Analisi del Mazzo
Il mazzo ha una strategia molto lineare, che consiste nel giocare Kaalia of the Vast il più velocemente possibile, magari protetta o rapida, e mettere in gioco una minaccia sufficientemente grande da portare a casa la partita.
La chiave del mazzo sono gli acceleratori di mana, dieci mana rocks a costo due che, insieme a trentotto terre, mi permettono di giocare Kaalia of the Vast di terzo con un’altissima probabilità. Altre carte degne di nota sono Generator Servant, che funge da acceleratore sia di mana sia di fasi d’attacco, e Heartless Summoning, che mi permettere di giocare Kaalia of the Vast al turno tre e al turno quattro in sequenza (in caso di rimozioni/counters) per poi passare a creature più pesanti.
Il reparto “safe-effect” è ridotto al minimo, ho messo gli staples delle categorie protezioni (Mother of Runes, Apostle’s Blessing e Benevolent Bodyguard), scartini (Thoughtseize, Inquisition of Kozilek e Duress) e haste-effect (Hall of the Bandit Lord, Lightning Greaves). Questa sezione è stata vittima di scelte dovute alla fluidità del mazzo. Io voglio fare sempre di secondo un acceleratore che, dopo anni di playtest, ho capito essere milioni di volte superiore a qualsiasi scartino, incantesimo, spell con lo stesso costo di mana. Quindi, per non rallentarmi con le mie stesse mani, ho inserito praticamente solo drop/spell a uno e terre.
I ciccioni del mazzo sono ben diciotto e tutti favolosi! Non parlerò dei classici ma menzionerò alcune chicche veramente notevoli e spesso sottovalutate. Chancellor of the Annex è una carta che vorrei sempre nella mia mano iniziale! Il Mana Tithe effect sulla prima spell della partita fa veramente male a qualsiasi avversario, soprattutto se abbiamo una partenza a strappo che propone la minaccia del generale già di terzo turno. Sire of Insanity seppur sia un bestione incapace di volare e con poca costituzione violenta i control penso come nessuna altra carta, obbligatorio da inserire in lista. Kuro, Pitlord risolve veramente le partite in quanto non solo pulisce il board dell’avversario, ma uccide anche tutti i pezzi che farà nel turno successivo! L’ultimo di cui voglio parlare è Bloodgift Demon. Ovviamente è chiaro che sia un’ottima carta contro control per via della pescata aggiuntiva, ma la sua vera forza sta nel costo di mana pari a cinque. Essendo Kaalia of the Vast un mazzo commandercentrico soffre la command tax, in particolare il grande punto debole è il turno successivo al primo lancio di Kaalia of the Vast, ma Bloodgift Demon riempie perfettamente questo buco, permettendo di fare tre minacce in tre turni consecutivi.
Il mazzo ovviamente ha dei piani alternativi come Sneak Attack, Quicksilver Amulet e la combo Kiki-Jiki, Mirror Breaker + Restoration Angel. Le altre carte non menzionate hanno lo scopo di rispondere alle minacce dell’avversario o di dare solidità in partite che non possono essere giocate sul piano delle creature.
Il mazzo è quindi assimilabile alla categoria dei combo per via della sua velocità e ha ottimi matchup contro tutti i creature-based (ad eccezione di Marath, Will of the Wild) e contro tutti i combo, ovviamente soffre pesantemente i control blu-based a cui cerca di rispondere con Defense Grid, Grand Abolisher e Cavern of Souls.
Ovino Commander Event
Veniamo finalmente al torneo.
La scelta di Kaalia of the Vast non è stata ponderata ma semplicemente dettata dal mio amore per il bel gioco e per il formato. Sapendo che il mazzo che ho costruito ha del potenziale ed è ben fatto, non mi sono fatto scrupoli a presentarlo sul palcoscenico del competitive. L’Ovinospring Commander si è rivelato un torneo di alto livello, con una forte presenza di ottimi giocatori armati di tier indiscussi. La svizzera (23 in sala) ha visto una equa ripartizione di aggro e control, anche se la top8 è stata quasi monopolizzata da questi ultimi.
Turno 1: Surrak Dragonclaw
Al primo turno temo subito di aver incontrato uno dei migliori control in circolazione, ma fortunatamente mi sbaglio! Il simpaticissimo ragazzo con cui ho giocato ha montato la versione creaturosa di Surrak e riesco di conseguenza a portare a casa la partita con facilità. (2-0, 1-0)
Turno2: Otto-Code-e-Mezza
Al secondo turno sono stato fortunato, non incontro un tier, ma comunque il mio avversario ha vinto la partita precedente senza avere bye quindi non è da sottovalutare. Il suo mazzo è un voltron che vuole sfruttare l’abilità del suo generale di proteggersi per portare a casa la partita equipaggiandolo pesantemente. In g1 mette subito pressione con una Sword of Light and Shadow ma, nonostante una mia partenza lenta, di quinto un Angel of Despair seguito da un Armageddon portano a casa il game. G2 è stato molto combattuto! Lui trova una risposta a Kaalia of the Vast e io decido di andare per il piano Sneak Attack, forte dei mie quattro mucconi in mano, fra cui Angel of Serenity per una solida recursion. Tuttavia il mio avversario riesce ad arginare ogni mia mossa ma senza presentare una race degna di nota. Dopo mille pescate vuote da ambo i lati arriva un Griselbrand che chiude la partita. (2-0, 2-0)
Turno 3: Narset, Enlightened Master (Fabio D’Ambrosio)
Iniziano i problemi. Narset è probabilmente l’attuale mazzo da battere dopo il ban di Tasigur, the Golden Fang. Personalmente a me non dispiace troppo in quanto lo definisco un “control sbilanciato”, per via della presenza delle spell con alto costo di mana che permettono di trarre vantaggio dal generale. Un control puro sarebbe per me decisamente peggio, ma da qui a dire che ho un matchup positivo è decisamente esagerato. In g1 nella mia mano compare una Duress. La sua mano ha come carte problematiche Volcanic Fallout e Personal Tutor ma non ha doppio rosso. Decido di scartare Personal Tutor, in quanto sarebbe stato un Pyroclasm sicuro al turno tre, sperando nella mancanza del secondo mana rosso. Nonostante il mana rosso sia arrivato subito ritengo che la mia giocata sia stata la migliore in assoluto, in quanto in un formato di cento carte in monocopia non è semplice topdeckare la carta giusta in tempi brevi. Non gioco Kaalia of the Vast per evitare un eccessivo vantaggio per il mio avversario ma propongo un leggero Sire of Insanity che ci porta entrambi al topdeck, pochi turni dopo topdeckerò Master of Cruelties che porterà a casa la partita. G2 la perdo con un ottima mano ma senza mai vedere la terza terra, e causa la mia avidità mi vedo counterare il mana rock che mi avrebbe sbloccato. G3 il mio avversario vede un solo counter che non è sufficiente a fermare Kaalia of the Vast, la conseguente Avacyn, Angel of Hope vincerà in due turni. (2-1, 3-0)
Turno 4: Azami, Lady of Scrolls (Simone Speziale)
Non posso pattare, Simone è a 6. Altro control particolare, sono sotto ma potrebbe andare peggio. Il primo game lo vinco senza grandi problemi, complice un suo manascrew. Il secondo lo vince Cavern of Souls nella mano iniziale. Peccato per Simone, ottimo giocatore, che non ha praticamente giocato due game, ma alla fine si è meritato comunque un posto in top8. (2-0, 4-0)
Turno 5: Keranos, God of Storms (Alex Maccolini)
Siamo io a 12 e lui a 10. Pattiamo e siamo in top io come primo e lui come secondo. (1-1, 4-0-1)
Quarti di Finale: Narset, Enlightened Master (Nicolas David)
Il Narset di Nicolas è più focalizzato sulla velocità che sul controllo, meglio per me. Nel primo game andiamo velocemente su di mana e riesco ad hardcastare Avacyn, Angel of Hope da sola lei uccide per ben due volte il generale nemico che, con la sua abilità, non ha trovato nulla di interessante. Il vantaggio dato da questa sequenza è decisivo per vincere il game. G2 tengo una mano con Mother of Runes, un mana rock e Cavern of Souls. Vincerò di quarto pescando il turno precedente Master of Cruelties. (2-0)
Semifinale: Narset, Enlightened Master (Fabio D’Ambrosio)
Incontro di nuovo Fabio, con cui nel mentre siamo diventati amici! G1 riesco a prendermi Cavern of Souls grazie a Demonic Tutor (counterato) e Tainted Pact mettendo fuori gioco le sue counter. La partita va comunque per le lunghe e una mia Duress rivela Force Spike, Council’s Judgment e Unexpectedly Absent come carte rilevanti. Levo Council’s Judgment e gioco attorno alle altre due grazie ad Apostle’s Blessing, che fa il suo dovere di istantaneo arrivando quando meno te lo aspetti. Gisela, Blade of Goldnight con due attacchi porterà a zero le vite dell’avversario. G2 Fabio finalmente riesce a giocare da control facendomi finire velocemente la benzina. Narset, Enlightened Master rivela Ugin, the Spirit Dragon e si va per g3. L’ultimo game apro una mano con Hall of Bandit Lord e Chancellor of the Annex. Pesco immediatamente mana rock e di terzo Kaalia of the Vast attacca appoggiando un Angel fo Despair che slanda l’avversario ormai troppo indietro per recuperare. (2-1)
Finale: Keranos, God of Storms (Alex Maccolini)
In finale ho un matchup veramente negativo, il peggiore della giornata. G1, nonostante io riesca a giocare Cavern of Souls, gli spari uccidono Kaalia of the Vast più volte e Keranos, God of Storms chiude lentamente la partita. Defense Grid in g2 mi permette di arrivare a g3 con facilità. L’ultimo game della giornata è stato decisamente fantastico! Degno di una finale! Alex è il primo a iniziare ma sono io che propongo i primi fastidi giocando Expedition Map di primo e cercare Cavern of Souls di secondo. Nel quarto turno Alex gioca Jace, the Mind Sculptor tappandosi out, consapevole che non avrebbe potuto counterare il mio generale, ma io ho una trappola in serbo per lui… Nel mio quarto turno non gioco Kaalia of the Vast ma Sneak Attack, se questo incantesimo risolve il turno successivo Alex sarebbe stato attaccato da infiniti angeli creati dalla combo Kiki-Jiki, Mirror Breaker + Restoration Angel tutorata da Rune-Scarred Demon. Purtroppo per me, Force of Will manda in fumo i miei piani e fa entrare in pieno controllo Alex che, di li a non esattamente poco, vincerà, meritatamente, il torneo. (1-2)
È stata un’esperienza fantastica! La comunità milanese di Commander è veramente attiva e sul pezzo, questo si nota sia dalla qualità dei tornei ma anche dal clima sereno e amichevole che si respira a questi eventi. Giocare tornei come l’Ovino o il Commandergeddon sono alcune delle poche occasioni che si ha in Italia di giocare Commander ad alto livello e suggerico, a chiunque abbia la possibilità e sia appassionato del formato, di fare un salto a giocare questi ritrovi sia per migliorare il proprio livello di gioco sia per collegare le varie comunità sparse per il nostro bel paese.
Chiudo facendo i complimenti ad Andrea Mengucci, mio amico e quasi compaesano, che, mentre io ottenevo un bel risultato in un torneo di Commander nel milanese, ha raggiunto la top8 del PTBarcellona!!!
Un Saluto!
Matteo Marinelli
E’ un po’ triste vedere un formato nato per divertire oberato di mazzi pieni zeppi di counters.
Ancora complimenti Matteo per il bel risultato, quando torni giù magari si riesce a organizzare un torneo decente. 😉
Il French commander non è un formato nato per divertire. La variante multiplayer lo è, il French è nato per essere un formato da torneo
Il French è un formato “non-formato”, nel senso che l’unico commander vero è il multiplayer…
Il French l’ha inventato gente che secondo me voleva a tutti i costi rendere il commander un formato simil-competitivo per 1vs1… ma non è commander…!
Poi per carità, ci gioco anche io e non lo disdegno, però è un formato che proprio nulla c’incastra con l’originale… lo vedo paradossalmente più simile al Vintage che al commander multi!
[quote name=”il meglio emilio”]Il French commander non è un formato nato per divertire. La variante multiplayer lo è, il French è nato per essere un formato da torneo[/quote]
La versione da torneo di un formato per divertire.