migliaia di navi che erano pronte ad attaccare Dominaria,e la Cavalcavento non avrebbe potuto sconfiggerle tutte. Yawgmoth stava arrivando su Dominaria,e migliaia di demoni sarebbero stati i suoi araldi.

Nemesis Dopo la partenza della Cavalcavento, l’attacco alla Fortezza da parte delle forze di Eladamri era fallito. Ertai era stato preso prigioniero dalle forze della Predatrice, che era stata quasi distrutta. Crovax era fuggito in totale solitudine nelle lande desolate di Rath. Volrath aveva lasciato la Fortezza, impegnato in una missione per conquistare la sua vendetta. Insomma le cose andavano male,per tutti.

Mentre giaceva nelle stive della Predatrice, Ertai capì di trovarsi in una pessima situazione, che era però possibile far girare a suo vantaggio. Greven ammise che senza l’aiuto di Ertai la Predatrice non ce l’avrebbe fatta a raggiungere la Fortezza. Ertai utilizzò tutte le sue conoscenze magiche per permettere alla Predatrice di terminare il suo viaggio, guadagnandosi la stima, se non l’ammirazione di Greven. Tuttavia,la Fortezza non era il centro di obbedienza incondizionata che Ertai credeva. La Fortezza era nel caos in seguito alla partenza di Volrath. L’unica altra personalità di spicco nella Fortezza era Dorlan, il ciambellano, ma non era riuscito a mantenere l’ordine. Come pagamento per i suoi servigi, Ertai fu autorizzato a studiare l’artefatto che stabilizzava le comunicazioni fra Rath e Phyrexia. Uno dei Phyrexiani informò Greven che a breve uno di loro sarebbe giunto alla Fortezza a decidere il successore di Volrath. 

L’emissario avrebbe anche radunato le truppe di Rath ed avrebbe portato la produzione di mutaroccia al massimo possibile, inoltre avrebbe permesso a Yawgmoth di vedere tutto ciò che accadeva nella Fortezza. Intanto Crovax, mentre vagava senza meta, cominciò a sentire nella sua testa la voce di Yawgmoth. Crovax si concesse al dio scuro, ascoltando le sue promesse di potere oltre ogni comprensione. Crovax fu portato a Phyrexia, dove il suo corpo già alterato venne trasformato del tutto. A Crovax fu data la capacità di assorbire le anime delle sue vittime direttamente nel suo nuovo corpo, aumentando sempre più il suo potere. A Crovax fu anche detto che Volrath aveva lasciato la sua posizione di evincaro,e che lui avrebbe potuto esserne il successore.

Crovax fu trasportato alle Aule dei Sogni,le stanze da cui Volrath comandava la Fortezza. Lì incontrò Ertai, Greven, Dorlan ed il Luogotenente della Predatrice, Nasser. Crovax reclamò il suo diritto di diventare evincaro. Greven avrebbe scuramente ucciso il vampiro sul momento se non avesse temuto che facesse in qualche modo parte delle oscure macchinazioni di Phyrexia.Non furono permesse ulteriori dispute, perché l’emissario di Phyrexia scelse quel momento per arrivare. 

Alto quasi otto piedi nellasua grande armatura,l’emissario incuteva un grande rispetto in Greven e tutti gli altri. L’emissario allora si levò l’armatura, rivelando le sue vere fattezze: era una donna elica alta circa cinque piedi e mezzo, Belbe. Come emissario, Belbe immediatamente cominciò a portare ordine. Crovax doveva cominciare un addestramento per poter reclamare la posizione di evincaro. Lo stesso valeva per Ertai, nel quale Belbe aveva notato un aura magica particolare. Poi invitò Greven a provare anch’egli a diventare evincaro, ma questi rifiutò, dicendo di preferire la più modesta posizione di comandante della Predatrice a quella impegnativa di dominatore di Rath. Vedendo come cinque dei sei evincari precedenti erano stati uccisi dopo aver realizzato la condizione che Crovax desiderava, sembrò aver preso una decisione saggia.  Belbe ordinò a Greven di portare Ertai alle camere della tortura per scoprirne il maggior numero possibile di segreti. Ertai, che per lungo tempo non aveva mai assaggiato il dolore fisico, si impegnò a fornire il maggior numero di informazioni che poteva ai suoi padroni. Eppure, il piacere che Greven provava durante le torture non si poteva spiegare senza conoscere la sua ira.

Crovax,dopo essersi esercitato nell’utilizzo della mutaroccia, si era convinto che nessuno poteva rivaleggiare con lui per il posto di evincano, ed aveva deciso di rimarcare questo fatto conducendo un enorme esercito a Cielsudario con l’intenzione di mettere fine una volta per tutte alla ribellione. Però Crovax era guidato solo dalla sua follia, senza un piano d’azione raziocinante. Le forze di Eladamri si nascosero in sua attesa,preparando la battaglia finale. Tuttavia tutti i piani di Eladamri andarono in fumo quando Crovax in qualche modo fu informato della loro presenza. Le forze di Eladarmi avevano il vantaggio di combattere su un terreno conosciuto e riuscirono ad uccidere una gran parte dell’esercito di Crovax. Durante la battaglia, però, alcune delle forze di Crovax riuscirono a fuggire, facendo fallire i piani di Eladamri. Un piano di salvataggio per gli elfi ancora bloccati a Cielsudario fu organizzato senza che Eladamri ne sapesse nulla. A causa di questo le forze di Crovax riuscirono a prendere il sopravvento,e,anche se quasi tutte le forze della Fortezza erano state uccise,il loro comandante era riuscito a fuggire. Furioso, Eladamri riposizionò le sue forze a Korai dietro richiesta del leader dei Vec.

A Korai, Eladamri fu nuovamente contattato dall’oracolo en-Vec, che aveva un nuovo messaggio per il Signore delle Foglie. L’oracolo disse a Eladamri che presto per lui si sarebbe aperta una porta in cui era costretto ad entrare pur non volendo per salvare il suo mondo e trasformarsi nel Korvecdal. Gli eserciti del Eladamri erano pieni di gioia. Il forestiero Gerrard Capashen non era quindi il Korvecdal, come sembrava, ma ora era il loro eroe ad essere in possesso di quel titolo glorioso. Tuttavia assieme a questa rivelazione gioiosa ci fu anche un presagio molto più oscuro. Eladamri venne a sapere che la Predatrice era di nuovo in grado di volare. Eladamri sapeva che finché la nave non fosse stata distrutta,le sue forze non avrebbero potuto levarsi a contrastare la Fortezza. Rassegnato al suo destino, Eladamri decise di distruggere la Predatrice nell’unico modo che conosceva: dall’interno della Fortezza.

Intanto Greven stava attendendo la completa riparazione della predatrice ed i risultati dell’attacco di Crovax. Fu allora che fu avvicinato da uno sconosciuto, un uomo Kor al servizio dei Pescatori di Vita, spie che servivano Volrath e gli riferivano ciò che accadeva fra i ribelli. Questo uomo, Furah, informò Greven che Eladamri aveva radunato le tribù di Kor, di Vec e di Dal contro la Fortezza, per cercare di liberarsi dalla dittatura di Rath. Immediatamente dopo aver riferito questo messaggio, Furah sparì, partendo per regni sconosciuti a Greven.

Intanto Ertai si era finalmente svegliato dopo le torture, trovandosi davanti la ragazza elica Belbe, che era venuta ad offrirgli il maggior aiuto che poteva. Belbe promise ad Ertai che era ora considerato una dei maggiori candidati per il trono di Rath. Tuttavia, la concorrenza era feroce. Greven era un guerriero di grande esperienza ed era a conoscenza di molti dei segreti di Volrath. Crovax era stato a Phyrexia, dove gli era stato impiantato il suo nuovo potere. Se Ertai voleva sperare di competere con quelle forze,aveva comunque ancora molto da imparare. Belbe condusse Ertai ad uno dei laboratori di Volrath. Nel centro della stanza vi era un macchinario sconosciuto,in grado di curare tutte le ferite di un uomo con il mana nero, ma certamente appannandone la mente. A parte la sua vanità,il mago temeva anche di non poter essere poi più in grado di lanciare le sue magie migliori. Per riparare le corde della Predatrice,Ertai si era tagliuzzato le mani,e questo gli impediva di lanciare alcune magie. Ertai allora acconsentì riluttante ad utilizzare la macchina. Immediatamente, il suo corpo venne guarito,ma il mago notò che la sua affinità per i cinque colori della magia era stata cambiata.

I giorni passati ed Ertai cominciò la strada lunga verso il recupero. Il giovane mago passò molto del suo tempo con Belbe, cercando continuamente di capire perché una creatura così bella servisse gli orrori di Phyrexia. Fu allora che Greven li informò delle parole di Furah. Ertai trovò una soluzione brillante ma folle: le forze di Greven avrebbero preso molti dei Vec,dei Kor e dei Dal come ostaggi,tenendoli rinchiusi nella Città dei Traditori, impedendo quindi ai loro familiari di seguire Eladamri nella sua rivolta. Greven fu molto impressionato dall’inattesa astuzia del Tolariano e subito diede inizio a questa operazione,catturando circa cinquemila cittadini ancora leali alla Fortezza.Mentre il tempo passava, Ertai fece una scoperta strabiliante. Anche se il suo corpo era stato guarito dall’infusore di mana di Volrath,i suoi efetti erano soltanto provvisori. Ertai doveva utilizzare continuamente il dispositivo se voleva avere qualche speranza di reclamare il trono di Rath.

Intanto il suo piano degli ostaggi sembrava stare funzionando. Ertai e Belbe viaggiarono per le strade della Città dei Traditori,riuscendo infine a trovare il comandante Greven. Purtroppo, Ertai e Greven erano in disaccordo su chi sarebbe stato meglio prendere come ostaggi. Invece di prendere gli umani più forti come ostaggi, Greven aveva scelto di catturare i più deboli. In questo modo, Greven sperava di incutere maggior paura negli umani ancora fedeli alla Fortezza, che certamente non si sarebbero rivoltati sapendo che le loro donne, vecchi e bambini avrebbero pouto restarne coinvolti. Malgrado i disguidi con Greven, il piano di Ertai continuava come previsto.

Eladamri aveva cominciato i preparativi per l’attacco. Voleva sconfiggere Greven-il-Vec,che aveva lungamente flagellato Cielsudario per essere a capo dei ribelli. Ad accompagnare Eladamri ci sarebbero stati molti umani leali a lui,che dovevano sconfiggere le guardie della Fortezza e coprire Eladamri una volta che fosse entrato. Il capo di questi soldati era Lin Sivvi, un guerriero Vec il cui valore era leggendario. Il piano di Eladamri e Sivvi: il Signore delle Foglie avrebbe finto di farsi catturare,in modo da attirare l’attenzione delle guardie e permettere al piccolo gruppo di ribelli di entrare senza essere notati.

La banda di Eladamri marciò giorno e notte fino ad arrivare a Portcullis, l’entrata principale della Fortezza. Lungo la via dovettero passare le ispezioni di molti comandanti di Rath, ma i loro travestimenti e l’orgoglio e la meraviglia per aver infine catturato il leader degli elfi bastarono a farli entrare indisturbati. Prima di entrare nella Fortezza, Eladamri fece una scoperta spaventosa: Furah, il Kor che gli aveva parlato della partenza di Volrath, era apparentemente morto.Improvvisamente, la banda di Eladamri fu costretta a sottoporsi al controllo più difficile: quello di Greven-il-Vec. Greven prestò poca attenzione ai piccoli ribelli travestiti, la sua attenzione era focalizzata interamente sulla cattura di Eladamri. Dopo essersi beffato di Eladamri per un po’ di tempo, Greven permise ai ribelli travestiti di entrare all’interno della Fortezza.

Intanto Crovax era ritornato alla Fortezza ed aveva scoperto la questione degli ostaggi. Allora Crovax utilizzò il suo nuovo potere per uccidere tutti e cinquemila gli ostaggi,assorbendone le anime e aumentando moltissimo il suo potere e la sua follia. Quando Erati e Belbe seppero di ciò, accorsero alla Città dei Traditori, dove trovarono Crovax intento a gustarsi il suo pasto. Fu allora che Ertai capì che non sarebbe mai stato in grado di concorrere per il trono di Rath. Tuttavia, Belbe non aveva ancora scelto chi sarebbe stato il successore di Volrath.Allora Greven decise di incontrare nuovamente Furah il-Kor,un uomo che era apparentemente molto di più di quello che sembrava. Furah fece una strabiliante rivelazione a Greven, che avrebbe cambiato il corso della disputa intorno al ruolo di evincaro. Furah non era una comune spia Kor, ma era in realtà l’unico uomo che Greven avesse mai temuto:Volrath. Volrath si era salvato all’ultimo momento dalla distruzione della Recreant e si era trasportato a Rath, dove nei panni di un Kor aveva convinto Eladamri ad attaccare la Fortezza. Tutto questo per giungere ad un solo scopo: tornare ad essere l’evincaro di Rath.

Volrath disse poco a Greven della sua lotta contro Gerrard su Mercadia. Il polimorfo invece diede ordini semplici al suo fedele luogotenente per tornare alla posizione che gli spettava. Greven aveva poca scelta: poteva soltanto obbedire al suo padrone. Effettivamente, Greven avrebbe preferito notevolmente il ritorno di un evincaro più calcolatore e stabile dell’odierno favorito alla corsa per il trono, Crovax. Mentre Greven e Volrath prendevano gli accordi necessari, Crovax aveva preso il comando del corpo di guardie di Greven ed aveva ucciso il ciambellano Dorlan assieme a tutti quelli che si opponevano alla sua scalata al potere.
Intanto Ertai e Belbe stavano cominciando a passare sempre più tempo insieme. Ertai riteneva che Belbe fosse la cosa più vicina ad un amico di cui potesse godere in quel posto oscuro. Belbe gli confidò che era stata inviata a Rath per uno scopo singolare,ma della massima importanza. Il signore oscuro Yawgmoth aveva fatto impiantare dai suoi sacerdoti un piccolo artefatto nel corpo di Belbe,che ora trasmetteva al suo signore tutto ciò che vedeva. Belbe sentiva una enorme tristezza nella sua esistenza ed Ertai sperava di riuscire a darle almeno un temporaneo sollievo. Lanciò una magia in grado di disattivare l’Occhio di Yawgmoth,anche se solo per breve tempo. Dopo aver reso realtà il più grande desiderio di Belbe,Ertai e l’emissario passarono una notte di ardente passione fra gli orrori della Camera da Letto di Volrath.

Ertai si svegliò, scoprì che Belbe se ne era andata. Al suo posto si levava in piedi il futuro evincaro di Rath. Crovax derise Ertai per quello che credeva soltanto un tentativo di guadagnare il favore di Belbe. Belbe ritornò, ordinando a Crovax di adempire i suoi doveri nella Fortezza. Poi Belbe ammise ad Ertai che in effetti la cosa che temeva di più non era l’Occhio di Yawgmoth, ma la gioia che provava causando dolori e sofferenze al malvagio Crovax.Successivamente Greven decise di mostrare Eladamri e coloro che lo avevano catturato a Belbe. Eladamri si immaginava che questa Belbe fosse un mostro proveniente dalla lontana Phyrexia. Tuttavia, una volta che Eladamri pose gli occhi su lei, immediatamente realizzò l’orribile verità: Belbe era Avila, sua figlia, che credeva morta da lungo tempo.

Evidentemente, il corpo di Avila non era morto, ma era stato portato a Phyrexia, era stato corrotto ed era stato nuovamente trasportato a Rath per servire come emissario. Soltanto i terribili signori di Phyrexia potevano concepire un piano così orribile, affidando la condanna di Eladamri alla sua stessa figlia. Eladamri immediatamente colpì con forza Belbe prima di essere sconfitto dalle difese della Fortezza. Belbe fu incuriosita dalla rabbia di Eladamri, non ricordandosi più del tutto la sua vita passata. Greven scortò Eladamri alla torretta della prigione, separandolo dai suoi leali ribelli.

Le torture di Greven furono orribili. Sembrava che il luogotenente di Rath provasse un immenso piacere a torturare il suo più vecchio nemico. Tuttavia Eladamri non fornì alcuna informazione sui programmi dei ribelli, nonostante il suo terribile tormento. Quando la pazienza di Greven stava per finire, entrò in scena un personaggio già noto a Eladamri. Furah, apparentemente vivo, comandò a Greven di fermare le sue torture. Con sorpresa di Eladamri, Greven immediatamente obbedì agli ordini del Kor. Prima che Furah potesse esaminare Eladamri, arrivò alla torretta la notizia di un’incursione che aveva danneggiato la Predatrice. Le forze di Eladamri erano state scoperte. Furah e Greven lasciarono la torre, dando il tempo ad Eladamri di riprendersi.

Eladamri riuscì a fuggire dalla sua cella e immediatamente cominciò a cercare possibili alleati nelle celle vicine. Trovò in Takara en-Dal, figlia di Starke, l’alleata che cercava. La mente di Takara era stata deformata dopo anni di torture per mano di Greven, ma accettò di aiutare l’elfo,  anche solo per sfuggire alla noia della sua prigionia. Prima che i due lasciassero la torretta arrivarono alcuni dei soldati fedeli al Signore delle Foglie e gli dissero che nella Fortezza era in corso una battaglia. Alcuni dei falsi soldati erano quasi riusciti a distruggere la Predatrice, ma ora avevano difficoltà a fuggire dalle guardie di Greven nei condotti di mutaroccia nei sotterranei della Fortezza.

Takara condusse Eladamri e le sue forze nella Stanza delle Mappe, un posto che serviva da rifugio provvisorio dai soldati di Greven. Là, Takara visualizzò un’immagine olografica di Rath che lasciò Eladamri ed i suoi nello stupore. Takara inoltre disse a Eladamri quel poco che conosceva dei piani di Volrath. L’unico scopo di Rath era di sovrapporsi a Dominaria, un mondo che agli occhi di Eladamri sembrava paradisiaco. L’Oracolo si stava certamente riferendo a Dominaria quando parlava del mondo che doveva unire. Improvvisamente parecchi degli alleati di Eladamri irruppero nella stanza. Guidati da Lin Sivvi, questi ribelli erano riusciti a sfuggire alle forze di Greven ed erano pronti a fuggire.
Poche ore prima, ormai certo della vittoria, Crovax aveva intrappolato Ertai in un’elaborata trappola mortale. Ertai era imprigionato in un gigantesco blocco di mutaroccia vicino al più basso degli scarichi della Predatrice. Lì la vicinanza del fascio di plasma che trasformava la lava del nucleo di Rath in mutaroccia avrebbe sciolto lentamente il blocchetto, uccidendo Ertai. Eppure, il mago di Tolaria non aveva ancora finito le sue risorse magiche. Ertai generò una piccola sfera di mana in grado di ipnotizzare Belbe per costringerla a venirlo a salvare.

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