historica april_2020Articolo di Francesco Gyed Cambilargiu

CAP 9 – 2 Cizarm 10.012 Z.C.

“Un barista di successo non dimentica mai una faccia, un nome o una bevanda. Conosci ognuna di queste cose e i tuoi clienti saranno tali per sempre.” — “Muck” Mukoz, Fondatore dell’Unione Pubblica, in “La cura e il nutrimento dei clienti”, Terza edizione.

L’orchessa Garulsz rivela a Kos e Pìvlic che l’accampamento dei Gruul è situato a nord rispetto alla miniera dove sono attualmente, ma spiega anche di aver visto di recente un gruppo di membri della gilda andare verso il Calderone, seguito da un altro gruppo dall’aria più ostile. Mentre Agrus Kos, Veterano Wojek e l’imp barista Pivlic ripartono all’inseguimento dei Gruul, seguiti dal thrull di Teysa, Erede di Orzhov chiamato Elbeph (mentre Bephel rimane a guardia del dromad), la Baronessa chiede, a malincuore, consiglio a Zio per una questione politica.

Ora che possiede cura per la Kuga, l’oggetto con più valore di tutta Utvara, è indecisa se venderla in momenti diversi per arricchirsi di più, compromettendone però le capacità, o se invece non valga la pena di venderla tutta assieme, ad un prezzo che le porterà certamente guadagni minori, ma debellerà la malattia una volta per tutte liberando Utvara.

Quando Zio le chiede perché mai voglia vendere la cura, Teysa risponde che questo è l’unico modo per ricevere il consenso dei cittadini di Utvara, e quindi il loro “permesso” per espandere la zona. Comprese le sue ragioni, Zio le suggerisce quindi di optare per la seconda scelta, ossia venderla tutta in una volta sola, e quando Teysa gli rivela di sospettare di un tradimento da parte di Melisk, lo spettro si offre di rivelarle la verità sulla notte del loro arrivo in Utvara, ma solo se lei in cambio giurerà eterna fedeltà all’Obzedat, Concilio Fantasma. Messa alle strette, la Baronessa accetta.

CAP 10 – 2 Cizarm 10.012 Z.C.

“Ingannare non è facile per un Izzet. Che sia il più grande lord mago o il più inutile dei goblin cavia, la sua spacconeria è sempre troppo forte. Quando tratti con loro fai attenzione a mantenere i tuoi segreti per te, perché loro di certo non lo faranno.” –Patriarca Fautomni, in “Delle gilde Inferiori”, 4.211 Z.C.

Crix e Golozar vengono raggiunti da Kos e Pivlic e subito si presentano un paio di problemi: i Gruul di Aun Yom si stanno avvicinando, Golozar non vuole lasciare Crix nelle mani di Kos e l’ex wojek non vuole farsi seguire dal vasto esercito di Yom fino al Calderone. Per fortuna il problema Aun Yom si risolve quando di fronte al suo esercito si apre una grande crepa dalla quale fuoriesce un nephilim, probabilmente un Nephlim Stregafauce, e dopo che Kos riesce a mettere a tacere le sue insistenze, anche Golozar si arrende e gli consegna Crix, a patto però di rimanere assieme a loro fino a che non raggiungeranno il Calderone.

Nel frattempo, Hauc si trova a dover organizzare una possibile difesa del suo quartier generale, e nel mentre corre con la memoria ad alcuni momenti della sua infanzia, quando cercava di impressionare gli altri bambini e gli adulti con il proprio intelletto superiore e passava le giornate studiando e sperimentando senza sosta. A distoglierlo dal suo lavoro ci pensa un Orzhov misterioso, che lo contatta attraverso uno specchio simile a quello di Teysa, e che spiega di aver trovato Crix, ma anche di avere dei problemi a mantenere all’oscuro di tutto una certa lei di cui non può dire il nome.

La persona mascherata nello specchio rivela anche che Crix si sta avvicinando al Calderone, e di aver mandato i suoi scagnozzi ad eliminare i Gruul dell’Husk. Nel frattempo, armati di bam-stick, Crix, Kos, Pivlic e Golozar continuano a viaggiare verso il Calderone, sempre inseguiti dagli uomini di Aun Yom, i quali, a quanto pare, sono tornati come non-morti, visto che i colpi di bam stick li colpiscono senza rallentarli.

CAP 11 – 2 Cizarm 10.012

“Il Libro degli Orzhov -il Libro degli Accordi- non è altro che una rete di regole, regolamentazioni e complicazioni che possono essere interpretate da chiunque per dare un qualunque significato ai propri desideri individuali. Siamo partiti davvero bene, ma c’è molto da migliorare, colleghi patriarchi.. Abbiamo molto lavoro da fare. il Libro è un documento vivente.” — Patriarca Enezesku, discorso di accettazione nell’Obzedat, 25 Paujal 9.103 Z.C.

Mentre nel Calderone Hauc riflette sul suo piano che gli permetterà di spodestare Niv-Mizzet, Zio racconta ad una Teysa che la notte del loro arrivo in Utvara, è stata lei a ucciderlo, utilizzando una lama gruul per scavare nel suo petto fino a raggiungere il cuore. I mal di testa di Teysa erano quindi effetti della cancellazione della sua memoria da parte di Melisk, avvenuta dietro specifico ordine di Zio stesso. La baronessa è combattuta: odia il fatto di essere stata manipolata e costretta a piegare la testa all’Obzedat, ma tutto sommato Zio non ha fatto altro che donarle il potere su tutta Utvara, cosa che le permetterà di diventare una Matriarca.

Dopo aver giurato di uccidere Melisk, Teysa, che ormai si è fatta spiegare tutti i piani dell’Obzedat da Zio, decide di fermare la distruzione di Utvara che secondo il Patriarca dovrebbe essere la conclusione del suo piano. Lo spettro alza la voce, ordinandole di non muoversi, ma Teysa rompe lo specchio che la collega con Orzhova, la Chiesa degli Accordi, ed esce dal locale di Pivlic, mostrando per la prima volta quel suo lato “ribelle” che la caratterizzerà anche in futuro.

Nel frattempo il gruppo di Crix raggiunge il Calderone, e una volta entrato si trova di fronte ad alcune strutture ovoidali inserite all’interno di una specie di nido e costantemente bombardate da energia magica. Zauc in persona rivela al quartetto la verità: quelle sono uova di drago e lui sta cercando di farle schiudere. Sfortunatamente al Lord mago interessa solamente Crix e il messaggio che porta con sé, perciò fa catturare Kos, Pivlic e Golozar da un gruppo di creature fuse alla struttura stessa del Calderone, appendendoli letteralmente al muro.

Contemporaneamente Teysa comincia a mettere in atto il suo piano. Ora sa che Hauc vuole far schiudere le uova di drago e usare le creature per distruggere Utvara e mostrare all’intera Ravnica che cosa può fare se non gli verrà concesso il potere assoluto, cosa che non piace per nulla alla Baronessa. Certo, se entrasse nel Concilio non dovrebbe più temere per la sua vita, ma governare una gilda senza più fedeli non servirebbe a nulla. Proprio per crearsi un seguito in Utvara, la Baronessa ha deciso di distribuire gratuitamente la cura a tutti gli abitanti della zona, i quali dovranno in cambio costituire un piccolo esercito con il quale lei potrà fermare Hauc e le attività del Calderone.

Dopo aver fatto diventare il mezzo demone Aradoz un membro ufficiale del Sindacato, ed aver mandato Phleeb e altri due thrull senza nome a cercare Kos e Pivlic, Teysa libera quattro tra gli schiavi più forti di Aradoz e si dirige assieme a loro verso il centro abitato di Utvara, la cittadina cresciuta attorno al Vitar Yescu.

CAP 12 – 2 Cizarm 10.012

“Dappertutto, in Ravnica, i Ledev pattugliano le strade e tengono al sicuro i viaggiatori. Ovunque tranne qui. Perché? Da cosa sono spaventati? Forse le voci sono vere. Il potere del Conclave Selesnya si sta finalmente esaurendo, e noi pionieri dovremo fare un passo nel vuoto e difenderci da soli. Se non lo faremo noi, chi lo farà?” –Editoriale de “Il Cittadino di Utvara” (11 Golgar 1009 Z.C.)

Arrivata al Vitar Vescu, Teysa ha ormai accresciuto le fila del suo esercito prendendo in prestito alcune delle creature del dottor Nebun, reclutando membri della locale gilda dei Ladri, una specie di sotto-gilda che alcune leggende accostano alla Casata Dimir, un gruppo di Golgari (vivi e non-morti) guidati da una Devkarin di nome Nayine Shonn e un paio di Haazda, somministrando a tutti loro la cura di Nebun contro la Kuga.

Dopo aver lasciato i suoi uomini vicino al Vitar Yescu, Teysa entra nell’albero-edificio e, dopo una breve conversazione recluta anche l’elfo mutaforma Barkfeather. Una volta arrivata in prossimità del Calderone, Teysa si trova a doversi confrontare con Melisk, che guida un esercito di taj, gli assassini personali dei Karlov. Tali creature sono spiriti in grado di possedere i corpi dei morti, in questo caso quelli di Aun Yom e della sua tribù, ma che sono caratterizzati da una cruciale qualità che Melisk sembra non conoscere: i taj non possono disobbedire ad un ordine diretto di un Orzhov purosangue, erede di uno dei Patriarchi che risiedono nel Concilio. Perciò, non appena Teysa ordina ai taj di uccidere Melisk, quelli obbediscono all’istante, ma mentre li osserva straziare il corpo del servitore, Teysa si accorge che qualcosa non va nel cielo: lo Scisma brilla più intensamente del solito.

CAP 13 – 3 Cizarm 10.012 Z.C.

“Si dice che il Mizzium sia un metallo impossibile, in grado di resistere agli stessi agenti che lo hanno creato. Ma è davvero così? Io vi dico che il mizzium non è affatto resistente alle altissime temperature che lo hanno creato.” –Lord Mago Mindosz l’Eretico, Immolato dal Mentefiamma in data 8 Xivaskir 3.203 Z.C.

Prigionieri di Hauc, Kos, Pivlic e Golozar cercano di studiare un piano di fuga, mentre Crix cerca di comprendere perché mai il suo padrone non voglia sentire il messaggio che l’ha incaricata di portare fin da lui. Mentre il mago continua a parlare e a rivelare i dettagli del suo piano, Pivlic prova a trattare per la sua liberazione, guadagnandosi però solo una doccia di acqua bollente, la punizione che merita per aver fatto perdere al mago il filo del discorso.

Kos sa che la pelle degli imp è incredibilmente resistente alle alte temperature, e pur non capendo cosa abbia in mente Pivlic, lo asseconda, distraendo ancora di più il mago. Anche Golozar e Crix si uniscono all’ex wojek per distrarre Hauc e continuare a farlo parlare del suo piano, arrivando persino a complimentarsi con lui per l’idea geniale che ha avuto nel costruire il Calderone proprio sotto lo Scisma per caricarlo dell’energia degli spiriti dei morti, la quale permetterà alle uova di schiudersi.

Hauc rivela poi di essere stato lui a migliorare la Kuga creata dal Dottor Nebun e a trasformarla nella piaga devastante che è adesso, perché solo in questo modo può permettere ai draghi di respirare in questa nuova Ravnica, così diversa da quella in cui le loro uova sono state concepite.

Zomaj Hauc spiega inoltre che la piaga funge anche da cibo per questi draghi, esseri antichi quanto o forse più di Niv-Mizzet e che tuttavia non discendono da lui.
Mentre Hauc scoppia in una risata maniacale, Pivlic si libera della tuta da minatore, ormai completamente carbonizzata, e si avventa ad ali spiegate contro il lord mago, poi cerca di liberare Kos e Golozar. Sfortunatamente non riesce a raggiungerli, e Hauc, ripresosi dallo “scherzo” dell’imp, comincia a bersagliarlo con la sua magia, costringendolo alla fuga.

CAP 14 – 3 Cizarm 10.012 Z.C.teysa altered

“Lo Statuto del Patto delle gilde si estende soltanto su quelle zone considerate ‘civilizzate’ (vedi Corollario 0.315) da almeno sette firmatari o da loro rappresentanti” –-Statuto del Patto delle gilde, Corollario 19.72, la “Clausola della Bonifica”.

Dopo aver ucciso Melisk, Teysa invia i suoi taj a distribuire la cura per la Kuga ai Gruul dell’Husk, ed è ormai pronta ad attaccare il “nido dei draghi” di Hauc e raderlo al suolo utilizzando esplosivi recuperati ed installati dai camminatori dell’ombra della Gilda dei Ladri.

Tuttavia Teysa sa che attaccare Hauc sarebbe contro la legge, perciò si presenta davanti alle guardie del Calderone intimando loro di far uscire allo scoperto il loro capo, perché ha un documento da consegnargli, e se il mago non dovesse prendere il documento entro cinque minuti, allora penseranno lei e il suo esercito a consegnarglielo direttamente. Quando le guardie si rifiutano di farla passare, passano automaticamente dalla parte sbagliata della legge, e l’elfo mutaforma Barkfeather è libero di trasformarsi da uccello in elefante e di calpestare senza pietà due djinn guardiani. In quello stesso istante, l’esercito di Teysa carica il resto dei nemici, e i camminatori dell’ombra entrano in azione, uccidendo un draghetto guardiano e aprendo la via per il Calderone con gli esplosivi.

Mentre Teysa entra, incrocia Pivlic, che le spiega che Hauc sembra avere un piano per ottenere il pieno controllo sulle creature che nasceranno dalle uova non ancora schiuse. Teysa dà poi all’imp alcune fiale di vaccino anti-Kuga e gli ordina di iniettarle a tutti i cittadini che ancora non lo hanno fatto, dicendogli che fermare la Kuga è anche un modo per fermare i draghi. Nel frattempo, all’interno del Calderone, il draghetto ucciso dai servitori di Teysa apre uno squarcio sul tetto e crolla sulla piattaforma dove si trovano Hauc e Crix. La piattaforma, colonna portante dell’intero Calderone, si inclina e comincia a crollare, seguita dal resto dell’edificio, che si dibatte come un animale ferito su sé stesso.

Kos, non ancora libero dalla stretta della parete vivente, non può fare altro che osservare Hauc che cerca di rimettersi in equilibrio e il cadavere del draghetto crollare sopra ad altri tubi, meccanismi, vasche di metallo fuso sospese e piattaforme, provocando fuoriuscite di vapore bollente, lava, elettricità ed acqua. Infine, la corsa del corpo del draghetto si conclude contro una specie di impianto elettrico, il quale, dopo l’impatto, comincia a sovraccaricarsi e si prepara a scoppiare.

Nel frattempo Crix, caduta dalla piattaforma, riesce a raggiungere un punto sicuro a terra e comincia a chiedersi cosa fare. Deve aiutare il suo padrone Hauc a risvegliare i draghi? Oppure cancellare il messaggio che lui le ha affidato fondendo il proprio braccio d’acciaio che lo contiene?

Alla fine la goblin opta per la seconda scelta, ma prima che possa immergere il braccio in una pozza di lava, Hauc la ferma, staccandole il braccio metallico e portandolo via. Crix pronuncia allora la parola che le permette di sbloccare i poteri magici di cui Hauc l’aveva dotata tempo prima.

CAP 15 – 3 Cizarm 10.012 Z.C.

“Mubb lo Sfortunato: <<Chi ha creato il Grande Niv-Mizzet, Lord Mago?>>
Lord Mago:<<Non puoi creare un drago, cretino insolente! Verrai servito come portata al banchetto di Niv-Mizzet stesso! Bizzarrie! Prendete il cretino!>>
Mubb lo Sfortunato: <<Urrààà! Posso indossare un abito formale a prova di fuoco?>>
— Rembic Wezescu, “Mubb lo Sfortunato partecipa a un banchetto”.

Mentre Kos osserva il Calderone crollare, qualcosa colpisce la parete vivente che lo tiene intrappolato, facendolo cadere. Immediatamente però, le mani della parete vivente lo riprendono, stavolta per gli stivali, arrestando la sua caduta, almeno finché i piedi cominciano a scivolargli fuori dagli stivali. Molto più sotto, Teysa, a cavallo di un Dromad, osserva la distruzione che il suo attacco ha causato. I combattimenti tra il suo esercito e i nemici continuano anche se il Calderone sta crollando, ma qualcosa di nuovo sta accadendo: mentre Crix, libera di usare i suoi poteri, fa partire due colonne di fuoco da sotto i suoi piedi e corre a salvare Kos, le uova di drago cominciano a schiudersi.

Crix porta il wojek verso la Pyraqui, l’Osservosfera che Hauc sta cercando di raggiungere, ma sfortunatamente il mago ha previsto quella mossa, e quando Kos gli cade addosso, lui riesce a proteggersi e a ingaggiare una lotta. Kos, pur essendo anziano, ha molta più esperienza in combattimento del mago Izzet, e riesce a sopraffarlo, resistendo anche ad un colpo del braccio metallico che Hauc ha strappato a Crix, tuttavia Hauc riesce a riprendersi utilizzando la magia, e costringe Kos a ripararsi dietro la Pyraquin.

Mentre una delle tre uova si schiude e Hauc si prepara a pronunciare l’incantesimo che gli permetterà di controllare il drago, Teysa osserva il suo esercito venire messo in seria difficoltà dalle bizzarrie, e decide di mandare contro i suoi avversari i taj. Tuttavia c’è anche un altro problema al quale la Baronessa deve far fronte: ogni morte va ad alimentare il nido attraverso i tubi ectoplasmici che collegano il Calderone (e quindi le uova) allo Scisma. Per fermare la nascita del drago dell’uovo viola che si sta schiudendo, Teysa ordina ai camminatori dell’ombra di far crollare uno dei grandi tubi sospesi sopra il nido direttamente sull’uovo, così da uccidere la creatura all’interno.

Più sopra, Hauc comincia a pronunciare le parole dell’incantesimo rivolto verso l’uovo che sta per schiudersi, quando all’improvviso Crix gli fa cadere addosso Golozar, che ha appena liberato dalle pareti viventi. Mentre il gruul e l’izzet lottano, Crix si impossessa di nuovo del sul braccio metallico e un secondo uovo, quello di colore blu, comincia a schiudersi.

Contemporaneamente, il piano di Teysa si rivela un successo: i taj possiedono i corpi delle bizzarrie e costringono gli elementi di cui sono composte a scontrarsi, uccidendole quindi nel processo. A quel punto l’unica cosa rimasta da fare è ordinare l’evacuazione e distruggere le uova In aiuto di Teysa accorre il Fato. Mentre il drago dell’uovo viola fa capolino con la testa fuori dal guscio, infatti, la piattaforma sospesa inclinata dal corpo del draghetto si stacca dal soffitto e crolla sulla testa del neonato drago viola, schiacciandogliela e uccidendolo sul colpo. Teysa ordina poi ai taj di recuperare Crix o Hauc, cosicché, se le uova dovessero schiudersi, lei potrà contare sull’incantesimo di controllo mentale dei draghi di cui Pivlic le ha parlato.

CAP 16 – 3 Cizarm 10.012

“I candidati per la licenza di [b]fautori devono mostrarsi capaci di parlare fluidamente almeno cinque lingue moderne e tre lingue antiche, oltre al Ravi. I candidati giurano di esserne in grado? Segnare 1 per ‘si’ e 2 per ‘no’.” –Richiesta per la licenza per aspiranti fautori, 10.009 Z.C. (data dell’ultima revisione)

All’interno del Calderone ormai sul punto di crollare, Zomaj Hauc è alla disperata ricerca di Crix e del suo braccio metallico, recuperato dalla goblin dopo la lotta con Kos. Dal canto suo, la goblin non ha alcuna intenzione di farsi trovare, tuttavia, quando vede l’Osservatore Capo del Calderone, il goblin Vazozav, esce dal nascondiglio e gli chiede di evacuare il posto, portando tutti i goblin che lavorano nel Calderone al sicuro in città.

Tuttavia, in questo modo Hauc riesce ad individuarla, e nonostante Crix si dia velocemente alla fuga, la magia permette al lord mago di raggiungerla e di prenderle il braccio. Hauc rivolge poi la sua attenzione verso l’uovo blu, l’unico dei due rimasti che ha già cominciato a schiudersi, e pronuncia l’incantesimo che lo farà diventare padrone del drago che sta per nascere. E infatti, pochi istanti dopo, la creatura esce dall’uovo, e si sottomette al mago. Hauc viene ferito da un frammento di uovo che gli fa cadere il braccio di Crix, ma immediatamente dopo essersi ripreso dal dolore cauterizza la ferita, sale in groppa al drago che battezza “Blu” e parte poi verso il cielo, pronto a mettere in atto il suo piano di conquista.

Nel frattempo, Teysa, Golozar e Kos si incontrano, e dopo che la Baronessa rassicura l’ex Wojek dicendogli che Pivlic sta bene, corre da Crix, che la chiama e le chiede aiuto. Una volta raggiunta la goblin, Teysa prende in mano il suo arto metallico e, grazie alla sua conoscenza delle lingue recita la formula scritta su di esso nel modo corretto, prendendo quindi il controllo della dragonessa albina che sta uscendo dall’uovo rosso, l’ultimo rimasto.

Una volta sottomessa la creatura, Teysa chiede ai suoi compagni chi tra di loro sappia pilotare un drago, e Golozar dice di poterci provare. Dopo una iniziale riluttanza, il Gruul sale in groppa al drago con Teysa e parte all’inseguimento di Hauc e Blu. Rimasti soli, con il Calderone ormai condannato, Crix e Kos corrono verso l’osservosfera di Hauc, la Pyraquin, ma prima di entrare, Kos si ferma, roso da un improvviso dubbio.

Da quando ha affrontato Szadek e i suoi lupul, si è sempre rifiutato di rimanere solo in una stanza con uno sconosciuto, nel terrore che dietro quella persona potesse nascondersi qualcuno di quegli orribili mutaforma pronto ad ucciderlo e a rubargli l’identità. Alla fine però, decide di fidarsi di Crix, anche perché rimanere nel Calderone significherebbe comunque morire. Dopo qualche minuto, finalmente Crix riesce a mettere in moto la macchina e a farle prendere quota, proprio mentre nei cieli di Utvara Hauc scopre che il polline del Vitar Yescu infastidiscono Blu e ordina al drago di bruciare l’albero assieme a tutti i Selesnya al suo interno.

CAP 17 – 3 Cizarm 10.012

“Multare Zomaj Hauc, lord mago, per 5mila zini al giorno finché non presenterà i codici di sicurezza al Progetto U-0010012.” –31 Paujal 10.012 Z.C.

Mentre Pivlic somministra il vaccino di Nebun a Garulsz e ai suoi compagni, la comparsa dei draghi di Teysa e Hauc nel cielo attira la sua attenzione, e quando anche la Pyraquin compare in cielo, l’imp comincia a piazzare delle scommesse, attratto dalla possibilità di guadagnare qualcosa anche in quel momento così particolare.

Nel frattempo, Hauc si trova a fare finalmente i conti con Teysa, Golozar e il drago albino, tuttavia, quando i suoi occhi incrociano la Pyraquin, il mago viene travolto dall’ira e, per vendicarsi dell’affronto portato avanti da Crix e Kos, pronuncia la formula d’ordine per attivare l’autodistruzione della macchina. Dopo pochi secondi, il generatore della Pyraquin esplode e i due si trovano intrappolati in un inferno di fuoco e metallo che sta precipitando verso il suolo a gran velocità. Come se non bastasse, un pezzo di ferro vagante infilza Kos, impalandolo alla parete e impedendogli di aprire la porta verso l’esterno.

Mentre Crix si avvicina alla cintura di Kos per estrarne una Lacrima, Teysa chiede all’albino di attaccare Hauc senza colpire il drago blu. Tuttavia la dragonessa, prima di obbedire, vuole sapere per quale motivo dovrebbe lasciare in vita l’altro drago, e spiega che sono solo i maschi ad avere problemi nell’attaccare gli altri membri della loro specie. Teysa cambia allora strategia, e consapevole che il drago le obbedirà e non si ribellerà, ordina di attaccare prima Hauc e poi Blu.

Poco dopo, Blu viene colpito da un pezzo di metallo partito dalla Pyraquin che si sta autodistruggendo, tuttavia, anche se il metallo gli si infila in un occhio, il drago non sembra risentire del colpo e colpisce un’ala della sua avversaria, provocandone l’ira.

Dopo solamente pochi minuti, la lotta tra i due draghi giunge al termine quando la dragonessa riesce a sbalzare Hauc dalla groppa di Blu e a massacrare il drago. Mentre il drago albino viene preso da una irresistibile sete di sangue, Teysa ordina a Golozar di trovare un modo per uccidere entrambi i draghi e al tempo stesso salvarsi la vita. Golozar riesce nell’intento, e mentre lui e Teysa si mettono in salvo, i due draghi finiscono impalati su un pezzo di metallo sporgente dell’Osservosfera di Hauc, ormai precipitata dopo che Kos, guarito dalla Lacrima, si è gettato fuori assieme a Crix.

Quando Kos e Crix atterranno, la goblin Izzet si accorge subito che c’è qualcosa non va. Kos è in uno stato quasi trasognato, il suo cuore batte fortissimo e lo Scisma, più brillante che mai, sembra attirare verso di sé lo spirito dell’ex wojek. Poi, mentre Kos osserva la fenditura nel cielo, dal centro dello Scisma appare una creatura alata, un angelo che Kos riconosce come Feather, la Redenta, la sua vecchia amica finalmente tornata dal suo viaggio.

L’angelo atterra accanto a lui, e per un istante il martellante suono del cuore di Kos si ferma, permettendogli di udire le parole che Feather sta pronunciando: <<Kos, no!>>
Prima ancora che Feather finisca la frase, Agrus Kos muore, ucciso dalla Lacrima di Crix. Il suo organismo non è stato in grado di reggere un’altra dose di magia curativa, perciò, anche se il suo corpo è stato guarito dalla magia, il suo cuore ha cessato di battere per sempre.

Epilogo – 5 Cizarm 10.012

“Qui giace Agrus Kos, famoso protettore e fedele servitore pubblico. 3 Paujal 9895- 3 Cizarm 10.012”. –Epitaffio di Agrus Kos, Tenente (Pensionato) della Lega Wojek

I funerali di Kos si tengono in Utvara e contrariamente a quanto aveva detto lui stesso a Borca durante gli eventi del Decamillenario, non è un evento al quale presenziano poche persone. Pivlic, Garulsz e Feather sono lì, a porgere un ultimo saluto al loro vecchio amico; Teysa, Crix e Golozar, che a lui devono molto, sono presenti e commossi, e persino il guildmaster Golgari Jarad Vod Savo e la sua ex moglie Fonn Zunich che assieme a lui avevano combattuto contro Szadek, Signore dei Segreti, si sono riuniti per la prima volta dopo il loro divorzio per dire addio all’eroe che ha salvato Ravnica ben due volte.

<<Agrus Kos non ha voluto questo memoriale. Ma noi che lo ricordiamo sì. Spero con tutto il cuore che, ovunque sia il suo spirito, possa perdonarci e concederci di portare a termine questo ultimo onore>>

Dopo questo breve ma commovente discorso di Feather, il corpo di Kos viene adagiato sulla pira funeraria e cremato, in modo tale che non possa venire rianimato dalla necromanzia.
Da qualche parte, all’interno dello Scisma, lo spirito di Zomaj Hauc, tormentato da una amnesia quasi totale e con la mente semi-devastata da qualcosa, promette a sé stesso di trovare una via d’uscita da quel posto. Ma prima di uscire dovrà ricomporre la sua mente.


Per riassumere:

  • – 10.515 A.R. = 5.515 A.C. (prima del Patto): Nasce Niv-Mizzet, il Mentefiamma
  • – 5.515 A.R. = 1.Z.C.: Anno della firma del Patto delle Gilde. Dopo una guerra tra le fazioni di ordine e caos, guidate rispettivamente da Razia, Arcangelo Boros e Cisarzim, Azor, Dispensatore di Legge, crea il Patto e tutti i leader degli eserciti aderiscono per fondare le Dieci Gilde. Azor diventa parun Azorius; Szadek parun Dimir; Niv-Mizzet parun Izzet; Rakdos, il Contaminatore parun Rakdos; Mat’Selesnya parun Selesnya; Svogthir parun Golgari; Razia parun Boros; Cisarzim parun Gruul; ignoto parun Orzhov; ignoto dal cognome Simic parun Simic.
  • 3.484 A.R. = 9.000 Z.C.: Svogthir, il parun dei Golgari, viene smembrato dalle cinque Sorelle di Pietramorte. Tre di loro sopravvivono e imprigionano la sua testa al centro di Korozda, privandola del suo potere magico.
  • 4.379 A.R. = 9.895 Z.C.: nasce Agrus Kos
  • 4.427 A.R. = 9.943 Z.C.: muore Myczil Zunich, collega wojek di Agrus Kos.
  • 4.448/9/10 A.R = 9.964/5/6 Z.C.: nasce Teysa Karlov. Non sappiamo con precisione il suo anno di nascita, ma sappiamo che oggi si definisce 112enne. Non sappiamo se arrotondi e ne abbia 111 e tre quarti o 112 e mezzo, quindi mi sono preso una libertà di tre anni.
  • 4.449 A.R. =9.965 Z.C.: si apre lo Scisma in Utvara.
  • Fine 4.483 A,R,/ Inizio 4.484 A.R. = Fine 9.999 Z.C./10.000 Z.C. : durante gli ultimi giorni che precedono il Decamillenario, si svolgono gli eventi di Ravnica City of Guilds. Savra, Regina dei Golgari, manipolata da Szadek, crea un nuovo corpo al parun Svogthir, diventa guildmaster Golgari uccidendo due sorelle di pietramorte su tre, e una volta entrata a far parte del Coro del ConclaveSelesnya, libera il vampiro parun dei Dimir. Purtroppo Szadek viene fermato da Agrus Kos, e consegnato nelle mani degli Azorius. 
  • 4.496 A.R.= 10.012 Z.C.: si svolgono gli eventi di Guildpact e Dissension. Teysa Karlov diventa Baronessa di Utvara e viene costretta a giurare fedeltà all’Obzedat, ma con l’aiuto degli abitanti di Utvara riesce a fermare Zomaj Hauc prima che possa ricattare Ravnica con i suoi tre draghi. Muore Agrus Kos.


Note:
Secondo alcune teorie, le uova di Hauc risalirebbero addirittura all’epoca in cui L’Ur-drago vagava per il Multiverso, e quindi in un certo senso sarebbero parenti di Nicol Bolas, Ugin, lo Spirito Drago, e degli altri Draghi Anziani.

__

In questa stagione stagione 2019 / 2020:

Nella terza stagione 2018:

 Riassunto delle prime due stagioni 2016 e 2017:

 

4 Comments

  1. BloodHound87

    Sei sempre una gioia per gli occhi e per il cuore XD

  2. Emilio Spampagnati

    La storia di guildpact mi ha lasciato un po’ stranito.
    Ma quindi qua il patto delle gilde si era già sciolto, ma nessuno se ne era accorto?

  3. Francesco

    [quote name=”il meglio emilio”]La storia di guildpact mi ha lasciato un po’ stranito.
    Ma quindi qua il patto delle gilde si era già sciolto, ma nessuno se ne era accorto?[/quote]

    Sì, guildpact sembra un po’ uno spin-off, o comunque una prima parte di Dissension. Si collega più al terzo libro che al primo, in effetti.
    Quanto al Patto, qualcuno si è accorto del suo scioglimento, ma si è guardato bene dal rivelarlo al resto di Ravnica.

  4. Fabrizio Boscardin

    Bolas in realtà ha invaso Ravnica per vendicare la morte dei draghi suoi consanguinei, e non dover avere timore di Golozar e Teysa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *