Ciao a tutti i lettori di lettori di Metagame. Sono Matteo Parisi, fresco reduce da un quanto mai inaspettato piazzamento in Top 8 al PTQ Torino. Ma dato che credo che a nessuno interessi sapere se mi sono legato le scarpe prima di uscire quella mattina o se al quinto turno del secondo game del quarto round ho topdeckato la landa per fare criptico (e d’altra parte non mi ricordo assolutamente i mille dettagli dei 9 turni.) sono qui per parlarvi del deck che ho giocato: RUG Delver.
PERCHÉ RUG DELVER?
Per rispondere a questa domanda devo ripercorrere velocemente il percorso che mi ha portato a questa scelta.
Per iniziare vi rivelerò che non sono un grande fan del modern e più in generale dei formati eternal (non me ne vogliate, ma dopo un po’ vorrei un deck nuovo da giocare). Non riuscivo a trovare un deck che mi divertisse o cui mi sentissi a mio agio. I deck considerati tier 1 mi attirano poco, montare un rogue in un formato così sano rischia di essere un impresa lunga, dispendiosa e difficile… e il deck che ho a disposizione –UWR Geist- mi sembra essere piazzato ogni giorno peggio (anche se questa è forse solo una mia impressione). Di contro bruciarmi un’intera stagione di PTQ non è un’opzione valida.
Mi torna alla mente che ho ancora montato un proxy del RUG Delver con cui De Rosa vinse, e Cammilluzzi fece Top8 al GP Torino 12:
RUG Delver by De Rosa & Cammilluzzi Winner & Top8 |
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Sideboard: | ||
[Modern Top8] Grand Prix Torino |
Il deck è molto bello, uno dei miei archetipi preferiti, aggro-control, gioca Delver of Secrets e Lightning Bolt, carte di cui sono innamorato e mi offre un terzo colore per sbizzarrirmi con un build personalizzata, che incidentalmente è il verde. E che ci piaccia o no, verde in modern vuol dire Tarmogoyf. Che desiderare di più?
60 Per iniziare (ovvero il Main Deck)
A inizio Marzo mi metto a lavorare su questo deck, cercando di personalizzarlo. Vorrei renderlo meno schiavo della varianza, più “fluido”, ovvero con meno carte pesanti, e magari anche più semplice da giocare. Alla fine grazie a diversi spunti io e il mio amico Marco Drakulic arriviamo a questa build:
RUG Delver by Matteo Parisi Top8 |
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Sideboard: | ||
[Modern Top8] PTQ – Chivasso – 15/Giu/2014 |
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4 Delver of Secrets: danno il nome al deck perchè ne rappresentano lo spirito. Una delle carte più aggro di sempre per giunta in blu, colore del controllo. La si ama o la si odia. Tanto, come una ragazzina viziata, si comporta come meglio crede (a meno che non abbiate gli strumenti educativi del legacy).
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4 Tarmogoyf: probabilmente la carta più forte disponibile in Modern. Di sicuro la più famosa. Ormai è ovunque. Aspetto da un momento all’altro l’arrivo di TarmoTron, TarmoAffo, InfectGoyf, TarmoFaeries ed Elfgoyf-combo. La mascotte di Gardaland è ovunque e spesso vince da sola. Per non giocarla bisogna essere pazzi o poveri.
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4 Snapcaster Mage: per flipparsi l’amico Delver of Secrets vuole che il deck sia pieno di instants e sorceries. E chi è il migliore amico di queste carte? Il maghetto che ti fa giocare tutto una seconda volta e che si presenta a metà dei piani dell’oppo! Anche lui una scelta obbligata.
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2 Vendilion Clique: di nuovo non stiamo inventando nulla. Una carta fortissima che ci fa vedere e danneggiare la mano dell’oppo, vola, picchia… No dai, non ho voglia di presentarvi una carta del 2008 che ha definito i formati da quando è uscita. Chiede 3 mana di cui 2 specifici ed è leggendaria, motivo per cui ci accontentiamo di 2 copie.
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4 Lightning Bolt: mi dispiace, ma credo che tutte le liste dovrebbero iniziare cosi. Non so che farci, mi viene naturale…
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2 Spell Snare: questa carta, a volte mi piace, a volte mi sembra davvero troppo limitata. Attualmente credo che il numero di target disponibili sia elevatissimo e che il loro livello medio sia molto alto. Io non ho avuto il coraggio di metterne più di 2, per via della condizionalità. Questa scelta può essere rivista in base al metagame che prevedete, ma non credo si possano tagliare del tutto.
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3 Mana Leak: dopo un po’ diventano inutili, ma a quel punto la partita dovrebbe essere già segnata in qualche modo. Nel nostro piano tempo è un counter più che funzionale. E’ una delle carte che gioco in 3 copie per ridurre la varianza, puntando più sulla regolarità che sulla flessibilità.
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2 Izzet Charm: la duttilità della carta la rende perfetta per questo deck. Gli effetti sono tutti in linea con quello che il deck vorrebbe fare. Countera, rimuove piccole bestie fastidiose, ci permette di fare card selection, mentre riempie il cimitero per il Tarmogoyf. Fantastica. Gli effetti, situazionali, e il doppio mana specifico, mi convincono a non superare le 2 copie.
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2 Simic Charm: la carta pazza! Messa all’inizio quasi per scherzo è diventata una delle carte che meglio si integrano con il resto del mazzo.
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3 Electrolyze: 2 danni suddivisi e ciclo. Nel metagame attuale ci sono molte occasioni in cui si traduce in “2 per 1” o “3 per 1”. In certe situazioni è quasi una carta broken (Affo, Pod, UR delver), nelle altre ha comunque il pregio di ciclarsi, e come detto è una cosa fondamentale in un mazzo che non può permettersi di avere la mano vuota.
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2 Cryptic Command: quasi una finisher, in molte situazioni è in grado di capovolgere il risultato di una partita a nostro favore o di chiuderla una volta per tutte. Il costo e i mana specifici sono gli unici motivi per non giocarne 12. Cercate di non sottovalutare la forza dell’effetto “Boomerang” e di ricordarvi che pescare non è necessariamente sempre la scelta giusta.
Terre: 21 terre, di cui 8 fetch, non sono tante. Spesso dobbiamo giocare con 4-5 terre e dobbiamo farcele bastare. Questo mi ha spinto molto verso l’abbassare i cmc medi rispetto a liste più diffuse e blasonate di RUG Delver.
1 Forest
5 Island
4 Misty Rainforest
1 Mountain
4 Scalding Tarn
2 Steam Vents
1 Stomping Ground
1 Sulfur Falls
Questa composizione è molto vicina a quella originale studiata per le 2 Vedalken Shackles di main e 3 Blood Moon in side (anche se queste due carte… non le giochiamo).
15 ancore di salvezza (ovvero la sideboard)
Prima di andare ad analizzare le carte presenti nella nostra side vi farò un’altra confidenza: forse la sideboard poteva essere strutturata diversamente. Se vi aspettate di incontrare tanti Tron e tanti UWR forse un pensierino alle Blood Moon lo farei. Probabilmente nell’ultimo PTQ le avrei portate dentro solo 2 volte su 9 turni, quindi non so davvero se valga la pena o no di occupare ancora quei 3 slot della side. Sono stato indeciso fino all’ultimo momento: avevo le carte con me, ma ho deciso di non aggiungerle prima di consegnare la lista. Vediamo la side nel dettaglio:
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2 Ancient Grudge: credo che si commentino da sole: hate contro gli artefatti che siano di Affo o di altri deck sotto forma di Spellskite, Batterskull o Vedalken Shackles. Ammetto che ho pensato per un po’ di sostituirli con 2 Destructive Revelry, ma la necessità dei 2 mana specifici della Destructive Revelry e la recursività built-in dei Ancient Grudge che hanno me li hanno fatti preferire. Destructive Revelry rimane una bella carta di piu ampio respiro e penso che potrei darle una chance in futuro.
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2 Combust: davvero troppi i target per non portare 2 combust in side. Non credo ci sia nulla da aggiungere.
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2 Counterflux: ci sono diversi deck che la patiscono molto e ci sono spell che non vogliamo davvero che si risolvano. 2 di questi nella side ci faranno affrontare la giornata in maniera più rilassata.
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2 Grim Lavamancer: presi pari pari dalla side del RUG Delver di Portaro. Pensavo fossero solo belli e invece hanno vinto diversi match da soli. Imprescindibili.
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2 Huntmaster of the Fells: ci sono probabilmente un paio di match-up in cui sono forti. Ma quando li porto dentro dalla side non si fanno mai pescare. Quindi li ho provati pochissimo. Se dovessi tagliare per rimettere le Blood Moon probabilmente sarebbero i primi candidati al taglio.
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1 Spell Pierce: ci sono occasioni in cui vorrei che il deck fosse più reattivo. Genericamente quando siamo on the draw.
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3 Threads of Disloyalty: Spell Snare è prevenire. Questo è curare. La nostra migliore amica in tutte le Tarmo-War.
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1 Banefire: carta pazza #2. Questa ha fatto storcere il naso a molti: è una carta top deck contro i control a base blu. Se ci aspettiamo che la partita vada per le lunghe e finisca al top deck questa potrebbe essere una soluzione. Sarò sincero la sto provando, quindi non so ancora valutarla appieno. Probabilmente questo slot si può usare per una carta più versatile.
Come si usa questa roba?
Vi aggiungo un rapida guida alla side. Si tratta solo di linee guida, siate flessibili a seconda delle situazioni.
Jund
+3 Threads of Disloyalty, +2 Huntmaster of the Fells
-2 Izzet Charm, -3 Remand
UWR
+1 Banefire, +2 Counterflux, +1 Spell Pierce, +2 Combust, +2 Huntmaster of the Fells
-2 Spell Snare, -4 Lightning Bolt, -2 Electrolyze
Tron
+2 Counterflux, +2 Ancient Grudge
-2 Mana Leak, -2 Spell Snare
Affinity
+2 Ancient Grudge, +2 Grim Lavamancer
-3 Remand, -1 Cryptic Command
Pod Melira
+2 Ancient Grudge, +2 Grim Lavamancer
-2 Spell Snare, -2 Remand
Kiki-Pod
+2 Ancient Grudge, +2 Combust
-2 Spell Snare, -2 Remand
Tarmo Twin
+2 Threads of Disloyalty, +2 Combust, +1 Ancient Grudge
-2 Izzet Charm, -2 Electrolyze, -1 Remand
Scapeshift
+2 Counterflux, +1 Spell Pierce, +1 Ancient Grudge
-2 Simic Charm, -2 Lightning Bolt
Infect
+2 Grim Lavamancer
-2 Spell Snare
Merfolk
+2 Grim Lavamancer, +2 Combust, +2 Ancient Grudge, +2 Threads of Disloyalty
-3 Remand, -3 Mana Leak, -2 Vendilion Clique
Storm
+2 Counterflux, +1 Spell Pierce
-2 Simic Charm, -1 Lightning Bolt
Grandi assenti
E’ il caso di parlare un momento delle carte che non hanno trovato spazio. Partiamo dalle Vedalken Shackles: sono sicuramente fortissime e se fossi sicuro che il field avesse pochi Abrupt Decay sarei disposto a a pensarci su. Ma credo che il numero di Jund e BG sia ancora elevatissimo e che Abrupt Decay sia una di quelle staples di cui bisogna per forza tenere conto. Per ora meglio Simic Charm per quanto mi riguarda. Inoltre togliere le Vedalken Shackles rende il mazzo più leggero e più facile da giocare. Le Blood Moon rimangono nella panchina allargata, ne abbiamo già parlato: le valuterò di volta in volta. Thrun, the Last Troll mi ha tentato molto visto che può vincere da solo contro alcuni MU, ma ho preferito non complicare alcune partite con quel doppio mana verde. Anche per lui valuterò di volta in volta. Spellskite invece mi è mancato molto: ero abituato ad averlo in side e a portarlo spesso. Cercherò di trovargli un posto. Stesso discorso per gli Engineered Explosives. Sono abituato ad averli sempre e un posto lo meritano.
In definitiva, è il mazzo per voi?
Se l’idea di un deck tricolor aggro-control vi alletta, io posso garantire che tra la sua esplosività, i cambi di passo e i funambolismi… questo deck è davvero molto divertente. Se siete alla ricerca di un deck da giocare in modern o semplicemente volete provare un deck leggermente diverso dai soliti noti, dategli una possibilità.
Visto che ne ho l’occasione vorrei ringraziare tutto il mio team (il simpatico Team Zero che sta iniziando a macinare risultati notevoli) perché lo sappiamo tutti quanto Magic sia costoso in termini di tempo, denaro ed energie, e senza il mio team credo che avrei già gettato la spugna e mi divertirei la metà. Grazie Ragazzi!
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Autore: Matteo Parisi
Revisione: Jimmy Caroli & Diablo
Foto: Alessandra Farina
Grande Matte! Complimenti!
Bell’articolo! Tanti Complimenti! 🙂
Ciao da Fabio e dalla [Carta]mangusta agile[/Carta] di Canadian 😉
Uno dei report non solo più interessanti, ma soprattutto meglio scritti che abbia mai letto su Metagame, a dimostrazione del fatto che quando si vuole produrre un buon articolo su questo gioco, la proprietà di linguaggio è importante tanto quanto la conoscenza del gioco stesso.
Detto questo, il “vero” RUG Delver è la versione Legacy 😛 …lì sì che il Delver flippa sul serio 😀