kom winner_grixis_shadowArticolo di Axel Visani

Magic è un gioco strano. Quattro mesi fa, al King of Modern Firenze, raggiungevo contemporaneamente il punto più alto e quello più basso della mia breve carriera di giocatore: una finale conquistata, e poco dopo persa per triplo warning dovuto ad un misto di stanchezza e pressione, mi portava a ripromettere a me stesso di non giocare più competitivamente, e di riportare Magic a quel livello di passatempo casuale a cui avevo iniziato da ragazzino ai tempi di Odissea.

Si sa però che le abitudini sono dure a morire, e appena scoperto che il successivo King of Modern si sarebbe svolto a Bologna, a due passi da casa mia, la mia partecipazione non era minimamente in dubbio. Questa volta però, mi ripromisi, ci sarei andato unicamente con lo scopo di divertirmi: niente preparazioni ossessive, niente ansia o pressione. Per scegliere il mazzo decisi quindi di seguire tre criteri severissimi:

  • Doveva essere competitivo
  • Doveva essere divertente
  • Doveva avere una totale mancanza di trigger o abilità statiche strane che mi portassero a commettere errori demenziali (gioco kruphix, giro fetch, la gioco, sfetcho, vai. Ah no aspetta mi son dimenticato di girar- WARNING)

La scelta finale si divideva quindi fra Grixis Shadow, un ottimo mazzo, sicuramente divertente da giocare, ma un po’ in declino a causa della rivoluzione del meta attorno ad esso, e Traverse Shadow, un mazzo leggermente meno divertente ma estremamente consistente, e soprattutto con una percentuale di successo mostruosa al recente Pro Tour Rivals of Ixalan. Quale scegliere? Ah no, aspetta, ma dopo sette ore di gioco chi si ricorda di pescare di Mishra’s Bauble in upkeep? Sicuramente non io. E Grixis Shadow sia.

IL MAZZO

Grixis Death’s Shadow by Axel Visani
Winner
 
 
[Modern Top 8] King of Modern – Bologna – 11/Feb/2018
ndr.
Details
Main Deck: 60
Sideboard: 15

Grixis Shadow è un mazzo ormai estremamente standardizzato, anche se mantiene alcune possibilità di scelta fra maindeck e sideboard.

CREATURE

  • – 4 Death’s Shadow: poco da dire, danno il nome al mazzo.
  • – 4 Street Wraith: obbligatori maindeck, assottigliano il mazzo, accelerano i nostri ciccioni con Delve e ingrossano le Shadow. Spesso però fra i primi ad essere sfoltiti post side.
  • – 4 Snapcaster Mage: per quanto sembrino troppo forti per essere tagliati, essendo questo un mazzo che opera con molto poco mana, si è aperto un legittimo dibattito sulla possibilità di ridurre il loro numero a tre, o al contrario di mantenere il playset e tagliare un Kolaghan’s Command dal maindeck. Io sono decisamente del secondo partito.
  • – 4 Ciccioni con Delve: anche in questo caso, sia Tasigur, the Golden Fang che Gurmag Angler hanno i loro vantaggi e svantaggi. Mentre il primo può dare un (seppur molto raro) vantaggio nel late game o nei match di attrito, il secondo ha senza dubbio l’upside di dare un turno in meno di clock ad un avversario dai 17 punti vita in su, e di uccidere un Tarmogoyf 4/5. La vera forza di Tasigur, però, sta nella maggiore consistenza con la quale questo può essere castato di secondo turno: basteranno infatti doppia fetch, spell di primo e uno Street Wraith per giocare il banana king di secondo, mentre la Rana passa necessariamente per un Thought Scour o un doppio Street Wraith per essere calata prima del terzo turno. Alla luce di queste considerazioni, il numero ottimale per me è 2 di entrambe le carte.

Uno Snapcaster Mage e una o due Creature con Delve possono essere sidate out in caso si preveda un graveyard hate molto intenso (senza l’aiuto del cimitero Gurmag Angler non è nemmeno castabile dal nostro mazzo, visto che giochiamo solo sei terre che danno effettivamente mana) o in caso di match up estremamente veloci.

SPELL

  • – 4 Opt: preferite a Serum Visions in quanto instant, danno un bersaglio in più e più efficiente di Thought Scour in caso si sia rimasti aperti per un counter e si voglia flashare uno Snapcaster Mage, e permettono un minimo di selezione sulla prima carta che si pesca in late game, cosa che Serum non dà.
  • – 4 Thought Scour: accelerano i nostri delvanti, danno bersagli a Snapcaster per il flashback, ti pelano nel cimitero la Death’s Shadow che avresti pescato il turno dopo, facendoti piangere in aramaico. In caso di comparsa di un eventuale miracles in modern dopo l’unban di Jace, The Mind Sculptor, potrebbero eventualmente essere usate anche sull’avversario. Alcune copie possono essere sidate out in caso di graveyard hate, o in presenza di carte più efficienti nel sideboard.
  • – 4 Fatal Push: la nostra removal migliore, si sidano out in assenza di bersagli.
  • – 4 Thoughtseize + 2 Inquisition of Kozilek: pacchetto standard di 6 scartini. C’è molto dibattito sul loro utilizzo post side nel mirror e nei match di attrito contro mazzi a base BG. Io personalmente sono della corrente pro – side out, soprattutto se on the draw: per quanto gli scartini siano una delle migliori giocate possibili nel primo turno, sono generalmente un pessimo topdeck nel late game, e in un mazzo che prevalentemente scambia risorse 1 per 1, e che spesso perde da solo per flood, aumentare il numero di pescate morte al topdeck non è ideale. Personalmente, tutte le volte che al King of Modern ho optato per l’eliminazione degli scartini post side, la scelta ha sempre pagato.
  • – 4 Stubborn Denial: carta fortissima, soprattutto in un meta pieno di mazzi come Tron classico, che risolvono una grossa threat non creatura a turno (Wurmcoil Engine meglio scartarli subito o preparare i fazzoletti), oppure contro cui si può fare un piano di denial scartando le carte che accelerano la ricerca del trittico e counterando le restanti. Tron a parte, resta una carta forte maindeck in molti match up, e, quando inutile o subottimale, la si può sempre spostare nel sideboard.
  • – 2 Dismember: aggiunta recente del mazzo, in ballottaggio con Terminate. Per me resta più forte: accelera mostruosamente le Shadow, toglie praticamente tutto (e quello che non toglie ci ucciderebbe comunque, vedi Primeval Titan, Wurmcoil Engine), rimane flessibile in quanto ci permette di scegliere quanto pagare sia di mana che di vita. Non più di due copie perché quando ci si trova con i punti vita molto bassi rischia di essere ingiocabile per un solo mana, e quindi anche difficilmente rigiocabile di Snapcaster Mage. Ricordare che dagli 11 PV in giù può essere usata a fine turno avversario su una nostra stessa Shadow per ingrossarla senza ucciderla.
  • – 2 Temur Battle Rage: sì, al topdeck a board vuoto o con uno Snapcaster Mage in campo sono una disgrazia, però aiutano spesso a chiudere in anticipo le partite contro combo, mazzi veloci in generale, e mazzi che mettono molti piccoli bloccanti o creature con protezione (ciao Etched Champion e Mirran Crusader).

17 O 18 TERRE?

Il problema principale di Grixis Shadow è la sua innata tendenza a perdere male in caso di mana flood. I peschini a nostra disposizione non offrono una vera e propria card selection, e capita spesso che con un Opt si metta in fondo una terra solo per pescarne un’altra, o che Thought Scour metta nel cimitero Shadow e Kolaghan’s per poi farti pescare un Polluted Delta. Per questo motivo, mi sono reso conto dopo un po’ di testing che effettivamente togliere una delle 12 fetch (e per la precisione una di quelle senza il nero) non pesa quasi per nulla in termini di rischio di mana screw, mentre dà un piccolo vantaggio contro il flood. A questo punto restava da decidere quale carta aggiungere come sessantesima. Le 17 terre e il quarto Snapcaster Mage spingevano verso una soluzione economica, e piuttosto che un Terminate o un Kolaghan’s Command, ho scelto di mettere la settima rimozione a costo 1, una rimozione ormai un po’ uscita dalle liste più recenti e quindi inaspettata, ma al tempo stesso efficace e in grado di dare quei pochi danni di reach in più in caso servissero: Lightning Bolt, rigorosamente a bordo bianco perché sono una persona orribile.

SIDEBOARD

  • – 2 Ceremonious Rejection: contro artefatti e colorless (Tron, Affinity, Lantern, Eldrazi, ecc).
  • – 1 Disdainful Stroke: fra i suoi bersagli troviamo mezzo Tron, Scapeshift, Primeval Titan, Gifts Ungiven, Collected Company, Ad Nauseam, Eldrazi vari e chi più ne ha più ne metta.
  • – 3 Rimozioni multiple: le scelte qui sono diverse, io ho optato per le prime tre:
  • Engineered Explosives: la più versatile
  • Kozilek’s Return: instant speed, poco mana intensive, uccide anche l’Etched Champion grazie all’essere incolore (e non è poco)
  • Izzet Staticaster: la miglior risposta a uno dei nostri peggiori nemici aka Lingering Souls, ma utile in generale contro creature con 1 di costituzione (Young Pyromancer e i suoi token, Death and Taxes, ecc)

Altre rimozioni di massa: Anger of the Gods, Flaying Tendrils. Hanno entrambe il vantaggio di esiliare, rendendole forti contro mazzi recursivi dal cimitero e contro la fastidiosissima Voice of Resurgence e creature simili. Sono entrambe però, Anger soprattutto, piuttosto mana intensive, e nessuna delle due a velocità instant.

  • – 2 Kolaghan’s Command: carta fortissima, ma un po’ troppo pesante maindeck. Nei match up giusti (artefatti, attrito, mirror, ecc.) entra e fa la diffrenza.
  • – Pacchetto Liliane: 2 Liliana of the Veil + 1 Liliana, the Last Hope. Poco da dire, presenza fissa nel sideboard.
  • – 2 Collective Brutality: coltellino svizzero removal + scarto + drain, quando ci servono scarti aggiuntivi, contro mazzi CoCo, Burn, ecc.
  • – 2 slot variabili: qui prevalentemente la scelta è fra Young Pyromancer e due carte di graveyard hate. Alcuni preferiscono evitare del tutto l’hate contro il cimitero, essendo comunque brutti match up contro i quali due sole carte di side fanno poco. Io, al contrario, ho optato per una carta non efficacissima sulla quantità, ma di qualità e versatile, che può permetterci di perdere diversi punti vita, ed essere giocata e poi flashbackata con Snap per soli due mana: Surgical Extraction.

In conclusione: il mazzo richiede una serie di decisioni non facili: mulligan, primo turno, una gestione corretta dei punti vita, come e cosa sfetchare in certe situazioni, ma se imparato a pilotare adeguatamente è senza dubbio uno dei più divertenti e rewarding del panorama modern pre unban.
(Per chi fosse interessato ad approfondire la tattica del mazzo, la gestione del primo turno, l’utilizzo di Street Wraith, invito a leggere articoli come quello su Channel Fireball di Paulo Vitor Damo Da Rosa, per quanto il mazzo al tempo fosse un po’ diverso da quello attuale)

Il Torneo

Arrivo sul posto, e comincio subito a fare delle partite di testing, perdendole tutte in maniera atroce: il mazzo o va in screw, o in flood, o sono costretto a dei mulligan a quattro: “Bene, così statisticamente finisco la sfiga adesso e non mi si inchioda dopo quando conta.”. Andrà più o meno così.

Poco dopo inizia il torneo, siamo 128, quindi saranno 7 turni di svizzera più top 8.

Turno 1 – Jund (2-1, Totale 1-0)
E un Jund full foil, ci terrei a specificare. Ci giochiamo una bella partita interattiva in un clima amichevole, decisa un po’ dai rispettivi flood e screw, anche se c’è da dire che in una partita con scambio di risorse generalmente 1 per 1, giocando 17 terre contro 24 e avendo una maggiore selezione carte, Shadow corre un rischio minore di perdere per colpa delle terre.

Turno 2 – Affinity, Gianmaria Ruggiu (2-1, Totale 2-0)
Vedo che è affinity, e ho appena il tempo di ca@#[]§i addosso prima di perdere malamente, tritato da un doppio Arcbound Ravager, dopo aver fintato un Fulmine/Stubborn Denial che non avevo in mano.
In G2 lui ha una mano molto forte, ma la sviluppa lentamente causa due sole fonti di mana, dandomi il tempo di chiuderla prima, mentre in G3 apro una mano piena di risposte e riesco a portarla a casa. Kolaghan’s Command e Kozilek’s Return protagonisti attesi del match up non deludono. Complimenti davvero anche al mio avversario, che oltre ad essere fortissimo si è dimostrato una delle persone più sportive incontrate ad un torneo.

Turno 3 – Skred (2-0, Totale 3-0)
Anche qui un avversario molto alla mano, ma una mazzo che onestamente non mi aspettavo. Nonostante questo, la giusta combinazione di scarti più counter, le poche minacce presentate da Skred come mazzo, e una Engineered Explosives covata fino al momento giusto che toglie due lune mi aiutano a portarla a casa.

Turno 4 – 4C Zoo, Lorenzo Barnini (0-2, Totale 3-1)
Ricordo solo di essere stato malamente abusato da un Mirran Crusader nella prima, e da DUE Mirran Crusader nella seconda. Only sad reactions :’(
Verso questo punto del torneo, avevo cominciato ad accumulare una lista imbarazzante di riti scaramantici, che sarebbe solo andata aumentando e peggiorando: scrivere solo con una penna rosa prestata da Max, non buttare le bottigliette d’acqua, andare in bagno dopo ogni turno, prendere il sapone solo con la sinistra, eccetera.

Turno 5 – Living End (2-0, Totale 4-1)
Ha una prima partita molto sfortunata in cui mulliga a 4. In G2, probabilmente preoccupato per il mulligan precedente, decide di tenere una mano da 6, senza terre ma con una leyline of the void, che ovviamente non riuscirà a sviluppare in tempo.
Sono ormai in balìa della scaramanzia più becera: lanciare i dadi sempre per primo con la mano destra, tagliare il mazzo dell’avversario con la sinistra. Sale l’autismo.

Turno 6 – BG Traverse Shadow (2-0, Totale 5-1)
Vinco un match up favorevole grazie alla mia maggiore possibilità di fare 2×1 pre e post side.

Turno 7 – Tron (2-1, Totale 6-1)
Per entrare in top dobbiamo giocarcela. Perdo una partita in flood, bluffando l’impossibile e provando un improbabile piano beatdown di Snapcaster Mage, ma alla fine devo arrendermi con una terra e due battlerage in mano, mentre le altre due le vinco con il classico mix di scartini, counter e pressione.

Top 8 – Tron, Damiano De Angeli (2-0)
Le partite contro Tron prevalentemente si dividono in due: quelle in cui l’avversario ha poche minacce, per cui gli si permette di accelerare e si tengono scarti e counter per i vari Karn, Ugin, Wurmcoil e Oblivion Stone, e quelle in cui l’avversario non ha una mano fluida, in cui si cerca di negargli o rallentargli l’accesso al trittico, mentre ombre, rane e banane finiscono il lavoro. Se il turno precedente era stato un misto delle due categorie, in questo match sarà il secondo tipo di partita a portarmi a vincere. In G1 il mio oppo ha un mulligan sfortunato con un brutta mano, e rimarrà in mana screw, mentre in G2 una combinazione di scartini più una minaccia di creatura con Delve (che non avevo) a cimitero pieno di secondo turno, lo obbligheranno di terzo a perdere un turno nello sviluppo della sua manabase per sacrificare uno Scavenger Grounds, rallentandolo abbastanza da permettermi di portarla a casa.

A questo punto, con tutti stanchi dopo 8 ore di torneo, decidiamo di splittare il premio fra la top4, e io e Francesco Savarese rimaniamo a giocarci il titolo: per la gloria, e io anche per evitare di diventare la Juventus del King of Magic e perdere la seconda finale consecutiva.

Final Boss – Francesco Savarese, Ad Nauseam

G1: Apro la prima mano: zero terre. Vabbè ho già mulligato altre volte, che vuoi che sia, peschiamo 6. Zero terre di nuovo. Cos’è quella cosa sulle mie guance? Niente, sta piovendo. Ok, tengo a 5. Una mano orribile: terra, Shadow, Thought Scour, Lightning Bolt, Dismember. Scry sotto, vai. In tre turni mi fa terra Lotus Bloom, terra Pentad Prism, Phyrexian Unlife. Cos’è quella cos- STA PIOVENDO MOLTO FORTE, OK? Poi però lui arriva ai fatidici cinque mana non scomba. Io intanto, come un disperato, mi sparo Bolt in faccia e Dismember sulla mia Shadow, e comincio piano piano a creare una pressione e ricostruirmi una mano. Alla fine, nonostante una opening hand che accelerava perfettamente, non troverà mai Ad Nauseam, e dopo due Angel’s Grace riuscirò a vincerla.

G2: Dopo essersi preso una vacanza in G1, il mazzo decide di tornare a fare il suo dovere in G2, e mi presenta una mano con tutti i crismi. Giochiamo una partita conservativa, io che cerco di combinare un’onesta pressione sul board al tenermi aperto per i due (e poi tre) Stubborn Denial che ho in mano, lui, protetto da Leyline, che aspetta il mio minimo errore per carbonizzarmi con un Lightning Storm. Arriviamo allo showdown fatidico: io lo attacco per danni letali, lui è costretto ad un’Angel’s Grace e gioca Ad Nauseam. Counter. Spoils of the Vault in riposta. Altro counter e Surgical su Ad Nauseam. Poco dopo arriviamo alla situazione in cui io ho tre creature sul board, in mano Stubborn Denial e Kolaghan’s Command. Gioca Angel’s Grace, stappa, ora ha sette mana e una carta in mano. Posso morire solo da Grave Titan più la terza Angel’s Grace. Pesca. Gioca Grave Titan. Bagno di sudore. Tempio tappato, vai. E Kolaghan’s Command su uno dei token la porta a casa. Non posso sottolineare a sufficienza quanto Francesco sia stato un ottimo avversario in una bellissima finale, giocata da amici e non, come purtroppo capita troppo spesso, in un clima di ostilità e nervosismo.

axel visaniFinisce così un evento bellissimo, organizzato alla perfezione dai ragazzi del Magic Store, e giocato tutto in un clima sereno e di divertimento, come dovrebbe essere un torneo di Magic. E a me rimane la grandissima soddisfazione, dopo una finale persa male per colpa della mia stessa ansia e stupidità, di essermi riscattato alla prima occasione. Se me l’avessero detto non ci avrei creduto, ma, come dicevo all’inizio, Magic è un gioco strano.

E per ultimi, un po’ di ringraziamenti (sarà un tl:dr, saltateli pure). Grazie:

  • – A voi di Metagame, per avermi dato l’opportunità di scrivere questo report.
  • – A Enri e Mugno del Magic Store, e a tutti gli organizzatori per il torneo davvero bello e divertente. Sarò di parte, ma per me il King of Magic è il migliore.
  • – Ai miei avversari e ai Judges, tutti simpatici e alla mano, è stato bello giocare con voi.
  • – A Max, Pier, Fusco, e tutti i membri del Team 02 DROP. La prossima volta tutti coi fenicotteri in testa.
  • – A Confo, Giorgio, Rave e Vigno, grazie a cui ho ricominciato a giocare, compagni di mille tornei in cantina e dei peggiori Palta Cube.
  • – Allo Sponsor Segreto che mi ha aiutato a completare il mazzo, perché “non si vince Wimbledon con una racchetta da Ping Pong”.
  • – E per ultimo a Devin, con cui ho iniziato a giocare quando eravamo bambini, e che sono sicuro che ancora oggi sarebbe il più forte giocatore di Sparo del mondo.

Alla prossima!

Axel

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3 Comments

  1. wildnactal

    bravo ottima recensione, è bello quello che hai detto, vincere un torneo usando il mazzo che più ci piace senza ore di testing assurdo. io l’ ovino di settembre l’ho vinto così, con il mio naya company. purtroppo nel mio negozio è presente gente esaltata che ti sfotte perché non sai giocare, un postaccio sconsigliato a chiunque se ai è da soli.

  2. arngothia

    È stato molto piacevole leggere la tua avventura! Grande e complimenti per il risultato!!

  3. Axel

    Grazie mille ragazzi!

    E @wildnacatl, d’accordissimo con te. Il testing ci sta ed è giusto, ma una preparazione troppo ossessiva a volte può anche togliere flessibilità a come si gioca una partita.

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