influenza-mentale-logoArticolo di Samuele Gallinari

Ciao a tutti! Oggi parleremo di un argomento molto delicato e complesso ossia la “manipolazione mentale” al tavolo. Magic è un gioco di abilità e fortuna,  ma,  come tutti i giochi in cui si è a stretto contatto con l’avversario vi è una marcata componente psicologica,  a tutti è capitato di incontrare un avversario che non sta zitto un secondo,  che ci disorienta e che non ci fa giocare al massimo delle nostre potenzialità.

Spesso risolvere questo problema è semplicissimo: se il nostro avversario manifesta un comportamento scorretto o compie azioni non regolamentari è sufficiente chiamare il judge e quest’ultimo provvederà a sanzionarlo. Quindi state molto attenti a ciò che fanno i vostri avversari poiché la linea tra giocare furbescamente e barare è sottilissima.

Un giocatore che gioca una creatura a lato del campo di battaglia per far credere all’avversario di non volere bloccare con questa non è un giocatore scorretto,  è semplicemente un giocatore furbo ed esperto,  se nella stessa situazione quel giocatore gioca una creatura e tenta di coprirla con un braccio per far dimenticare all’avversario che questa sia in gioco,  in questo caso si può dire che abbia giocato in maniera scorretta.State molto attenti perché alle volte non è facile individuare i bari perché non compiono azioni platealmente illegali,  ma tentano in tutti i modi di non essere notati. Apporto un esempio che secondo me è significativo.

Un paio di settimane fa ho visto in diretta streaming un torneo importante e ho visto un giocatore fare le seguenti mosse: ha stappato le sue 10 terre e la sua Olivia Voldaren con 5 segnalini sopra e ha pescato la carta del turno, dopodiché ha giocato una foresta e lanciato un Garruk, Primal Hunter con il quale ha pescato 8 carte, successivamente ha attaccato con Olivia e in main 2 ha giocato una Cavern of Souls con la quale ha nominato bestia, ha lanciato un Thragtusk, un Farseek e ha giocato dalla mano una Blood Crypt appena prima di passare. L’avversario ha pescato la carta del turno (non ne aveva altre in mano) e ha concesso perché si trattava di una terra base e Olivia Voldaren aveva già fatto piazza pulita delle sue creature.

A questo punto vi sarete sicuramente accorti delle infrazioni commesse e starete pensando che in quella situazione le terre extra che ha giocato non hanno assolutamente modificato la situazione: quel giocatore ha vinto e avrebbe vinto comunque, senza cavern, senza cripta e senza farseek e avete pienamente ragione! Ciò non toglie però che nessuno se ne sia accorto!

E questo è avvenuto perché il giocatore che ha commesso le scorrettezze aveva in gioco un’olivia e quindi manifestava una tale forza psicologica che era quasi superfluo che giocasse altre carte, bastava olivia a convincere psicologicamente tutti i presenti che avrebbe chiaramente vinto quella partita. Io non voglio accusare di nulla il giocatore in questione, sono sicuro che si sia solo distratto un momento, volevo solo farvi capire che spesso alcune azioni scorrette avvengono in modo così veloce e celato che è quasi impossibile accorgersene; state attentissimi!

Per quanto riguarda invece i giocatori che manipolano senza “ barare” posso assicurarvi che sono giocatori molto esperti e che hanno 2 armi potentissime:

  1. LE AZIONI
  2. LE PAROLE

Le Azioni

Parlando delle azioni vi sono moltissimi gesti che possono indurci a fare un ragionamento sbagliato. Per fare un esempio semplice e noto a tutti vorrei citare il famoso trick della penna. Non lo conoscete? Allora ve lo spiego: può capitare che voi abbiate in gioco un 2/2 e pure il vostro avversario, voi state pensando al da farsi, quando all’improvviso l’avversario prende in mano la penna, segno che se attaccate è pronto a prendere i danni e non è intenzionato a bloccare. Allora voi smettete di pensare, attaccate e inaspettatamente la vostra creatura viene bloccata… coincidenza? No! Manipolazione psicologica ottenuta tramite azioni.

Ho assistito a una situazione interessantissima recentemente e vorrei condividerla con voi per farvi capire quanto le nostre azioni influenzino le scelte altrui. Per comodità chiamerò X un ragazzo che stava giocando Jund e Y il suo avversario che giocava UW Midrange (il formato in questione era il modern).

A questo punto Y può pensare 2 cose:

  1. X non vuole assolutamente che io usi la mia magia perché ha una mano colma di terre e vuole utilizzare il suo confidant per pescare delle spell e quindi vuole farmi credere che sia ovvio usare il mio path per fare in modo che io non lo utilizzi.
  2. X vuole assolutamente che io usi il mio path perché non ha mana verde e ha delle spell molto forti in mano.

Bene, ora Y si trova di fronte a un bivio, ma tutti voi sapete bene che la scelta giusta è quella di non usare il path poiché, avendo X rimosso subito dal gioco il confidant è chiaro che vuole fortemente che sia rimosso per prendere il mana verde. In questo caso dunque ragionando abbiamo capito che la scelta giusta è quella di conservare la rimozione.

Avete creduto davvero a quello che ho detto vero?

Questo vi fa capire quanto una banale azione del nostro avversario possa farvi compiere una decisione completamente errata! Certo che lo uso il path sul Dark Confidant! Qualunque cosa lui stia cercando confidant gliela fornirà quasi sicuramente, meglio regalare ad X una terra che potrebbe servirgli piuttosto che una carta extra ogni turno! Pensate semplicemente a questo: tutti avrebbero usato la rimozione se non vi avessi detto che X ha fatto questo trick fisico.

Le Parole

Non esiste un modo per non far commettere agli altri giocatori gesti che potrebbero confondervi, il modo più efficace per proteggervi dal farvi controllare psicologicamente tramite le azioni è quello di giocare il vostro miglior Magic, punto e basta! Per quanto riguarda il controllo psicologico basato sulle parole il discorso è molto più semplice. I “chiacchieroni” al tavolo non parlano per il puro piacere di farlo, parlano per carpire più informazioni possibili dalle risposte che voi date alle loro domande. Spesso ciò che dicono può sembrarci irrilevante e siamo tentati di rispondere alle loro domande e ci indisponiamo un po’

Ad esempio se ci viene chiesto: “Hai tenuto una bella mano?” non dobbiamo mai rispondere, nemmeno mentire, perché al nostro avversario non importa affatto cosa diciamo, ma come lo diciamo. Basta una leggera esitazione, un cambiamento di tono nella voce e moltissime altre piccole cose per far capire la vera forza della nostra mano. E non bisogna nemmeno lasciarsi infastidire, dobbiamo ricordare che il chiacchierone non vuole parlare realmente, vuole solo distrarci e farci giocare male e credetemi che anche se si risponde in maniera vaga o casuale alle loro domande, riusciranno lo stesso a capire molte più cose di quante possiamo pensare.

Non cadete nella loro trappola: state zitti e vedrete che smetteranno di parlare. E se non dovessero smettere basterà semplicemente dire loro di stare zitti, a quel punto se continuano imperterriti a distrarvi siete autorizzati a chiamare il judge. Proteggersi dai chiacchieroni è semplice:basta chiedere loro di tacere! E non abbiate paura di farlo, è un vostro diritto difendervi dal “trash talk“! Spero che questi miei consigli possano tornarvi utili.

Alla prossima!!!!! Ciao ciao.

Samuele Gallinari

P.S. Se volete sentir parlare di qualcosa in particolare aggiungetemi pure agli amici di Facebook e chiedetemi senza problemi.

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Nota di Redazione: Se l’argomento trattato da Samuele vi interessa vi consigliamo anche la lettura di: Jedi mind tricks e Lato Oscuro, un confine sottile.

22 Comments

  1. Melkart

    Articolo interessante, non mi trovo d’accordo su un solo punto, ovvero il parlare durante il Game. Io sono un giocatore che parla molto, commento le mie giocate e riferisco dettagli come le mie vite o la mia mano senza che mi vengano chiesti, ma nella maggior parte dei casi lo faccio per puro spirito di conversazione. Magic è un gioco competitivo, ma la partita è anche un momento sociale in cui conoscere e scambiare idee con altri giocatori, per migliorare il mazzo o per fare amicizia!

  2. Mat349

    C’è modo e modo di barare. Se lo si fa fra amici dopo la ventesima partita della serata per farci scappare la risata ok. Ma farlo nei confronti di uno sconosciuto o un giocatore novizio è una totale mancanza di rispetto. Inoltre si da un’immagine alquanto degradante sia dal punto di vista “giocatore” sia dal punto di vista “persona”.
    Ridursi a questo livello per l’assoluto raggiungimento dell’obbiettivo “vittoria”? Cosa ti rimane in mano se non le parole “hai perso/ho vinto”?
    Da parte mia Magic è in primo luogo un piacevole passatempo da condividere con le persone ed una passione che rispecchia il mio amore per il fantasy. Le vittorie che colleziono sono solo soddisfazioni personali per la riuscita del mazzo. Se mi riduco a barare insulto il mio cervello, non ritenendolo capace di tener testa ai miei avversari e di dover trovare scappatoie.

  3. MMachi

    Ho dimenticato un cuoricino affianco 😉

  4. Maicol

    Bell’articolo, a parte il pezzo in cui gioca con Cal Lightman

  5. Tezzeret

    Complimenti per l’articolo, molto, molto bello 😉
    Interesaantissimo il fatto del Trash Talk, io spesso lo faccio durante le partite nella mia fumetteria, ma senza accorgermene!!! Semplicemente io ed il mio oppo ci mettiamo a parlare (ormai conosco tutto il negozio) e bene o male capisco non cosa abbia in mano ma quanto possa essere bella o brutta.
    Sono dell’idea che non tutti lo facciano effettivamente con il vero interesse di “barare”, io semplicemente trovando Magic un gioco socievole non mi dispiace neanche parlare col mio opponent.
    Quello che intendo dire è che non è difficile capire se l’oppo ha una mano così bella o difficile (ovviamente non nel 100% della sicurezza), ma ciò può avvenire anche semplicemente parlando, senza una reale intenzione di effettuare questo tipo di tecnica si può capire come sia messo l’opponent in base a come ha risposto, basta fare “qualche passo indietro”.

  6. canepazzo

    “…tutti voi sapete bene che la scelta giusta è…”
    Questo equivale ad indicare il “picchio”! (per chi lo comprende)

    Non prendetela a cuore “socievoli del tavolo”, l’articolo è rivolto a chi utilizza la parlantina in mala fede, non a chi è un puro compagnone od un metodico giocatore.

  7. RobertDl

    Bell’articolo. M’è sempre interessato questo aspetto di Magic. Porta le sfide e gli incontri ad un livello più alto xD.
    Resta il fatto che la pura intenzione di vincere confondendo il proprio avversario non penso che sia “onorevole”, ma essendo una sorta di Far West il mondo dei giocatori bisogna aspettarsi di tutto e imparare a saper contrastare questi mezzi. Posso solo raccontare uno dei miei ultimissimi tornei in cui ho partecipato. Il mio primo avversario giocava con delle buste protettive nere e casualmente aveva una felpa nera. Sapendo che giocavo di counter decide e che avevo solo 3 punti vita decide di giocarmi un’artista sanguinario, che prontamente faccio sparire con dissipare. Improvvisamente, compare una lancia infuocata e perdo. Ripensando meglio alle sue azioni, appena finito l’incontro, ho notato che teneva un braccio molto basso, appena sopra il tavolo. Il risultato: la carta era completamente mimetizzata dalla felpa e dalla posizione del suo braccio.
    Non pensavo che certe cose, certi particolari potessero avere così importanza. Adesso lo so e in futuro starò più attento.

  8. ZUPPA

    Ahahah ma questo articolo l’ha scritto Simone Zulian?

  9. manaleak

    io dico che, gioco con amici a parte, finora ho trovato una buona percentuale di gente apposto con cui avere un dialogo e confrontarsi su mazzi e scelte di gioco.. a volte però si ti capita di trovare quello che fa finta di essere simpatico e poi si incazza come un bambino quando perde e non ti degna di uno sguardo (ci godo in ogni caso..) o quello che sta con le palle nella graticola x tutta la partita x vincere 5 buste come se fosse il torneo della vita e magari non ti perdona neanche il minimo errore, facendone poi lui a sua volta magari.. (questi sono quelli con cui vorrei concedere all’istante x non doverci giocare, saccenti inutili) ..x ora però di stronzi che utilizzano queste “tecniche” non ne ho trovati..! il fatto è che non ho molta pazienza! poi mi innervosisco e gioco male XD ahah

  10. Bonaghers

    A dire il vero non avevo mai valutato questo approccio alle partite prima di leggere l’articolo.
    Normalmente gioco prevalentemente T2, ma a ppena scende uno Strisciande la prima cosa che chiedo è sempre [quante Olivia giochi? 3 o 4?] e a seconda di quello che rispondono ho sempre cambiato l’approccio alla partita.

    E’ chiaro che sono 4 le Olivia… Ma se risponde nessuna. Ha l’aristocratica e gioca BR Zombi…

    Ma sono cose che ho sempre fatto di istinto… Non ci ho mai visto della malizia dietro 🙂

  11. Harlan90

    Mi sono capitati due casi da quando sono tornato a giocare a Magic. Il primo è stato un cube draft. Avevo un GW aggro molto forte, riuscendo a chiudere la partita molto facilmente. Ho vinto la prima partita chiudendo il Game sul 2-0, ho perso la seconda per 2-1 contro Jund. Vado per la terza, vince lui. Vinco io e mi preparo per l’ultima.Di colpo tutti i restanti giocatori, ne eravamo 8, quindi i restanti 6 attorno a me, mentre il mio oppo aveva dietro di sè il muro. Va detto che l’ oppo in questione è venuto a giocare al cubo con 4 amici, tutti e 4 dietro di me. Ho perso quella partita ma non ho mai capito se il mio oppo è stato aiutato da gesti che facevano gli amici dietro di me, anche perché sono consono a guardare il mio lato da gioco e tendo ad abbassare continuamente la testa e quando la rialzavo vedevo che l’ oppo tornava al gioco dopo aver rivolto lo sguardo agli amici. Un altro allo standard, dopo aver perso per manascrew mi rivolgo all’ oppo dicendogli di quanto fossi fortunato e lui mi risponde in malo modo “è solo un gioco” conclusione? ho perso le altre.

  12. manaleak

    [quote name=”Harlan90″]Mi sono capitati due casi da quando sono tornato a giocare a Magic. Il primo è stato un cube draft. Avevo un GW aggro molto forte, riuscendo a chiudere la partita molto facilmente. Ho vinto la prima partita chiudendo il Game sul 2-0, ho perso la seconda per 2-1 contro Jund. Vado per la terza, vince lui. Vinco io e mi preparo per l’ultima.Di colpo tutti i restanti giocatori, ne eravamo 8, quindi i restanti 6 attorno a me, mentre il mio oppo aveva dietro di sè il muro. Va detto che l’ oppo in questione è venuto a giocare al cubo con 4 amici, tutti e 4 dietro di me. Ho perso quella partita ma non ho mai capito se il mio oppo è stato aiutato da gesti che facevano gli amici dietro di me, anche perché sono consono a guardare il mio lato da gioco e tendo ad abbassare continuamente la testa e quando la rialzavo vedevo che l’ oppo tornava al gioco dopo aver rivolto lo sguardo agli amici. Un altro allo standard, dopo aver perso per manascrew mi rivolgo all’ oppo dicendogli di quanto fossi fortunato e lui mi risponde in malo modo “è solo un gioco” conclusione? ho perso le altre.[/quote]

    Potevi chiedere a quelli dietro di andarsene gentilmente fuori dalle palle o, in alternativa, mollare una loffa potente possibilmente autoalimentata.. vedi che poi se ne vanno si..

  13. william hamleigh

    Non c’è cosa più bella del fare partire con giocatori corretti e simpatici, quando mi succede sono contento anche di perdere perchè mi sono impegnato lealmente come ha fatto il mio avversario e ci siamo divertiti in tranquillità

  14. netfasto

    vorrei fare qualche considerazione:

    Sono appena tornato da un GP a Lisbona e penso che eventi di questo genere, confermino molte delle cose scritte nell’articolo.

    In generale penso che la cosa più importante sia imparare a mantenere la concentrazione… sempre; esistono un mare di fattori ambientali oltre l’avversario, che ci possono condizionare. Giocare nel miglior modo possibile, ci garantisce un risultato che se non è una vittoria, sarà almeno privo di rimpianti.
    I “trucchetti” consapevolmente o inconsapevolmente li usiamo tutti; però, il loro livello credo sia direttamente proporzionale:

    1 alla scarsezza della nostra mano

    2 all’importanza dell’evento

    3 all’aura che il nostro oppo riesce a proiettare su di noi.

    Spiegazione

    1 quando una mano rasenta la perfezione, cioè si combina tutto, sai di avere le risposte a tutto;
    quasi non parli, giochi sciolto e magari vinci. Diversamente le tue giocate si allungano, prendi tempo, pensi prima di pescare e involontariamente cominci ad affidarti a gesti che non sono scritti sul regolamento (la chiudo qui)

    2 la pressione anche di un solo turno dove ti giochi un ingresso in finale, o dove sai che c’è un premio che comincia a farti dimenticare le “figurine”, aumenta la competizione e ad un tratto diventi una specie di giocatore di poker sportivo

    3 ci sono giocatori che hanno fatto dei “trucchetti” il loro mestiere; certe volte lo capisci da prima che si siedano al tavolo e questa cosa già ti innervosisce; forse meriterebbero di essere puniti da uno che è più scaltro di loro. Ma qui si torna al discorso della concentrazione; se sei “abile e arruolato” allora, sfodera le tue armi migliori e punisci senza pietà. Altrimenti non ci provare nemmeno, non farai altro che aiutare il tuo avversario.

  15. netfasto

    Chiudo con una domanda:
    A quanti di voi è capitato di giocare con un avversario con uno skill molto più basso del vostro? e averlo asfaltato senza riserve?, magari pensando di rivestire un ruolo didattico?, trasformando i suoi errori in trick a vostro favore?, anche se lui, con un’inconsapevole fortuna sfacciata aveva la partita in pugno?. Non esprimo giudizi in merito, voglio solo innescare una discussione. Io non nascondo che qualche volta in questa situazione ho pensato: “mi piace vincere facile”.

  16. RobertDL

    A me nell’ultimo mese. Sono entrato quest’anno all’università e ho beccato quasi subito un giocatore di magic di una cittadina, quasi paese (xD), appena fuori città. Lui mi ha detto di avere molta esperienza perché insieme al cugino gestisce un magazzino dove vanno a giocare tutti i giocatori della sua città. Ho pensato di trovarmi davanti un giocatore davvero potente, ma in realtà, appena ho visto un suo mazzo ho capito che giocavano tutti una specie di modern 4fun. Infatti, quando abbiamo giocato la prima volta mi ha detto di portarmi il mio modern (la mia versione “revised” del MonoR che ha vinto i nazionali giapponesi nel 2010) e lui si sarebbe portato dietro tutti i suoi mazzi. Abbiamo giocato per un’ora e le partite sono finite in maggioranza a mio favore. Capendo così, la differenza di power level tra me e lui, ha deciso che gli avrei fatto da maestro xD.
    Ritornando al discorso del vincere facile, penso che sia una cosa, diciamo, che piace a tutti, anche se solitamente tendo a fare lo sbruffone e vantarmi a fine partita (xD), spiego sempre delle mosse alternative o eventuali strategie e modifiche che potrebbe fare al suo mazzo. Tanto per citare sempre un caso del genere, sempre il mio collega annuncia di avere un Rakdos velocissimo che riuscirebbe a superare il mio MonoR.
    Inizia lui e mi dice:”Ora ti faccio vedere la mia velocità: gioco Rakdos Isterico”. E io: Come puoi essere veloce in modern con un Rakdos Isterico? Se già stai provando con delle proxy, metti direttamente la guida Goblin!”.

  17. netfasto

    [quote name=”RobertDL”]
    Ritornando al discorso del vincere facile, penso che sia una cosa, diciamo, che piace a tutti, anche se solitamente tendo a fare lo sbruffone e vantarmi a fine partita (xD), spiego sempre delle mosse alternative o eventuali strategie e modifiche che potrebbe fare al suo mazzo.[/quote]

    Infatti se ti trovi davanti un giocatore che è evidentemente un passo indietro, cerchi sempre di consigliarlo (ovviamente a fine turno XD); è il bello della comunità globale di magic, tutti vogliono salire di livello e scontrarsi in combattimenti che ti mettono veramente alla prova. Quindi perché non consigliare chi ne ha bisogno.
    Certo vivere in una città con una comunità nutrita di giocatori skillati aiuta a farsi le ossa in fretta, altrimenti ti restano solo i big event.

  18. Mat349

    [quote]A quanti di voi è capitato di giocare con un avversario con uno skill molto più basso del vostro? e averlo asfaltato senza riserve?[/quote]

    Giocavo contro uno che aveva l’intro pack del primo Mirrodin. Io avevo un GW Token con Supplicare gli Angeli. Lui cominciava a calare creature dal quinto turno, ed aspettava Incubatrice di Myr per riempirmi di pedine. Dopo cinque partite vinte in tre turni e senza mai miracolare, comincia a criticare il mio mazzo dicendo che è vigliacco ed incapace di giocare in late game. Ok ultima partita. Non gioco creture apposta per fargli giocare questa benedetta incubatrice, gli faccio vincere una partita almeno. La cala dopo dopo un botto di turni, aveva 15 cavolo di terre! Intanto io continuavo a scartare carte dalla mano, calando solo Virtù Intoccabile e Lossodonti. Mi spara venti Myr e comincia ad avere l’odioso atteggiamento di chi pensa di essere superiore strategicamente in confronto ad uno che gioca da anni. Boria eccessiva. Gli spiego che la modestia è una buona cosa in ambiente Magic. Gli ho spiegato come costruire meglio il mazzo e quali erano i suoi errori. Niente. Dovevo star zitto perchè il suo mazzo era perfetto così, ed ormai aveva vinto perchè aveva calato l’Incubatrice. Ok mi hai rotto..pesco, Supplicare, miracolo: 10 angeli 7/7 con volare e cautela. Spietato. “Se non era per quella carta perdevi, gioca da sola, non sei bravo.”. Ok..un’altra partita..mano al side, via i miracoli e dentro Crescita Dilaniante. Incubatrice (singola copia nel deck), immediatamente spaccata da Crescita. Silenzio.

  19. RobertDL

    Hai fatto bene Mat xD.
    Mi hai fatto ricordare una mega cavolata da Oscar fatto da un mio amico XD. Stava giocando con un nostro amico e improvvisamente, gli vedo fare a uno dei due Eliminare su un permanente a terra (forse era una creatura xD). Al che li fermo, allarmato dicendo:”Che cacchio fate, animali?!”.
    E’ finita in un putiferio. Andava urlando a destra e a manca per tutta la ludoteca che aveva ragione lui e che se non fosse stata come diceva lui, sarebbe stata una carta inutile xD. Interviene il proprietario, che giustamente, sentendo sto’ casino, owna anche lui il nostro amico dicnedogli che ho ragione. Gran finale, esplode in un’arrabbiatura e ci dice:”Io con voi due non ci gioco più!”. In risposta noi gli scoppiamo a ridere in faccia xD.

  20. pacoso90

    bell’articolo, ma posso solo dire

    “che palle se quando gioco a magic dovessi stare zitto per tutta la partita, ed è altrettanto brutto trovarsi davanti uno che non parla, è deprimente :-)”

    per quanto mi riguarda con chi conosco faccio un trashtalking allucinante(in senso buono, ovvero si crea una atmosfera rilassante dove scherziamo tra noi, anche se rimango concentrato) mentre con chi non conosco parlo lo stesso, se poi vedo che anche il mio oppo è simpatico no problem, se invece è uno di quelli che piange tutto il tempo, non sa giocare e magari scula anche come un drago,credendosi chissà chi solo perchè pesca tutto quello che gli serve , bhe di oppo cosi ne ho incontrati pochi , ma son sempre partite bruttissime, sia che vinca che perda.

  21. netfasto

    [quote name=”pacoso90″]
    per quanto mi riguarda con chi conosco faccio un trashtalking allucinante(in senso buono, ovvero si crea una atmosfera rilassante dove scherziamo tra noi, anche se rimango concentrato)[/quote]

    Dove gioco io ogni settimana il trashtalking è il nostro mantra, direi che facciamo un bel po’ di casino, del tipo trashtalking da un giocatore di un tavolo nei confronti di uno che sta in un altro tavolo; ovviamente siamo tutti amici e i “nuovi” si adattano abbastanza in fretta. A pensarci bene è anche un’ottima scuola. Riuscire a mantenere la concentrazione in un chiasso sfrenato è puro allenamento cerebrale ;-). Guardando dall’esterno poi, è abbastanza appagante scoprire nei tornei importanti, quanto i tuoi amici (e quindi, forse anche tu)riescano a trasformarsi in ottimi giocatori, seri precisi. La verità credo è che alla fine fai una continua esperienza, anche quando giochi for fun.

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