pauper uw_revoltArticolo di Roberto Joekid67 Bernocco

Bentrovati, lettori di Metagame! Rieccomi qui, tra le pagine di questo portale, per parlarvi di una nuova idea, raccolta in rete e rielaborata sul campo, per mazzo che utilizza una delle combinazioni colori più forti di tutto Magic: parliamo di archetipo a base Izzet mana ur.

Già i più smaliziati cominceranno a rimuginare, immaginando che voglia realizzare un Primer su un Delver Deck. Niente di tutto questo, cari lettori, qui vorrei mostrarvi qualcosa di poco noto, di strano e chissà, con del potenziale. Insomma un’idea malsana, di quelle che l’avversario non riuscirà a capire bene cosa stia affrontando fino all’arrivo, inevitabile, della chiusura e della sconfitta e sarà costretto a rifarsi al Game 2.

In realtà questa idea viene mutuata da un altro archetipo, basato su Pieces of the Puzzle e su una predominanza di spell, che usava come possibile chiusura Flurry of Horns e i botti che il rosso red forniva in dote al mazzo. Un Izzet mana ur Control, in buona sostanza, che impediva all’avversario di sviluppare il suo board, chiudendolo in un angolo e picchiandolo con delle pedine Minotauro con rapidità. Benché l’archetipo potesse avere sulla carta del potenziale, alla fine risulta spesso poco incisivo o soccombeva a minacce troppo grosse da poter essere contrastate in tempo e con efficacia, con risultati chiaramente poco consistenti. In aiuto però di questa impostazione, arriva un approccio un po’ diverso: e se invece di due pedine ne produciamo tre? Scherzi a parte, ora vi mostro una lista tipo e cominciamo a parlare su serio di questa idea:

UR Revolt by Joekid67
Pauper Deck
ndr.
Details
Main Deck: 63
Sideboard: 15

ANALISI

Il mazzo è di fatto per la quasi totalità composto di spell di vario genere e ha solo una creatura, perfetta per effettuare card selection in un archetipo di questo tipo: Augur of Bolas. La ristampa a comune in Modern Master 2017, ci permette di accedere a un buon parante a costo 1 blue che nella giusta shell permette, come in questo caso, di pescare almeno una magia, tra le prime tre carte del grimorio.

Il resto del mazzo ruota attorno a due carte che, se ben supportate, possono risultare letali: Rites of Initiation e Thatcher Revolt.

  • Rites of Initiation, stampata per la prima volta nell’espansione Odissea, è una carta che si vede di tanto in tanto nei mazzi Pedine, dove la sua meccanica viene usata principalmente per pompare le nostre piccole creature per un numero elevato di danni, in base a quante carte decideremo di scartare per l’attacco finale.
  • Thatcher Revolt fornisce 3 pedine rapide, perfette per essere pompate a dovere da Rites of Initiation per 21 o più danni letali. Certo, direte voi, tu la fai facile, questo è Fantamagic! (no, non è una lega speciale di Fantacalcio, ma ci siamo capiti…). Dipende. Non è chiaramente un’impresa facile, l’avversario non vi starà certo a guardare imbambolato che voi lo attacchiate con 3 pedine con gli steroidi, ma se avrete la pazienza di seguire la mia esposizione, forse comincerete ad intravedere il senso dell’archetipo.

Perché il nostro folle piano funzioni abbiamo bisogno delle carte giuste per incastrare il tutto, quindi con il blu blue a nostra disposizione, iniziamo a scegliere le carte adatte per fare il card advantage e la card selection necessaria.

Preordain, Pieces of the Puzzle e Deep Analysis sono le carte perfette per lo scopo, fornendo tutti gli effetti necessari per frugare nella cima del grimorio e aumentare il nostro vantaggio carte. Ma non basta, noi dobbiamo aumentarlo e di molto, se no cosa scarteremmo con Rites of Initiation? Qui ci viene in aiuto una delle carte più forti del formato per questo scopo: Gush. Giocata al momento giusto ci permette di avere un +3 carte in mano (2 Isole + 2 carte – Gush appena castato), perfette per essere scartate al momento giusto. Certo direte voi, hai gli strumenti per costruire e alimentare la tua combo malata, ma l’avversario sicuramente cercherà di giocare le sue spell, le sue creature, riempiendomi di paranti il board e non saremo mai in grado di far passare tutti i danni che vogliamo…

gush alteredVero, avete ragione, ma lasciatemi finire di spiegare l’archetipo, da bravi. A supporto di questo pacchetto di spell, utili per avviare la combo, ho inserito alcune carte interessanti, utili sia per pulire il campo dalle creature avversarie, sia per contrastare minacce specifiche, che potrebbero inficiare l’attacco.

Per cominciare abbiamo un po’ di spari a basso costo per le creature: Flame Slash (che potremmo anche sostituire con Skred, se abbiamo a disposizione le Terre base Innevate necessarie) e Lightning Bolt utili per contrastare le minacce a terra o per sparare qualche danno in faccia, nel caso non si presentino creature in campo. Come counter già di main abbiamo Arcane Denial e Prohibit (preferibile a Counterspell, per via della mana base Izzet mana ur), perfette per tenere a bada le brutte intenzioni dell’avversario se vuole contrastare le nostre giocate. Arcane Denial ci offre tra l’altro una mano a fornirci un’ulteriore carta, in linea con il piano di gioco. Il draw back di due carte all’avversario può essere un problema e va soppesato in base al meta che si pensa di incontrare (sostituendolo con Dispel o Negate se preferite).

Però noi vogliamo essere sicuri che le cose vadano per il verso giusto, già di main abbiamo altre due magie perfette per lo scopo: Gigadrowse e Swirling Sandstorm.

  • Gigadrowse è la nostra assicurazione ulteriore contro le creature ancora sopravvissute alla carneficina delle rimozioni, dove, banalmente tappandole, creiamo un corridoio perfetto per le nostre pedine infuriate. Volendo diventa anche un utile espediente per tappare le terre dell’avversario, rendendo sicuro da eventuali risposte, il nostro attacco letale.
  • Swirling Sandstorm è la nostra rimozione globale dei poveri, che con l’abilità soglia, facilmente raggiungibile dalle nostre magie nel cimitero, risolve la maggior parte delle minacce sul campo. Purtroppo non può nulla contro i volanti, ma a quello ci possono pensare gli spari di main o i rinforzi di side.

Un’ultima considerazione su due carte che ho aggiunto come ‘paracadute’ laddove il nostro piano principale subisse qualche intoppo: Desperate Ritual e Kaervek’s Torch. La prima ci offre un po’ di mana rosso in più, magari utile per lanciare la seconda grande abbastanza per chiudere la partita in barba a un counter lanciato in emergenza dall’avversario. Infine passiamo rapidamente alla mana base, strutturata per avere un buon quantitativo di blu blue, laddove diamo priorità alla manipolazione del mazzo e alla ricerca delle magie giuste per contrastare l’avversario.

CONSIGLI PER LA SIDEBOARD

I colori Izzet mana ur offrono una quantità di magie utili per contrastare quasi tutti gli archetipi presenti nel formato, sia sotto forma di creature sia, in generale, contro le minacce più ostiche. Pongo l’accento solo su un paio di scelte, dettate principalmente dalle esperienze accumulate finora.

  • Flaring Pain è perfetta per punire i prevent effect, presenti spesso negli archetipi a base verde green e bianca white. Valutate se aumentarne il numero, anche se, almeno in questo archetipo, ve ne basta uno lanciato al momento giusto.
  • Relic of Progenitus è l’unica risposta sensata all’abuso del cimitero, sopratutto verso Tron e in generale contro Pulse of Murasa, uno dei nostri talloni d’achille, se viene risolta più e più volte.

P.S.: Parlando del mazzo con Federico Fenix Santilli, è emersa l’idea per una variante nella sideboard a mio avviso interessante: una side trasformativa. Immaginate di inserire 4 Delver of Secrets, 4 Spellstutter Sprite e 4 Ninja of the Deep Hours per un ‘ritorno alle origini’ in G2/G3 volto a spiazzare così l’avversario. Si passerebbe così da un mazzo completamente diverso, in grado di mettere in difficoltà chiunque.

MATCHUP

Contrariamente a quanto possa sembrare a un primo acchito, questo non è propriamente un Combo Deck (all’inizio preso dalla foga, ci son cascato anche io). Questo mazzo va pilotato con molta arguzia e ogni giocata va pesata in prospettiva. Non abbiamo infinite risposte, ma diversi strumenti utili per fornire il maggior numero possibile di 2×1, aumentando il nostro vantaggio verso l’avversario. Poi, una volta ridotte al lumicino la presenza sul campo e/o il numero di carte in mano del nemico, ormai esanime, possiamo con calma impostare la nostra chiusura letale. Leggendo in quest’ottica l’archetipo vi accorgerete che non è impossibile portare a casa qualche soddisfazioni. Ricordate però che è un mazzo skill intensive e va pilotato con molta attenzione. Gli errori qui si pagano molto cari: un mana in meno al momento giusto, una risposta inattesa dall’avversario, un life gain di troppo, possono allontanarci definitivamente dalla vittoria. Quindi la parola d’ordine per questo mazzo è ‘parsimonia e prudenza’. E potrete gongolare, dopo aver sudato come veri eroi in battaglia, avendo preso dimestichezza con questo ‘folle’ piano di conquista.

IN ULTIMA ANALISI

Il mazzo sicuramente non è adatto ai neofiti del formato, ma può ripagare chi vuole qualcosa di nuovo con cui cimentarsi, una sfida per l’intelletto dove sviluppare il vostro acume tattico, a dispetto dei soliti archetipi ormai noti. I colori Izzet mana ur e in particolare il blu blue, per via della loro notorietà, sono sempre nell’occhio del ciclone, tra possibili ban e l’odio sistematico che gli avversari nutrono verso i ‘primi della classe’. Quindi non stupitevi che quando i vostri amici vi vedranno apparecchiare Montagne e Isole non possano che iniziare a odiarvi cordialmente. Se poi avrete la bravura di chiudergli in faccia a turno 4 con 3 pedine 7/1, beh allora vi sarete guadagnati il loro rispetto. Chiudo con una citazione dello stratega Sun Tzu: In ogni conflitto le manovre regolari portano allo scontro, e quelle imprevedibili alla vittoria.

Spero abbiate gradito questo mio nuovo sforzo, che ancora una volta ha voluto accompagnarvi verso lidi poco noti, tra le pieghe di un archetipo inusuale ma a mio avviso anche divertente. Perché il Pauper, in fondo, è anche questo, divertimento e imprevedibilità, più che vittoria a tutti i costi.

Stay Magic, Stay Pauper!
Roberto.

2 Comments

  1. Sebastiano Conio

    Che gioia I mazzi UR, nessuno li aspetta mai come sono davvero❤️

  2. Roberto Bernocco

    [quote name=”TuSeiRob”]Che gioia I mazzi UR, nessuno li aspetta mai come sono davvero❤️[/quote]
    😛

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