pt speculation valenciaArticolo scritto da CliffsideMarket.it

Il Pro Tour Born of the Gods è appena finito, abbiamo potuto assistere ad una Top8 davvero variegata dovuta principalmente al recente cambio di Metagame. Il formato è giovane e questo evento è solo la base su cui proveranno a stabilirsi i mazzi più solidi del lotto, in previsione della stagione di qualificazione al Pro Tour dedicata al Modern che avrà inizio il 7 di Giugno.

Come detto, a Valencia la diversità ha permesso a tante carte di distinguersi sia sia sul campo di battaglia che sul mercato: Threads of Disloyalty [11,25€] è solo l’esempio più semplice da proporre, ma è solo una delle tante che hanno visto le proprie quotazioni salire vertiginosamente.

Per questo motivo oggi non parleremo delle singole, ma piuttosto esploreremo le cause e gli effetti di questi movimenti. Prima di addentrarci nelle apparentemente complicate meccaniche della speculazione è bene chiarire come Twitter sia diventato il mezzo migliore per seguire il gioco durante i grossi eventi competitivi: i giocatori, gli arbitri, i negozianti o i semplici curiosi, amano twittare tra una partita e l’altra; il passaparola riguardo un mazzo vincente può essere rapidissimo e influire immediatamente sulle quotazioni.

Il primo esempio che vorrei portare alla vostra attenzione riguarda Vengevine [12,00€]: le notizie riguardanti il verde elementale giungono da Valencia in mattinata, direttamente dai negozianti, prima che il draft abbia inizio (Dredge era uno dei mazzi portati dal team di Channel Fireball). La singola copia in quel preciso momento stazionava attorno ai 9€ (sia in versione promo che normale), non proprio due spiccioli, gli acquisti quindi sono stati deboli; ciò ha portato la figurina ad un rialzo leggero che in mancanza di risultati concreti è finito per planare al valore odierno, segnando in ogi caso un +33%. Poche ore dopo, partendo sempre da uno streaming di tweet in cui si parlava di un mazzo vincente con Amulet of Vigor [2,90€], è successo ben altro. L’amuleto era largamente disponibile online a prezzi molto inferiori all’euro, considerata la ben poco rischisa speculazione sono stati tanti i giocatori che si sono lanciati all’acquisto sfrenato. I venditori accorti, dall’altro lato hanno pensato bene di ritirare le copie in loro possesso per evitare di vendere basso, andando così a favorire l’aumento di prezzo.

Threads-of-Disloyalty-alteredPrezzo che è tornato a stabilizzarsi una volta scoperta la lista del famoso mazzo, da tempo presente su Magic Online e mai in grado di strappare qualcosa in più di un’occasionale 4-0 nei Daily Event. Nonostante ciò l’amuleto ha registrato un aumento del 300% circa, numeri che nell’economia reale faticano ad esistere e che proprio per questo motivo interessanno sempre più persone. Se avessimo comprato cento artefatti ad un euro di media e li rivendessimo la settimana dopo a 3€, andremmo a generare 200€ in breve tempo e con un rischio irrisorio. Per ripetere la cosa in borsa, il regno della speculazione, per creare lo stesso guadagno dovremmo mettere sul piatto capitali a sette zeri, rischiando veramente tanto. Questo è da un lato il bello della speculazione in Magic, ma anche il brutto poichè si rischia di fare sul serio con un gioco dalle basi economiche tutt’altro che solide, nelle mani di una sola figura (la Wizards of the Coast) in grado di fare il bello ed il cattivo tempo.

Vi starete chiedendo dove voglio arrivare con questo articolo, presto detto: ultimamente si leggono online le più fantasiose teorie su come i fili del mercato di Magic vengano tirati da entità più o meno astratte, sempre pronte a (scusate il francesismo) metterlo nel didietro al povero giocatore. Gli esempi sopra riportati servono a dimostrare come l’imperfetto mercato di Magic invece sia solamente e semplicemente regolato dai giocatori e venditori stessi. Se le valutazioni salgono nel brevissimo è perchè ci sono state mosse alla Amulet of Vigor [2,90€] o singole speculazioni mirate che tuttavia hanno il loro rischio. L’entità che comprò nella notte di un anno fa tutti i Venser, Shaper Savant [4,50€] in America ha concretamente fatto salire il prezzo (passò dai 2€ iniziali a più di 15€) ma di fatto perso un bel pò di soldi, visto che la carta non è mai stata usata ed ora è tornata a quotazioni popolari.

Le crescite sul lungo periodo avvengono perchè la gente compra a prezzi che vengono ritenuti congrui, come logica ed economia insegnano. La Wizards of the Coast ha poco controllo del mercato secondario, di fatto potrebbe influenzarlo solo tramite le famose ristampe di cui si parla ormai da mesi, confermate una volta di più dalla nuova versione di Remand [8,00€] che sarà disponibile nel Duel Deck: Jace vs Vraska.

Volenti o nolenti il gioco ora è questo e le regole in campo economico sono fatte dai giocatori, sta a noi stessi cercare di inserirci nel meccanismo nella maniera che più ci si addice. La speculazione ed il mercato sono diventati aspetti importanti, impariamo a conoscerle e ad approfittarne, non demonizziamoli in nome di un gioco più giusto, ma che noi stessi per primi non abbiamo mai voluto. In fondo un Tarmogoyf [85,00€] lo si può acquistare in contanti, usando soldi derivati da altre vendite, con scambi mirati, o semplicemente non giocarlo e vivere comunque felici.

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Cliffside Staff

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27 Comments

  1. Harris

    [quote]Volenti o nolenti il gioco ora è questo e le regole in campo economico sono fatte dai giocatori, sta a noi stessi cercare di inserirci nel meccanismo nella maniera che più ci si addice. La speculazione ed il mercato sono diventati aspetti importanti, impariamo a conoscerle e ad approfittarne, non demonizziamoli in nome di un gioco più giusto, ma che noi stessi per primi non abbiamo mai voluto. In fondo un Tarmogoyf [85,00€] lo si può acquistare in contanti, usando soldi derivati da altre vendite, con scambi mirati, o semplicemente non giocarlo e vivere comunque felici.[/quote]

    Davvero un pessimo monito, che suona pressappoco così: Perché cambiare le cose? Adattiamoci e sfruttiamo ciò che critichiamo. Rendiamoci simili a ciò che oggi ci delude.
    Eh, sì!
    SANO CAPITALISMO

  2. CliffsideMarket

    @Harris: ognuno è luberissimo di avere le proprie idee, ma il tuo sunto ritengo abbia saltato almeno un paio di righe importanti tra quelle che hai citato.
    Più che chiedersi “perchè cambiare le cose?” sarebbe bene capire che singolarmente non è possibile cambiare un bel nulla. Magic ha 20 anni e se si è arrivati a questa situazione è solo a causa dei giocatori stessi, che vogliono e hanno voluto esattamente il contrario di ciò che tu auspichi. Wizards provò a fare ristampe massicce con Chronicles e sappiamo tutti come è andata a finire. Adattarsi è d’obbligo se si vuole giocare in maniera competitiva a Magic, ci sono tantissime opzioni per farlo in attesa che le cose cambino e le ho spiegate con l’esempio del Tarmogoyf. Altrimenti si gioca ad altro, riservando riferimenti al capitalismo a cose ben più serie di un gioco di figurine.

  3. Harris

    Dal momento in cui il consumismo permea molte dimensioni dell’essere umano contemporaneo (e sì, magic rientra in esse, così come i cellulari ed i vestiti), il mio discorso sul capitalismo non è poi così campato per aria. Tra l’altro capitalizzare le carte, acquistandole a 1€ per rivenderle a 3 mi sembra che tematizzi ulteriormente quanto sostengo.
    Sul Tarmo hai riservato una nicchia di 7 parole al “o semplicemente non acquistarlo e vivere felici”, dopo una premessa che, a mio modo di vedere, incitava a “FARSI FURBI”. Premessa che calzava pienamente con l’esempio di chi ha comprato 1000 Amulet of vigor e ora li rivenderà.
    Risparmiamoci frasi del tipo: il singolo non può fare nulla, perché se applicassimo questo modo di pensare alla vita di tutti i giorni potrebbe essere davvero devastante.

    P.S. Beninteso. Io non ce l’ho con la Wizard, ma mi dispiaccio per un “giornalismo” che pur di spendere parole giustifica e rinforza un determinato atteggiamento (negativo).

  4. CliffsideMarket

    Fraintendi completamente le mie parole, ma capisco la diffidenza nei miei confronti dato che appaio su queste pagine da pochissimo, ma posso assicurarti che la mia visione d’insieme è più vicina alla tua di quanto tu possa pensare.
    Quando citi l’esempio dei 100 Amulet of Vigor lo sleghi dal discorso completamente, il passo successivo del mio articolo parla proprio di quanto questa pratica possa portare l’economia del gioco ad essere più produttiva di quella reale e del PERICOLO che si incorre se ciò dovesse diventare abitudine. (cito me stesso: “Questo è da un lato il bello della speculazione in Magic, ma anche il brutto poichè si rischia di fare sul serio con un gioco dalle basi economiche tutt’altro che solide, nelle mani di una sola figura (la Wizards of the Coast) in grado di fare il bello ed il cattivo tempo.”).
    Anche l’analisi delle sette parole del Tarmogoyf è distorta, difatti quel “vivere felici” va associato a tutte le opzioni e non solo a quella che ci fa più comodo. Non sono pochi quelli che spendono quanto il mercato chiede e vivono sereni, poichè l’importante è vivere l’esperienza del gioco positivamente, altrimenti davvero è meglio passare ad altro.
    Il “FARSI FURBI” è un concetto che non mi piace e se emerge ciò dalle ultime righe me ne scuso, ma non era davvero ciò che volevo far passare. Quello che invece mi interessava emergesse è che Magic è un gioco e come tale va preso, senza riferimenti troppo seri e senza estremismi. Il fine di un gioco è il divertimento, se tale lo si ottiene col trading, col professionismo, coi tornei o sul tavolo della cucina poco importa, sta a noi scegliere il livello a cui vogliamo aspirare.

  5. Harris

    Questo tuo messaggio dota di un impianto più critico l’ articolo. Ed è un bene, perché hai aggiunto un punto di vista che forse avevi dato per scontato.
    Avrei preferito leggere la parola PERICOLO all’interno dello stesso articolo, perché i lettori devono capire che, di fatto, speculare non è solo qualcosa di “brutto” ma di PERICOLOSO. Mi rendo conto della ricercata neutralità da parte di chi scrive, ma in a volte è giusto esporsi e dotare di un strumenti critici chi legge. Altrimenti sai quanti leggendo questo articolo potrebbero concludere: “Ottimo! Se è così che stanno le cose, la prossima volta lo faccio anche io.”
    Lieto di aver letto certe precisazioni. Per me il gioco Magic finirà quando il gioco in borsa sulle carte supererà la passione ludica. La smania di possesso di carte costose, di guadagno sulle vendite e di fare l’affare… Nel momento in cui si instaurasse questo gioco-nel-gioco, il gioco in sé morirebbe. Già le falsificazioni cinesi la dicono lunga sulla pericolosa mutazione del gioco.
    Magic NON DEVE essere una maglietta di dolce&gabbIana.

  6. Eugenio

    [quote name=”CliffsideMarket”]
    Quando citi l’esempio dei 100 Amulet of Vigor lo sleghi dal discorso completamente, il passo successivo del mio articolo parla proprio di quanto questa pratica possa portare l’economia del gioco ad essere più produttiva di quella reale e del PERICOLO che si incorre se ciò dovesse diventare abitudine.[/quote]

    Pericolo, quale pericolo? accaparrarsi 100 amuleti, per rivenderli a 3 volte il prezzo, ok, per un guadagni di quanto? 200 euro? wow, farsi spedire dall’est un container di collanine e andarle a vendere una per una è più producente.
    Che sia un esempio ok ma il pericolo che possa diventare un vero bussinness mi sembra difficile. Gli stessi blockbuster (stellacittàgioco)che speculano con i grandi numeri non vivono solo di quello ma organizzano tornei a raffica per autosostentarsi.
    Concordo col fatto che se non si vuole spendere in determinate carte si può non giocarle e vivere felici.

  7. Harris

    [quote name=”Eugenio”]Pericolo, quale pericolo? accaparrarsi 100 amuleti, per rivenderli a 3 volte il prezzo, ok, per un guadagni di quanto? 200 euro? wow, farsi spedire dall’est un container di collanine e andarle a vendere una per una è più producente.
    Che sia un esempio ok ma il pericolo che possa diventare un vero bussinness mi sembra difficile. Gli stessi blockbuster (stellacittàgioco)che speculano con i grandi numeri non vivono solo di quello ma organizzano tornei a raffica per autosostentarsi.
    Concordo col fatto che se non si vuole spendere in determinate carte si può non giocarle e vivere felici.[/quote]

    Se al posto di Amulet of Vigor metti Bitterblossom, l’esempio è più calzante.
    In ogni caso, ciò che dici non fa una piega. Non solo chi fa queste operazioni non ottiene un guadagno elevato (per quanto, un leggero guadagno c’è), ma rovina il gioco anche agli altri, che magari vorrebbero comprasi una bitterblossom (ricordo che è un puro esempio) a 8-9 e, invece, se la trovano a >30.

  8. arkolo

    [quote name=”Eugenio”]
    Concordo col fatto che se non si vuole spendere in determinate carte si può non giocarle e vivere felici.[/quote]

    mi viene spontaneo un commento su questa frase, che viene ripresa più volte.
    Si può non giocarle, vivre felici, ma senza andare ai tornei!!
    Ai tornei se non hai quelle carte costose e giocate da tutti non vincerai, e probabilmente non ti divertirai neanche a prenderle da tutti.
    Quindi alla fine se cerchi di fare un po di esperienza nei tornei ufficiali, magari non sempre con lo stesso mazzo o variando un pò, sarai costretto a sottostare al mercato, e spendere delle cifre folli per giocare.

  9. Eugenio

    [quote name=”arkolo”]
    Quindi alla fine se cerchi di fare un po di esperienza nei tornei ufficiali, magari non sempre con lo stesso mazzo o variando un pò, sarai costretto a sottostare al mercato, e spendere delle cifre folli per giocare.[/quote]

    Scusa ma stiamo parlando di un gioco in cui una bustina da 15 (quindici) carte costa 4 (quattro) euro, è forse un’attività a basso costo? no, non lo è.
    Ai tornei ci si può andare anche senza il mazzo da milioni di euro, vedere se si vuole davvero diventare “pro” e allora fare uno sforzo (si, uno sforzo economico perchè le carte non te le regalano) e giocare.
    Per tutto il resto c’è cockatrice dove le fetchland, tarmogoyf e liliana costano tutti 0

  10. Fulvio

    [quote name=”Eugenio”]Scusa ma stiamo parlando di un gioco in cui una bustina da 15 (quindici) carte costa 4 (quattro) euro, è forse un’attività a basso costo? no, non lo è.
    Ai tornei ci si può andare anche senza il mazzo da milioni di euro, vedere se si vuole davvero diventare “pro” e allora fare uno sforzo (si, uno sforzo economico perchè le carte non te le regalano) e giocare.
    Per tutto il resto c’è cockatrice dove le fetchland, tarmogoyf e liliana costano tutti 0[/quote]
    Un vero peccato però che lo “sforzo economico” ad ogni torneo importante diventi sempre più alto! Le Fetch da €10 l’una che costavano all’inizio ora sono €40, e sono soltanto uno degli innumerevoli esempi come Bitterblossom o Amulet of Vigor. Cos’è, quelli che possono permettersi di comprarsi le carte anche dopo le impennate diventano i migliori mentre quelli che vedono i prezzi salire troppo sono dei tipi che al massimo devono rimanere relegati ai tornei di negozio? Cosa è diventato il Magic competitivo? Te lo dico io: un gioco dove chi vuole vincere deve splendere centinaia di euro che vanno a riempire le tasche degli speculatori. E quindi vedi le classifiche, vedi i giocatori migliori, e saprai sempre una cosa: ci sarebbero potuti stare altri mille nomi. Soltanto che quelli, oltre indubbiamente alla loro abilità, hanno un doppio fattore fortuna: quello che un po’ serve per pescare la carta giusta, e quello che serve ad avere i soldi necessari per comprarti quei 4x di carte tanto forti quanto costose. Davvero un simile logica è giusta?

  11. red coat

    Scusate, Magic è un gioco di carte [i]collezionabili[/i]. Se non vi stanno bene i prezzi attuali perchè non giocate a briscola o a scala quaranta? Oppure anche quelli rappresentano la perfida borghesia capitalistica e ostacolano la dittatura del proletariato?

  12. Eugenio

    [quote name=”red coat”]Scusate, Magic è un gioco di carte [i]collezionabili[/i]. Se non vi stanno bene i prezzi attuali perchè non giocate a briscola o a scala quaranta? Oppure anche quelli rappresentano la perfida borghesia capitalistica e ostacolano la dittatura del proletariato?[/quote]
    Questo è un discorso che pur arrivando all’eccesso deve essere considerato; magic ha una parte di [b]collezionismo[/b] molto importante, tante volte non ci pensiamo ma quanto tempo passiamo a cercare di vendere/comprare/scambiare la nostra [b]collezione[/b]? questa è una parte davvero fondamentale di Magic e di tutti i giochi di carte in generale, non dimentichiamolo.
    Le carte che sono diventate must sono salite di prezzo perchè sono fuori produzione, è come volere oggi una 500 degli anni 60, la trovi si ma paghi il plus dovuto alla rarita del pezzo.
    Se uno non vuole giocare modern perchè non ha voglia/disponilità di trovare le vecchie carte può sempre giocare T2, ogni tot vende tutto per ricomprare tutto e con un minimo investimento gioca sempre gli ultimi mazzi.
    Altra opzione, giocare a giochi di carte non collezionabili (non briscola eh) vedi il gioco de Il trono di spade, ogni tot esce un’espansione nuova con 3x (si giocano 3 non 4 al massimo) di tutte le carte e via, niente sbustate, niente draft, ti fai il tuo mazzo con tutte le carte a disposizione e via.
    Bello uguale? no assolutamente no, non hai una tua collezione di carte, quando viene vinto un torneo tutti possono replicare quel mazzo.. forse è più sportivo? si forse si.

  13. riccardorg

    un post senza scannarsi no? XD

  14. Eugenio

    [quote name=”riccardorg”]un post senza scannarsi no? XD[/quote]
    Ma no, è foga agonistica perchè Magic prende 😛
    anche se ci sono opinioni divergenti alla base c’è sempre rispetto

  15. Harris

    [quote name=”riccardorg”]un post senza scannarsi no? XD[/quote]

    No, macchè scannarsi. Anzi io sono lieto del sincero confronto che ho avuto con l’autore dell’articolo. Alla fine abbiamo raggiunto una posizione condivisa, anche se non del tutto simile. La stessa cosa non posso dire di un altro utente che ha cercato di buttarla in caciara (come si suol dire) con ironia e tentato flame.
    In ogni caso, credo che occorra giocare a magic cercando di usare il pool di carte che si possiede o, magari, mirando a mazzi meno costosi (es: sempre il mitico Living End). Non è facile comprare un Tarmo e neppure scambiarlo. Solo chi è nel giro da tanti, tanti anni ha la controparte nececessaria di 85 euro di scambio.
    Non mi è dispiaciuto vedere in alcuni tornei dei Jund che al posto del tarmo montavano [Carta]Vinelasher Kudzu[/Carta] o [Carta]Quirion Dryad[/Carta]. a volte, bisogna anche sapersi arrangiare e vivere sicuramente meglio, con 85 euro di più (X4) nel portafoglio. Non è questione di rivincita del proletariato: è [u]buonsenso[/u].

  16. Massimiliano

    È un peccato vedere articoli belli e interessanti rovinati da commenti ridicoli e bambineschi. Si gioca a Magic, poi si gioca a fare i grandi con parole complicate in siti come questo. Potrei anche invitarvi a crescere, ma sarebbero parole sprecate, visto che avrete sicuramente già la vostra bella età.

    Per il resto, complimenti per l’articolo, mi è piaciuto molto.

  17. Harris

    [quote name=”Massimiliano”]È un peccato vedere articoli belli e interessanti rovinati da commenti ridicoli e bambineschi. Si gioca a Magic, poi si gioca a fare i grandi con parole complicate in siti come questo. Potrei anche invitarvi a crescere, ma sarebbero parole sprecate, visto che avrete sicuramente già la vostra bella età.

    Per il resto, complimenti per l’articolo, mi è piaciuto molto.[/quote]

    Non so a chi sia indirizzato il tuo commento, ma questo forte senso di critica alle “parole complicate” mi sembra davvero eccessivo. Le parole capitalismo e consumismo hanno fatto tremare gli animi?
    Dai su! Non ragioniamo a compartimenti stagni che se parliamo di Magic(un gioco), allora non sono ammessi riferimenti ad altro che non siano draghi, fate e troll. A maggior ragione per ciò che riguarda un gioco che oltrepassa tale sfera semplicistica.
    È un gioco caratterizzato dalle dinamiche di mercato ed, inoltre, le regole sembrano un codice civile. Fai un po’ tu…
    Comunque, invece di problematizzare sempre gli altri. A volte, sarebbe opportuno espandere il nostro punto di vista su ciò che vediamo così “complicato”.
    A me basta che l’autore mi abbia capito e che siamo riusciti a comunicare.

    P.S. Non si gioca a fare i grandi. Ma è tipico degli adulti problematizzare ed analizzare.

  18. Massimo Bolasco

    Le carte salgono perchè sono giocate, e perchè la gente normale le acquista, non e’ il singolo che controlla il mercato, neanche con manovre su una certa carta.
    Comunque la speculazione sulle magic, anche online, per quanto potenzialmente molto redditizia, implica un aspetto non trascurabile:
    -online, il costo transattivo con i bot, sia a livello di tempo (per acquistare 200 amuleti ci si mettono circa 4 ore),
    sia a livello di soldi (se la carta non sale abbastanza, la differenza tra buy e sell non ti fa guadagnare niente)
    -offline, la necessita’ di avere un mercato per rivedendersi le carte dopo che sono salite. Il che vuol dire che o hai un negozio in una citta’ grande, o ti ci metti con magic card market.
    In un certo senso preferirei offline, perchè non devi riconvertire i ticket in dollari (con ulteriore costo), e perchè il client online puo’ chiudere in qualsiasi momento (quindi metterci grosse cifre non e’ il massimo).
    Ad ogni modo anche la speculazione offline ha i suoi costi: transattivi (spedizione), e poi quando si vanno a rivendere le carte, bisogna vedere se c’è abbastanza domanda. Conclusione: e’ facile speculare al 300% acquistando il nostro piccolo playset 4x di una carta, rivenendolo poi all’amico. Ma e’ ben piu’ difficile operare con interi stock.
    Ed e’ per questo che la maggior parte della speculazione sulle magic non ti cambia certo la vita.

  19. Eric Draven

    Ho apprezzato molto il discorso sollevato da Harris e le opinioni espresse dall’autore dell’articolo: è fondamentale avere chiaro il meccanismo [b]generale[/b] del gioco e le dinamiche!
    Però per quanto riguarda la responsabilità nulla della Wizards sul mercato secondario ho delle perplessità, che addesso vi spiego. Wizards vuole che il mercato secondario non allontani possibili nuovi giocatori e per tale motivo ha ristampato alcune carte: thoughtseize, mutavault, shockland….
    Modern Master voleva chiatamente seguire tale strategia, però il taglio di volume ha portato chiaramente l’effetto contrario (da qui il primo dubbio).
    Wizards banna Deathrite perchè aveva impantanato il meta in quanto molti mazzi splashavano unicamente per lui (fenomeno analogo a mental misstep—>goblin legacy che fa counter…). Il giocatore che aveva preso il 4x a 12€, dopo lo sban ha una perdita del 50% però a dispoisizione un metagame più vario e divertente. Considerando quanto scritto non riesco a motivare la mancata ristampa/ban di Tarmogoyf.
    Qualcuno potrà replicare: ” lo stesso discorso vale per FoW in Legacy: non giocare Legacy hai altri formati!” però in passato esisteva l’esteso che dava modo al giocatore, che (come me) non ha tempo per seguire il rapido T2, di trovare il proprio “posto”.
    Tarmo pone un vincolo nel formato eternal “più economico” al pari di shaman e misstep, non vuoi bannarla? Ristampala! Però come Jace the mind sculptor: 100€ prima e 50€ dopo! Sarebbe perfettamente in linea con la politica che Wizards sembra voglia seguire. La perdita che ne conseguirebbe sarebbe non supriore a quella di Jace o shaman, quindi la domanda è: perchè? L’unico motivo, che vedo, è tutelare il mercato secondario.
    Oltretutto, nonostante non sia comparso in top 8 a Valencia, il prezzo resta fisso!
    Chiedo le vostre opinioni perchè io vedo solo questa motivazione!

  20. Oona

    a proposito di speculazione, ma pyromancer ascension che fine ha fatto? L’altro ieri stava a meno di 2 euro su DT e ce ne erano una vagonata adesso ne sono rimaste una trentina e partono da 5 euro. Qualcuno sa qualcosa?

  21. Lone Wolf

    [quote name=”Oona”]a proposito di speculazione, ma pyromancer ascension che fine ha fatto? L’altro ieri stava a meno di 2 euro su DT e ce ne erano una vagonata adesso ne sono rimaste una trentina e partono da 5 euro. Qualcuno sa qualcosa?[/quote]

    Non c’è chissà che da immaginare: Storm in top 8 al PT Valencia.

  22. Harris

    [quote name=”Eric Draven”]Ho apprezzato molto il discorso sollevato da Harris e le opinioni espresse dall’autore dell’articolo: è fondamentale avere chiaro il meccanismo [b]generale[/b] del gioco e le dinamiche![/quote]

    Ti ringrazio. Per quanto riguarda il Tarmo, è vero, è il “cancello” del formato. Resta ormai una delle poche carte la cui cifra costituisce il bivio entro/non entro in Modern.
    Spero di non inimicarmi nessuno se parlo di [u]inflazione[/u] (ecco perché magic merita di essere visto sotto tanti aspetti). Più un prodotto viene acquistato, più il prezzo sale. E tu dirai: perché questo fenomeno viene alimentato? Sostengo fermamente che certe domande non possono essere scartate con la retorica del tipo: “non vuoi comprare tali carte a tot. prezzo? Non fai Modern” e con quella ben più perciolosa: “Non ti piace ‘sta cosa dei prezzi? È magic, bello mio. Gioca ad altro!” Direi che queste affermazioni sono solo un modo per incartarci e anche un po’ fuggire. Mettiamo in cattiva luce gli altri, perché temiamo di sentirci dire: “Ma hai speso 360 per un playset di carte?”
    Modern Master era una bella iniziativa, rovinata come al solito da noi giocatori e dai venditori (DAI SINGOLI che sono collettività). Perché, con la ristampa di Tarmo, la gente si è comprata anche 10 box a testa. Allora i negozianti hanno alzato i prezzi del singolo box… ancora una volta: inflazione.
    Quante volte la Wizards dovrà ristampare Tarmo, prima che la gente smetta di comprare vagonate di box, sperando di rivenderlo a molto di più?

  23. Eric Draven

    [quote name=”Harris”]Quante volte la Wizards dovrà ristampare Tarmo, prima che la gente smetta di comprare vagonate di box, sperando di rivenderlo a molto di più?[/quote]

    Guarda non penso che sia solo una questione di giocatori: ci fu in Europa un taglio del volume di box che produsse un aumento dei prezzi, un negoziante amico richiese 24 box all’annuncio e dopo il taglio ne ebbe 10! Il From the vault 20 aveva Jace e non c’è stato la frenetica corsa agli acquisti di Modern Master! E non venitemi a dire che è perchè MM era ricco di bombe perchè conosco fin troppi giocatori che anno acquistato un box a cifre che si aggirano sui 200€ per non trovare nulla! NULLA! in Innistrad chiunque comprava un box trovava almeno 1 tra: snapcaster, geist,lili,huntmaster, garruk,checklands… La wizards non voleva fa abbassare i prezzi con MM!! Se non sbaglio proprio su Cliffside Market fu scritto che la Wizards era in difficoltà perchè non poteva semplicemente ristampare tarmo in quanto ciò avrebbe mandato su tutte le furie i giocatori che li possedevano: dopo quanto detto mi sembra semplicemente assurdo!

  24. Naoto Date

    Finché il mercato secondario imporrà prezzi così alti per le singole, anche con tutte le ristampe possibili di questo mondo ci sarà SEMPRE qualcuno che cercherà di trovare queste carte per poterle rivendere. Inizio a pensare seriamente che per risolvere questo problema ci voglia un intervento deciso alla radice, ovvero l’entrata della Wizards stessa nella vendita delle singole, in modo da calmierare i prezzi delle carte.

  25. Eric Draven

    [quote name=”Naoto Date”]Finché il mercato secondario imporrà prezzi così alti per le singole, anche con tutte le ristampe possibili di questo mondo ci sarà SEMPRE qualcuno che cercherà di trovare queste carte per poterle rivendere.[/quote]
    Dipende. Se la Wizards ristampasse una carta richiesta e dal valore alto in un set base (il set con più alta tiratura) satureresti le richieste e ci vorrebbe una manovra di svariate migliaia di euro per poter comprare tutte le copie ed imporre il prezzo. Da qualsiasi punto di vista lo si vuol vedere c’è sempre qualciosa che non torna: anche se si dà la colpa alla stupidità dei giocatori che comprano le carte a prezzi assurdi pur di giocarle o cmq non provano a farne a meno (Gruul Aggro in Modern ha fatto svariate top anche senza tarmo) comunque resta un punto interrogativo sull’ accidia della wizards nell’intervenire. Per non parlare poi di tutte le chiacchiere che girano intorno a Star City Games che danno adito a maldicerie. Sarebbe interessante parlare con qualche rappresentante Wizards.

  26. Naoto Date

    [quote name=”Eric Draven”]Per non parlare poi di tutte le chiacchiere che girano intorno a Star City Games che danno adito a maldicerie. Sarebbe interessante parlare con qualche rappresentante Wizards.[/quote]
    Che voci girano su Star City Games? Non ho mai sentito nulla a riguardo. Si anche io non capisco perché la Wizards non intervenga, pur potendolo fare, visto che è lei la produttrice delle carte. Trovo odioso, e non sopporto il fatto che siano i VENDITORI che facciano il bello e il cattivo tempo e decidano loro i prezzi delle carte, invece che il produttore… È una cosa senza senso

  27. Eric Draven

    [quote name=”Naoto Date”]Che voci girano su Star City Games? [/quote]
    Se spulci un pò nei forum d’oltreoceano noteria che gira voce riguardo all’affiliazione Starcity e Wizards: si dice che la wizards stampi apposta le singole per Starcity il quale resta il fornitore più completo al mondo.
    P.S. Tarmo di MM sale ai 100€ e non credo sian una bolla…

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