historica 29Articolo di Francesco Gyed Cambilargiu

Dopo il suo arrivo su Rath, la Cavalcavento si è scontrata con la Predatrice di Greven il-vec. La battaglia ha infuriato a lungo e si è conclusa solo quando Vhati il-dal, vice capitano della Predatrice, ha dato ordine di sparare alla nave nemica, sperando di buttare giù sia Gerrard che Greven. Mentre il primo finisce fuori bordo e cade verso la sottostante foresta di Cielsudario, Greven riesce a mantenere l’equilibrio si ritira sulla sua nave. Gli artefatti che cercava Volrath sono nelle sue mani, e ora deve occuparsi del tradimento di Vhati.

Ma il minotauro Tahngarth non ha alcuna intenzione di permettere al nemico di ritirarsi, così, mentre la Predatrice si allontana, si getta fuori bordo e si aggrappa ad una delle corde della nave avversaria. Nel frattempo, a bordo della nave, Vhati deve fare i conti con un furioso Greven. Il traditore si inginocchia e inizia a supplicare Greven perché gli risparmi la vita, ma il capitano lo prende di peso e, ironia della sorte, lo getta in mare, destinandolo alla stessa morte che aveva in serbo per lui. Poi riprende il controllo della nave e fa rotta verso la Fortezza. Mentre Vathi precipita, Tahngarth riesce a salire a bordo della Predator, ma nel tentativo di salvare Karn e fuggire con lui, viene scoperto da una banda di Mogg. Con le spalle al muro, il minotauro lotta coraggiosamente, ma la battaglia finisce non appena Greven il-vec interviene. Sotto la furia dei colpi di Greven e di quelli dei goblin, Tahngarth capitola e viene catturato.

Parecchi metri più in basso, nelle acque fangose del lago di Morteacque, giace Gerrard. Per fortuna la sua caduta è stata attutita dal fogliame di Cielsudario, ma la sua presenza attira l’attenzione di uno dei mostruosi tritoni che abitano il lago. Fortunatamente Gerrard non si fa cogliere impreparato, e con un colpo ben piazzato si libera del mostro e fugge, mentre dietro di lui il capo dei tritoni ordina ad una pattuglia di dargli la caccia. La palude di Morteacque ricopre buona parte del terreno della foresta, perciò i tritoni non dovrebbero avere alcun problema a seguire il fuggiasco, ma Gerrard riesce comunque a seminarli, ritrovandosi in un luogo dove si sta tenendo un raduno di en-Vec. Prima che gli uomini possano attaccarlo, un anziano uomo che si presenta come Oracolo en-Vec inizia a gridare che Gerrard è il Korvecdal, un eroe che salverà la tribù Vec dalle forze dell’evincaro di Rath, e ordina che le sue ferite vengano curate.

Intanto, nella foresta di Cielsudario, l’equipaggio della Cavalcavento è costretto a compiere un atterraggio di fortuna per riparare la nave. I danni sono ingenti e i colpi che i mogg hanno dato alla pietra del potere nel motore della nave impedisce il viaggio tra i piani, ma in compenso Crovax sembra dimostrare una forza sovrumana che non sfugge all’occhio di Orim. Mentre Orim, Starke, Squee, Ertai e Crovax rimangono alla nave, Hanna e Mirri partono alla ricerca di Gerrard, ma si imbattono subito in una pattuglia di elfi che tiene al guinzaglio dei grossi mastini da guerra. Mirri usa le sue abilità di gatta guerriera per portare sé stessa e Hanna lontano dai nemici, ma un nuovo pericolo ferma le due: un polimorfo. Il mostro aggredisce Mirri e riesce a farla svenire, ma Hanna interviene in difesa dell’amica, eliminando il polimorfo e salvandole la vita.

Predator schematicsMentre Hanna aiuta Mirri a riprendere conoscenza bagnandola con l’acqua di una vicina pozza, all’improvviso l’acqua si increspa e ne esce un gruppo di elfi che le fanno prigioniere e le portano dal loro capo, tale Eladamri, Signore delle Foglie. Fortunatamente Eladamri è occupato a discutere con i membri della tribù Vec che ospita Gerrard, e il capitano, riconoscendo le due prigioniere, spiega ai nuovi alleati cosa sono venuti a fare su Rath. Eladamri si unisce così ai Vec per aiutare l’equipaggio della Cavalcavento a riparare una nave, e ordina ai suoi ranger di non torcere un capello ai nuovi alleati. Mentre la nave volante viene riparata, Gerrard, Eladamri, Starke e l’Oracolo, si riuniscono per discutere un piano di attacco. Starke però inizia a sospettare che l’Oracolo abbia riconosciuto in lui un il-Vec, uno dei traditori che lavorano per Volrath e per evitare di mandare a puttane tutti i piani, complotta per uccidere la vecchia. Sfortunatamente, prima di poter agire, le guardie del corpo dell’Oracolo tornano al suo fianco.

Intanto, la Predatrice ritorna alla Fortezza, e Greven va a fare rapporto a Volrath. Quando il comandante ammette di non essere riuscito a catturare Gerrard, Volrath si infuria e comincia a torturarlo, quando l’uomo rivela di essere riuscito a catturare Karn e Tahngarth, due membri dell’equipaggio della Cavalcavento, Volrath interrompe il suo tormento. Capendo di avere tra le mani due preziosi ostaggi da poter utilizzare per attirare la sua nemesi alla fortezza, l’Evincaro decide di svagarsi un pò, allestendo uno spettacolo composto da torture fisiche per il minotauro e psicologiche per il golem. Ignaro degli eventi che stanno avendo luogo nella Fortezza, nella foresta di Cielsudario l’equipaggio della Cavalcavento arriva davanti al portale indicato loro da Eladamri e lì, grazie ad alcuni antichi testi (presumibilmente di fattura Thran, probabilmente la lingua ufficiale sia di Rath che di Phyrexia, viste le origini di Yawgmoth) riescono a tradurre le rune del portale scoprendo che esso si attiverà solo con una potente magia.

L’equipaggio sta per ripartire, ma all’improvviso una figura d’ombra trascina Ertai nel ondo delle ombre, una dimensione parallela alla normale in cui Volrath ha spedito alcuni dei suoi oppositori, salvo poi tornarne insieme al mago. La figura si presenta come Lyna dei Soltari, personaggio che già Urza aveva incontrato qualche secolo prima, e forte della promessa fattale dal planeswalker di aiutare i Soltari-ombra che, a differenza di lei, non riescono a fare avanti e indietro tra le due realtà, richiede a Gerrard e i suoi di mantenere il proposito del loro “capo”. L’unico che ha le competenze giuste per discutere come riattivare il portale e trasportarvi i soltari intrappolati nel mondo delle ombre è Ertai, così, mentre Orim, Gerrard, Squee, Starke, Mirri, Crovax ed Hanna partono per la Fortezza, il mago di Tolaria rimane a studiare il portale e gli uomini-ombra.

Sempre guidato da Starke, l’equipaggio della Cavalcavento raggiunge la Fortezza di Volrath, e attraverso i condotti di ventilazione riesce ad infiltrarsi senza essere scoperta. Ma Volrath non è uno sciocco e conoscendo i punti deboli della Fortezza ha riempito i condotti con un nido di Tramutanti, viscose creature da lui stesso create e in grado di condividere le proprie abilità. Il primo ad attaccare è un gruppo di Tramutante Metallico, creature artefatto costruite da Volrath per mantenere sotto il suo controllo l’alveare, ma ben presto si fanno avanti altri tipi di tramutanti, questa volta organici. L’equipaggio è in difficoltà, ma nel mezzo della battaglia Hanna si rende conto che ogni singola capacità di un tramutante viene automaticamente estesa a tutti gli altri, perciò, quando compare un tramutante in grado di volare, a tutti i suoi compagni crescono le ali, potenziando atuomaticamente tutti gli altri. La navigatrice convince i suoi compagni a separare i nemici e a concentrarsi sopratutto su quelli che possiedono capacità speciali, così, alla fine, il nemico è sconfitto, e la Cavalcavento raggiunge finalmente i sotterranei della Fortezza.

A quel punto una nuova sfida si pone di fronte a loro: la Fornace di Rath. Si tratta di un luogo sotterraneo dove scorrono fiumi di fuoco e mutaroccia fusa e in cui l’aria è così densa di scintille elettriche e piogge di lapilli che ben presto il ponte della nave volante si incendia. La magia curativa di Orim guarisce i suoi compagni di viaggio, intenti a cercare di spegnere l’incendio e la curatrice samita decide di “immolarsi” e concentra tutte le fiamme e l’elettricità sul suo corpo ora protetto dalla magia bianca. Grazie a Orim, la nave supera indenne anche questa nuova prova, e lasciandosi dietro la Fornace, entra in un luogo buio e tetro, pieno di cadaveri in decomposizione: gli Abissi della Morte di Rath. E’ qui che pochi secoli prima il generale Croag aveva gettato l’evincaro Davvol, reo di aver complottato contro di lui per assumere il totale controllo del piano. Ma questo, ovviamente, Gerrard e gli altri non possono saperlo.

Nonostante l’atmosfera alquanto macabra, la Cavalcavento non sembra incontrare pericoli, fino a che qualcosa non si aggrappa alla nave e inizia ad arrampicarsi sul ponte. E’ una carognetta, uno degli scheletri che abitano gli Abissi della Morte. Mentre Squee, coraggioso come solo un goblin può essere, si va a nascondere e nella fretta perde il suo giocattolo sul ponte (evento che lo spinge immediatamente a cambiare idea e a rimanere dove si trova per cercare di recuperare l’oggetto), Gerrard ordina agli altri di ritirarsi sotto coperta e inizia a combattere le carognette, che ben presto lo circondano. E’ ancora una volta Orim a salvare la situazione. Concentrando i suoi poteri su Gerrard, la guaritrice intona una preghiera che permette loro di attraversare l’esercito delle Carognette incolumi, ma mentre sta per scendere sotto coperta, il capitano vede le Carognette che si avvicinano ad una figura tremante: Squee. Ancora sotto l’influsso benevolo della preghiera di Orim, Gerrard salva il goblin, che per sbaglio attiva il suo giocattolo, salvando a sua volta il capitano da un colpo mortale proveniente da una Carognetta.

Finalmente la Cavalcavento supera anche gli Abissi, e tornando sopraccoperta il suo equipaggio fa piazza pulita delle Carognette, ormai prive di rinforzi. Guardando verso la prua, Gerrard osserva il profilo imponente della Fortezza di Volrath che si avvicina sempre più, e si domanda se Sisay e i suoi amici siano ancora vivi, ma sopratutto, se Volrath sa che stanno arrivando.

La Roccaforte di Volrath è un grosso pezzo di mutaroccia sospeso all’interno di una grande montagna cava e tenuto sospeso da due ponti che lo collegano alle pareti della montagna. La Cavalcavento emerge da un tunnel silenziosamente e si trova davanti ad una serie di edifici sconnessi costruiti sui due ponti che collegano la roccaforte alla parete interna della montagna. Mentre la nave scivola fino a fermarsi, una guardia spunta da un balcone coperto, ma Mirri salta dalla nave sopra la ringhiera del balcone e artiglia la gola del nemico prima che quello possa suonare l’ allarme. Gerrard, subito dietro, prende la spada della guardia per poter armare Sisay una volta che la troveranno.

dream-halls-alterCrovax e Starke si uniscono Gerrard e Mirri nella ricerca di loro compagni catturati e dei pezzi rubati dell’Eredità, il primo per cercare Selenia, il secondo per ritrovare sua figlia Takara, tenuta prigioniera da Volrath e da lui utilizzata per ricattarlo e costringerlo ad obbedire ai suoi ordini. Mentre gli altri rimangono a guardia della nave volante. Starke raccomanda ai suoi accompagnatori di controllare i dungeon e il sancta sanctorum di Volrath, le Aule dei Sogni, cominciando proprio dalle prigioni sotterranee. Lungo il tragitto, il gruppo incontra uno degli esperimenti contorti di Volrath, che fugge trasformandosi in un angelo alato

Crovax ringhia con furore, e corre dietro all’angelo mutaforma, non del tutto convinto che quella creatura non sia Selenia, e quando il resto del gruppo lo raggiunge, lo trovano in ginocchio sul cadavere della creatura alla quale ha selvaggiamente strappato le ali e che ha brutalmente ucciso. Preoccupato, Gerrard gli ordina di tornare alla nave, ma Crovax risponde: <<L’eredità può essere il tuo destino, Gerrard, ma Selenia è il mio. Non negarmelo>>. L’ intensità delle parole di Crovax convince Gerrard, ma entrambi gli uomini sono disturbati da questo sfogo violento.

Finita la breve discussione col compagno, l’attenzione di Gerrard viene rapita dalla vasta sala da guerra in cui l’angelo mutaforma li ha portati. Al suo centro si trova una mappa tridimensionale dettagliata, che Gerrard riconosce come una veduta aerea di Dominaria, e all’improvviso un’onda nera attraversa le terre rappresentate nella mappa, cambiando la loro consistenza. Gerrard capisce così che quella non può essere solo una mappa, ma un vero e proprio piano di invasione.

Improvvisamente una immagine proiettata di Volrath appare nella sala al posto della mappa, e la sua voce tuona: <<Tutte le forze di invasione a rapporto alle stazioni. Greven il-Vec, torna alla Predator>>. L’apparizione svanisce, ma Gerrard è turbato: la voce di Volrath ricorda fin troppo quella di una persona proveniente dal suo passato. Non c’è tuttavia il tempo per ragionarci su, e continuando a camminare per la fortezza, il gruppo si trova davanti ad uno stretto ponte incustodito. Appena il capitano della Cavalcavento muove un passo, l’intero ponte prende vita e inizia a muovere e schioccare le proprie corde per catturare e divorare Gerrard, il quale ha appena il tempo di indietreggiare e di allontanarsi dalla portata del mostro. Capendo di dover distrarre la creatura per poter arrivare dall’altra parte, Gerrard getta il cadavere del mutaforma ucciso da Crovax sul ponte, che attacca prontamente e lo inghiotte. Nel frattempo, il gruppo attraversa il ponte il più velocemente possibile, evitando le sue insidie e arrivando sani e salvi dall’altra parte.

All’interno della torre prigione, i quattro trovano Karn in uno stato quasi catatonico e in piena agonia emotiva. La sua cella è piena di Mogg e il pavimento ondeggia continuamente, facendolo inciampare nelle creature che muoiono schiacciate dal suo peso. Per Karn, questo significa infrangere involontariamente il proprio voto di pacifismo, ed è perciò un trauma non da poco. Quando Gerrard apre la porta della cella, i Mogg superstiti fuggono nel buio e Karn inizia a riprendersi. Gerrard conosce solo una persona che avrebbe saputo come tormentare Karn costringendolo a rompere il suo voto di non ferire o uccidere altri esseri, ma non è ancora del tutto sicuro.

Proseguendo, il gruppo trova Tahngarth in un’altra cella, destinata a mutare lentamente il suo prigioniero. Il minotauro è stato orribilmente sfigurato, e geme in una furia angosciosa per il suo aspetto anche dopo essere stato liberato. Per infondergli coraggio, Gerrard gli da la spada presa dalla guardia uccisa da Mirri e gli dice: <<Questo è quello che sei.. Non le tue corna, non le tue ossa, ma la tua spada>> Tahngarth accetta con gratitudine l’arma e si rialza.

La ricerca di Sisay e di Takara continua, ma nelle altre celle, i compagni di Gerrard trovano solo i risultati contorti degli esperimenti di Volrath. Dopo aver trovato un laboratorio sterile, finalmente Gerrard e i suoi compagni incontrano Sisay imprigionata dentro un cilindro di vetro sigillato. Gerrard vuole ripagare il debito di fedeltà alla sua amica, ma teme che rompendo il vetro per aprire il cilindro potrebbe attivare qualche trappola, quindi cerca un meccanismo di apertura. Dopo una ricerca infruttuosa però, Gerrard si arrende e a malincuore ricorre alla forza bruta per liberare l’ex capitana.

Sisay cade fuori, disorientata, e allunga la mano verso Gerrard, il quale, prima di poterla prendere, viene fermato da Mirri, che con un rapido colpo di artigli mozza l’arto a Sisay, Mentre dal moncherino escono una serie di tentacoli nerastri, la falsa Sisay grida di dolore e rivela il suo vero aspetto di mutaforma. una massa informe di tentacoli appuntiti che si allontana sibilando.

Scosso, ma grato all’olfatto sensibile di Mirri, Gerrard ordina di continuare le ricerche nelle Aule dei Sogni. Ma mentre il capitano e gli altri tentano di attraversare un ponte, una figura scura si avventa contro Crovax.


Per riassumere

  • 4150 A.R.: l’Isola di Teferi va in fase, e nello stesso anno la rivolta delle Edemi porta al crollo dell’impero di Madara.
  • 4161 A.R.: Starke e Greven nascono su Rath all’interno della tribù Vec. Il destino porterà entrambi nella Città dei Traditori per mettersi al servizio degli evincari di Rath.
  • 4168 A.R.: in Urborg, su Dominaria, nasce Crovax Windgrace, uno dei risultati finali del Progetto Eredità.
  • 4174 A.R.: nello Jamuraa nord-occidentale, all’interno della tribù di Sidar Kondo, nasce Vuel Kondo. Sidar Kondo non avrà altri figli naturali dopo di lui.
  • 4176 A.R.: sempre nello Jamuraa nord-occidentale, in un piccolo villaggio costiero, nasce Sisay. Anche lei è uno dei risultati finali del Progetto Bloodlines, ed è destinata a capitanare la Cavalcavento, la nave volante appartenente ai suoi genitori. Pochi anni dopo, in un anno imprecisato, Sisay rimarrà orfana a causa di Yawgmoth.
  • 4179 A.R.: nella nazione di Benalia nasce Gerrard Capashen. Egli è la componente umana dell’Arma dell’Eredità, l’unico che potrà attivarla, e per questo la sua casa viene attaccata dai phyrexiani. Sfuggito alla morte grazie a Karn, Gerrard viene portato da Sidar Kondo.
  • 4180 A.R.: nasce Ertai. Il bambino dimostrerà un grande talento magico che gli permetterà di studiare all’interno dell’Accademia di Tolaria.
  • 4181 A.R.: nascono Hanna ed Orim. Hanna è la figlia di Barrin e Rayne, nonché l’ennesimo risultato finale del Progetto Bloodlines, e nasce e cresce all’interno dell’Accademia di Tolaria. Orim nasce e cresce in Nuova Argivia, e diventerà un’abile guaritrice.
  • 4185 A.R.: nasce il minotauro Tahngarth, futuro membro dell’equipaggio della Cavalcavento.
  • 4188 A.R.: Sisay trova lavoro come mozzo su una nave di pirati che la libera da un gruppo di mercanti di schiavi.
  • 4196 A.R.: Sisay combatte contro le forze di Kaervek e contribuisce a far finire la Guerra del Mirage.
  • 4197 A.R.: nasce il goblin Squee, futuro membro dell’equipaggio della Cavalcavento.
  • ??? A.R.: Vuel fallisce il suo rito di maturità a causa degli intrighi dei phyrexiani. Desideroso di vendicarsi di Gerrard e Sidar Kondo, Volrath deruba Gerrard dei pezzi dell’Eredità in suo possesso, e li rivende per pagarsi un esercito con cui distruggere la tribù Kondo. In seguito alla guerra, Gerrard viene mandato nella foresta di Yavimaya, mentre Vuel, ottenuta parte della sua vendetta, parte per Rath assieme a Starke, diventando Volrath il Caduto. Pochi anni dopo, Gerrard e i suoi amici Mirri e Rofellos si arruolano a bordo della Cavalcavento di Sisay e combattono in Urborg al fianco di Crovax. Quest’ultimo lascia la sua casa e parte con il resto dell’equipaggio per cercare i pezzi dell’Eredità, ma quando, poco tempo dopo, Urborg viene attaccata ancora, abbandona l’equipaggio per piangere la morte dei propri cari. Gerrard e Mirri seguono l’esempio di Crovax e si ritirano l’uno in Benalia e l’altra in Yavimaya. Rofellos viene ucciso dai phyrexiani.
  • 4204 A.R.: Volrath manda Starke a rubare i pezzi dell’Eredità e a rapire Sisay. L’equipaggio della Cavalcavento si riunisce e si ingrandisce, e finalmente, sul finire di quello stesso anno, parte alla volta di Rath. Poco dopo il loro arrivo sul piano, Gerrard e i suoi compagni vengono attaccati dalla Predatrice di Greven il Vec. Greven torna vincitore alla Fortezza, mentre Gerrard e gli altri si alleano con gli elfi di Cielsudario, gli uomini-ombra di Lyna e gli en-Vec per abbattere Volrath. Mentre Crovax sembra perdere lentamente il senno, la Cavalcavento inizia un viaggio terribile all’interno della Fortezza. Tra tramutanti, mutaforma, orrori, incendi, e non morti, Gerrard, Starke, Mirri e Crovax riescono a salvare Tahngarth e Karn, e dopo essere sfuggiti ad un mutaforma che aveva preso l’aspetto di Sisay, i sei vengono attaccati da un’ombra.


Fonti:

  • “Rath and Storms” di: autori vari. Libro pubblicato nel 1998, inedito in Italia e mai stato ristampato.
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Nelle puntate precedenti:

3 Comments

  1. Ale1981

    Nell’articolo manca il testo di tutti i dialoghi. Potreste gentilmente inserirli? Grazie

  2. Gesus1

    Bei tempi quando non c’erano planeswalker farlocchi ma creature leggendarie cazzute xD

  3. Francesco

    [quote name=”Ale1981″]Nell’articolo manca il testo di tutti i dialoghi. Potreste gentilmente inserirli? Grazie[/quote]
    Che fenomeno strano… Lo faccio presente in redazione e faccio correggere!

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