Sono passati molti anni da quando Vuel Kondo, il figlio naturale di quel Sidar Kondo di Jamuraa che adottò l’orfano Gerrard Capashen, è diventato Volrath il Caduto, l’Evincaro di Rath. Mosso dal desiderio di vendetta nei confronti del fratellastro e dalla sua fedeltà a Phyrexia, Volrath ha rapito Sisay, il capitano della Cavalcavento e ha rubato molti dei componenti dell’Eredità. Il suo piano è quello di attirare la Nave Volante Cavalcavento su Rath, ottenere tutti i suoi componenti e vendicarsi di Gerrard.
Dopo aver riunito la ciurma, Hanna, Pilota della Nave, Ertai, Mago Provetto, Karn, Golem d’Argento, Squee, Nababbo Goblin, Crovax il Maledetto, Tahngarth, Eroe Talruum, Starke di Rath, Gerrard, Mirri, Gatta Guerriera, ed Orim, Guaritrice Bianca sono pronti a partire. Hanna imposta la rotta, ed Ertai finisce di completare la manovra che porterà la nave a compiere il viaggio planare, mentre il cielo di Dominaria scivola via come acqua, lasciando il posto a quello torbido di Rath fatto di nuvole bluastre e fulmini violacei che generano una tempesta alle loro spalle. Per evitare di essere colpita dalla burrasca, la Cavalcavento si tuffa bruscamente verso il basso, lasciandosi alle spalle quel caos.
Gerrard chiama il suo equipaggio sul ponte, e inizia a scrutare l’orizzonte; stando alle parole di Starke, a grande distanza ma dritta davanti a loro si erge la fortezza di Volrath, il luogo in cui Sisay e Volrath li attendono. Quando Mirri chiede a Gerrard se ha un piano per salvare Sisay e per trattare con Volrath una volta raggiunta la Fortezza, il capitano risponde di non averlo e di avere il vago sospetto che Sisay sia solo un’esca che Volrath vuole utilizzare per attirarli nella sua tana e ucciderli senza pietà.
Udendo quelle parole, anche il resto dell’equipaggio dà voce alle sue rimostranze. Starke il-Vec afferma che recarsi su Rath senza un piano d’azione è stata pura follia e che già solo se arriveranno incolumi alla Fortezza saranno fortunati; Hanna è meno pessimista di Starke, ma è comunque realista e indicando l’orizzonte afferma che il terreno sottostante è talmente caotico e talmente privo di punti di riferimento che la navigazione non sarà affatto semplice, e anche il sole di Rath è troppo debole per fornire loro una guida. Gerrard ascolta i dubbi del suo equipaggio e assicura loro che troveranno la Fortezza e salveranno Sisay, riuscendo con la sua fiducia a rincuorare Hanna e gli altri.
Mentre la Cavalcavento sorvola il litorale di un mare mosso e successivamente una fitta foresta di alberi anneriti alla ricerca di qualcosa che Starke possa riconoscere per orientarsi, Tahngarth lancia un grido di avvertimento e indica il cielo sopra la nave dal quale sta uscendo una massiccia nave da guerra dotata di terribili artigli meccanici. Starke riconosce la nave come la leggendaria Predatrice, Nave Ammiraglia, la nave volante di Volrath capitanata dal suo braccio destro: il Comandante Greven il-Vec.
Starke descrive Greven come un ammasso di carne e metallo che un tempo era un uomo, un generale ambizioso che brucia dalla voglia di distruggere Volrath tanto quanto i suoi nemici, ma impossibilitato a farlo da un innesto spinale che l’Evincaro utilizza per obbligarlo ad eseguire i suoi ordini. Non appena Starke finisce di parlare, la Predator apre il fuoco sulla Cavalcavento. La nave trema, ma non sembra riportare danni seri, così Gerrard sguaina la spada e, attaccandosi ad una grisella, fronteggia la Predatrice in rapido avvicinamento.
Man mano che il nemico si avvicina, l’equipaggio della Cavalcavento può osservare meglio quello della nave avversaria, composto da un folto gruppo di mostriciattoli verdastri che Starke chiama Mogg e descrive come una razza di goblin particolarmente brutale e violenta attratta dalle aure degli artefatti come api dal miele. Stando alle parole di Starke, i mogg saranno in grado di fiutare i pezzi dell’Eredità ancora presenti sulla nave, e sarà molto difficile impedire loro di raggiungere tale obbiettivo.
Le due navi sbattono l’una contro l’altra, e lo stridio della loro collisione precede il cozzare delle spade e le improvvise grida di dolore dei feriti che di lì a poco si levano da ambedue le navi. Ogni membro della Cavalcavento si trova impegnato a combattere con almeno un mogg e un rathi potenziato dalla tecnologia phyrexiana, e mentre Tahngarth, l’unico abbastanza grosso da poter competere con il capitano della Predatrice, affronta Greven in un combattimento corpo a corpo ed Orim, la guaritrice della Cavalcavento, si difende dagli attacchi tentando disperatamente di guarire le ferite dei suoi compagni, i cannoni della Predatrice fanno nuovamente fuoco, ma questa volta l’obbiettivo sono gli alberi e i membri dell’equipaggio della nave.
Nel mezzo della battaglia che infuria su entrambi i ponti delle navi, il nobile Crovax finalmente intravede Selenia, l’angelo che una volta proteggeva il suo maniero, e per un istante il suo cuore si riempie di speranza, salvo poi spezzarsi quando la vede tuffarsi nella mischia per combattere Gerrard e gli altri. La spada che ha difeso la sua famiglia ora uccide i suoi alleati. Selenia ha sviluppato un legame talmente forte con i Windgrace da poterne percepire la presenza e proprio grazie a lei la Predatrice è riuscita a rintracciare la Cavalcavento. Certo, Selenia disprezza Greven e Volrath e avrebbe scelto di stare con Crovax se avesse potuto, ma il suo libero arbitrio è ormai perduto, ed ella non ha altra scelta se non quella di obbedire gli ordini dell’Evincaro.
Mentre il ponte della Cavalcavento viene invaso dai mogg, Squee, il mozzo della nave, si ritira dal luogo della battaglia e si rifugia sottocoperta per proteggere il piccolo artefatto che ha trovato pochi giorni prima nella stiva della nave. Ben nascosto, il goblin stringe a sé il suo prezioso tesoro, ascoltando i Mogg grugnire e borbottare mentre camminano attraverso la Cavalcavento, annusando l’aria in cerca dei pezzi dell’Eredità ed avvicinandosi a lui. Il fetore di Squee riesce però a sovrastare l’odore del suo giocattolo, e a disturbare l’olfatto ultrasensibile dei mogg.
La ricerca dei mogg prosegue e li porta fino a Karn, il quale si getta a terra per proteggersi, ma il suo corpo d’argento schiaccia a morte un mogg e i sensi di colpa per aver infranto il suo voto di pacifismo assalgono ed immobilizzano il golem. Approfittando della situazione, decine di mogg sciamano sui di lui, lo rovesciano, e se lo tirano dietro fino alla Predatrice mentre un altro gruppo di Mogg, raggiunto il motore della Cavalcavento, prende a martellate la Pietra del Potere che permette alla nave di viaggiare tra i piani. Quando i mogg tornano sul ponte, Ertai cerca di proteggere il golem e i rimanenti pezzi dell’Eredità, ma i goblin sembrano essere immuni alla sua magia, e riescono ad arrivare sani e salvi sulla loro nave.
Nel caos generale, Gerrard e Greven si trovano a duellare l’uno contro l’altro. Gerrard è più agile, ma Greven è una macchina da guerra brutale e instancabile e infatti il primo sangue ad uscire è quello del capitano della Cavalcavento, che viene ferito al labbro dal nemico. Greven riesce a mettere in estrema difficoltà l’avversario, ma all’improvviso i cannoni della Predatrice fanno nuovamente fuoco sulla Cavalcavento, facendo perdere l’equilibrio a entrambi i duellanti, facendo scontrare nuovamente le navi e facendo cadere Gerrard fuori bordo.
A dare l’ordine di fare fuoco è stato Vhati il-Dal, il vice di Greven che ha deciso di approfittare della situazione per portare a termine la propria missione personale: uccidere il comandante e portare la Cavalcavento da Volrath per ottenere in premio il comando della Predatrice. Sperando di riuscire a prendere due piccioni con una fava, Vhati ha dato l’ordine di sparare, in modo da far morire il suo capitano nell’esplosione e mettere fuori uso l’equipaggio della Cavalcavento.
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Per riassumere
*4150 A.R.: l’Isola di Teferi va in fase, e nello stesso anno la rivolta delle Edemi porta al crollo dell’impero di Madara.
*4161 A.R.: Starke e Greven nascono su Rath all’interno della tribù Vec. Il destino porterà entrambi nella Città dei Traditori per mettersi al servizio degli evincari di Rath.
*4168 A.R.: in Urborg, su Dominaria, nasce Crovax Windgrace, uno dei risultati finali del Progetto Eredità.
*4174 A.R.: nello Jamuraa nord-occidentale, all’interno della tribù di Sidar Kondo, nasce Vuel Kondo. Sidar Kondo non avrà altri figli naturali dopo di lui.
*4176 A.R.: sempre nello Jamuraa nord-occidentale, in un piccolo villaggio costiero, nasce Sisay. Anche lei è uno dei risultati finali del Progetto Bloodlines, ed è destinata a capitanare la Cavalcavento, la nave volante appartenente ai suoi genitori. Pochi anni dopo, in un anno imprecisato, Sisay rimarrà orfana a causa di Yawgmoth.
*4179 A.R.: nella nazione di Benalia nasce Gerrard Capashen. Egli è la componente umana dell’Arma dell’Eredità, l’unico che potrà attivarla, e per questo la sua casa viene attaccata dai phyrexiani. Sfuggito alla morte grazie a Karn, Gerrard viene portato da Sidar Kondo.
*4180 A.R.: nasce Ertai. Il bambino dimostrerà un grande talento magico che gli permetterà di studiare all’interno dell’Accademia di Tolaria.
*4181 A.R.: nascono Hanna ed Orim. Hanna è la figlia di Barrin e Rayne, nonché l’ennesimo risultato finale del Progetto Bloodlines, e nasce e cresce all’interno dell’Accademia di Tolaria. Orim nasce e cresce in Nuova Argivia, e diventerà un’abile guaritrice.
*4185 A.R.: nasce il minotauro Tahngarth, futuro membro dell’equipaggio della Cavalcavento.
*4188 A.R.: Sisay trova lavoro come mozzo su una nave di pirati che la libera da un gruppo di mercanti di schiavi.
*4196 A.R.: Sisay combatte contro le forze di Kaervek e contribuisce a far finire la Guerra del Mirage.
*4197 A.R.: nasce il goblin Squee, futuro membro dell’equipaggio della Cavalcavento.
*??? A.R.: Vuel fallisce il suo rito di maturità a causa degli intrighi dei phyrexiani. Desideroso di vendicarsi di Gerrard e Sidar Kondo, Volrath deruba Gerrard dei pezzi dell’Eredità in suo possesso, e li rivende per pagarsi un esercito con cui distruggere la tribù Kondo. In seguito alla guerra, Gerrard viene mandato nella foresta di Yavimaya, mentre Vuel, ottenuta parte della sua vendetta, parte per Rath assieme a Starke, diventando Volrath il Caduto. Pochi anni dopo, Gerrard e i suoi amici Mirri e Rofellos si arruolano a bordo della Cavalcavento di Sisay e combattono in Urborg al fianco di Crovax. Quest’ultimo lascia la sua casa e parte con il resto dell’equipaggio per cercare i pezzi dell’Eredità, ma quando, poco tempo dopo, Urborg viene attaccata ancora, abbandona l’equipaggio per piangere la morte dei propri cari. Gerrard e Mirri seguono l’esempio di Crovax e si ritirano l’uno in Benalia e l’altra in Yavimaya. Rofellos viene ucciso dai phyrexiani.
*4204 A.R.: Volrath manda Starke a rubare i pezzi dell’Eredità e a rapire Sisay. L’equipaggio della Cavalcavento si riunisce e si ingrandisce, e finalmente, sul finire di quello stesso anno, parte alla volta di Rath. Poco dopo il loro arrivo sul piano, Gerrard e i suoi compagni vengono attaccati dalla Predatrice di Greven il Vec.
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Fonti:
*”Rath and Storms” di: autori vari. Libro pubblicato nel 1998, inedito in Italia e mai stato ristampato.
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Curiosità:
Utilizzando le carte del blocco Tempesta è possibile ricostruire la storia del viaggio della Cavalcavento su Rath
Nelle puntate precedenti:
Spettacolare questa parte! Magic historica mi fa conoscere di quelle perle che sarebbe stato un peccato non sapere. Bravo Gyed descritta benissimo 😉
Oddio, ci sono nuovamente tanti buchi. Sul serio, questo arco è molto importante, si potrebbe avere più dettaglio.
Per dire, Selenia come è finita sotto il controllo di Volrath?
Come mai gli articoli sono brevissimi?
Dove sta Urza nel frattempo?
[quote name=”The King of Squid”]Oddio, ci sono nuovamente tanti buchi. Sul serio, questo arco è molto importante, si potrebbe avere più dettaglio.
Per dire, Selenia come è finita sotto il controllo di Volrath?
Come mai gli articoli sono brevissimi?
Dove sta Urza nel frattempo?[/quote]
Non è ancora il momento di parlare di Selenia, ma arriverà presto. In Magic Historica cerco sempre di conciliare la Storia con la narrazione, e ho voluto lasciare il mistero attorno alla figura di Selenia. Perché svelare subito tutti i dettagli quando posso mettere un po’ di hype posticipando una spiegazione?
Gli ultimi due articoli sono stati brevi per due diversi motivi. Il primo articolo doveva fungere da breve prologo e doveva concludersi con la partenza per Rath. Questo articolo qui sopra è breve perché non ho avuto tempo per lavorare ad un articolo più lungo. Ultimamnete sto dedicando tantissimo del mio tempo alla tesi, ma anziché rimanere fermo fino a Giugno o fare come per Kamigawa, ho preferito lavorare un po’ di meno per creare articoli un po’ più corti da far uscire a cadenza settimanale. A seconda del tempo che mi ritaglierò, gli articoli saranno brevi, lunghi, medi, o, nel peggiore dei casi, salteranno una o più settimane (spero di riuscire comunque a mantenere il ritmo attuale, ma non prometto niente!).
Infine, per rispondere all’ultima domanda, Urza è tranquillo in Tolaria, a completare le ultime difese per l’ormai imminente Invasione. Ma in questo momento sto raccontando la storia dell’Equipaggio della Cavalcavento, non di Urza.
Per il resto non mi sembra di aver lasciato dei buchi…