netdecking introArticolo di Jtk88

Salve a tutti e bentornati all’appuntamento con la sezione “strategia” degli articoli di Metagame. Visto che il periodo attuale coincide con quello degli esami di maturità (meglio noto agli studenti come “il periodo in cui si copia di più di tutto l’anno scolastico”, anche perché è la resa dei conti finale) ho ben pensato di proporvi quello che non si dovrebbe fare, ma che sempre si sente dire quando si va dei tornei, quando si va a prendere una lista da internet e la si monta pari pari, magari sperando anche di farci risultato. A chi non è mai capitato il classico amico che si presenta al torneo della situazione (sia esso un FNM da poche persone, sia esso il PTQ finale della stagione) con la classica lista “presa-da-quel-tizio-che-ha-vinto-quel-torneo-in-quel-paese-sconosciuto” e che, senza nemmeno la minima conoscenza del mazzo in questione, fa un sugoso 0-2 drop al suddetto torneo, infamando la lista, il tizio, il torneo e anche quel-paese-sconosciuto a fine serata?

A tanti immagino, e so benissimo che molti non lo ammetteranno, ma spesso quel “loro amico” non sarà altro che lui stesso, ma non divaghiamo. Queste cose succedono, e succedono spesso, e sono errori a cui non serve molto per porvi rimedio. E in questo articolo cercherò di porre rimedio a questa pratica, ormai comune, che è il “netdecking”, che di per sé non è negativa, ma può trarre in inganno molti giocatori poco esperti, dando delle aspettative non sempre veritiere.

Parlando di temini, si definisce “Netdecking” quella pratica che consiste nel cercare in internet liste di mazzi giocati e magari performanti per poi farle proprie, in modo da poter giocare mazzi performanti sviluppati da altri e non dover per forza spendere del tempo per creare qualcosa di nuovo e poi svilupparlo in proprio. Di per sé il netdecking è qualcosa di positivo: permette a tanti giocatori di condividere le proprie idee, ai giocatori inesperti di provare a utilizzare mazzi più competitivi, inoltre contribuisce allo sviluppo del formato da parte delle menti di tutto il globo, che possono cercare alternative e soluzioni per bloccare una situazione di stallo del formato.

Questi lati positivi però portano con sé anche dei lati negativi non di poco conto: molti giocatori, più o meno esperti, potrebbero farsi ingolosire appunto da “quel-mazzo-che-ha-vinto-quel-torneo-in-quel-paese-sconosciuto” o, visto l’avvento di MTGO, da “quel-mazzo-che-ha-fatto-4-0-in-quel-daily-su-MTGO”, prendendone la lista e giocandola al primo torneo a disposizione, salvo poi fare male e abbandonare il suddetto mazzo, che poi magari si rivelerà molto forte nel formato. Per evitare questo, ci sono delle semplici indicazioni da seguire, in modo tale non restare bruciati da questa pratica.

Primo: Giocare il mazzo almeno un po’ prima di portarlo ad un torneobirthing pod altered

Questa considerazione sembra abbastanza banale, ma non sempre lo è, soprattutto quando si parla di mazzi presi tramite netdecking. Molte volte il piano del mazzo è abbastanza intuibile dall’analisi veloce della decklist, ma molte altre volte potrebbe essere ingannevole questa prima occhiata. Prendiamo ad esempio qualche mazzo giocato e conosciuto: Melira Pod di primo acchito potrebbe sembrare un mazzo che punta a chiudere una combo di tre carte senza mezzi termini, mentre chi lo gioca da tanto sa bene che il piano A è quasi sempre quello di beatdown tramite Gavony Township, mentre ci si basa sul piano combo solo per cercare di vincere determinati match up altrimenti difficilmente gestibili. Questo potrebbe essere un errore abbastanza grave per chi magari netdecka una lista di Melira Pod e la usa con il paraocchi, cercando esclusivamente di attuare il piano combo ad ogni partita e non vedendo la possibilità di partite aggressive data dalle township.

Secondo: Attuare modifiche solo dopo aver provato il mazzo

In effetti anche questa considerazione può sembrare abbastanza banale, ma non è raro sentire gente che prende liste da internet e poi le “modifica” secondo i propri gusti personali, andandole poi a stravolgere e, il più delle volte, a peggiorarle. Questo è ovviamente frutto sia del netdecking spudorato da parte del giocatore in oggetto, sia della sua “ignoranza” rispetto al mazzo e alle meccaniche su cui esso si basa. Per continuare con l’esempio precedente, un’idea potrebbe essere quella di andare a togliere Gavony Township alla mana base di Melira Pod, poiché sono terre colorless spesso giocate in tripla copia che non aiutano con i vari costi specifici del mazzo, andandole a sostituire magari con delle terre filtro o con altre shockland, in modo da garantire una solidità maggiore al mana. Questi errori si vedono spesso in giocatori che abusano del netdecking in maniera spudorata, ma anche in questo caso una buona dose di test che aiutino a capire come il mazzo di comporta può correggere questi errori.

Terzo: Attuare modifiche in base al meta che ci si aspetta

Questo è un consiglio che spesso vale oro, e che discrimina i giocatori che sono preparati e hanno la possibilità di fare bene, da quelli che partono già con un handicap. Spesso prendere la lista del mazzo che magari ha vinto il tale torneo nel tale paese non risulta essere una scelta performante nel torneo fatto nella fumetteria sotto casa, o magari nel PTQ di un altro paese. Questo perché le diverse zone del mondo (ma anche le diverse fumetterie in realtà) presentano dei meta diversi, e quindi non è matematico che il mazzo che abbia fatto bene da una parte, faccia bene anche da un’altra parte. Per esempio: decidete di giocare la lista di Melira Pod che ha vinto il GP Portland, la testate per capire come funziona e decidete che per il vostro stile di gioco si addice. Sapete che da voi girano tanti RG Tron e UWR. Decidete di non fare nessun cambio alla decklist perché, beh, ha vinto un GP in America, tanto male non può essere no? Finite ovviamente per fare 0-2 al torneo perché trovate UWR e RG Tron come primi match up. Ora, questi abbinamenti potrebbero essere dettati dalla sfortuna, e quindi pazienza. Ma abbiamo precedentemente detto che nel vostro meta sono molto presenti questi due mazzi. Questo impone due considerazioni: il mazzo non è adatto al meta, quindi lo cambio con uno più performante; oppure adatto il mazzo giocando carte maindeck che daranno fastidio a questi due archetipi che so essere dominanti come numeri nel meta che conosco. Questo significa che le liste che netdeckate possono essere adattate all’occorrenza, ovviamente previo test e con delle solide argomentazioni dietro a supporto di tali cambi.

Threads-of-Disloyalty-alteredQuarto: Mai netdeckare le sideboard

Questo è un consiglio da amico: la sideboard sono una cosa abbastanza personale, e in quanto personale, non ha nessun senso netdeckare delle scelte fatte e ragionate per affrontare un meta che sia diverso da quello in cui andrete in contro. Se doveste fare questo errore, non lamentatevi se quei Threads of Disloyalty sono rimasti sempre in sideboard a fare la muffa, se non avete mai avuto l’occasione di sidare Slaughter Games, se Spellskite vi sembrano degli slot buttati, oppure perché se avessi avuto un paio di Negate in side sarebbe stata un’altra partita. Le sideboard devono essere pensate per poter raddrizzare quei match up particolari in cui non si sta tanto bene, ma devono anche essere ragionate in base a cosa si dovrà affrontare. Se, ad esempio, al torneo in cui avete intenzione di andare, sapete che nessuno giocherà Splinter Twin o Aure, le due Spellskite che avete in side assumono molto meno valore, laddove invece magari potreste trovare convenienti altre carte che la lista che avete preso come base non aveva. Anche in questo caso, non affidatevi alle scelte di altri, ma ragionate e cercate di trovare il giusto bilanciamento tra tutte le cose che vi servono per contrastare quei match up che considerate brutti. Un consiglio per quanto concerne la side è quella di portarsi sempre dietro tutto l’occorrente per montare diverse tipologie di side, fare un giro tra i tavoli prima dell’inizio del torneo e cercare di fare una stima ad occhio di quello che avete intravisto. Non sarà affidabile al 100%, ma sarà sempre meglio che non sapere praticamente nulla, no?

Quinto: Insistere a giocare

Non basate il vostro giudizio sul mazzo che avete netdeckato dalla performance ad un singolo torneo, ma cercate di fare più partite possibile con esso prima di abbandonarlo definitivamente. Quando si approccia un mazzo sconosciuto è naturalmente facile incappare in errori di varia natura, siano essi i più banali (come sbagliare a sfetchare), siano essi più complicati e dettati dalla partita in oggetto (come sbagliare ad usare un counter o una rimozione ad esempio), quindi non vi arrabbiate ma continuate ad usare il mazzo per un altro po’: vedrete che le partite inizieranno ad andare diversamente una volta presa confidenza, e anche la densità di errori per partita inizierà a scemare.

Con questi e altri piccoli accorgimenti, anche netdeckare diventerà qualcosa di funzionale e che vi aiuterà a crescere come giocatori, soprattutto se inizierete a provare a giocare archetipi diversi ogni volta, in modo da scolpire bene il vostro gusto nel gioco e quindi adattarlo poi ai diversi mazzi che andrete a giocare.

Spero che questi pochi consigli vi saranno d’aiuto quando andrete a prendere spunto o a copiare le liste vincitrici di tornei in tutte le parti del mondo, e che vi possano servire se non per migliorare, anche solo per darvi un punto di vista diverso nel guardare le cose.

In bocca al lupo per tutti i vostri tornei,
Alla prossima.

Jimmy Caroli

9 Comments

  1. Puppetmasterzz

    Good Job! 8)

  2. Andre00

    GRANDE , ho seguito con molto interesse il tuo articolo e quando ho letto il punto 4 stavo per “esplodere” , secondo me è la side la più grande variante nei mazzi di magic , non è il giocare una carta in 3x o 4x

  3. Gabrihell

    Io credo che il netdecking sia un’ottimo spunto per i nuovi o meno dotati giocatori, come potrei essere io, per comprendere alcune cose per altri già ovvie, per comprendere come strutturare in linea di massima una tipologia di mazzo, per avere un’idea di come appunto si dovrebbe distribuire la curva di mana, il rapporto creature/terre/altre magie.
    Io passo molto tempo a curiosare online tra le liste che hanno fatto risultati ai tornei, ma sono abbastanza intelligente da capire che il mazzo è solo una variabile del gioco, e tra le altre personalmente individuo il giocatore, la “fortuna”, il mazzo ed il giocatore avversario, e la sua rispettiva “fortuna”.

    Un vero giocatore di magic, a mio avviso, anche prendendo spunto dai pro players, non resisterà mai a fare proprio il mazzo ed a modificarlo secondo il proprio stile e le proprie esigenze.
    Magari perdendo miseramente, come faccio io XD gran parte del divertimento in magic è la costruzione e la progettazione, direi una buona metà, completata dall’altra: giocare.

  4. kingfede

    Ottimo articolo, complimenti! Personalmente ho sempre odiato il Netdecking spudorato, mi sa proprio di gente senza il benché minimo senso critico, capace solo di leggere sulle liste e copiare gli altri… ma ciò che detesto di più è l’arroganza di quelli che si ergono pure a “professoroni” e giudicano gli altri alla luce delle scelte, prendendo come il Verbo le liste netdeckate! Ma che goduria batterli proprio giocando le carte che secondo loro “fanno schifo” perché nella lista base non ci sono… 🙂

    Poi eh sia chiaro, niente di male nel sapersi ispirare a chi ha più esperienza e ammettere i propri limiti, anzi, penso sia doveroso nella vita come in un gioco di figurine. Però oh, mai prendere per oro colato quel che si legge in rete…

  5. gianluca95

    tutto vero, mi ricordo di un torneo di t2 fatto a natale nella mia fumetteria, in palio c’era una bustina di prima edizione italiana (una cosa simpatica insomma)io da tempo giocavo selesnya, senza splash o altro, con carte scarsette come cacciatore di demoni e monaca rispettata dal geist. al posto di quegli angeloni pazzeschi da 20 euro l’uno… fatto sta che la mattina guardo su questo meraviglioso sito chi aveva vinto l’ultimo torneo di standard (sospettavo che qualche “netdeccone” pieno di soldi ci sarebbe stato) e infatti chi becco? b/r zombies e human reanimator… dico solo che quel pacchetto l’ho messo in una cornice sopra il mio letto..

  6. Soad

    Io penso che prendere spunto da internet sia giusto anche perché se la lista di riferimento é di un vero pro sono sicuro xhe ha molta più esperienza di me ma ció non toglie che adoro vedere una lista che più mi piace e con molto testing apportare modifiche che mi danno l’idea di essere più performanti nel meta…esempio pratico é il mio jund in modern, oramai sono molti molti mesi che lo gioco e ho adorato montare jund charm di main mentre tutti quelli che portavano jund avevano inserito n massa le anime indugianti 😆 quindi netdeckate ma non bisogna perdere di vista le cose che rendono questo gioco splendidobovvero divertimento fantasia e strategia

  7. Rorchoach

    una cosa ancora + utile del netdecking e studiarsi il meta e tutti i mazzi con varianti in circolazione e prepararsi ad ogni eventualità… a volte con vari programmi è utile giocare da “soli” netdeckando altre liste per testare i match up in maniera specifica e personale eventualmente anche per capire quante copie e cosa di specifico hai bisogno in side

  8. gabry

    Ciao a tutti,volevo solo dire che io avevo cercato su internet la lista di uno storm ,dato che era un ,mazzo che mi ero visto giocare contro diverse volte e lo vedevo sempre vincere, così iniziai a interessarmi ai mazzi combo (in legacy gioco coboldo),però volevo renderlo diverso dalla versione classica perchè non volevo uniformarmi alla massa e così ci ho aggiunto 4X [Carta]izzetguildmage[/Carta],4X[Carta]training grounds[/Carta],4X [Carta]epic experiment[/Carta], così facendo io mi copiò manamorfosi 25-30 volte, poi gioco esperimento epico lasciando mi qualche carta nel mazzo per eventuali peschi i, e chiudo con 4 mitraglie. Alcuni mi hanno detto che ho fatto un errore però il mazzo gira bene,l’ho portato a diversi tornei e sono sempre arrivato in top mentre altri che giocavano lo storm non arrivavano tra i primi 8. Questo dimostra che anche non giocando un mazzo con una lista che è conosciuta in tutto il mondo si può comunque vincere con una deck list economica (con 50€, terre doppie escluse logicamente si monta) che non gioca carte come [Carta]scalding tarn[/Carta] o altre lande simili.
    Per chi la volesse sapere posto la lista:
    4X mago della gilda izzet
    4X manamorfosi
    4X zona gitaxian
    4X mitraglia
    4x rituale febbrile
    4X rituale disperato
    4X esperimento epico
    4X visione futura
    2X predestinare
    4X zona d’addestramento
    3X talismano Boros(che gioco con esperimento epico o manamorfosi)
    1X elettrolisi
    4X cascata sulfurea
    4X fumarie di vapore
    6X montagne
    7X isole

  9. Extralex

    Bell’articolo….bei tempi quando non esisteva internet e andavi al torneo (rigorosamente eliminazione diretta, sigh!) senza avere minimamente idea dei mazzi che erano stati creati.
    Per tanti giocatori è difficile pensare ad una simile situazione, ma immaginate per un attimo di conoscere le carte, le combo, le strategie, i mazzi, ecc solo attraverso il LIVE, o solo attraverso 2/3 riviste che uscivano mensilmente….:-0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *