historica 12Articolo di Francesco Gyed Cambilargiu

Gli anni che vanno dalla fine dell’Era Glaciale nel 2934 A.R. al 3000 A.R., quando finalmente le temperature di Dominaria tornarono stabili e la popolazione mondiale ricominciò a crescere, sono conosciuti come gli anni del Disgelo. E proprio della storia di questi anni parleremo oggi, riprendendo esattamente da dove ci eravamo interrotti la scorsa settimana: mentre Freyalise lanciava l’Incantesimo del Mondo, Lim-Dûl il necromante, avvolto in una palla della sua stessa carne e privo della mano che teneva al dito l’anello di Mairsil, e i suoi alleati planeswalker Leshrac e Tevesh Szat, raggiungevano le catacombe di Shandalar per dare inizio ad una guerra di conquista.

Dopo aver rigenerato la mano di Lim-Dûl ed averlo riportato alla sua forma originaria, Leshrac e Szat lo lasciarono a sé stesso all’interno delle catacombe e viaggiarono in un altro punto di Shandalar. Poco tempo dopo questi eventi, le due umane Bani Bakur e Ravash Mog viaggiarono nelle catacombe alla ricerca Kenan Sharmal, un planeswalker nativo di Shandalar che si era proclamato guardiano del piano e che solo pochi giorni prima aveva ucciso Faralyn, ma anziché trovarvi il planeswalker si trovarono faccia a faccia con Lim-Dûl. Agognando la libertà dai suoi padroni planeswalker, il necromante convinse le due donne a trovare e combattere Tevesh Szat, il planeswalker che più di tutti avrebbe potuto far soffrire Shandalar, e una volta che arrivarono al cospetto di Leshrac e Tevesh Szat venne loro in aiuto il vero Kenan Sharmal, il quale, con un incantesimo di dislocamento, spedì lontano da Shandalar i due avversari. Distratto, Sharmal non si accorse dell’attacco di Lim-Dûl e ne venne colpito e ferito gravemente, costringendolo a fuggire per riprendersi. Capendo di essere stata manipolata, Bani Bakur aizzò i suoi compagni contro il necromante e riuscì a decapitarlo. Tuttavia nessuno aveva previsto che Lim-Dûl fosse in grado di trasportare la propria essenza vitale in un altro corpo.

Dodici anni dopo, infatti, nel 2946 A.R., Lim-Dûl, libero di seguire le proprie ambizioni senza dover prendere ordini da nessuno e carico del potere che aveva accumulato nel corso di quegli anni, diede inizio ad una guerra contro Shandalar, passata alla Storia come “Guerra di Lim-Dûl”. Ora che il Frammento dei Dodici Mondi era solo un ricordo, l”obbiettivo del necromante e del suo gigantesco esercito di non-morti era lo stesso che aveva mosso Szat e Leshrac: conquistare uno dei piani più ricchi di mana del Multiverso. Città dopo città, assedio dopo assedio, Lim-Dûl conquistò l’intero mondo ad eccezione della città di Ardestan, unico baluardo contro l’avanzata del necromante e città natale di Bani Bakur, ma divenne presto chiaro che per vincere la guerra ci sarebbe stato bisogno di un miracolo. Tutte le speranze erano riposte in Sharmal, tornato dal luogo in cui si era ritirato per guarire dalle ferite ricevute dodici anni prima, e nei suoi due allievi: Azar e un altro planeswalker conosciuto chiamato semplicemente il Guardiano. Azar, nonostante il suo maestro avesse consigliato alla città di arrendersi e si fosse rifiutato di mandare lui o il suo compagno a salvarla, era convinto di poter realizzare un incantesimo sviluppato da Sharmal che avrebbe messo per sempre al sicuro Shandalar dal necromante e da qualunque altra minaccia proveniente dall’esterno del piano, ma non poteva prevedere che Lim-Dûl avesse spie persino dentro il santuario di Sharmal. Quando infatti Azar fuggì dal santuario per compiere l’incantesimo, Lim-Dûl lo seguì, aspettò che completasse l’incantesimo che avrebbe creato una barriera attorno a Shandalar e avrebbe imprigionato il suo spirito all’interno del corpo del planeswalker e una volta dentro Azar lo combatté in un duello all’ultimo sangue che avrebbe portato il vincitore a controllare il corpo, afflosciatosi dopo che il necromante vi era entrato. Sharmal, toccato dal sacrificio del suo apprendista, seppellì il corpo in un luogo segreto e lasciò che i due spiriti si combattessero al suo interno. Shandalar era salvo, e sarebbe stato al sicuro fintanto che Lim-Dûl non avesse preso possesso del corpo di Azar.

Intanto, in Dominaria, dodici anni di Disgelo stavano causando più danni di quante ne avessero fatti due millenni e mezzo di Era Glaciale: la foresta di Fyndhorn venne sommersa in seguito allo scioglimento dei ghiacciai e invasa dagli stessi homarid (evolutisi in visceridi) che avevano attaccato e distrutto l’impero sottomarino dei tritoni di Sarpadia, costringendo i suoi abitanti a migrare verso Yavimaya, una foresta situata lungo la costa meridionale del continente e dove vennero accolti dall’avatar Multani e dai suoi gorilla intelligenti; l’intero continente di Terisiare, una grande fetta di terra emersa, venne sommerso quasi completamente e separato in sei isole; il continente di Aerona venne colpito da sconvolgimenti politici che segnarono in pochissimo tempo la nascita e il crollo dell’impero di Sheoltun e quasi in ogni luogo che fino ad allora era rimasto congelato nel ghiaccio eterno dell’Era Glaciale, scoppiarono nuovi focolai di peste ed epidemie che con il riscaldamento globale poterono proliferare nuovamente.

Nel 4954, vent’anni dopo la fine dell’Era Glaciale e il suo duello contro Lim-Dûl, l’Arcimago Eterno Jodah si trovò nuovamente a fare i conti con lo spirito di Mairsil, il più antico dei suoi nemici. Durante la battaglia tra Kjeldor-Baluvia e Lim-Dûl Jodah aveva scoperto che lo spirito di Mairsil era sopravvissuto per quasi duemilacinquecento anni all’interno dell’anello di rubino che il necromante di Tresserhorn portava al dito, ma la mano era stata tagliata ed era andata dispersa assieme all’anello. Adesso, vent’anni dopo, Jaya Ballard, Maga Specialista si presentava alla Scuola dell’Invisibile con i resti della mano di Lim-Dûl, comprati ad un mercato di Soldev pochi giorni prima e ai quali mancava proprio il dito che portava l’anello. Preoccupati da questa situazione, Jodah e Jaya partirono per la fortezza di Tresserhorn, dove nel frattempo era scoppiata una vera e propria guerra civile tra i Cavalieri di Stormgald e Chaeska, uno dei più forti servitori non-morti di Lim-Dûl che aveva creato uno zombie che doveva tenere salda la fortezza di Tresserhorn e impedire ai cavalieri ribelli di conquistarla.

Jodah e Jaya riuscirono ad entrare all’interno della fortezza, ma non trovarono traccia del dito di Lim-Dûl e l’unica cosa che scoprirono fu che il pozzo senza fondo dove tanto tempo prima era stato rinchiuso Ith, Sommo Arcanista, era scomparso. Mentre Jaya e Jodah proseguivano il loro viaggio, Gerda Äagesdotter, una delle cugine dell’arcimago che lo avevano consegnato a Lim-Dûl vent’anni prima, realizzava che il pozzo senza fondo di Tresserhorn che aveva spostato nella Scuola dell’Invisibile per ordine del necromante, stava cominciando a sputare fuori una nuvola di puro mana nero.

Arrivati a Balduvia, nel luogo dove vent’anni prima Lim-Dûl era stato sconfitto, i due compagni di viaggio scoprirono che subito dopo l’inizio del Disgelo Kjeldor aveva rotto l’alleanza con Balduvia e, dato che le terre dei balduviani erano divenute fertili pianure mentre quelle dei Kjeldoriani stavano sprofondando nel mare, le avevano invase, provocando lo scoppio di una nuova guerra tra i due paesi. Volendoci vedere chiaro Jodah si segnò di andare a parlare con Re Darien, il governante di Kjeldor, ma dovette rimandare l’incontro dopo aver finalmente trovato il dito mancante della mano di Lim-Dûl ed essersi messo al lavoro per trasformarlo in una reliquia che fosse in grado di riconoscere una creatura sotto l’influsso dallo spirito del necromante. Arrivati a Kjeldor, Jaya e Jodah vennero invitati dal re a prendere parte ad un banchetto, ma dopo essersi alzati da tavola ed essere tornati nelle loro stanze, Jaya e Jodah vennero attaccati da un demone fantasma.

garza zol alteredL’Arcimago colpì a morte la creatura e utilizzò il dito di Lim-Dûl per scoprire che il demone era un servo del necromante, ma in quel momento Jaya cominciò a manifestare i sintomi di una malattia. Jodah chiese alla principessa di Kjeldor di accompagnare lui e Jaya dagli sciamani di Balduvia, gli unici in grado di trovare una cura per la piromante, così da poter trattare la pace tra i due regni, ma una volta arrivati scoprirono che l’accampamento di Lothar Lovisason, figlio di Lovisa Occhifreddi che già precedentemente li aveva ospitati, era sotto assedio e che i barbari difensori erano in netta inferiorità numerica rispetto al nemico. Jodah promise a Lothar di difendere l’accampamento mentre lui ed Alessandrite andavano alla ricerca di aiuto e per due giorni mantenne la sua promessa, fino a quando Re Darien e Lothar non tornarono con i rinforzi. Quando la battaglia si concluse, Jodah scoprì chi era a capo dei kjeldoriani ribelli: la generalessa Varchild, la donna che aveva contribuito a impedire il colpo di stato dei Cavalieri di Stormgald vent’anni prima. Rattristato dal comportamento della vecchia amica ma sollevato dal sapere che non era sotto l’influsso di Lim-Dûl, l’Arcimago radunò gli eredi e gli attuali governanti di Kjeldor e Balduvia (Alissandrite, principessa di Kjeldor; Lothar, principe di Balduvia; Darien, re di Kjeldor e Lovisa, regina di Balduvia) e li convinse a negoziare la pace, consigliando poi di unire le due nazioni in una sola tramite il matrimonio tra i due eredi ai rispettivi troni.

La pace venne stipulata, Jaya venne guarita e poté ripartire con Jodah verso Krov, la capitale di Kjeldor, ma sulla strada per la capitale i due vennero attaccati da una Sentinella di Soldevi. Per far luce sul mistero, i due compagni raggiunsero Soldev e, dopo aver parlato con Arcum Dagsson, governatore della città e famoso artefice, scoprirono che la sentinella era scomparsa qualche giorno prima, ed era stata probabilmente portata via da un Adepto di Soldevi. Jaya si mescolò quindi alla popolazione locale e riuscì a ricevere l’aiuto degli Adepti per esplorare i tunnel sotto Soldev il giorno seguente.

Mentre Dagsson spediva fuori dalla città le bestie a vapore di Soldevi (Bestia a Vapore di Soldevi), Jodah e Jaya venivano portati in una camera sotterranea dove erano presenti ben otto bestie da guerra di Phyrexia (Bestia da Guerra di Phyrexia) su cui era basato il design delle bestie di vapore. A quel punto Jaya rivelò il suo vero piano: fin dall’inizio era stata sotto l’influenza di Mairsil e Lim-Dûl (o meglio, una parte dello spirito del necromante rimasta intrappolata nell’anello di Mairsil, dato che in quel periodo Lim-Dûl era imprigionato nel corpo di Azar, su Shandalar) e il suo obbiettivo era quello di sacrificare Jodah, nelle cui vene scorreva il sangue dei Fratelli Urza e Mishra per risvegliare le otto bestie da guerra, probabilmente portate su Dominaria da Gix in persona per aiutare il suo alleato Mishra e rimaste sepolte sotto Soldev (che secondo le mappe dovrebbe trovarsi nei pressi dell’antica Koilos, dove sorgeva il Portale con Phyrexia) per tutti quei millenni.

Aiutata dagli Adepti, Jaya/Lim-Dûl/Mairsil immobilizzò Jodah e gli tagliò la gola, ma un attimo prima di morire Jodah riuscì a trasferire la propria coscienza nello Specchio Riflettente, dove il tempo scorre più lentamente del normale, salvandosi così da morte certa. Mentre Jaya/Lim-Dûl/Mairsil usava il suo sangue per risvegliare le bestie da guerra e mandarle ad attaccare e distruggere Soldev, Jodah ebbe una visione di Freyalise che, attraverso una sfera di energia magica che gli avrebbe permesso di ascendere e diventare un planeswalker, desiderava punirlo e al tempo stesso ringraziarlo per l’aiuto datole con l’Incantesimo del Mondo. Jodah però, che come sappiamo aveva studiato i planeswalker e la Scintilla in passato, sapeva bene che, se ne avesse posseduta una, a quest’ora si sarebbe accesa già da molto tempo, e questo bastò per farlo ritornare in sé. Incantò il proprio corpo con una magia di guarigione rapida e lasciò lo specchio, con la consapevolezza che da allora in poi non avrebbe mai più potuto usarlo senza venire colpito dalla sfera di energia della “Freyalise” all’interno dello specchio.

Una volta uscito all’aria aperta, Jodah si confrontò con Jaya/Lim-Dûl/Mairsil, la quale lo pose davanti ad una scelta: salvare il corpo di Jaya oppure salvare la Scuola dell’Invisibile. L’Arcimago, non sapendo che proprio sotto la scuola si nascondeva il più grande giacimento di mana nero di tutta Terisiare, ovvero il pozzo senza fondo, scelse di salvare Jaya, e ricordando che la Freyalise nello specchio aveva rilevato una scintilla latente nei pressi di Soldev, comprese che quella planeswalker non ancora ascesa era proprio la sua amica. Mentre le bestie si trasportavano sull’isola di Lat-Nam, nelle profondità della Scuola dell’Invisibile, Jodah si scontrò contro Jaya/Lim-Dûl/Mairsil, e giunto sufficientemente vicino al suo volto, le ruppe lo Specchio Riflettente in faccia, accendendo la scintilla della piromante e liberandola dell’influsso di Lim-Dûl e Mairsil.

Jaya ascese, ma non viaggiò nel Multiverso. Invece, rimase dove si trovava e si teleportò con Jodah fino alla Scuola dell’Invisibile, trovandola però già ridotta in macerie per la maggior parte. I maghi sopravvissuti si unirono a Jaya e Jodah per distruggere le Bestie da Guerra di Phyrexia e a rifondare la Scuola dell’Invisibile, ma all’indomani della battaglia Jodah scomparve nel nulla.

Di lui non si saprà niente per altri trecento anni, quando busserà alla porta della casa che Urza e Xantcha, dopo aver scoperto che il Frammento dei Dodici Mondi era stato distrutto, avevano comprato in Terisiare.
Ma il Culto di Ventogelo aveva grandi piani per tutto il continente.

Il Culto di Ventogelo era un culto religioso nato durante l’Era Glaciale che si occupava di studiare il ghiaccio che aveva ricoperto il continente. Per secoli i cultisti di Ventogelo vissero aiutando le persone ad adeguarsi al freddo sempre più intenso, ma con l’inizio del Disgelo e l’aumento progressivo delle temperature infatti, arrivarono anche la peste, le inondazioni e le miriadi di rifugiati che chiedevano aiuto a coloro che per secoli erano stati la loro guida. La situazione iniziò a preoccupare notevolmente il leader di Ventogelo Gendrin, il quale ordinò ai suoi sottoposti di compiere incantesimi che fossero in grado di far tornare l’inverno, o quantomeno per rallentare l’avanzata del Disgelo. A trovare una soluzione migliore fu Heidar, Maestro di Ventogelo il secondo in comando di Gendrin. Ossessionato dalla paura del Disgelo, Heidar cominciò una lunga ricerca che lo portò a scoprire, tra il 2934 e il 2956 A.R. i resti di alcune macchine phyrexiane rimaste intrappolate nella Bocca di Ronom.

haakon alteredConvinto di poter utilizzare il potere delle macchine per fermare il Disgelo, Heidar cominciò a studiare il loro funzionamento, sviluppando ben presto un’ossessione. Quando, nel 2956 A.R. portò i risultati delle sue ricerche a Gendrin, quest’ultimo si rifiutò di prenderle in considerazione, così Heidar lo uccise e ne usurpò il posto. Successivamente Heidar cercò l’aiuto dell’Ordine di Stormgald, che nel frattempo era riuscito a conquistare Tresserhorn grazie al suo leader Haakon, Flagello di Stromgald, per imparare gli incantesimi oscuri che gli avrebbero permesso di rianimare quelle macchine. Scoprì quindi di avere bisogno anche di una gran quantità di potere elementale, quantità che Garza Zol, Regina della Peste, divenuta sovrana della città-fantasma di Krov, ormai devastata dalla peste e quindi abbandonata dai regnanti di Nuova Argiva, fu più che lieta di offrirgli. In cambio Heidar la aiutò a mandare a monte i trattati di pace tra Nuova Argiva e Yavimaya.

Grazie ai suoi studi, alla magia elementale di Krov, alla magia del ghiaccio di Ventogelo e al potere oscuro di Tresserhorn, Heidar, ormai sull’orlo della follia, riuscì a creare dei cristalli di ghiaccio (l’oggetto più simile ad una pietra del potere Thran che sia mai stato creato dopo il Crollo dell’Impero) in grado di riattivare le macchine phyrexiane. L’obbiettivo di Heidar era probabilmente quello di utilizzare i phyrexiani per creare una nuova replica dell’esplosione del Golgothian Sylex, ma dovette fare i conti con l’esercito guidato da Lovisa Occhifreddi, ora regina di Nuova Argiva, che aveva cinto d’assedio la fortezza del Culto di Ventogelo. Tuttavia i phyrexiani non riconoscevano in Heidar il loro padrone Yawgmoth o uno dei suoi generali, perciò cominciarono a massacrare chiunque incontrassero sulla loro strada in maniera terribilmente efficace, esattamente come ci si aspetterebbe da un phyrexiano.Preoccupata da questo sviluppo, Garza Zol mandò degli assassini ad uccidere Heidar, ma anche dopo la sua morte i phyrexiani continuarono a compiere il loro mestiere.

Fu necessario l’intervento degli abitanti di Yavimaya per distruggere le macchine e fermare i piani del Culto di Ventogelo. Un gruppo di sciamani riuscì infatti ad annullare gli incantesimi compiuti dai membri del Culto negli scorsi anni, dando nuovamente inizio al Disgelo. Il Culto non si riprese mai più dalla sconfitta.

Per riassumere:

  • 430 A.R.: Mairsil il Pretendente, un mago malvagio che voleva utilizzare il potere dei phyrexiani per ottenere un potere immenso, viene sconfitto da Jodah, ma la sua anima rimane in vita dentro l’anello che porta al dito.
  • 450 A.R.: inizia l’Era Glaciale.
  • 2934 A.R.: finisce l’Era Glaciale, il Frammento dei Dodici Mondi viene distrutto e inizia il Disgelo. Lim-Dûl viene sconfitto dall’alleanza tra Balduvia e Kjeldor, ma sopravvive grazie a Leshrac, che dopo averlo trasportato su Shandalar gli rigenera la mano che lui stesso gli aveva tagliato. Poco tempo dopo il necromante manipola i seguaci di Kenan Sharmal per scacciare Tevesh Szat e Leshrac da Shandalar, e viene apparentemente ucciso quando i suoi intrighi vengono svelati.
  • 2934–>3000 A.R.: il Disgelo compie la sua lenta azione di riscaldamento climatico. Terisiare viene sommersa per buona parte e il grande continente diventa un insieme di sei grandi isole.
  • 2934–>2956 A.R.: il Culto di Ventogelo compie una serie di incantesimi che danno vita ad una Era Glaciale meno potente e duratura, passata alla storia con il nome di Ondata Glaciale. L’azione del Disgelo è rallentata.
  • 2946 A.R.: inizia la Guerra di Lim-Dûl su Shandalar. L’intero piano viene conquistato ad eccezione di una sola città. Araz, un planeswalker allievo di Sharmal, sacrifica il proprio corpo per intrappolarvi l’anima di Lim-Dûl e creare una barriera che impedisca ai planeswalker di raggiungere Shandalar. L’anima di Araz e quella di Lim-Dûl combattono all’interno del corpo del planeswalker.
  • 2954 A.R.: Jodah contribuisce a fondare Nuova Argiva unendo i regni di Kjeldor e Balduvia. Jaya Ballard viene posseduta da Mairsil e Lim-Dûl e grazie al sangue di Jodah risveglia otto Bestie da Guerra di Phyrexia, radendo al suolo la Scuola dell’Invisibile e la città di Soldev. L’Arcimago Eterno rompe il suo specchio contro il volto di Jaya e accende la sua scintilla di planeswalker liberandola da Lim-Dûl e Mairsil.
  • 2956 A.R.: Heidar diventa il capo del Culto di Ventogelo, si allea con Krov e Tresserhorn e risveglia altre macchine phyrexiane. Lovisa Occhifreddi viene uccisa da Heidar, che a sua volta viene tradito e ucciso dagli assassini della sua alleata Garza Zol. Il Culto di Ventogelo cessa di esistere, i phyrexiani vengono distrutti e grazie agli abitanti di Yavimaya il Disgelo riprende il suo corso.
  • 3254 A.R.: Jodah incontra il suo progenitore Urza e gli racconta cosa è accaduto a Dominaria da quando lui l’ha lasciata nel 68 A.R.


Fonti:

  • Fumetti (pubblicati anche in italiano): Shandalar Saga. Volume 1: Exiles in the Promised Land. Volume 2: The Threshold
  • Libri (inediti in Italia): The Shattered Alliance, di Jeff Grubb, Dicembre 2000
  • Articoli del Daily mtg (in inglese, reperibili sul sito wizards.com): I’M MR. 100 BELOW di Matt Cavotta, pubblicato nella rubrica “Magic Arcana” il 22/08/2006; RECIPE FOR A PHYREXIAN ARMY di Matt Cavotta, pubblicato nella rubrica “Magic Arcana” il 22/08/2006; THE HORROR AT RONOM GLACER di Doug Beyer pubblicato nella rubrica “Magic Arcana” il ??/??/2006. Purtroppo, come molti altri link per gli articoli del vecchio Daily Mtg, anche questo non è più raggiungibile e onestamente non ricordo esattamente il giorno e il mese in cui venne pubblicato. Presto o tardi la wizards recupererà anche il link di questo racconto, e allora saprete.

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7 Comments

  1. Alessandro

    Complimenti per la rubrica, la leggo sempre volentieri!

    Il cristallo di ghiaccio di cui si parla è forse il [Carta]Cuore di Gelacciaio[/Carta]?

  2. gaddok

    Attendo la tua rubrica ogni settimana con un ansia che non puoi immaginare!

    Ottima anche l’aggiunta delle [b]Fonti[/b], spettacolo…

  3. Pietro Dell'Oca

    Mi unisco al coro dei complimenti. Ricordo che trafficavo con le carte di Ondata Glaciale quando ero bambino (Vipera di Ohran, Drago Geloscaglia, Haakon erano le mie star). E ora riesco a comprendere meglio la storia che ci sta dietro. Ah, i bei vecchi tempi…

  4. Francesco

    [quote name=”Alessandro, Adepto Terra”]Complimenti per la rubrica, la leggo sempre volentieri!

    Il cristallo di ghiaccio di cui si parla è forse il Cuore di Gelacciaio?[/quote]

    Non ci avevo pensato, ma è possibile! Cioè, ufficialmente nessuna della fonti cita il [Carta]Cuore di Gelacciaio[/Carta], ma penso che alla wizards si siano “ispirati” proprio a quello.

  5. Francesco

    [quote name=”gaddok”]Attendo la tua rubrica ogni settimana con un ansia che non puoi immaginare!

    Ottima anche l’aggiunta delle [b]Fonti[/b], spettacolo…[/quote]

    Grazie per la pazienza con cui segui la rubrica! Le Fonti sono state consigliate proprio da uno di voi utenti un paio di articoli fa e mi è sembrata una buona idea ascoltare il consiglio!

  6. Tomaso

    Ohi, ma ci siamo fermati qua?

  7. Francesco

    [quote name=”The King of Squid”]Ohi, ma ci siamo fermati qua?[/quote]
    Dopo lo speciale su Hanweir ho avuto diversi impegni e difficoltà nel trovare le fonti per l’articolo finale di questa prima stagione, ma ci sto lavorando. Di sicuro entro fine luglio arriva questo famoso articolo e poi ci si risente a Settembre con l’inizio della seconda stagione!

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