Buonsalve a tutti e bentornati su Metagame.it. Come avrete potuto notare, con questo nuovo set abbiamo evitato di fare una recensione delle nuove carte in ambiente Constructed, in quanto il ban di Felidar Guardian e l’arrivo di un set intero avrebbe sicuramente portato una grandissima ventata di novità nello standard del Pro Tour, come abbiamo potuto vedere durante il weekend scorso. Sul web prima del Pro Tour si poteva leggere come vi era una grandissima attesa per l’impatto che avrebbe potuto avere Amonkhet nel nuovo standard, posto anche il “buco” lasciato dal ban di Copycat.
Amonkhet infatti non ha deluso in questo senso, ma ha davvero soddisfatto le attese che erano state poste prima del PT stesso? Andiamo a vedere un po’ di carte che avevano tanta attesa e quello che è successo davvero.
Amonkhet Props
Assieme a tutto il pacchetto zombie che era stato sviluppato durante Zendikar parte 2 e grazie al Metallic Mimic di Aether Revolt, l’avvento di una nuova fonte di zombie nel formato ha portato ad un clamoroso ribaltone degli equilibri dello standard. Se prima dovevamo guardarci da una virtuale invasione di veicoli, adesso gli zombi si sono destati dal loro torpore e minacciano di non fermarsi dopo aver conquistato il Pro Tour nelle mani di Gerry Thompson. Dread Wanderer è, assieme a Cryptbreaker, il motore che fa funzionare il mazzo: un drop a 1 aggressivo che può continuamente tornare dal cimitero utilizzando il mana in eccesso è quello che serve ad un mazzo che punta a fare board velocemente per evitare di rimanere troppo indietro una volta subito uno sweeper. Dread Wanderer si configura come una staple del formato introdotta con Amonkhet, e sicuramente il tribale zombie era un mazzo già nei radar dei pro player per questo evento, tanto che su Magic Online era già uno dei mazzi più giocati. Aspettatevi tante paludi nelle prossime settimane.
Magma spray aveva ricevuto un ottimo hype durante la stagione di spoiler in quanto risposta definitiva a Scrapheap Scrounger, una delle carte più problematiche della scorsa stagione standard assieme alla combo di Saheeli. Tolta quest’ultima, l’avvento nel formato di un removal in grado di azzerare la recursione di creature dal cimitero aveva fatto sorridere e tirare un respiro di sollievo rispetto alla minaccia Mardu Vehicles. Tuttavia, Magma Spray risulta essere forte anche contro la carta citata in precedenza (Dread Wanderer) e, in generale, si profila come una ottima rimozione a costo contenuto per poter affrontare questo nuovo formato fortemente incentrato sull’aggressività. Magma Spray è quindi entrato a far parte di una altissima percentuale di liste di Temur Aetherworks (soprattutto di quelle che non hanno aggiunto alle loro file Chandra, Flamecaller) per cercare di togliere un po’ di pressione dal tavolo nelle prime fasi di gioco, quelle un po’ più critiche per il mazzo in questione. Magma Spray va quindi a soppiantare in toto Shock e ad affiancarsi a Harnessed Lightning e Fatal Push nel podio delle best spot removal del formato. Grasp of Darkness è relegata ai mazzi black based (ovvero solo a Zombies, visto che BG Delirium è caduto un po’ in picchiata stando al PT).
E chi l’avrebbe mai detto che il Daze ciclante sarebbe stato giocato e addirittura forte in questo formato? Censor si è invece rivelato un’arma fondamentale sia per consolidare l’early game di Temur Aetherwoks, in grado di neutralizzare minacce veloci ed in grado di mettere pressione al mazzo fin dai primi turni, sia di instillare quel dubbio psicologico che Daze ci ha insegnato fin da quando eravamo bambini, ci tappavamo out per fare la nostra bomba e le vedevamo counterata malamente. Censor inoltre offre duttilità in quando si cicla in late game, non diventando praticamente mai una carta morta in mano, dandogli un senso in tutte le fasi della partita. Peter Vieren è riuscito a fare 8-2 nella porzione di costruito del PT con un Control a base UR che sfruttava Censor, Magma Spray, una suite ampia di counter vari ed eventuali e i mai banali Torrential Gearhulk per chiudere le partite. Questa shell potrebbe avere molto successo nel formato se si riuscisse a sgrezzarla un po’ partendo da questa lista (comunque già molto performante) e mi aspetto che un hard control in grado di proporre sweeper efficienti e che ha accesso a permission e buoni spot removal possa essere una scelta corretta in un meta che si profila ambivalente rispetto a Aetherworks Marvel e Zombies.
Il classico incantesimo che dovrebbe essere forte solo in draft (“forte” in draft è un po’ riduttivo in effetti) trova ampio spazio in costruito, fino a riuscire a portarsi a casa addirittura il trofeo grazie alla massiccia presenza di zombie a disposizione nel formato. L’accoppiata vera di questo incantesimo, a parte con le varie bestiole prese singolarmente, è con Dark Salvation, in grado di fare sia board che rimozione in un colpo solo. Questo incantesimo è il top di curva del mazzo in questione e sicuramente è il proverbiale “nail in the coffin” (tradotto “la goccia che fa traboccare il vaso” rimanendo a tema proverbi), che se risolve anche con un board mediocre, è in grado di ribaltare completamente l’esito della partita, portando ben 6 power da solo e fornendo anche un corposo +1+1 a tutti gli zombi in campo. Pochi avrebbero azzardato la giocabilità di questo drop a 5 in costruito, e tanti ne sono rimasti sorpresi dalla effettiva forza ed efficacia nel mazzo apposito. Assieme alle paludi, è da tenere d’occhio in quanto inizieranno a vedersene tanti ai tavoli da gioco.
Altro incantesimo che si è visto giocare nei Marvel decks è Bounty of the Luxa. Questo incantesimo offre una doppia funzione al mazzo: in primis è una fonte di card draw, in grado di mantenere un afflusso di carte in mano al giocatore di Marvel in modo abbastanza costante. In seconda istanza funge da effetto ramp, andando a mitigare quegli scenari in cui invece di averli nel mazzo, gli Ulamog, the Ceaseless Hunger vanno ad affollare la mano del giocatore. Andando quindi a mettere una pezza a questa problematica del mazzo, Bounty of the Luxa svolge quindi un ottimo doppio lavoro per l’economia del mazzo: fornire strumenti di difesa o di energia grazie all’effetto di pescata, oppure dare il boost di mana necessario per lanciare Ulamog dalla mano. In un modo o nell’altro genera comunque vantaggio, e questo incantesimo è stato uno dei pezzi fondamentali nella scalata di Oliver Oks al suo 8-1 conclusivo del day one. Probabilmente non tutte le liste di Marvel saranno propoense a giocare questo incantesimo, ma anche solo la possibilità che possa essere listato è da prendere in considerazione e da non sottovalutare.
Amonkhet Flops
Che dire, tutti si aspettavano che il coccodrillo-drago (dragodrillo?) avrebbe stravolto lo standard come lo conoscevamo: d’altronde, un drop a 5 che entra, spacca un pezzo e mena per 4 volando non è qualcosa che viene stampato tutti i giorni. Tantissimi si aspettavano che Glorybringer avrebbe fatto capolino nelle migliori liste del Pro Tour e invece sono rimasti a bocca aperta. Probabilmente non è ancora arrivato il momento per questa bestia di risplendere, ma sono sicuro che la sua forza è indubbia e, nonostante non abbia fatto faville a Nashville, sottovalutare una carta di questo spessore non è mai una grande idea. Glorybringer potrebbe rappresentare un onesto beater anche in un contesto UR Control come quello precedentemente proposto di Peter Vieren, accoppiato ai Torrential Gearhulk. Il momento giusto di splendere per Glorybringer è ancora lontano, ma sono abbastanza sicuro che nei mesi a venire questo coccodrillone avrà parecchie cose da dire.
Cycle Lands
Le tanto acclamate ciclo lande non hanno avuto poi questo grandissimo impatto nello standard. Certo, Mardu ha avuto accesso alle dual RB che ciclano, ma il drawback di entrare tappate è forse troppo pressante per un mazzo votato all’aggressione. Marvel ha conquistato solo la versione RG, non propriamente fondamentale per il mazzo, che preferisce giocare un misto di fastlands e basiche (target di Attune with Aether). Tuttavia, se il formato per qualche strano motivo subirà un rallentamento, potremmo vedere il sorgere di mazzi con un numero considerevole di queste terre. Ora come ora, la velocità intrinseca del formato non permette il lusso di avere terre tappate, anche se queste portano con se l’opzione di ciclarsi più avanti nella partita.
L’hype attorno a questa carta era incredibilmente alto, tanto quanto lo erano le aspettative. D’altronde, qualsiasi carta che ha un effetto simil Platinum Angel dovrebbe destare interesse e paura nei cuori dei giocatori. Gideon si poneva infatti come nuovo pilastro, come planeswalker che avrebbe definito il formato nel funesto caso in cui Mardu Vehicles non fosse mai stato detronizzato. Detto questo, l’unico Gideon che si è visto al Pro Tour è stato il classico Gideon, Ally of Zendikar, mentre la sua nuova incarnazione ha latitato. Anche in questo caso, probabilmente lo spazio per questo nuovo planeswalker sarà difficile da ritagliare, in quanto è abbastanza inferiore rispetto alla sua precedente interazione. Ma forse in una shell improntata al controllo potrebbe risultare interessante e sarebbe da esplorare. Per ora resta solo una bella cartina da raccoglitore e che forse scambierei volentieri se ne avessi delle copie.
Ultima carta che prendo in considerazione in questa lista di flops è Cast Out, un incantesimo che aveva ricevuto diversi apprezzamenti in quanto risposta a velocità istantanea per la combo di Saheeli e, in realtà, per quasi qualsiasi problema posto dal formato. La rimozione della combo di Sahelli dall’equazione del formato sicuramente ne ha minato un po’ la diffusione, in quanto una rimozione a costo 4 non è proprio il massimo della vita in un formato prettamente aggressivo. Tuttavia la possibilità di ciclarsi all’occorrenza gli dona quei punti di giocabilità in più che gli hanno valso qualche comparsa in shell UWR Control, come quella di Fernando Dominguez Roldan (6-4 nella porzione costruito del PT), che potrebbe affiancarsi alla lista UR di Vieren come potenziale mazzo antimeta se la situazione rimane quella vista al PT. Cast Out potrebbe inoltre ritagliarsi uno spiraglio anche in Modern, in quanto Abzan giova dall’avere incantesimo al cimitero (Tarmogoyf, Traverse the Ulvenwald) e una rimozione istant per qualsiasi permanente fastidioso è sempre ben accetta in quelle tipologie di mazzi. Staremo a vedere, ma per ora non vedo un futuro roseo per questa carta nell’attuale Standard.
Altre carte che hanno impressionato, nel bene o nel male, durante lo svolgimento del PT sono state New Perspectives, Approach of the Second Sun, Pull from Tomorrow, Commit // Memory, Cut // Ribbons, Dissenter’s Deliverance, Rhonas the Indomitable e Kefnet the Mindful.
Lo standard oggi come oggi non è ancora del tutto risolto, anche se tuttavia possiamo tranquillamente identificare dei mazzi effettivamente Tier del formato: Marvel Aetherworks spicca su tutti, seguito da Mono Black Zombies e dal sempreverde Mardu Vehicles. Questi tre mazzi si pongono all’apice della catena alimentare del formato, ma tante cose sono ancora da definire, e sappiamo benissimo che l’arrivo di una nuova espansione va solo a generare confusione e continue fluttuazioni del formato. La settimana scorsa l’orda di Zombie si è fatta strada fino alla vittoria, ma nessuno ci impedisce di pensare che al prossimo big event vedremo una invasione di Ulamog, oppure di Heart of Kiran, o magari di Torrential Gearhulk. Lo standard sembra molto ben disposto verso una ampia fluidità di mazzi, e a noi tocca solo aspettare e vedere come evolveranno le cose nelle prossime settimane.
Alla prossima,
Jimmy